Ecco pronti i RISULTATI!
In primo luogo, voglio fare i complimenti a tutte le fanfiction, che erano ben scritte e mi hanno colpita, ognuna in modo diverso.
I MIEI GIUDIZI SONO PERSONALI, non pretendo di essere una specie di oracolo, quindi per qualsiasi cosa non vi risulti, basterà chiedermelo GENTILMENTE ed io risponderò ad ogni domanda.
Ancora grazie per la partecipazione, spero che i banner vi piacciano :)
VALUTAZIONE
NON vi spaventate se ho tolto punti interi anche per errori da poco, non mi piace togliere millesimi di punto e li uso tutti :D
Ad ogni modo c'è poco da spaventarsi, perché siete andate bene e sono soddisfatta delle storie ampiamente :)
QUARTO POSTO:
TORMENTA IN ARRIVO
Lessico e Grammatica: 5.5/11
La storia è piacevole e allegra, ma presenta diversi errori, soprattutto di punteggiatura.
Te li ho annotati quasi tutti:
Cittadini armatevi di ombrelli e trench
Dopo cittadini va una virgola.
Ultimamente era diventata altamente deleteria, era arrivata al punto di prendere attacchi di panico nel caso in cui – nei casi più sfortunati – si trovava per strada durante un temporale.
La frase è un po' contorta, io l'avrei modificata magari così:
Negli ultimi tempi era diventata altamente deleteria: era arrivata al punto di causarle attacchi di panico, nel caso in cui – nelle occasioni più sfortunate – si trovasse per strada durante un temporale.
Usagi tesoro cerca di stare tranquilla
Una virgola dopo Usagi, o due virgole per isolare “tesoro”.
godiamoci questa uscita ok?
Una virgola prima di ok.
per godere della beatitudine e la tranquillità del posto.
E della tranquillità...
Piano a piano il sole
Senza la a: piano piano.
né avevano sentito parlare bene in giro
Ne avevano sentito...
Usagi si chiedeva – curiosa – il perché di questa cosa; si chiedeva se era una coincidenza oppure se c’era un fatto scatenante.
Ripetizione di chiedeva. Inoltre, non hai usato il congiuntivo: “si chiedeva se fosse una coincidenza, oppure se si trattasse di un fatto scatenante”.
chiese cosa volessero ordinare…
“ I signori vogliono ordinare? “
Visto che avevi già utilizzato l'interrogativa indiretta, non c'era bisogno di ripeterlo in quella diretta.
Appena guardò in faccia il proprietario della bellissima voce, rimase – letteralmente – a bocca aperta. Un bellissimo ragazzo,
Ripetizione di bellissimo.
chiese una Ami al quanto sospettosa
alquanto
Ancora devo iniziare a dir la verità
Una virgola prima di a dir la verità.
Devi sempre mettere una virgola prima di un nome nel discorso diretto, ad esempio:
“L’esame è tra una settimana precisa Usa-chan” andrebbe
“L'esame è tra una settimana precisa, Usa-chan”, così come
“Ami da domani mi metterò sotto a studiare e” diventa
“Ami, da domani...” ecc.
“ Ma cosa mi è passato per la testa? Testolina buffa! Buon modo di conoscerla, Mamoru sei un’idiota. Però devo ammettere che le calza a pennello “
Il fatto che tu l'abbia messo tra virgolette, come il dialogo, non fa intendere subito che l'abbia solo pensato, anche se è in grassetto quindi ti direi magari di metterlo in corsivo e togliere le virgolette.
non riusciva a capire come mai aveva il bisogno di rivederla.
Non riusciva a capire come mai avesse il bisogno di rivederla (o, ancora meglio, sentisse il bisogno di rivederla).
mentre stringeva ancora più forte a se quella piccola creatura
A sé.
nessuno dei due voleva dar un fine a quella miriade di sensazioni
Voleva dare fine / voleva dare una fine.
da quando Usagi era andata via non si chiedeva altro il perché del suo comportamento.
Non si chiedeva altro se non il perché del suo comportamento.
Vedere quell’angelo biondo in lacrime e sconquassata dai singhiozzi,
SconquassatO (il soggetto è l'angelo).
un’idiota Mamoru:
Un idiota, l'apostrofo va solo nel caso che la parola sia femminile, ma qui è riferita a Mamoru.
ma non erano riusciti a ricavare ragno dal buco.
A cavarne un ragno dal buco.
litigava spesso con Usagi ma le voleva un mondo di bene. Infine ci sono Ami ed Usagi che conosciamo già.
