Diario di bordo 2

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Felix
00mercoledì 6 ottobre 2004 16:19
Pro Barone.
Bp a tutti.

Verrebbe da dire una carrozza x te.


06/10/2004 15.14

PARAPLEGIA: DA IRCCS S.LUCIA (RM) PRIMA SEDIA ROTELLE COMANDATA A VOCE

Roma, 06 ott. (Adnkronos Salute) - Una sedia a rotelle audio-comandata, destinata ai paraplegici più gravi che potranno guidarla in automia con funzioni vocali, anche semplicissime. Il prototipo di questo nuovo strumento, messo a punto dall'équipe del professor Carlo Caltagirone, direttore scientifico dell'Ircss S. Lucia di Roma, verra' presentato in anteprima nella capitale domani, nel corso del II Congresso internazionale sul cervello. ( ... )

(Lds/Adnkronos Salute)


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Felix
00mercoledì 6 ottobre 2004 16:33
E qualche socio si lamentava.
Si certo non servono alla ns causa.


Come ti attacco il ginocchio

Buone notizie per tutti gli sportivi (e non solo) che hanno subito infortuni gravi alle ginocchia, dovuti a lesioni alla cartilagine. Alcuni scienziati australiani hanno annunciato in questi giorni la buona risposta di una terapia rivoluzionaria per la cura dei danni alla cartilagine, per ora sperimentata solo su una decina di pecore, ma che lascia ben sperare per l'applicazione sull'uomo.
Si tratta dell'uso di una sostanza collosa secreta da alcuni rospi australiani (Notaden sp.) che, applicata sulla cartilagine meniscale degli animali sottoposti all'esperimento, ha rinsaldato la parte lesionata e, grazie alla notevole porosità, ne ha favorito la guarigione. La flessibilità della colla ha dato inoltre notevoli vantaggi facendo riacquistare la piena mobilità del ginocchio: la capacità di funzionare in ambienti molto umidi ne ha consentito poi l'uso interno.
Bocche cucite e... ginocchia guarite. In campo medico si sono sviluppate colle sintetiche (come gli adesivi cianoacrilati) che risultano però a volte tossiche e poco resistenti. Il corpo umano di per sé produce la fibrina (che nel sangue fissa le piastrine), troppo debole però per tenere insieme parti del corpo sottoposte a grandi pressioni.
In natura gli scienziati hanno trovato dunque un prezioso alleato. Questi particolari rospi, che vivono per la maggior parte dell'anno (9 mesi) sprofondati sotto un metro di fango secco, producono la colla per difendersi dagli insetti che li attaccano durante l'unico periodo in cui invece emergono dal fango, nella stagione delle piogge. I rospi incollano le mascelle degli insetti che tentano di morsicarli: così li immobilizzano, li appiccicano alla propria pelle e se ne cibano all'occorrenza.

(Notizia aggiornata 6 ottobre 2004)



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Felix
00mercoledì 6 ottobre 2004 21:53
Staminali x bambini.
Bs a tutti.

06 Ottobre 2004 - 18:01
STAMINALI: MALATTIA OSSA CURATA IN UTERO CON CELLULE MAMMA
(ANSA) - ROMA, 6 OTT - Un bimbo di un anno e quattro mesi ha evitato una vita impossibile, con il continuo rischio di fratture, grazie alle cellule staminali prelevate dal midollo osseo della mamma e trapiantate quando il bambino era in utero, al quinto mese di gravidanza. L'intervento e' stato eseguito dal gruppo di Fulvio Porta presso gli Spedali Civili di Brescia per limitare il piu' possibile i danni di una rara malattia congenita, l'osteogenesi imperfetta. "Il bambino non e' guarito dalla malattia, ma sta bene e finora non ha avuto fratture", ha detto Porta, che per la prima volta presenta i risultati ottenuti alla comunita' scientifica nel convegno internazionale sul trapianto di cellule staminali in utero che si apre oggi a Roma, organizzato dall'universita' Cattolica.(segue).


06 Ottobre 2004 - 18:45
STAMINALI: MALATTIA OSSA CURATA IN UTERO CON CELLULE MAMMA (2)
(ANSA) - ROMA, 6 OTT - E' molto positivo il fatto che il bambino finora non abbia avuto fratture, considerando che entro il primo anno di vita l'osteogenesi imperfetta puo' provocare almeno 20 fratture spontanee. "Le ossa dei bambini colpiti da questa malattia sono fragilissime - ha detto Fulvio Porta - perche' non funzionano gli osteoblasti", ossia le cellule fondamentali per rinnovare il tessuto osseo. "Bambini come questi possono arrivare all'eta' adulta, ma con una pessima qualita' della vita", ha proseguito il ricercatore. "La frontiera del trapianto in utero e' migliorare la qualita' della vita", ha osservato Porta, che presso il centro di terapia cellulare degli Spedali Civili di Brescia, di cui e' responsabile, in passato ha eseguito in utero altri cinque interventi su bambini con difetti del sistema immunitario. - TRE INTERVENTI ESEGUTI FINORA: eseguito oltre un anno fa, l'intervento e' stato presentato alla comunita' scientifica soltanto oggi, poiche' e' stata completata la valutazione dei risultati. Positivi i risultati ottenuti in un intervento analogo eseguito in Svezia, dal gruppo di Magnus Westgren, dell'istituto Karolinska di Stoccolma, con il quale Porta e' a stretto contatto. La differenza rispetto all'intervento italiano e' che le cellule staminali sono state prelevate da una banca di cellule fetali. Oggi il bambino ha quasi due anni e ha avuto soltanto due fratture in un anno anziche' le 20 che rendono la vita impossibile a chi ha l'osteogenesi imperfetta. Ancora in fase di valutazione e' poi il risultato di un secondo intervento eseguito in Italia dal gruppo di Porta, sempre in utero su un bambino con osteogenesi imperfetta. - LE FASI DELL'INTERVENTO: la diagnosi della malattia e' arrivata al momento dell'ecografia fatta durante la gravidanza. "Erano gia' ben visibili alcune fratture", ha detto Porta. "Per correggere la malattia abbiamo utilizzato le cellule staminali prelevate dal midollo osseo della mamma durante la gravidanza". L'obiettivo era dare al bambino una nuova riserva di osteoblasti capaci di rigenerare il tessuto delle ossa. Avere eseguito un trapianto di questo tipo durante la gravidanza avrebbe inoltre aumentato la tolleranza del sistema immunitario del bambino nei confronti delle cellule della mamma. Il trapianto di staminali e' stato eseguito al quinto mese di gravidanza, iniettando con un ago le cellule della mamma nel peritoneo del bambino. - IL RISULTATO: a distanza di quattro mesi le staminali della madre avevano raggiunto la destinazione corretta e si erano moltiplicate nel corpo del bambino, producendo l'effetto desiderato. "Alla nascita abbiamo visto che la frattura del femore si era saldata", ha detto Porta. "Quando il bambino aveva nove mesi siamo andati in cerca delle cellule della mamma nell'osso e abbiamo visto che queste erano pari al 4%". - SI APRONO NUOVE VIE: "la nostra e' un'esperienza pilota - ha rilevato Porta - ma mostra la possibilita' che il trapianto di cellule staminali e' in grado di correggere altre malattie congenite. E' la via futura". Se finora interventi come questi sono stati eseguiti su malattie del sangue, come leucemie e immunodeficienze, Porta e' convinto che nei prossimi anni permetteranno di correggere malattie che colpiscono gli altri tessuti. "E' un approccio altamente sperimentale - ha osservato - ma vale la pena di seguirlo, considerando che il rischio per il feto e' nullo". A monte di tutto, ha concluso, c'e' comunque il consenso dei genitori: spetta soltanto a loro la decisione di proseguire o meno la gravidanza e di intraprendere la terapia.(ANSA).




