E ora che Taken è finito ...

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Giulia d'Ambrosio
00venerdì 2 luglio 2004 12:39
... è ora di farsi domande serie.
Cominciamo da questa.
Premesso che nella serie i vari personaggi sono rappresentativi, cioè una sorta di sintesi o simbolo di situazioni/sensazioni/emozioni/fatti/persone,
secondo voi cosa rappresenta Mary Crawford?
duccio
00venerdì 2 luglio 2004 19:27
contrappasso della razza umana, contappasso dantesco e crontappasso nella danza
Oservatore
00sabato 3 luglio 2004 02:43
domande ?
Mmmm... mumble mumble....

Secondo me rappresenta (anche molto bene) l'essere umano standard... Con le sue paure, le sue domande... la sua determinazione cieca nella ricerca di qualcosa che non gli appartiene...

Salutissimi

p.s.: Giulia, ti ricordi la questione del the e dei pasticcini ?

A quando ?....
[SM=g27962]
LightMatrix
00sabato 3 luglio 2004 12:26
Re:

Scritto da: Giulia d'Ambrosio 02/07/2004 12.39
secondo voi cosa rappresenta Mary Crawford?




Non credo che tutti siano in grado di uccidere padre e amante in questo modo, non esageriamo Osservatore. Mary è un estremo.
Però io stessa ho visto nella mia famiglia individui usare le mani in preda a raptus di follia o di grande rabbia... credo cioè che Mary rapresenti una possibilità insita nell'uomo.
Il suo cinismo, il suo essere così distante da se stessa, è un seme che risiede in ognuno di noi. Mary ha scelto di far crescere questo seme e di sopprimerne altri. Mary è il frutto di una scelta basata sul potere o sulla voglia di controllare la verità, dando per scontato che quest'ultima risiede da qualche parte ma fuori di lei.
Non riesco a capire le persone come Mary, posso solo dire che per esperienza, e sembra assurdo, hanno dentro una grandissima fragilità/bisogno/incertezza/vuoto. Credono che il potere della rabbia sia più forte del potere dell'amore... ed è in base a questo che fanno ciò che fanno: cercano semplicemente di essere forti.