Sei passata dal passato al presente in modo brusco, avresti dovuto lasciare: ma le voleva un mondo di bene. Infine c'erano Ami ed usagi, che conosciamo già.
Prese parola Rei “ Usagi ascolta
Prima del discorso diretto metti i due punti (prese parole Rei: “Usagi, ascolta...”).
il ché era assurdo per un tipo freddo e cinico come lui.
Il che era assurdo...
Si baciarono a lungo, finche le riserve di ossigeno lo permisero.
Finché
e li ho capito di provare un sentimento che va oltre la semplice amicizia.
E lì
Da quel giorno al parco né seguirono molti altri.
Ne seguirono
possibile che anche il giorno del suo matrimonio doveva piovere?
Dovesse piovere?
Oltre a questi errori, ti consiglio di utilizzare di meno il trattino e di più le virgole, che rendono la letttura più fluente.
La lacuna più grande è quella della punteggiatura, appunto, che ti consiglio di rivedere, per il futuro.
Lo stile è semplice, il lessico è delle volte colloquiale, ma non stona con la storia, che ha una trama allegra e spensierata.
Originalità della storia: 7/10
Carina l'idea di creare un universo alternativo nel quale Mamoru e Usagi non sono combattenti, ma solo ragazzi innamorati.
Ho apprezzato le descrizioni che hai fatto della vita quotidiana dei personaggi, di come dovessero studiare, di come passassero le giornate e di come si confidassero con gli amici.
Al posto tuo, cercherei di approfondire la fuga di Usagi, che appare troppo sciocca e senza senso per spingerla alla disperazione nei giorni seguenti.
Dovresti inserire un motivo preciso, magari uno sguardo di Mamoru che lei fraintende o qualcosa del genere.
Trattamento fobia: 5/7
La fobia è trattata bene ed ha notevole importanza, perché scandisce tutti i momenti più importanti della storia: l'incontro, l'attrazione e il matrimonio.
Però io toglierei il fatto che Usagi corre via dalla biblioteca mentre piove. Essendo lei spaventata a morte dai temporali, trovo poco credibile che riesca ad andarsene in giro fino a casa, con tutti i tuoni e i fulmini.
Semmai, avresti potuto dire che, visto quanto era tesa per la situazione e per la sua fobia, finito il temporale era corsa subito a casa, ma DOPO, non durante.
Carina, invece, la sua reazione in chiesa, che la spinge a scappare :D
Caratterizzazione dei personaggi: 8/10
Mi piace molto come hai descritto Usagi, perché è molto fedele all'originale.
Piena di paure, svampita, super celebrale e sempre schiava delle sue emozioni: è proprio lei.
Anche le altre sailor sono descritte fedelmente e ho apprezzato anche la piccola comparsa dei genitori di Bunny.
Mamoru, invece, non mi ha convinta troppo. Cioè, nel complesso era abbastanza fedele all'originale, ma penso che il vero Mamoru avrebbe seguito Usagi sotto la pioggia, soprattutto sapendo che lei ne era terrorizzata.
Però, considerando che la storia è una AU, capisco il cambiamento e non ti ho penalizzata molto per questo.
Bonus : 5/5
Hai deciso di usare più di uno scenario e hai dato particolare rilevanza alla biblioteca, utilizzando il bonus in modo impeccabile, quindi ho deciso di darti punteggio pieno!
Giudizio personale: 9.5/13 punti
La storia è carina e divertente, anche se alcuni punti li avrei approfonditi, in particolare il pezzo in biblioteca tra i due e il loro incontro alla fine.
L'epilogo è simpatico ed è la parte che mi è piaciuta di più!
Se posso darti un consiglio, focalizzati molto sulle descrizioni, perché sono la parte che più ti viene bene. Nei dialoghi, invece, ricorda di cambiare stile a seconda del personaggio che parla e stai molto attenta alla punteggiatura.
Una fanfiction dolcemente romantica <3
Totale: 40/56
TERZO POSTO:
Remember me
Lessico e Grammatica: 7.5/11
Ho fatto una lista di tutti gli errori e/o sviste che ho notato nella storia:
Sei davvero ossessionato dal'Italia.
Hai dimenticato una l, non ti ho tolto niente, perché è una evidente svista.
oltre l'amicizia, e nei confronti di Nate perchè…
Qui hai sbagliato l'accento di perché.
