Per farmi perdonare dei piccoli errori commessi nel primo thread, riporto qualcosa dal sito del comitato promotore, che spero possa chiarire un po' di cose. Inizialmente avevo pensato di usare un linguaggio semplice e sintetico, ma effettivamente questo non fa altro che rendere più oscura la questione. Ecco quindi i quattro quesiti referendari in forma più estesa, che peraltro confermano l'ordine che avevo dato nel primo 3D, anche se per qualcun altro sarebbe diverso (Sisma, ma tu dove prendi le informazioni per ostentarle con così tanta sicurezza?)
Quesiti referendari:
1° Per consentire nuove cure
La legge attualmente vieta ai ricercatori di utilizzare cellule staminali prelevate da embrioni non utilizzati. Le cellule staminali sono cellule che, debitamente orientate, sono capaci di moltiplicarsi, consentendo la cura di una serie di organi vitali.
2° Per la tutela della salute della donna
Questo quesito è quello che più investe la salute della donna. La donna che, per mettere al mondo un figlio, è costretta a ricorrere alla fecondazione assistita è chiamata ad affrontare un percorso impegnativo, sul piano fisico e psicologico. Attualmente, la legge 40 lo complica ulteriormente.
Prima di tutto, non consente il congelamento degli embrioni e obbliga la fecondazione si un numero massimo di tre ovuli alla volta. Questo obbliga la donna, in caso di insuccesso del trattamento, a sottoporsi a più cicli di cura, con possibili danni per la sua salute.
Inoltre, non permette alle coppie portatrici di malattie genetiche e infettive la cosiddetta "analisi preimpianto", cioè un esame dell´embrione prima del suo trasferimento nell´utero della donna. Si espone così la donna a un doppio trauma: la possibilità di impiantare un embrione malato e la conseguente probabilità di dover ricorrere a un aborto terapeutico.
Infine, la legge impedisce alla donna di cambiare idea, poiché impone il trasferimento dell´ovulo fecondato anche in assenza di un suo rinnovato consenso.
3° Per l'autodeterminazione e la libertà di scelta
La norma attuale assicura al "concepito" gli stessi diritti della madre e di ogni persona nata. Per concepito si intende già l´ovulo fecondato, ancor prima che si formi l´embrione. È la prima volta al mondo che questo avviene per legge.
Stabilire che un ovulo fecondato ha gli stessi dritti di una persona nata è un´ affermazione etica e di parte, che però rischia di avere conseguenze pratiche assai rilevanti. Se questa affermazione fosse valida, ad esempio, si rischierebbe di mettere in discussione radicalmente la legge 194 sull´interruzione volontaria di gravidanza, legge che ha prodotto l´esito positivo della riduzione degli aborti in Italia.
4° Per la fecondazione eterologa
La fecondazione eterologa è una pratica a cui si ricorre solo in casi di grave sterilità.
Si tratta di una tecnica che consente la fecondazione assistita anche utilizzando gameti di donatori esterni alla coppia. La legge attualmente la vieta categoricamente. Ma impedire a una coppia di ricorrere a un donatore esterno può produrre solo due effetti: vietare per sempre alla donna di quella coppia di partorire o costringerla, se la coppia può permetterselo economicamente, a recarsi in uno dei paesi dove la fecondazione eterologa è consentita.
Quella appena riportata è una spiegazione vera (almeno a mio giudizio), ma proposta dal sito del comitato promotore. E' quindi inevitabile che essa tenda a orientare, per come è scritta, il giudizio verso il Sì, basandosi soprattutto su considerazioni pratiche. Il comitato per il No, all'opposto, basa la sua difesa della legge su questioni sostanzialmente di principio, affermando la necessità di una "
tutela della vita a partire dalla difesa del concepito, il quale, non avendo voce propria, ha bisogno della solidarietà sociale". Il comitato suddetto sostiene anche che la normativa rappresenti «
un risultato importante, che finalmente ha fissato delle regole per i laboratori che operano nel campo molto delicato della fecondazione umana. Non si tratta di una legge perfetta, tuttavia essa pone fine al cosiddetto "far west procreativo", assicurando a ogni figlio le garanzie di una vita umana e la protezione di una vera famiglia».
Infine la legge ribadisce, secondo i promotori del NO, anche alcuni obiettivi strategici: «
riaffermare - contro ogni deriva scientista - che gli esseri umani non sono cavie; dare ai figli genitori veri e conosciuti, garantendo loro la certezza di specchiarsi nello sguardo di un padre e di una madre; dare nuovo slancio a una società che, a partire dal rispetto dei più deboli, consolidi i valori fondamentali del nostro vivere civile».
Per ulteriori informazioni, rimando alla lettura del testo completo della legge e delle parti specifiche che si vogliono abrogare.
Cmq, al di là del referendum, sarebbe interessante sentire il parere di tutti su questi temi.
[Modificato da manzpker 15/04/2005 2.29]
[Modificato da manzpker 15/04/2005 2.33]