LightMatrix
Giulia d'Ambrosio
00sabato 3 luglio 2004 19:19
Re: Re:
Più forte, ragazzi.
Osate di più. Giulia
duccio
00sabato 3 luglio 2004 22:27
c'è una cosa interessante nella finzione, mary sembra sia l'unica a vedere l'alieno nonno (john?) (che mi sta parecchio più simpatico quando è grigio)in realtà le famiglie sono legate fin dall'inizio, in modo più profondo di quanto appaia. mary sembra rendersene conto, tanto da volere la bambina come risposta alle sue domande, ma sa anche di conoscere che ciò che vuole può arrivare fino ad un certo punto. neanche la bambina sa quello che gli alieni vogliono (ed anche gli alieni possono essere abbastanza incasinati a perseguire un fine che appare oscuro anche a loro). la differenza fra mary e gli altri rapiti non appare poi così marcata.sembra cioè che abbia la sensazione che anche lei sia coinvolta totalmente nell' "esperimento alieno". e poi, quando avviene la raccolta dati del pezzo di metallo? quando mary e la bambina si incontrano, è lei che lo porta alla bambina. è la bambina che fa rivedere a lei suo padre. per ironia della sorte mary è la chiave in terra del segreto.
cla74
00domenica 4 luglio 2004 13:16
mary: paura e fascino dell'ignoto desiderio di conoscere possedere e dominare a proprio vantaggio esaltazione del proprio ego paura e fragilità umana
lucesolida
00domenica 4 luglio 2004 18:27
premetto che non ho ancora visto le ultime due puntate perchè ero all'estero, ma mi hanno raccontato come sono andate le cose.
Mary?
Ve la ricordate nei primi episodi, quando era bambina? E' stata dipinta come una bambina non amata dal padre, costretta a cambiare casa per sfuggire ai pettegolezzi sul lavoro del padre. Era la ragazza al quale il padre non rivolgeva neanche il saluto quando tornava a casa dal college, quella che consigliava alla madre di lasciare il marito e di andarsene di casa. Lei pensa di aver preso la sua cattiveria dal nonno e un po' giustifica il suo agire con questa cosa. Prendere il socio-"amico" del padre come amante credo sia stata una sua prima rivincita sul padre, una sorta di amore edipico. Credo che c'erano tutte le premesse perchè la sua rabbia sfociasse nella sua fissazione per il progetto alieno (che occupava tutta la vita del padre) e nell'omicidio del padre e dell'amante (surrogato del padre).
Che cosa rappresenta nel telefilm questa figura? forse la fragilità della psiche dell'uomo. La bambina con i suoi particolari poteri credo che riuscisse a vedere oltre, anche in lei... scusatemi, ma io anche in questo vedo il "buono" degli alieni contrapposto al "cattivo" uomo. Gli alieni sembra abbiano superato o non abbiano mai avuto i problemi di psiche che affliggono l'uomo e riescono ad essere quasi più "umani" di noi. Mi sorge un dubbio. Che gli alieni non abbiano di questi problemi perchè non hanno un'anima, come la intendiamo noi almeno? Mi fermo qui perchè sto mischiando un po' troppe cose.
Comunque se vogliamo vedere il tutto sotto una luce più fatalistica o peggio ancora di programmazione aliena, posso concludere che Mary è stata una pedina necessaria.
lucesolida
Giulia d'Ambrosio
00domenica 4 luglio 2004 22:11
Re:
Lucesolida è andata vicino a quello che intendevo. Ogni parte dei vostri discorsi va ripresa e ampliata, ma questa che vi ho proposto è forse la più urgente per capire bene come vanno le cose.
Premesso che Spielberg ha fatto un prodotto dopo essere sicuramente stato messo al corrente di come vanno le cose nel campo (e non solo nall'aneddotica, intendo) -- esattamente come per Inc Ravv III tipo) -- ripeto che ogni personaggio è racconto e anche SIMBOLO di qualcosa.
Io credo che Mary rappresenti l'Anima dello scienziato tipico (e poi vedremo cosa è questo scienziato tipico), ossia l'aspetto femminile inconscio di chi si occupa di queste cose (è un mondo di scienziati al maschile, quasi totalmente).
L'aspetto femminile in un uomo venne chiamato Anima da Jung. L'Anima rappresenta la detentrice del Sentimento, che in generale nell'uomo è una funzione inferiore, cioè è una funzione che nasce, che si può esprimere, solo attraverso la presenza di una donna. A seconda del tipo di Anima, gli uomini si rapportano con il mondo in modo diverso.
Ora, a mio parere Mary (non a caso un nome che rappresenta il FEMMINILE in generale) è un'Anima esageratamente, inutilmente, ferocemente, animalescamente passionale, e totalmente folle, priva di razionalità (che infatti è un attributo maschile).
Quindi, una delle indicazioni che ci vengono date dal Regime che governa Ufolandia in Terra (chiamiamola così) ci dice che uno dei tipici personaggi che si incontrano nel campo è costituito da scienziato masculo che in sé veicola un'Anima con tutte quelle caratteristiche, il cui risultato porta, ovviamente, al suicidio.
Ci sarebbero da aprire mille parentesi quadre sulle morti per suicidio in ufologia, morti fisiche e non, ma per ora non vorrei occuparmi di ciò, piuttosto sentirei che ne pensate.[SM=g27959] Giulia
Giulia d'Ambrosio
00domenica 4 luglio 2004 22:13

Scritto da: Oservatore 03/07/2004 2.43
p.s.: Giulia, ti ricordi la questione del the e dei pasticcini ?
A quando ?....
[SM=g27962]




