La Bardana, nota anche coi nomi Cappellaccio, Erba porcina, Zecchitella e Lappola, è un' erba spontanea che può crescere fino ad un metro di altezza, appartiene alla famiglia delle Asteracee. Il suo nome deriva dal greco Arctium Lappa, cioè " orso " per l' aspetto ispido della pianta e dal celtico "iapp" che significa mano, perchè i suoi frutti, chiamati "petole", lanciati sulle persone si appiccicano sui capelli e sugli abiti come delle piccole mani, da cui deriva anche il nome dialettale Petolara.
Questa pianta cresce spontanea nelle boscaglie e nelle zone incolte fino ai 1700 m di altezza.
Ha foglie verdi nella pagina superiore, bianco-giallastre e vellutate sotto; hanno una vaga forma di cuore, sono dentate e picciolate.
La Bardana fiorisce nel gran caldo dell'estate con mazzetti di fiorellini rossi, nel secondo anno di vita. Fiore e frutto sono un tutt' uno ed e' solo dal mutamento del colore che ci si accorge della maturazione dei frutti. La sua radice e' lunga, fittonante, carnosa, bruna esteriormente e bianca internamente.
E' da secoli nota per le sue virtù di pianta medicinale, e per le sue importanti proprietà depurative e cosmetiche. E' particolarmente indicata per le pelli grasse e impure, che cura sia per via esterna che per via interna, aiutando a disintossicare l'organismo, prevenendo la formazione di brufoli e punti neri.
Le foglie giovani, raccolte prima della fioritura, dopo bollitura vengono consumate in insalata, e cosi' i gambi crudi, privati dalla scorza. Le radici della Bardana, tolta la scorza, dopo cottura si consumano in insalata, mentre se essicate e macinate servono per preparare un gradevole caffe'.
Di questa pianta si usa quasi tutto: radici, foglie, rizoma, semi e frutti.Contiene inulina, tannino, oli essenziali, potassio, polifenoli, mucillagini.
La bardana aiuta a eliminare le tossine perchè stimola l' attività del fegato, dell' intestino e dei reni.
Si usano molto i decotti e gli infusi.
Il decotto si prepara facendo bollire per dieci minuti, in un litro d'acqua, settanta grammi di radice di bardana. Si cola e si beve, nel corso della giornata, il liquido rimasto, possibilmente a stomaco vuoto e ripetendo la cura per almeno cinque o sei giorni.
Con questo decotto, poi, ci si può lavare il viso, ottenendo una pelle delicata e vellutata.
Questi decotti migliorano il metabolismo della pelle, e la depurano; sono cicatrizzanti e hanno un effetto antinfiammatorio. Asciugano brufoli, punti neri e aiutano a curare gli eczemi.
Si può anche frizionare questo decotto sul cuoio capelluto per combattere la cute grassa.
Secondo alcure recenti ricerche mediche, quest' erba contiene principi attivi molto simili agli antibiotici, in grado quindi di combattere molti batteri responsabili delle infezioni alle vie aeree.
Se si hanno foruncoli sulla schiena e la pelle molto impura, ci si può immergere in una vasca in cui è stato aggiunto un decotto preparato facendo bollire per 5 minuti 20 g di radice di bardana in 300 ml di acqua e lasciati in infusione per 15 minuti. Si può ripetere un paio di volte a settimana.
Utilizzo
Per utilizzare questa pianta al meglio, le radici vanno raccolte solo su piante che hanno un anno d' età, prevalentemente in autunno; pulirle, lavarle con cura e lasciarle essiccare dopo averle tagliate a striscie, conservarle poi in un vaso di vetro oppure comprarle direttamente in erboristeria. Le foglie si raccolgono nel periodo estivo, mentre i semi in autunno.
Nelle erboristerie è possibile trovare anche l' estratto secco che ha azione depurativa e antiacne, anche in associazione con altre piante.
Da qualche parte avevo letto un modo alquanto strano di applicare localmente la bardana. E' il seguente: lavare le foglie e asciugarle; con un ferro da stiro stirare le foglie in modo che il calore estrarrà i principi attivi antibiotici. Far intiepidire le foglie ed applicarle sul viso acneico per 10 minuti tutte le sere.Dopo qualche giorno si dovrebbero avere i primi risultati.