Rob stava sghignazzando mentre lavava dei bicchieri nel lavandino osservando la faccia sbalordita del biondo.
Andrebbe aggiunta una virgola prima di “osservando”.
Tu non hai idea di quanto ti pagano bene per una cosa del genere lassù!
Per quanto il tono sia colloquiale, io inserirei comunque il congiuntivo (ti paghino).
pesante ma confortante.
Prima del ma ti consiglio di mettere sempre la virgola.
rivedere quel ragazzo. Mail.
Piuttosto del punto, al tuo posto metterei un due punti (quel ragazzo: Mail).
gli fece capire che anche l'ormone si era preoccupato per lui.
Qui hai aggiunto una r di troppo :D
Si pettinò i capelli e li legò con un elastico e fu pronto ad uscire.
Sarebbe meglio togliere il primo e, così la frase apparirà più fluente (si pettinò i capelli, li legò con un elastico e fu pronto ad uscire o, ancora meglio, si pettinò i capelli e li legò con un elastico: era pronto ad uscire).
in quel momento avrebbe scodinzolato eccitato.
Io avrei messo una virgola prima di eccitato.
Matt scrollò le spalle aprendogli in modo cavalleresco
E anche qui andrebbe aggiunta una virgola prima di aprendogli.
Già so come andrà a finire. Sento già di provare qualcosa. Come posso far soffrire così un ragazzo per cui già provo affetto e di cui potrei innamorarmi?
I primi due già forse sarebbero andati bene, ma tre sono troppi, prova a levarne uno :)
Mi piace quando la signorina.-
Qui hai dimenticato un “fai”.
rispose il biondo baciandolo un'ultima volta.
Aggiungi una virgola prima di baciandolo.
Il tuo stile è semplice e conciso e va subito al punto. Hai una particolare antipatia per le virgole, ma non è un problema grave e spesso mi sono resa conto che probabilmente non le avevi messe per sviste, piuttosto perché non volessi proprio inserirle.
Quanto allo stile, per mio gusto personale, avrei preferito che inserissi più descrizioni, perché l'intera storia appare quasi come un copione, dove i personaggi si parlano continuamente e in poche occasioni hai descritto i pensieri e quasi mai i luoghi e gli oggetti.
Ad ogni modo, è scritta bene e si legge con piacere, senza che qualche particolare difetto impedisca di godersi la trama.
Originalità della storia: 9/10
Mi ha piacevolmente colpita che tu abbia creato un universo totalmente alternativo, proprio non me l'aspettavo, ma l'ho molto gradito.
Con il tema della fobia Death Note sarebbe stato adatto anche con la trama solita, ma tu hai proprio ideato una storia diversa, quasi una originale, e hai modificato del tutto i luoghi e i personaggi, rendendo la fanfiction decisamente unica nel suo genere.
Ho adorato che tu abbia inserito un passato di coppia tra Near e Mello, anche se non amo particolarmente nessuno dei due, ma li hai descritti in modo così dolce che mi è stato impossibile non innamorarmi del loro passato.
Trattamento fobia: 6/7
Il tema della paura di dimenticarsi di qualcuno c'è ed è affrontato bene, anche perché su di questo si incentra tutta la trama e hai meritato il punteggio quasi totale.
Ti ho tolto un punto solo perché secondo me stonava il fatto che Mello zittisse la voce di Near che gli diceva di andare avanti, mi è sembrato un controsenso.
Cioè, ho capito che per lui era troppo pauroso pensare di poter dimenticarlo, ma in un certo senso zittire la sua voce era un modo per farlo, no?
O almeno, io l'ho vissuto in questo modo! Però hai sviluppato la fobia benissimo, i miei complimenti!
Caratterizzazione dei personaggi: 8/10
E' sempre difficile per me dare un punteggio alla caratterizzazione in una AU, perché i personaggi cambiano, inevitabilmente.
Così ho voluto darti dei punteggi, basandomi solo ed esclusivamente su quanto hai scritto e non sulla mia conoscenza degli originali.
Il mio personaggio preferito, tra tutti, è stato Rob. E' marginale, in un certo senso, sta lì nel suo pub, non viene approfondito in modo particolare, ma quello che traspare di lui lo rende un personaggio stupendo, almeno per me.
Quando parla a Mello alla fine l'ho davvero adorato.
Non mi ha convinto molto Mello, invece. Non so, non mi ha trasmesso particolari emozioni e forse, al posto tuo, avrei cercato di approfondire il suo rapporto con Matt, che mi è apparso troppo precitipitoso, considerata la fobia del primo. Soprattutto la fine lascia un po' interdetti, con la foto di Near sul comodino, mentre lui tocca il sedere a Matt... non so, fa strano.