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Felix
00giovedì 7 ottobre 2004 21:15
Grasso è bello ?
Bs a tutti.


Testo e traduzione.


Source: University Of Pittsburgh School Of Medicine

Date: 2004-10-07
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Most Promising Clinical Uses For Stem Cells From Fat Agreed On By International Society
PITTSBURGH, Oct. 5 – While questions still remain about the nature and function of stem cells found in fat, a group of researchers and clinicians convened today in Pittsburgh at the Second Annual Meeting of the International Fat Applied Technology Society (IFATS) agreed that research should move forward with the ultimate goal of performing human clinical trials to test the cells' therapeutic potential for specific indications.

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Adult Mouse Bone Marrow Stem Cells Can Become Cells Of The Nervous System (August 19, 2003) -- University of Minnesota researchers show that adult bone marrow stem cells can be induced to differentiate into cells of the midbrain. The findings, published in the online early edition of the ... > full story

Molecular Mechanism Found That May Improve Ability Of Stem Cells To Fight Disease (May 4, 2004) -- In the May issue of Nature Cell Biology, Tao Cheng, M.D., assistant professor, department of radiation oncology, University of Pittsburgh School of Medicine, and colleagues report the discovery of a ... > full story

Adult Bone Marrow Stem Cells Can Become Liver Cells, Minnesota Researchers Report (May 15, 2002) -- Researchers at the University of Minnesota Stem Cell Institute (SCI) have demonstrated, for the first time, the ability of adult bone marrow stem cells to differentiate in vitro as hepatocytes (liver ... > full story

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Today concludes scientific sessions exploring how adipose tissue, or fat, can be an abundant source of stem cells that could be used for tissue engineering and regenerative medicine. An important outcome of the meeting was the development of a consensus defining key scientific questions for future study and determining the field's most promising clinical applications.

More than 300,000 liposuction procedures are performed in the United States each year, producing about 150,000 gallons of fat that is normally discarded. In 2001, researchers first reported that such tissue contained stem cells, and since then, additional studies have suggested they can be coaxed into other cell types, such as nerve, bone, muscle and blood vessels; or it may be that they have properties of these cells. Some research has progressed more rapidly, with animal studies indicating potential for the development of treatments for heart attack or bone injury, for example, while results looking at other uses are still quite preliminary.

There are currently no human trials in the United States evaluating the potential of stem cells derived from fat, but in reaching consensus on the most promising clinical applications, those attending the IFATS meeting believe the first clinical attempts in patients should be for repairing or healing bone defects, promoting growth of blood vessels in tissues not receiving sufficient blood supply, and for treating acute or chronic cardiac and peripheral vascular diseases.

Moreover, the group felt the best use of the technology should be to develop therapies using patients' own cells, as opposed to cells that might be donated by other individuals. Because adipose is both abundantly available and easily accessible, it offers a practical source of stem cells.

A key question the group answered was simply what to call the cells, with the decision in favor of the term adipose-derived stem cells, even though it also was agreed that these cells are most likely comprised of multiple cell populations – some that are capable of proliferation and differentiation and other groups consisting of mature cells. The society aims to develop common scientific methods in order to best compare results between studies, and believes that much of the research effort should be directed toward identifying the protein markers for adipose stem cells in order to better understand how they differentiate into other cell types and what factors they secrete.

In developing its consensus, the society focused on three main areas, with separate sessions addressing each. Leading discussions that addressed the biology of the cells was Patricia Zuk, Ph.D., research director, Regenerative Bioengineering and Repair Lab, at the David Geffen School of Medicine, University of California, Los Angeles. The session focusing on scientific methods was led by Jeffrey Gimble, M.D., Ph.D., a professor at the Pennington Biomedical Research Center at Louisiana State University. Discussions on clinical applications and opportunities were moderated by Keith March, M.D., Ph.D., director of the Indiana Center for Vascular Biology and Medicine and professor of medicine at the Indiana University School of Medicine.

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IFATS, the only interdisciplinary fat tissue society, is dedicated to facilitating the development of new technology derived from and directed toward adipose tissue. The society's current scientific areas of interest include facilitating the development of treatments for excess body fat, generation of new fat tissue for reconstruction after cancer or birth-related defects and the use of adipose tissue as a source of stem cells that have the potential to regenerate and repair different tissues in the body.