Wow. Appena si schiarisce il mio orizzonte. Con piacere. Giulia
Giulia d'Ambrosio
00domenica 4 luglio 2004 22:15
Re: Re:

Scritto da: LightMatrix 03/07/2004 12.26
credo che Mary rapresenti una possibilità insita nell'uomo.
Il suo cinismo, il suo essere così distante da se stessa, è un seme che risiede in ognuno di noi.
Mary è il frutto di una scelta basata sul potere o sulla voglia di controllare la verità, dando per scontato che quest'ultima risiede da qualche parte ma fuori di lei.
le persone come Mary hanno dentro una grandissima fragilità/bisogno/incertezza/vuoto. Credono che il potere della rabbia sia più forte del potere dell'amore... ed è in base a questo che fanno ciò che fanno: cercano semplicemente di essere forti.
LightMatrix



Voilà. Legate questo a quello che ho scritto più sopra. Giulia
LightMatrix
00lunedì 5 luglio 2004 15:14
Mary, Ellie, la donna ...
Interessante vedere Mary come simbolo dell'anima dello scienziato...

Mi chiedevo anch'io se il ruolo di Mary fosse rappresentativo; mi sono infatti insospettita quando ho visto che lasciavano tanto potere in mano ad una donna, ma è evidente: Mary va avanti nel 'progetto' solo perché ha caratteristiche maschili (si intende estreme). Così come accade in altri ambiti.

Il suo collega/amante alla fine soccombe, ed è curioso che gli accada questo proprio per aver mostrato un po' di umanità nei confronti della piccola Ellie... Poi, attraverso il videomessaggio programmato, mostra di perdonare e accettare così com'è la sua assassina... Mostra cioè una compassione tipicamente femminile (anche se sul momento viene spontaneo chiedersi se non sia lui il vero pazzo).
Ognuno di noi è composto di qualità maschili e femminili... E a volte una donna può essere più spietata di molti uomini, e un uomo più delicato di molte donne.

Sono da sempre stanca di questo mondo che mette da parte le qualità femminili (è un discorso generalizzato, ovviamente). Guardate quello che ha fatto la religione, guardate la condizione della donna ancora nel resto del mondo... Guardate l'annuario Istat, in cui, a parità di posizione lavorativa, in Italia la donna è pagata meno... Guardate le vostre madri, cresciute con l'idea di sacrificare se stesse per la famiglia al caro prezzo di una dipendenza economica (e quindi personale...), guardate i vostri fratelli, che entrano in crisi se per caso si accorgono di avere una sensibilità che va oltre l'essere Macho...

Poiché siamo tutti uomini e donne insieme (se pur in quanto donne e in quanto uomini abbiamo più facilità verso alcuni 'canali' che in altri...), rinnegando cmq una parte ed estremizzando l'altra si porta solo una grande disarmonia e molte nevrosi dentro di sé e di riflesso nella società.

Mi ribolle pensare che il mondo della scienza, e in appendice quello ufologico, sia ancora ridotto così... Cmq lo scienziato proviene da una terra molto arida.
Alla facoltà di fisica, da me, c'è uno scetticismo fortissimo... sembra quasi una fede. Spero che altrove vada meglio. C'è pure chi si stupisce che io prenda bei voti nelle materie scientifiche [SM=g27983] (quando ho voglia di studiare)... Ma sono io che non mi stupisco di loro.

LightM.