Poi, ovviamente, parlo sempre per parere personale.
Matt è descritto benissimo, invece, e ho apprezzato tanto che tu l'abbia inserito nel suo habitat naturale: tra i videogames! E' adorabile e descritto bene, anche se con poche parole, ma già dai suoi dialoghi si capisce come pensa e che tipo di persona è.
Anche Near, sebbene venga delineato appena, risulta un personaggio affascinante, migliore nella tua versione quasi, più che nell'originale e mi è dispiaciuto che non fosse più approfondito, anche se in questo caso era ovvio, perché doveva servire come sfondo della trama effettiva.
Tutto questo per dire che, se anche non avessi utilizzato il fandom di Death Note, avresti potuto creare una storia nuova con personaggi avvincenti e saresti stata decisamente credibile.
Bonus : 5/5
I luoghi sono stati utilizzati tutti e tre e in modo impeccabile, i miei complimenti!
In particolare l'ospedale e la sala giochi sono state delle chicche davvero belle. E quella piccola descrizione che hai fatto della camera mi ha fatto pensare che, se avessi aggiunto più descrizioni e meno dialoghi, la storia sarebbe stata quasi perfetta!
Giudizio personale: 10/13 punti
La storia nel complesso mi è piaciuta e l'ho trovata molto triste e dolce, fino a quasi la fine.
Non ho apprezzato troppo l'epilogo, perché mi è sembrato che quasi svilisse l'importanza, la serietà di tutta la trama precedente. O almeno, questo è quello che ha dato a me. Alcuni pezzi li ho adorati proprio, come lo sfogo di Mello nel pub di Rob, che l'ha consolato e ascoltato, per poi lasciarlo nelle mani di Matt, oppure la storia tra Near e Mello.
Come già detto, mi sarebbe piaciuta maggiormente se avessi inserito meno dialoghi e più descrizioni, in modo tale da permettere al lettore di inserirsi nella tua storia, potendo immaginarsi ogni dettaglio del luogo nel quale si trovano i personaggi dei quali sta leggendo.
Ti faccio ancora i complimenti per l'utilizzo della fobia e dei luoghi e per l'originalità della storia!
Totale: 45.5/56
SECONDO POSTO:
Little insects in you
Lessico e Grammatica: 9/11
Non ci sono particolari errori, più che altro delle sviste e delle precisazioni:
Draco odiava gli insetti.Quegli infimi
Dopo il punto qui hai dimenticato lo spazio, ma non ho tolto punti, perché è evidente che l'hai solo scordata.
diventato grande e sarebbe stato fonte di grande orgoglio e di riscatto
Ripetizione, anche se in contesto diverso, che stona un po'.
Si passò una mano fra i capelli: voleva sparire. E la sua mente non poteva fare altro che ricondurlo al suo odio e disprezzo per gli insetti: che senso ha una farfalla? Vive un giorno, poi muore. Lei e quelle sue alette striminzite non possono andare lontano, basta un alito di vento e vengono sbalzate chissà dove. E i lombrichi? I vermi? Esseri striscianti e viscidi che si trascinavano lentamente tra la sporcizia e il sudiciume, ignari che sarebbe bastato un piede per ridurli in un rivoltante ammasso di carne.
Passi dall'imperfetto al presente e poi di nuovo all'imperfetto, creando confusione. Non mi dispiaceva il primo passaggio, ma l'avrei mantenuto anche per i lombrichi e i vermi, ponendo tutto sull'azione presente, perché suoi pensieri.
E in quel momento realizzò che forse, lui era persino peggio di quegli esserini...
Non mi piace la virgola messa in questa posizione, spezza la frase. O ne metti due, isolando il forse, o potresti toglierla del tutto.
facendo un gesto secco con le braccia, facendo scivolare le
Ripetizione, che potresti modificare, per esempio, così: gli domandò con un gesto secco delle braccia, che gli fece scivolare le maniche della tunica sino al gomito.
Un bozzo che si dibatteva per cercare la libertà.
E poi uno squarcio, centinaia e centinaia di zampette, di scarafaggi, che escono e si muovono sul suo braccio, formicolando.
Qui eviterei proprio il passaggio dal passato al presente e manterrei il passato.
uscivano dalla sua pelle diafana macchiandola e sporcandola
Dovresti aggiungere una virgola prima di “macchiandola”.