J. Peter Rubin, M.D., assistant professor of plastic and reconstructive surgery at the University of Pittsburgh School of Medicine, co-director of the Aesthetic Surgery Center and director of the Life After Weight Loss Program at the University of Pittsburgh Medical Center, is the society's current president. The scientific program chair for the meeting was Adam Katz, M.D., assistant professor of plastic surgery and director, Laboratory of Applied Developmental Plasticity, at the University of Virginia School of Medicine.



Fonte: Università Di Scuola De Pittsburgh Di Medicina

Data: 2004-10-07
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Email all'amico


Gli Usi Clinici Più promising Per Le Cellule formative Da Grasso Erano conforme Sopra Da International Society
PITTSBURGH, il 5 ottobre - mentre le domande ancora rimangono circa la natura e la funzione delle cellule formative trovate in grasso, un gruppo dei ricercatori e dei clinici si è riunito oggi a Pittsburgh alla seconda riunione annuale della società applicata grassa internazionale di tecnologia (IFATS) era conforme che la ricerca dovrebbe muoversi in avanti con l'ultimo obiettivo di effettuazione delle prove cliniche umane per verificare il potenziale terapeutico delle cellule ad indicazioni specifiche.

Storia Relative Di Notizie
Le cellule formative del midollo osseo del mouse dell'adulto possono transformarsi in in cellule dell'università nervosa del sistema (19 agosto 2003) -- di ricercatori del Minnesota indicano che le cellule formative del midollo osseo dell'adulto possono essere indotte per differenziare nelle cellule del midbrain. I risultati, pubblicati nell'edizione in anticipo in linea del... > in pieno storia

Il meccanismo molecolare ha trovato che può migliorare la capacità delle cellule formative di combattere la malattia (maggio 4, 2004) -- nell'emissione di maggio di biologia delle cellule della natura, di Tao Cheng, di M.D., del professore di aiuto, del reparto dell'oncologia di radiazione, dell'università di scuola de Pittsburgh della medicina e dei colleghe segnali la scoperta dell'... > in pieno storia

Le cellule formative del midollo osseo dell'adulto possono transformarsi in in cellule del fegato, i ricercatori del Minnesota segnalano (maggio 15, 2002) -- i ricercatori all'università di istituto della cellula formativa del Minnesota (SCI) hanno dimostrato, per la prima volta, la capacità delle cellule formative del midollo osseo dell'adulto di differenziare in vitro come hepatocytes (fegato... > in pieno storia

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Oggi conclude le sessioni scientifiche che esplorano come il tessuto adiposo, o il grasso, può essere una fonte abbondante delle cellule formative che potrebbero essere usate per ingegneria del tessuto e la medicina rigeneratrice. Un risultato importante della riunione era lo sviluppo di un consenso che definisce le domande scientifiche chiave per lo studio futuro e che determina le applicazioni cliniche più promising del campo.

Più di 300.000 procedure di liposuction sono effettuate ogni anno negli Stati Uniti, producendo circa 150.000 galloni di grasso che è scartato normalmente. In 2001, i ricercatori in primo luogo hanno segnalato che tale tessuto ha contenuto le cellule formative e da allora, gli studi supplementari hanno suggerito che possono essere persuasi con le lusinghe in altri tipi delle cellule, quali il nervo, l'osso, il muscolo ed i vasi sanguigni; o può essere che abbiano proprietà di queste cellule. Una certa ricerca ha progredito più velocemente, negli studi animali che indicano il potenziale per lo sviluppo dei trattamenti per l'attacco di cuore o la ferita dell'osso, per esempio, mentre i risultati che guardano altri usi sono ancora abbastanza preliminari.

Non ci sono attualmente prove umane negli Stati Uniti che valutano il potenziale delle cellule formative derivate da grasso, ma nel consenso raggiungente sulle applicazioni cliniche più promising, quelli che presenziano alla riunione di IFATS credono che i primi tentativi clinici in pazienti dovrebbero essere per i difetti riparanti o healing dell'osso, promuovendo lo sviluppo dei vasi sanguigni in tessuti che non ricevono il rifornimento sufficiente di anima e per trattare le malattie vascolari cardiache e periferiche acute o croniche.

Inoltre, il gruppo ha ritenuto che l'uso migliore della tecnologia dovrebbe dovere sviluppare le terapie usando le proprie cellule dei pazienti, in contrasto con le cellule che potrebbero essere donate da altri individui. Poiché il grasso animale è sia abbondantemente disponibile che facilmente accessibile, offre una fonte pratica delle cellule formative.

Una domanda che chiave il gruppo risposto a era semplicemente che cosa per denominare le cellule, con la decisione per il termine adiposo-ha derivato le cellule formative, anche se inoltre era stato conforme che queste cellule sono contenute molto probabilmente le popolazioni multiple delle cellule - alcune che fossero capaci di proliferazione e differenziazione ed altri gruppi che consistono delle cellule mature. La società mira a mettere a punto i metodi scientifici comuni per confrontare il più bene i risultati fra gli studi e crede che gran parte dello sforzo di ricerca dovrebbe essere orientato verso identificare gli indicatori della proteina per le cellule formative adipose per capire più meglio come differenziano in altri tipi delle cellule e che fattori secernono.

Nello sviluppare il relativo consenso, la società ha messo a fuoco su tre zone principali, con le sessioni separate richiamante ciascuno. Le discussioni principali che hanno richiamato la biologia delle cellule erano Patricia Zuk, Ph.D., direttore di ricerca, la bioingegneria rigeneratrice e laboratorio di riparazione, alla scuola di David Geffen della medicina, università di California, Los Angeles. La sessione che mette a fuoco sui metodi scientifici è stata condotta da Jeffrey Gimble, M.D., Ph.D., un professore al centro di ricerca biomedico di Pennington all'università di Stato della Luisiana. Le discussioni sulle applicazioni e sulle occasioni cliniche sono state moderate da Keith marzo, M.D., Ph.D., direttore del centro dell'Indiana per biologia e la medicina vascolari e professore della medicina alla scuola dell'università dell'Indiana della medicina.