PS. Anche la scelta di una Ellie bambina piuttosto che bambino evidntemente non è casuale... un maschietto non sarebbe sembrato altrettanto fragile (apparentemente) come può sembrare la bionda Ellie, creando così un forte contrasto tra i militari e lei...
Oppure, prendendo spunto da Giulia: che sia la bambina - ossia la donna che diverrà - il futuro della 'nuova razza'? [SM=g27965]

<p><font class='xsmall'>[<i>Modificato da LightMatrix 05/07/2004&nbsp;15.16</i>]</font></p>
CLA74
00lunedì 5 luglio 2004 17:14
nel vangelo APOCRIFO DI S. TOMMASO C'è SCRITTO CHE IN CIELO SI ENTRA IN COPPIA UN UOMO E UNA DONNA. E POI GESù DICE CHE QUANDO NOI CI SARà DIVISIONE "ALL'INTERNO DELLUOMO" E CHE MASCHILE E FEMMINILE SARANNO UNITI( INTENDENDO DIRE CHE L'UOMO NON SEPARERà LA SUA PERTE FEMMINILE E QUELLA MASCHILE), E QUINDI SARà UNITO A SE STESSO, NON CI SARà PIù MORTE.
Giulia d'Ambrosio
00lunedì 5 luglio 2004 17:14
Re: Mary, Ellie, la donna ...

Scritto da: LightMatrix 05/07/2004 15.14
Interessante vedere Mary come simbolo dell'anima dello scienziato...
Mi chiedevo anch'io se il ruolo di Mary fosse rappresentativo; mi sono infatti insospettita quando ho visto che lasciavano tanto potere in mano ad una donna, ma è evidente: Mary va avanti nel 'progetto' solo perché ha caratteristiche maschili (si intende estreme).
Il suo collega/amante alla fine soccombe, ed è curioso che gli accada questo proprio per aver mostrato un po' di umanità nei confronti della piccola Ellie... Poi, attraverso il videomessaggio programmato, mostra di perdonare e accettare così com'è la sua assassina... Mostra cioè una compassione tipicamente femminile (anche se sul momento viene spontaneo chiedersi se non sia lui il vero pazzo).
<p><font class='xsmall'>[<i>Modificato da LightMatrix 05/07/2004 15.16</i>]</font></p>




Non riprenderò il discorso sul femminile perché non è sede, comunque non scoraggiarti così. Tra donne e uomini c'è una enorme differenza nelle problematiche interne. Siamo molto lontani.
Le donne dovrebbero avere un dibattito riguardo la loro appartenenza (a chi, a cosa).
Gli uomini dovrebbero avercelo sul fatto che, qui o là, manca loro pur sempre una costola.
Due mondi speculativi e due problemi da risolvere completamente diversi, come vedi. Ma eventualmente apriamo un thread diverso, siam qui per sviscerare Taken, dopo che ce l'han fatto sospirare.

Se stiamo parlando dell'Anima dello Scienziato (inteso in senso generale, e di genere maschile), è ovvio che non ha senso parlare di potere personale nelle mani di una donna, ma che ha senso parlare del fatto che, in realtà, il potere che lo Scienziato ha è tenuto saldamente in pugno dalla sua parte femminile, cioè dall'Anima (sempre junghianamente parlando).
E' evidente (almeno, per uno psichiatra) che Mary è pazza: i suoi scatti, la mimica, l'essere completamente sopraffatta da Eros, Thanatos, Bios; le intuizioni pervasive (come diamine fa a capire che tutta la ottava puntata è una visione e non è una realtà? Solo un femminile molto pazzo è in grado di comprendere, un intuito lasciato a briglia molto sciolta, è logico che un uomo, dominato dal Logos, non ci può arrivare).
E' chiaro che, se lo Scienziato non diventa consapevole di una simile Anima in tempo, soccombe. Nel telefilm muore, ma addirittura più signficativo sarebbe lo scienziato che corre dietro a qualche chimera, perdendo completamente la testa. Se ci pensate, è tipico: in letteratura, in storia, nella storia antropologica. E' un fatto intuitivamente noto. Si può morire in molti modi. Non a caso lo Scienziato viene colpito alle spalle: inconsapevole delle caratteristiche della propria Anima, essa diventa la sua Ombra, e come tale gli "va retro".
Lo Scienziato ha un barlume di come deve funzionare il Sentimento di norma, ma ha già consumato in abbondanza le nozze alchemiche (leggi: si è portato a letto) con una simile pazza Anima, e il contrappasso è inevitabile.
Rispetto alla pazzia, che in questo caso è dovuta alla mancanza di Sentimento (ovviamente rovinosa), non ha senso chiedersi se è pazzo anche lui. Lui ha un'Anima pazza, perciò si comporta da pazzo.
In pratica è come se nel telefilm avessero scisso in due una figura unica, tanto per farne vedere meglio le componeneti e le influenze.