Per il resto, il lessico utilizzato è molto avvincente e mi ha colpito in modo particolare la tua capacità nel descrivere le azioni, gli oggetti, i personaggi in modo minuzioso, fino a creare una precisa immagine nella mente del lettore.
Lo stile è ricercato e in perfetta sintonia con l'atmosfera cupa del racconto.
La scena degli scarafaggi è superba e descritta magnificamente.
Originalità della storia: 9/10
L'idea di accostare Draco agli insetti è stata geniale. Hai reso bene il ruolo marginale che lui ha nella cerchia dei Mangiamorte, quanto lui sia un piccolo essere insignificante e, addirittura, l'hai reso inferiore pure alle creature stesse.
Mi piace che tu abbia scelto un pezzo non contemplato nei libri, ma all'interno della storia, non dopo, non prima, ma durante la trama.
Ho un debole, infatti, per le “sotto-storie”, quello che sappiamo essere successo, ma che non viene mai davvero approfondito.
Tu l'hai reso realistico e hai dato alla fanfiction uno sguardo sicuramente originale.
Trattamento fobia: 5/7
Allora, benché, come detto prima, io abbia apprezzato moltissimo l'accostamento tra il protagonista e la sua paura, ho dovuto toglierti alcuni punti per come hai trattato la fobia in sé.
La fobia è l'incapacità di far fronte ad una determinata paura, l'impossibilità di convincerci, in un certo senso. Mentre Draco li odia, li detesta, ma non ne appare davvero intimidito.
Nel primo pezzo, infatti, ne schiaccia anche uno, con soddisfazione, non con terrore.
Per esperienza personale, posso assicurarti che per una persona che soffre di questa fobia, il solo pensiero di avvicinarsi tanto ad un insetto da schiacciarlo è assolutamente fuori questione.
Hai guadagnato punti, invece, con la scena degli scarafaggi, dove lui, finalmente, appare terrorizzato e reagisce da folle isterico e questo è stato il mio pezzo preferito, senza dubbio.
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10
Qui ho qualcosa da ridire, anche se in realtà è più una precisazione.
Non hai inserito nelle note che hai cambiato e adattato il personaggio alla storia, quindi devo annotare che c'è un errore grande, volendo: Draco all'inizio è indubbiamente felice di essere diventato un Mangiamorte. Per tutto l'inizio del sesto libro, non fa altro che vantarsi di avere avuto questa opportunità e appare davvero soddisfatto di questa scelta. Poi si renderà conto di ciò che significa e si pentirà, ma DOPO. Non ti ho tolto grandi punti per questo, perché ho voluto interpretare la tua visione della storia, come se in realtà Draco fingesse di essere contento e allora l'ho vissuta così anche io, leggendo il tutto.
Per il resto, Draco è perfetto. E' arrogante nei confronti degli insetti, ma poi dentro è tutta un'altra faccia. E' aristocratico, è pieno d'odio e di sentimenti contrastanti.
Mi è piaciuto anche il continuo riferimento ai suoi capelli, al gesto nervoso di toccarseli sempre, che rendeva il tutto molto frenetico e agitato.
Bonus : 4/5
Hai descritto la camera perfettamente, nei più piccoli dettagli, ed è deliziosamente antica, quasi si può sentire il profumo di vecchio, anche se non ti sei soffermata proprio a ribadire che lo fosse, ma sei riuscita comunque a rendere evidente che così fosse (anche perché è un castello casa Malfoy!).
Giudizio personale: 11/13 punti
La storia è molto bella e, apparte le sviste che ti ho fatto notare, decisamente ben scritta.
So che l'ho già detto due volte, ma devo davvero complimentarmi con te per il pezzo finale, che mi ha affascinata e schifata moltissimo, nello stesso tempo.
Era descritto talmente bene che si poteva immaginare ogni istante, ogni contesto e ti dirò che ho avvertito, per tutta la lettura, come se mi trovassi davvero nella sua buia stanza.
E' difficile per uno scrittore fare immedesimare davvero il lettore nell'ambiente che sta descrivendo, ma tu ci riesci benissimo.
Totale: 47/56
PRIMO POSTO:
IL BUIO HA I TUOI OCCHI
Lessico e Grammatica: 10.5/11
La storia è scritta in modo impeccabile e non ci sono particolari errori, se non qualche annotazione, più di gradimento personale, che altro:
Dal silenzio che era sceso nella stanza Fred intuì che le sue parole avevano avuto effetto sul fratello.