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IFATS, l'unica società grassa interdisciplinare del tessuto, è dedicato a facilitare lo sviluppo di nuova tecnologia derivato da ed orientato verso il tessuto adiposo. Le zone scientifiche correnti della società di interesse includono facilitare lo sviluppo dei trattamenti per il grasso di corpo eccedente, la generazione di nuovo tessuto grasso per ricostruzione dopo cancro o i difetti nascita-relativi e l'uso del tessuto adiposo come fonte delle cellule formative che hanno il potenziale rigenerare e riparare i tessuti differenti nel corpo.

J. Peter Rubin, M.D., professore di aiuto di ambulatorio di plastica e reconstructive all'università di scuola de Pittsburgh della medicina, co-direttore del centro estetico di chirurgia e direttore della vita dopo il programma di perdita del peso all'università di centro medico de Pittsburgh, è il presidente corrente della società. La sedia scientifica di programma per la riunione era Adam Katz, M.D., professore di aiuto di ambulatorio di plastica ed il direttore, laboratorio di plasticità inerente allo sviluppo applicata, all'università di scuola della Virginia della medicina.



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Felix
00venerdì 8 ottobre 2004 22:11
Cuore di mouse.
Bs a tutti.

Testo e traduzione.


Stem cells emit healing molecules, study finds
Associated Press

WASHINGTON — Embryonic stem cells may not have to actually grow replacement body parts to be useful. New research suggests these cells also secrete healing molecules powerful enough to reverse a lethal birth defect in mice.

Stem cell specialists praised the surprise discovery by scientists at Memorial Sloan-Kettering Cancer Center. The study was reported Thursday in the journal Science.

The "exciting new study ... expands the potential therapeutic repertoire" of embryonic stem cells, said Dr. Kenneth Chien of the University of California, San Diego.

Embryonic stem cells are master cells that can form into any tissue of the body. Many scientists believe harnessing them might one day allow tissue regeneration to treat numerous diseases.

The Sloan-Kettering experiment suggests an additional role.

Researchers injected stem cells directly into the embryos of mice destined to develop heart defects so severe that the mice would die in the womb. Half the mice were born with healthy hearts.

"We were surprised these (mice) were born and they were normal," lead researcher Deigo Fraidenraich said.

Yet few of the stem cells actually grew into healthy heart tissue. Instead, the researchers found that the stem cells secreted certain molecules that signaled nearby heart cells to make changes, repairing the defects developing in those tissues. Fraidenraich called the secretions "rescue factors."

Chien, reviewing the findings in Science, said scientists now should test whether such molecules also might treat adult heart disease


Le cellule formative emettono le molecole healing, ritrovamenti di studio
Pressa Collegata

Le cellule formative — embrionali de WASHINGTON non possono dovere realmente sviluppare le parti di corpo del rimontaggio per essere utili. La nuova ricerca suggerisce che queste cellule inoltre secernono le molecole healing abbastanza potenti per invertire un difetto di nascita mortale in mouse.

Gli esperti della cellula formativa hanno elogiato la scoperta di sorpresa dagli scienziati al centro commemorativo del cancer di Sloan-Kettering. Lo studio è stato segnalato giovedì nella scienza del giornale.

"il nuovo studio emozionante... espande il repertorio terapeutico potenziale" delle cellule formative embrionali, ad esempio il Dott. Kenneth Chien dell'università di California, San Diego.

Le cellule formative embrionali sono cellule matrici che possono formare in tutto il tessuto del corpo. Molti scienziati ritengono sfruttandoli la forza un giorno permetta che la rigenerazione del tessuto tratti le malattie numerose.

L'esperimento di Sloan-Kettering suggerisce un ruolo supplementare.

I ricercatori hanno iniettato le cellule formative direttamente negli embrioni dei mouse destinati per sviluppare i difetti del cuore così severi che i mouse morrebbero nel womb. La metà dei mouse è stata sopportata con i cuori sani.

"siamo stati sorprendi che questi (mouse) erano nati e erano normali," ricercatore Deigo Fraidenraich del cavo detto.

Tuttavia poche delle cellule formative realmente si sono sviluppate nel tessuto sano del cuore. Invece, i ricercatori hanno trovato che le cellule formative hanno secernuto determinate molecole che hanno segnalato alle le cellule vicine del cuore per fare i cambiamenti, riparanti i difetti che si sviluppano in quei tessuti. Fraidenraich ha denominato le secrezioni "fattori di salvataggio."

Chien, rivedente i risultati nella scienza, scienziati ad esempio ora dovrebbe esaminare se tali molecole anche potrebbero trattare la malattia di cuore dell'adulto


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Felix
00venerdì 8 ottobre 2004 22:14
Sitrova anche di questo.

08/10/2004 17.24

TV: STAMINALI E INTERVENTI 'HI-TECH' DOMANI A 'MEDICI' SU RETE4

Roma, 8 ott. (Adnkronos Salute) - Storie di medici e pazienti, progressi della ricerca scientifica, luci e ombre della sanita' italiana. Ritorna in tv 'Medici', rotocalco d'informazione medica condotto da Marco Liorni con la partecipazione di Antonella Appiano, in onda da domani ogni sabato alle 15.00 su Retequattro. ( ... )

(Com-Mad/Adnkronos Salute)



Non abbiamo parole.