Via ai commenti, e poi parleremo del lato maschile. Giulia
Giulia d'Ambrosio
00lunedì 5 luglio 2004 17:18
Re:

Scritto da: CLA74 05/07/2004 17.14
QUANDO NOI CI SARà DIVISIONE "ALL'INTERNO DELLUOMO" E CHE MASCHILE E FEMMINILE SARANNO UNITI( INTENDENDO DIRE CHE L'UOMO NON SEPARERà LA SUA PERTE FEMMINILE E QUELLA MASCHILE), E QUINDI SARà UNITO A SE STESSO, NON CI SARà PIù MORTE.



Mi dici qual è il passo precisamente?
Anchela donna non deve disunirsi dal suo maschile, ma direi che di questi tempi, purtroppo, dovrebbe imparare più che altro a raffinarlo un po'.
Ovviamente non si parlerà di morte fisica, nel Vangelo ... Il riconoscimento della controparte maschile o femminile interna infatti viene legato alla rinascita alchemica, alla nascita spirituale, o seconda nascita.
Augh. Giulia
LightMatrix
00lunedì 5 luglio 2004 17:44
Re: Re: Mary, Ellie, la donna ...

>comunque non scoraggiarti così.

Ma no, quale scoraggiata. Più che altro ogni tanto mi incavolo [SM=g27975] se penso alla situazione delle donne... è più un atteggiamento di protezione, io mi sento abbastanza autonoma, anche se solo oggi, per fortuna... Stesso attegiamento, poi, nei confronti degli animali, dei disadattati, delle ingiustizie etc...

>Tra donne e uomini c'è una enorme differenza nelle
> problematiche interne. Siamo molto lontani.

Uhm... è davvero così? Non esiste un terreno comune? [SM=g27964]

> CUT
> Ma eventualmente apriamo un thread diverso, siam qui per
> sviscerare Taken, dopo che ce l'han fatto sospirare.

Sì, certo. [SM=g27965]

> Se stiamo parlando dell'Anima dello Scienziato (inteso in
> senso generale, e di genere maschile), è ovvio che non ha
> senso parlare di potere personale nelle mani di una donna, ma
> che ha senso parlare del fatto che, in realtà, il potere che
> lo Scienziato ha è tenuto saldamente in pugno dalla sua parte
> femminile, cioè dall'Anima (sempre junghianamente parlando).

Affascinata sì, dall'argomento, ma, si capisce, non vado oltre, per ignoranza [SM=g27976] .
Di Jung ho letto solo la prefazione ne I KING e qualcosa mordi e fuggi dei suoi discepoli.

> E' evidente (almeno, per uno psichiatra) che Mary è pazza: i
> suoi scatti, la mimica, l'essere completamente sopraffatta da
> Eros, Thanatos, Bios; le intuizioni pervasive (come diamine fa
> a capire che tutta la ottava puntata è una visione e non è una
> realtà? Solo un femminile molto pazzo è in grado di
> comprendere, un intuito lasciato a briglia molto sciolta, è
> logico che un uomo, dominato dal Logos, non ci può arrivare).

Mary è pazza, ed è evidente - spero - a tutti [SM=g27983] . Come fa a capire la messa in scena? Domanda che ci siamo posti tutti... ho pensato però: 'Come tutti i pazzi, ha grandi intuizioni'... [SM=g27965] Tu vai più nel profondo, e io non ti seguo sempre con facilità. Riesci sempre a stupirmi.
Ma fino all'intuito, che appartiene credo alla sfera del femminile, ci arrivo. Spero [SM=g27965]

> CUT
> Non a caso lo Scienziato viene colpito alle spalle:
> inconsapevole delle caratteristiche della propria Anima, essa
> diventa la sua Ombra, e come tale gli "va retro".