Io dopo stanza avrei messo una virgola.
Fred allungò un braccio verso il fratello e per poco non sussultò avvertendo la sua paura
Prima del gerundio è meglio sempre metterla una virgola.
a trovare ancora la forza di arredarla; perfino i Tiri Vispi erano ancora “chiusi per lutto”.
Avrei evitato la ripetizione di ancora.
Non c’era nemmeno uno specchio nella casa: non sopportava di guardarsi allo specchio
Anche qui avrei evitato di ripetere specchio, magari mettendo la frase così:
“non c'era nemmeno uno specchio nella casa: non sopportava di guardare se stesso/guardarcisi dentro” o una soluzione di questo tipo.
Un giorno, George Weasley sarebbe tornato ad essere il ragazzo allegro del tempo,
Il ragazzo allegro di un tempo.
Il lessico utilizzato è ricercato e, nello stesso tempo, semplice, senza parole ampollose, che avrebbero inutilmente aggravato il tono della storia, che non ne aveva certo bisogno.
Originalità della storia: 9/10
Se avessi dovuto pensare ai personaggi di Harry Potter, gli unici che forse non mi sarebbero venuti in mente collegati ad una fobia sarebbero stati i gemelli Weasley.
Questo perché nella mia mente loro appaiono sempre come perfetti individui sicuri e spavaldi, da un'intelligenza superiore e da quella buona dose di bellezza e simpatia che li rende invincibili.
Quindi la scelta di attribuire la paura del buio a George mi ha colpita moltissimo e in modo decisamene positivo.
Ho adorato il fatto che George si confidi solo con il gemello, che solo a lui mostri quanto davvero il terrore lo vinca nell'oscurità.
La prima parte è già dolcemente triste, pensando al futuro, ma la seconda è straziante e affronta il doloroso tema della vita di uno dei gemelli senza l'altro, che ancora non riesco ad accettare.
Per quanto, ormai, di storie che trattano di George senza Fred se ne leggano a bizzeffe, questa mantiene una sua originalità fresca, proprio perché inserisce la novità della fobia, che rinnova il tutto e lo rende nuovo e avvincente.
Trattamento fobia: 7/7
La fobia è il tema assolutamente centrale della fanfiction.
Non è un espediente per raccontare qualcos'altro, è IL qualcos'altro che cambia la trama, è quell'elemento che rende la fanfiction unica nel suo genere.
Hai reso il rapporto unico tra Fred e George ancora più speciale, con questo intervento del primo che “salva” il secondo dalla sua paura, che lo aiuta, anche dopo la morte. Tema azzeccato in pieno.
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
La storia è breve e i personaggi non sono approfonditi, ma non ci sono dubbi: Fred e George sono proprio così.
Scherzosi, sagaci, ma incredibilmente fedeli l'uno all'altro, sempre uniti, sempre pronti ad aiutarsi a vicenda.
La seconda parte, poi, a mio avviso, descrive perfettamente il George senza Fred.
La Rowling non ha avuto modo di trattare questo cambiamento, ma mi risulta spontaneo pensare che George passerebbe davvero le giornate alla tomba del fratello, che non riuscirebbe davvero a tornare a vivere alla Tana e, soprattutto, che davvero non potrebbe alzarsi dal letto, per paura che quegli occhi possano sparire.
Bonus : 4/5
Il luogo è stato citato, anche se ha un ruolo particolarmente importante nella trama, ma comunque non era necessario, in realtà, anche se in quelli che l'hanno fatto l'ho molto gradito.
Giudizio personale: 13/13 punti
Non penso di dover aggiungere altro a quanto ho già detto.
La storia mi ha commossa tantissimo e l'ho riletta diverse volte e mi ha sempre lasciato quella tristezza dentro che proprio non vuole andarsene, quando penso a George senza Fred.
L'idea degli occhi del gemello che appaiono, anche dopo la sua morte, è deliziosamente straziante ed è il punto che più colpisce della storia, sebbene già la prima parte mi sia piaciuta molto.
Insomma, ti ho dato punteggio pieno, mi sembra ovvio che mi sia piaciuta!
Totale: 53.5/56
Grazie a tutti per aver partecipato
![[SM=g27998]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/98/10667238.gif)
I vincitori possono scrivermi qui o per messaggio privato le storie che vogliono recensite.
La storia partecipante verrà COMUNQUE commentata da me, qualora vogliate pubblicarla.