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Felix
00venerdì 8 ottobre 2004 22:17
Interessante.
08 Ottobre 2004 - 19:17
STAMINALI: CELLULE FETO ELISIR PER ORGANISMO MAMMA/ ANSA
(ANSA) - ROMA, 8 OTT - Non soltanto le cellule del feto restano ospiti dell'organismo della mamma per periodi lunghissimi, addirittura decenni, ma conservano le loro caratteristiche di plasticita', tanto da essere considerate un nuovo tipo di cellule staminali. "Le abbiamo chiamate PAPC", ossia cellule progenitrici associate alla gravidanza, ha detto l'esperta di genetica prenatale Diana Bianchi, della Tuft University di Boston, nel convegno sul trapianto di cellule staminali organizzato da universita' Cattolica di Roma e Istituto Superiore di Sanita'. Facilissime da identificare subito dopo il parto, le cellule fetali diventano praticamente irrintracciabili gia' dopo tre settimane, ma ci sono. "E' stato identificato del Dna maschile in alcune donne anche 27 anni dopo il parto", ha detto la ricercatrice. Ma sappiamo, ha aggiunto, che sia le cellule fetali maschili sia quelle femminili attraversano la placenta nello stesso modo. Semplicemente, si sono viste piu' cellule maschili perche' queste sono piu' facili da identificare, grazie al cromosoma Y che le contraddistingue. "E' un fenomeno - ha aggiunto - che chiamiamo microchimerismo materno-fetale, in altre parole le donne che hanno figli diventano chimere perche' nel loro organismo sono presenti anche cellule di un altro individuo". Le staminali del feto possono annidarsi in tessuti molto diversi e perfino in organi malati. Cosa, questa, che fino a non molto tempo fa aveva portato i ricercatori a credere che le cellule fetali fossero una minaccia per la salute della donna e che, addirittura, potessero scatenare nella mamma reazioni di rigetto o malattie autoimmuni, nella quali il sistema immunitario aggredisce l'organismo cui appartiene, come il lupus. "Ma adesso sappiamo che le cose non stanno affatto cosi' - ha detto Diana Bianchi - perche' non c'e' alcuna evidenza che le cellule del feto possano causare malattie nella madre, ne' reazioni di rigetto ne' malattie autoimmuni". Conclusioni che derivano sia dalle ricerche condotte sulle donne, sia da studi piu' recenti su modelli animali. "Nei topi - ha detto la genetista - le cellule fetali presenti nella madre cominciano a diminuire subito dopo il parto, tanto che a tre settimane della nascita non e' piu' possibile identificarle". Ma ci sono, perche' nel 40% dei topi che hanno avuto almeno tre gravidanze tornano ad essere numerose e facili da identificare. Le nuove tecniche di microscopia in vivo hanno poi permesso di seguire, nei topi vivi, le cellule fetali marcate da una proteina fluorescente, la luciferasi, e di osservarle in azione. "Le cellule fetali - ha osservato la genetista - contribuiscono a riparare ferite e al processo di angiogenesi", ossia alla formazione dei vasi sanguigni. Non ci sono dubbi, ha proseguito, che "si apre un campo di ricerca affascinante, che sta attirando l'attenzione dei laboratori di tutto il mondo". Uno dei campi piu' direttamente interessati e' quello che riguarda lo studio delle cellule staminali da tessuti adulti. "Chi lavora in questo campo - ha osservato - deve considerare che alcune cellule presenti nei tessuti di organismi adulti potrebbero essere invece cellule fetali". Nel frattempo ad attrarre i ricercatori e' un'ipotesi affascinante: poiche' le cellule fetali possono contribuire a riparare lesioni e danni nell'organismo della mamma, ci si comincia a domandare se sia il contributo di queste cellule bambine a far vivere le donne piu' a lungo. "Chissa' - si chiede la genetista - se e' per questo che le donne sono piu' longeve?".(ANSA).


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Felix
00venerdì 8 ottobre 2004 22:19
Cose Italiane.
BLOCCARE I FLUSSI DI CALCIO PROTEGGE LA CELLULA DALL’AUTODISTRUZIONE Le altre notizie


Capire a fondo il suicidio cellulare permetterà di sviluppare farmaci per numerose malattie genetiche
Le cellule vengono frequentemente raggiunte da minacce di morte che possono indurle al suicidio: tali minacce vengono raccolte da una serie di “postini” molecolari, gli ioni calcio, e consegnate a strutture tubulari molto lunghe, una sorta di gallerie fatte da mitocondri, le centrali energetiche della cellula che possono trasformarsi in centrali di autodistruzione. Ma l’interruzione di tali gallerie ad opera di alcune “macchine molecolari”, come la proteina Drp-1 ( dynamin-related protein-1) , blocca il flusso di ioni calcio all’interno della cellula proteggendola da alcuni dei segnali mortali. È questo l’oggetto di una pubblicazione sulla prestigiosa rivista Molecular Cell*, da parte del gruppo coordinato dal professor Rosario Rizzuto, ricercatore Telethon dal 1996 che lavora presso il Dipartimento di medicina diagnostica e sperimentale dell’Università di Ferrara.


I ricercatori hanno conseguito questi risultati grazie all’osservazione al microscopio ottico di processi biologici in cellule vive: una metodologia innovativa che fa parte di un servizio a disposizione della comunità scientifica italiana finanziato da Telethon dal 2001, il Centro Telethon di Imaging Cellulare, di cui Rosario Rizzuto è responsabile. Dalla ricerca emerge come i segnali arrivati sulla superficie esterna della cellula siano ricevuti e tradotti nel linguaggio cellulare fatto da ondate di ioni calcio che si propagano da un compartimento all’altro della cellula, fino ad arrivare al loro bersaglio, i raggruppamenti di mitocondri. Qui i messaggi vengono recapitati, letti e si decide del destino della cellula, se cioè sia il caso o meno che si suicidi attraverso il processo di morte cellulare programmata: è la cosiddetta apoptosi, un fenomeno lento e complesso che permette l’eliminazione “dolce”, senza cioè danneggiare le strutture vicine, di cellule in sovrannumero o pericolose, come avviene per esempio nella formazione degli organi durante la vita fetale, nelle cellule infettate da virus o in quelle tumorali.


Se la cellula viene minacciata di morte, per esempio, da parte di sostanze tossiche, è quindi il calcio a favorire il rilascio di proteine che innescano il suicidio cellulare. Se però le ondate di calcio vengono interrotte perché la strada è chiusa, come quando la rete fatta da mitocondri viene frammentata dall’intervento della proteina Drp-1, la cellula diventa insensibile ai segnali di morte e non fa più partire il programma di apoptosi. Questo quando tutto funziona a dovere. Ma ci sono situazioni in cui il malfunzionamento del processo di morte cellulare causato da un difetto genetico provoca malattie anche molto gravi, come quelle degenerative nel caso di distruzione per errore di cellule sane e utili, o, al contrario, i tumori, dovuti all’incapacità di eliminare cellule pericolose.