Acuto! [SM=g27961]

>Lo Scienziato ha un barlume di come deve funzionare il
> Sentimento di norma, ma ha già consumato in abbondanza le
> nozze alchemiche (leggi: si è portato a letto) con una simile
> pazza Anima, e il contrappasso è inevitabile.
CUT
>In pratica è come se nel telefilm avessero scisso in due una
> figura unica, tanto per farne vedere meglio le componeneti e
> le influenze.

Posso crederlo che tu l'abbia pensato, ma che l'abbia pensato pure Spielberg [SM=g27983] ... oppure è così ovvio?!

LightMatrix
LightMatrix
00lunedì 5 luglio 2004 17:59
Re: Re:

Scritto da: Giulia d'Ambrosio 05/07/2004 17.18

Mi dici qual è il passo precisamente?

ANCHE A ME INTERESSA IL PASSO, CLA, E' INTERESSANTE!

Anchela donna non deve disunirsi dal suo maschile, ma direi che di questi tempi, purtroppo, dovrebbe imparare più che altro a raffinarlo un po'.

IL MASCHILE E' STATO ESASPERATO, CREDO CHE SIA QUESTO IL PROBLEMA. E' CIECO O QUALCOSA DEL GENERE SENZA IL FEMMINILE, E VICEVERSA.

Ovviamente non si parlerà di morte fisica, nel Vangelo ... Il riconoscimento della controparte maschile o femminile interna infatti viene legato alla rinascita alchemica, alla nascita spirituale, o seconda nascita.

TUTTO QUESTO MI RICORDA I PRINCIPI DEL TANTRISMO. NON SONO UNA ESPERTA MA SE BEN RICORDO, QUESTA ANTICA SCUOLA CHE SI E' SEPARATA DAL BUDDHISMO, AFFERMA CHE L'UOMO ESTERNO PUO' AIUTARE LA DONNA A TROVARE IL SUO UOMO INTERIORE E VICEVERSA. AFFERMA CHE L'INDIVIDUO E' COMPLETO QUANDO LE SUE DUE PARTI MASCHILE E FEMMINILE (UNA ATTIVA E L'ALTRA PASSIVA A SECONDA CHE SI SIA UOMO O DONNA) SONO IN COMUNIONE... DIVERSAMENTE SI CREA DIVIOSIONE, SCHIZOFRENIA E PROIEZIONI VARI ETC...
PERO' ANCHE IL TANTRISMO DA' GRANDE RISALTO ALLA DONNA... ANZI, L'AIUTO DELLA DONNA E' NECESSARIO PER SCENDERE IN PROFONDITA'. LA DONNA QUINDI, E' CONSIDERATA MAESTRA... MA QUESTO NON SIGNIFICA CHE L'UOMO SIA DA MENO, A LUI SONO AFFIDATE ALTRETTANTE IMPORTANTI QUALITA ETC..
MI DISPIACE NON SO ALTRO MA POICHE' E' INTERESSANTE MI ERO RIPROMESSA DI APPROFONDIRE. HO LETTO QUALCHE DISCORSO DEL 'CANTO REALE DI SARAHA' (FONDATORE DEL BUDDHISMO TANTRICO) COMMENTATI DA OSHO, A ME SONO PIACIUTI MOLTO ... E, SI', C'E' SEMPRE LA DONNA, CHE SE NON E' GUIDA, FA DA 'CHIAVE'.

