Re:
Scritto da: indaco1 28/06/2004 9.44
l'importante e' non scoprire che finora i papaveri erano sterminati dai diserbanti all'atrazina!
Quante cose sai, Paolo!
Ma, con stupore pari al vostro e altrettanta soddisfazione nel vedere questa profusione di biodiversità, mi chiedo se stiamo realmente procedendo verso questi auspicati miglioramenti, o se stiamo solo percorrendo il crinale di un altissimo spartiacque, indecisi se a lungo ancora rimanerci (e rischiare di precipitare nuovamente), oppure discenderlo lentamente verso nuovi equilibri?
Paolo parlava di atrazina, una molecola estremamente diffusa come diserbante ad azione totale e che, prima ancora che ne "venissero alla luce" tutti i reali effetti inquinanti (ecco
un link), e se ne vietasse l'uso, ha causato in alcune regioni d'Italia nelle quali se ne compivano abusi (il Veneto in particolare), effetti devastanti sugli equilibri delle popolazioni vegetali (guardacaso Lucia è di Padova...).
Ora siamo "alle porte coi sassi" con il Gliphosate. Si usa dappertutto, a concentrazioni variabilissime (financo puro, con nuovi sistemi di distribuzione), su aiuole e marciapiedi, su pavimenti e...ORRORE
...cigli stradali. Ci avete fatto caso, no? Quelle strisciate gialle larghe poco più di un metro, su bordi di strade ed autostrade...hanno iniziato anche li. Sotto autorizzazione degli enti di gestione, sotto l'"egida" dei regolamenti comunali del verde che ne prevedono e consentono l'uso (ma sempre, come si dovrebbe, con le autorizzazioni delle ASL di competenza???!).
Eppure io, ne sono quasi convinto, quest'anno ho visto quelle strisce tornare a diventare verdi un pochino prima. E questo, come successe per l'atrazina, non è un buon segno, ma significa che qualche specie (e solo qualche) sta selezionando dei meccanismi di resistenza alla molecola, per cui tenderà a prendere il sopravvento sulle altre, anche nelle aree limitrofe e, via via, in quelle più lontane. Sì, d'accordo...è un processo lento, non si sa se è vero, non ci sono dati che supportino le ipotesi, il gliphosate comunque è una molecola non residuale, completamente biodegradabile, etc. etc.
Però....
Però io quando ho visto i bordi strada della Gabriella del Casoncello sono rimasto a bocca aperta.
Però, scendendo con i piedi ancora più per terra, sono rimasto allibito e splendidamente sorpreso da un'iniziativa che il Comune di Livorno ha avviato qualche anno fa (appena trovo qualcosa ve lo posto):
semina di aiuole in periferia e sugli svincoli autostradali con miscugli di prati polifiti fioriti a zero manutenzione. Nessuno sfalcio, nessuna manutenzione. Miscugli sapientemente composti per dare grandissime macchie di colore a disposizione di tutti i cittadini, in un mutevole avvicendamento stagionale.
Che quest'anno, grazie al clima più clemente, ha dato risultati ancora più affascinanti, certo!
Ciao