Guasti nel processo di suicidio cellulare accomunano quindi molte malattie genetiche, tra cui alcune patologie neurodegenerative (morbo di Alzheimer), certe patologie muscolari (miopatie di Becker e Ullrich), la SLA, l’atrofia ottica dominante, e rappresentano per questo motivo un terreno fertile per lo sviluppo di nuovi farmaci, come commenta Rizzuto: “La comprensione di questi meccanismi di segnalazione, ossia di come un impulso esterno o un danno genetico si traducono in “suicidio” cellulare, può fornire nuovi bersagli alla ricerca farmaceutica per lo sviluppo di farmaci che agiscano sul processo dell’apoptosi e possano quindi essere utili per la terapia di un ampio spettro di patologie”.


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Felix
00venerdì 8 ottobre 2004 22:24
Sarà vero ?
08 Ottobre 2004 - 16:42
++STAMINALI:CURATI IN UTERO,3 SUCCESSI IN ITALIA E SVEZIA++
(ANSA) - ROMA, 8 OTT - Sono due italiani e uno svedese i primi tre bambini al mondo curati in utero con le cellule staminali per una malattia, l'osteogenesi imperfetta, che rende le ossa fragilissime e provoca almeno 20 fratture spontanee solo nel primo anno di vita. La bambina svedese (due anni) e il primo bambino italiano (un anno e quattro mesi) ora hanno una vita piu' serena. I risultati sono stati presentati oggi a Roma, nel congresso sul trapianto in utero di cellule staminali organizzato da universita' Cattolica e Istituto Superiore di Sanita'.(SEGUE).


08 Ottobre 2004 - 17:03
STAMINALI: CURATI IN UTERO, 3 SUCCESSI IN ITALIA E SVEZIA (2)
(ANSA) - ROMA, 8 OTT - Finora i trapianti in utero avevano permesso di correggere malattie del sangue, come quelle del sistema immunitario. "E' la prima volta che il trapianto di cellule staminali viene fatto per correggere malattie che colpiscono tessuti diversi, come quello osseo", ha osservato il responsabile del Centro di terapia cellulare degli Spedali Civili di Brescia, Fulvio Porta, che ha eseguito il trapianto nei due bambini italiani. Un primato che, a sorpresa, l'Italia si e' trovata a condividere con la Svezia. "Abbiamo affrontato i trapianti nello stesso periodo, ma in modo del tutto indipendente e con due metodi diversi", ha aggiunto Porta. In Svezia il trapianto e' stato eseguito su una bambina dal gruppo di Magnus Westgren, dell'istituto Karolinska di Stoccolma. In tutti e due i casi e' stato utilizzato un particolare tipo di cellule staminali, quelle mesenchimali in grado di dare origine a ossa, muscoli e pelle. In Svezia sono state prelevate da feti abortiti: "sono molto piu' facili da coltivare ed e' possibile farle proliferare per ottenerne un numero molto alto", ha detto Westgren. In Italia fare questo sarebbe stato impossibile e percio' "abbiamo deciso di utilizzare le cellule staminali prelevate dal midollo osseo della madre", ha detto Porta. (ANSA).


A volte sembrano cose irreali, ma solo a volte.


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Felix
00venerdì 8 ottobre 2004 22:25
E questa x capire meglio sui cuori dei mouse.
08 Ottobre 2004 - 17:59
STAMINALI:CURE IN UTERO, SPERANZE DA NUOVA FRONTIERA /ANSA
(ANSA) - ROMA, 8 OTT - Con i primi tre trapianti al mondo per curare una grave malattie delle ossa si apre la speranza di utilizzare le cellule staminali per correggere prima della nascita malattie che colpiscono anche altri tessuti, come i muscoli. C'e' tantissima strada da fare prima che cure come queste diventino di routine, ma i ricercatori sono convinti che la via sia ormai quella giusta. "E' una frontiera sperimentale, ma e' questa la via da seguire", ha detto il responsabile del Centro di terapia cellulare degli Spedali Civili di Brescia, Fulvio Porta, che ha eseguito il trapianto in due bambini italiani. "E' una strada che apre una grandissima speranza, ma che ovviamente va verificata", ha detto Magnus Westgren, dell'istituto Karolinska di Stoccolma, autore del trapianto in una bambina svedese che oggi ha due anni. In tutti e tre i bambini il trapianto di cellule staminali e' stato fatto per correggere l'osteogenesi imperfetta, una malattia rara nella quale non funzionano le cellule specializzate nel rinnovare il tessuto osseo (osteoblasti). Di conseguenza le ossa sono estremamente fragili, al punto che si formano fratture gia' in utero e che entro il primo anno di vita un bambino puo' avere fino a 20 fratture. Il trapianto di staminali non cura la malattia, ha precisato Porta, ma sicuramente rafforza le ossa e permette ai piccoli di avere una migliore qualita' della vita e di poter giocare tranquillamente. Il bambino operato in Italia, che adesso ha un anno e quattro mesi, ha avuto solo due fratture in un anno. "Stare meglio vuol dire moltissimo per chi soffre di una malattia genetica", ha osservato Porta. La bambina svedese ha due anni ed e' in buona salute, "e' solo un po' piccola, sembra che abbia solo un lieve ritardo nella crescita. Le sue ossa sono certamente piu' forti, ma e' difficile dare un giudizio complessivo su questa tecnica finche' non avremo un numero maggiore di casi", ha detto Westgren. I risultati del trapianto sul terzo bambino, italiano, sono ancora in corso di valutazione. "E' incoraggiante che in Italia e Svezia sia siano ottenuti risultati simili. Questo da' l'idea che il trapianto di staminali sia la via da perseguire", ha osservato Porta. Le tecniche utilizzate sono state pero' molto diverse e, per problemi etici, l'Italia ha dovuto mettere a punto una soluzione indubbiamente originale. - LA VIA ITALIANA: "Mentre in Svezia sono state utilizzate cellule staminali fetali, in Italia abbiamo dovuto trovare una 'via legale' e abbiamo deciso di utilizzare le cellule staminali prelevate dal midollo osseo della madre", ha detto Porta. Una via nuova, ha proseguito il ricercatore, "ma abbiamo deciso di puntare sul cosidetto 'effetto tolleranza"', il fenomeno scoperto recentemente per cui le cellule del feto passano nella mamma senza che avvengano reazioni di rigetto. "Questo - ha rilevato - ci ha fatto pensare che probabilmente anche le cellule della mamma sarebbero state accettate dal feto". Ed e' stato cosi'. - LA VIA SVEDESE: "Abbiamo utilizzato cellule prelevate da feti abortiti perche' queste sono molto piu' facili da coltivare ed e' possibile farle proliferare per ottenerne un numero molto alto", ha detto Westgren. "Quando abbiamo prelevato le cellule - ha aggiunto - abbiamo innanzitutto verificato che fossero libere da infezioni, quindi le abbiamo isolare e fatte moltiplicare". IL FUTURO: Finora i trapianti in utero avevano permesso di correggere malattie del sangue, come quelle del sistema immunitario. I risultati ottenuti in Italia e Svezia sono paragonabili a quelli ottenuti negli Stati Uniti con trapianti eseguiti dopo la nascita, ma in quei casi e' stato necessario ricoverare i bambini e poi sottoporli ad una terapia immunosoppressiva, come in un qualsiasi altro trapianto. "In malattie di questo tipo - ha osservato Porta - la grande scommessa e' intervenire sempre piu' precocemente, non c'e' dubbio che l'ideale sia intervenire prima della nascita". Porta e Wegstren sono convinti che distrofia muscolare e malattie metaboliche, come la malattia di Gaucher, potranno essere i prossimi bersagli del trapianto di cellule staminali in utero.(ANSA).