Giulia

L51
00lunedì 5 luglio 2004 18:42
Forse i grigi hanno risolto il problema eliminando l'identificazione sessuale, ma le altre razze? Per noi umani è un problema culturale, nelle nostre vite precedenti siamo stati uomini e donne e anche animali maschi e femmine, abbiamo conosciuto le possibilità e i limiti dei due sessi, quindi in teoria dovremmo superare gli ostacoli che non ci permettono di avvicinarci, ma in pratica è sempre più difficile collaborare, è un mistero nel mistero, forse dovremmo castrarci, ma non vedo di buon occhio la clonazione, forse dovremmo ricordare le esperienze delle altre vite e metterle in pratica, non è anche questa l'evoluzione di cui tanto si parla, a cosa serve vivere tante vite se ricadiamo sempre negli stessi errori!
fre
00lunedì 5 luglio 2004 20:41
ciao se uno di noi fosse alieno che ci fareste?
Giulia d'Ambrosio
00lunedì 5 luglio 2004 22:25
Re: Re: Re: Mary, Ellie, la donna ...

Scritto da: LightMatrix 05/07/2004 17.44
Posso crederlo che tu l'abbia pensato, ma che l'abbia pensato pure Spielberg [SM=g27983] ... oppure è così ovvio?!
LightMatrix



Secondo me è sapientemente costruito. Oppure no, ma allora è ancora più indicativo. Spielberg -- ha scritto lui la sceneggiatura? -- è evidentemente un grande artista e ha preso contatto con la realtà nascosta, smascherandola.
Non so cosa sia più vero, ma il risultato E' vero. Giulia
Giulia d'Ambrosio
00lunedì 5 luglio 2004 22:33
Re:

Scritto da: L51 05/07/2004 18.42
Forse i grigi hanno risolto il problema eliminando l'identificazione sessuale, ma le altre razze? Per noi umani è un problema culturale, nelle nostre vite precedenti siamo stati uomini e donne, abbiamo conosciuto le possibilità e i limiti dei due sessi, quindi in teoria dovremmo superare gli ostacoli che non ci permettono di avvicinarci, ma in pratica è sempre più difficile collaborare, è un mistero nel mistero, forse dovremmo ricordare le esperienze delle altre vite e metterle in pratica, non è anche questa l'evoluzione di cui tanto si parla, a cosa serve vivere tante vite se ricadiamo sempre negli stessi errori!



Wow. In un universo duale, l'eliminazione di uno degli aspetti più importanti della dualità (attività-ricezione = maschile-femminile) non mi sembra una grande trovata.
Certo, mettere insieme le esperienze significa ampliare la conoscenza epperò il lavoro lì non è finito. Deve seguirne una disidentificazione (senza entrare nel disturbo di personalità). Cioè andare oltre. Oltre ciò che è maschio e femmina, bianco o grigio, io e altro. E per andare oltre, bisogna sapere che è necessario andare oltre, e fare di questo una ricerca interiore, ed esteriore negli atteggiamenti, nel "sentire" il mondo. Un bisogno incessante, senza desiderio. Le parole non mi bastano più, a questo punto. Giulia
Giulia d'Ambrosio
00lunedì 5 luglio 2004 22:35
Re:

Scritto da: fre 05/07/2004 20.41
se uno di noi fosse alieno che ci fareste?