Buonavita. [SM=g27959] [SM=g27959] [SM=g27959]
Felix
00venerdì 8 ottobre 2004 22:33
Sempre calcio.
Chi ne aveva idea.

Testo e traduzione.


Source: Brown University

Date: 2004-10-08
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New Model Shows Calcium Control Is Key For Synapse Homeostasis
PROVIDENCE, R.I. – A research team based at Brown University has created a theoretical model that may shed light on a brain science mystery: What happens to cells when humans learn and remember?

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Luk Chong Yeung, a neuroscience research associate, and her colleagues have come up with a concept that hinges on calcium control. Certain receptors, which act like gates, allow calcium to rush into brain cells that receive memory-making information. Once inside these cells, calcium sets off chemical reactions that change the connections between neurons, or synapses. That malleability, known as synaptic plasticity, is believed to be the fundamental basis of memory, learning and brain development.

The Brown team showed that the control of these receptors not only makes synapses stronger or weaker, but also stabilizes them - without interfering with the richness of the cellular response to signals sent from neighboring cells. Their model appears in the current online early edition of the Proceedings of the National Academy of Sciences.

"The beauty of the brain is that it is plastic and robust at the same time," Luk Chong said. "If the model is verified experimentally, we've solved an important piece of the puzzle of how these seemingly antagonistic properties can and, in fact must, coexist in the cell."

When Luk Chong helped create the model, she was a Brown graduate student pursing her doctoral degree in physics and working at the Institute for Brain and Neural Systems, a research laboratory run by Nobel Prize-winning physicist Leon Cooper.

Two years ago, institute scientists developed a model where N-methyl-D-aspartate receptors control the flow of calcium into signal-receiving neurons. They showed that the model unified several observations of synaptic plasticity and, after being tested in labs, it is seen as the standard model by many researchers in the field.

But the model had a flaw. Although it explained how synapses get stronger or weaker, it didn't account for how synapses stabilize. Without homeostasis, synapses could grow indefinitely - an impossible scenario. So Luk Chong and her colleagues began working on a new version.

They based their model on experimental data as well as mathematical equations. Then Luk Chong applied the model to a simulated brain cell receiving signals from competing synapses. She found that the theory held up: Regulating the flow of calcium into cells allows not only for rapid synaptic changes that capture the transient features of the signal, but also slows homeostatic control that returns the cell to a steady state.

"The key feature of the model is that, unlike many neural learning theories, it is built on real quantities that can be measured in the lab," Luk Chong said. "But the basic principles are universal enough to be applied to any stable plasticity model."

The research team included Cooper, a professor of physics and neuroscience at Brown; Harel Shouval, an assistant professor of neurobiology and anatomy at the University of Texas Medical School at Houston; and Brian Blais, a professor of physics at Bryant College.

The Burroughs Wellcome Fund and the Galkin Foundation funded the work.



Fonte: Università Marrone

Data: 2004-10-08
Stampi questa pagina

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Il Nuovo Controllo Di modello Del Calcio Di Esposizioni È Chiave Per Homeostasis Della Sinapsi
PROVIDENCE, R.I. - un gruppo di ricerca basato all'università marrone ha generato un modello teorico che può fare la luce su un mistero di scienza di cervello: Che cosa accade alle cellule quando gli esseri umani imparano e si ricordano di?

Storia Relative Di Notizie
Gli Scienziati Rivelano I Particolari Della Comunicazione Delle Cellule Di Cervello: Le implicazioni per gli scienziati di memoria & imparare (6 dicembre 2000) -- al laboratorio freddo del porto della molla hanno guadagnato uno sguardo estremamente vicino alle proprietà delle spine e delle sinapsi dendritic che governano il cervello... > in pieno storia

I neuroscenziati scoprono il meccanismo per la morte del neurone, contatore Lungo-Hanno tenuto i presupposti circa questo processo (8 settembre 1998) -- un afflusso di calcio specificamente nei mitocondri sembra innescare la morte dei neuroni esposti a glutammato, un neurotrasmettitore che risulta che tossico quando è overproduced in cervello traumatico... > in pieno storia

Il meccanismo di memoria ha trovato ai collegamenti delle cellule del nervo negli scienziati del cervello (maggio 19, 2000) -- ha identificato un meccanismo del romanzo dietro la diminuzione nella resistenza delle sinapsi nel cervello, un processo che quello conduce alla creazione delle memorie e del loro di lunga durata... > in pieno storia

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Luk Chong Yeung, un socio di ricerca in neuroscienza ed i suoi colleghe ha fornito un concetto quel cerniere su controllo del calcio. Determinati ricevitori, che si comportano come i cancelli, permettono che il calcio scorra veloce nelle cellule di cervello che ricevono memoria-fare le informazioni. Una volta all'interno di queste cellule, il calcio si regola fuori delle reazioni chimiche che cambiano i collegamenti fra i neuroni, o delle sinapsi. Quel malleability, conosciuto come plasticità sinaptica, si crede per essere la base fondamentale della memoria, imparare e di sviluppo del cervello.