Un alieno che scrive nel forum?[SM=g27981] [SM=g27963]
Io gli direi di tornarsene a casa sua e di tenere chiusa la porta. E di dirlo anche agli altri.
E tu? Giulia
duccio
00martedì 6 luglio 2004 03:28
mary o maria
ovvia, visto che non mi riesce dormire, stanotte scrivo qualcosa nel forum (e di fantasmi ne girano in questi boschi).
che spielberg (fra l'altro la sceneggiatura credo sia di altri) abbia tirato su tutte queste cose ne dubito ma mi piace pensare che sia così, comunque un film è come un quadro: non importa quello che vuol dire il pittore, importa quello che tu ci vedi. Figuriamoci, costole a parte, non voglio parlare di femminile e maschile. volevo solo dire di scienza e anima e donna, fatti personali interessanti quanto l'acqua fresca potreste pensare.io una maria scienziata l'ho incontrata, niente a che vedere con il film, maria era la mia maestra, quella con cui mi sono laureato e quella che mi ha passato condividendoli con me modelli suoi di ricerca, non aggressivi non competitivi, sensazione di una musica a tarda sera talvolta, potrei dire la sensazione di piacere (sensuale) nell'andare avanti nella scoperta. Maria è stata affondata da uomini (con donne che godevano silenziosamente dell'affondamento fingendo di rammaricarsi e che restavano comunque nel loro ridotto di donne scienziato), messa da parte e cancellata, non importa quanto avesse creato e quanto questi utilizzino ora (malamente) sue parti. quando si è dovuto tirare le somme ecco all'orizzonte un "brillante" e logissimo e loquacissimo scienziato uomo che gli ha soffiato il suo posto da ricercatrice, che bellezza, alla fine chi brevetta vince perchè si sa, a forza di vendere saponette tutti credono che tu sia il massimo. e con lei anche io sono affogato, outsider della ragion pura, troppo mariano perchè durassi, figurarsi che c'è stato un professore che addirittura era negativamente sorpreso che io uomo non avessi insegnato a lei ma che lei avesse insegnato a me! lightmatrix ha ragione, il mondo scientifico è un mondo arido.
come si configura per me tutto questo? potreste dire un suicidio da parte mia, un suicidio da parte sua, ma come dice il film taken, quello è un inferno di vivi nel quale si può essere solo vittime o complici, o tutt'al più, tragicamente, carnefici.

'notte

duccio

p.s.
la scelta della bambina era naturale, inoltre la bambina è una citazione metaforica della bimba bionda e con il cappottino rosso del film Schindler's List (il film è in bianco e nero e quella è l'unica nota di colore e allie lo indossa nell'ultima scena del serial), che c'entra? direte... c'entra, c'entra.
L51
00martedì 6 luglio 2004 12:30
Forse Spielberg ha anche lui un nonno alieno, è sicuramente un grande, credo che con la scena della bambina che parla con il bisnonno alieno, con il suo vero aspetto, volesse illuminarci, forse realmente crede che un giorno le due razze potranno convivere alla luce del sole, infatti l'alieno ritrova una parte di se che credeva estinta e la ritrova grazie all'amore di una donna, lui ritorna per aiutare sua nipote e non solo perchè è in parte aliena, ma credo, anche perché ha capito di amare quella bambina e fa quello che una persona che ama fa, le dà la possibilità di scegliere, di decidere con chi andare. Mi chiedo se sia realmente possibile che i grigi vedano in noi qualcosa di più di un esperimento scientifico.
cla74
00mercoledì 7 luglio 2004 10:56
non ci credo ma ci spero
lucesolida
00domenica 11 luglio 2004 20:56
meglio tardi che mai...
ho finalmente visto gli ultimi due episodi di Taken. Adesso capisco meglio alcuni vostri commenti.
Cosa ne pensate della spiegazione che John, il nonno alieno, dà del perchè è partito l'esperimento?
A mio parere dice cose molto importanti che potrebbero essere vere. Che siano davvero privi di emozioni gli alieni? Potrebbe essere quella l'"anima" che a loro manca?
Mi ha molto colpito la Mary degli ultimi minuti dell'ultimo episodio, da quando vede il videomessaggio del suo amante; la sensazione è che finalmente qualcosa si muova in lei, rendersi conto di essere stata amata davvero da un uomo la rende più umana, forse è l'inizio della sua guarigione.
Che dire di Ellie? Oltre ad essere stata interpretata, a mio parere, divinamente da quella piccola attrice, ce la presentano come l'"ideale". Ha preso la miglior parte umana (i sentimenti, quelli positivi) ed i più forti poteri alieni (frutto dell'evoluzione). L'unico aspetto che la rende terribilmente bambina e che fa emozionare è la sua fragilità.

lucesolida
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