La squadra marrone ha indicato che il controllo di questi ricevitori non soltanto rende le sinapsi più forti o più deboli, ma inoltre le stabilizza - senza interferire con la ricchezza della risposta cellulare ai segnali trasmessi dalle cellule vicine. Il loro modello compare nell'edizione in anticipo in linea corrente degli atti della National Academy of Sciences.

"la bellezza del cervello è che è di plastica e robusta allo stesso tempo," Luk Chong detto. "se il modello è verificato sperimentalmente, abbiamo risolto una parte importante del puzzle di come queste proprietà apparentemente antagonistiche possono e, in effetti dobbiamo, coesistere nella cellula."

Quando Luk Chong contribuito per generare il modello, lei era un allievo laureato marrone che pursing il suo grado di laurea nella fisica e che lavora all'istituto per il cervello ed i sistemi neurali, un laboratorio di ricerca funziona dal cooper divincita di Leon del fisico Nobel.

Due anni fa, gli scienziati dell'istituto hanno sviluppato un modello in cui i ricevitori dell'N-metilico-D-aspartato controllano il flusso del calcio nei neuroni diricezione. Hanno indicato che il modello ha unificato parecchie osservazioni di plasticità sinaptica e, dopo la prova nei laboratori, è visto come il modello standard da molti ricercatori nel campo.

Ma il modello ha avuto un difetto. Anche se ha spiegato come le sinapsi ottengono più forti o più deboli, non ha rappresentato come le sinapsi si stabilizzano. Senza homeostasis, le sinapsi potrebbero sviluppare indefinitamente - un piano d'azione impossibile. Così Luk Chong ed i suoi colleghe ha cominciato a lavorare ad una nuova versione.

Hanno basato il loro modello sui dati sperimentali così come le equazioni matematiche. Allora Luk Chong ha applicato il modello ad una cellula di cervello simulata che riceve i segnali dalle sinapsi competenti. Ha trovato che la teoria ha sostenuto: Regolare il flusso del calcio nelle cellule tiene conto non soltanto i cambiamenti sinaptici veloci che bloccano le caratteristiche transitorie del segnale, ma inoltre ritarda il controllo homeostatic che restituisce la cellula ad uno stato di stabilità.

"la caratteristica fondamentale del modello è che, diverso di molte teorie imparanti neurali, è sviluppata sulle quantità reali che possono essere misurate in laboratorio," Luk Chong detto. "ma i principi di base sono abbastanza universali essere applicati a tutto il modello stabile di plasticità."

Il gruppo di ricerca ha incluso il cooper, un professore della fisica e della neuroscienza a colore marrone; Harel Shouval, un professore di aiuto di neurobiologia e di anatomia all'università di scuola medica del Texas a Houston; e Brian Blais, un professore di fisica all'università di Bryant.

Il fondo monetario del Burroughs Wellcome ed il fondamento di Galkin hanno costituito un fondo per il lavoro.




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Felix
00sabato 9 ottobre 2004 22:24
Clona tu che clono anch' io.
Bs a tutti.


09 Ottobre 2004 - 17:53
CLONAZIONE: TERAPEUTICA, NO DEGLI SCIENZIATI A BANDO RICERCA
(ANSA) - ROMA, 9 OTT - Hanno gridato forte e chiaro il loro "no" a tutte le proibizioni che vengono imposte alla ricerca sulle cellule staminali embrionali in Italia. Gli scienziati presenti alla sessione costitutiva del congresso mondiale per la liberta' di ricerca scientifica, promosso dai Radicali, chiedono l'esclusione della clonazione terapeutica dalla messa al bando internazionale contro la clonazione umana riproduttiva, che verra' votato il 30 ottobre dalle Nazioni Unite. Gli scienziati hanno aderito cosi' all'appello rivolto all'Onu, gia' sottoscritto da 16 premi Nobel e 67 Accademie delle scienze di altrettanti Paesi. "Il problema - ha spiegato Giulio Cossu, embriologo dell' universita' di Roma La Sapienza - non e' nel fatto che finora le cellule staminali embrionali non siano state usate, quanto sul fatto che bisogna studiarle per capire se e quali malattie potranno curare. Per molte malattie ora non ci sono, o sono molto confuse, le prospettive di cura utilizzando le staminali adulte. L'unico modo per sapere come funzionano queste cellule e' studiarle. Solo dopo si potra' decidere se vietare o meno il loro utilizzo". E sulle potenzialita' degli studi sulle cellule staminali embrionali per i malati di Aids in fase conclamata ha parlato Fernando Aiuti, immunologo e presidente dell'Anlaids. "Negli ultimi mesi - ha sottolineato - ci sono state almeno quattro scoperte sulla differenziazione di colture in vitro di staminali che hanno dato un grande impulso". Secondo Aiuti "vietando gli studi sulle staminali embrionali si toglie un'importante chance terapeutica per tutti quei malati di Aids in fase conclamata, che sono 3.500 a Roma, 25.000 in Italia e 10 milioni in tutto il mondo". Sui limiti etici della ricerca ha parlato invece Biagio De Giovanni, politologo e professore di storia delle dottrine politiche presso l'universita' Orientale di Napoli. "Quello su cui bisogna riflettere - ha detto - e' che e' impossibile mettere un limite alla liberta' di ricerca, perche' cio' significherebbe porre un limite alla liberta' di conoscenza. Quello che si sta facendo ora in Italia, complice il neointegralismo cattolico della Chiesa e degli ambienti politici di destra e sinistra, e' di dare una risposta al problema con l'ignoranza. Siamo dentro una grandiosa rivoluzione scientifica che ha al suo centro la vita umana e non piu' la natura. E' ovvio che la dimensione pubblica deve esserne coinvolta, ma non con le proibizioni, bensi' con la dimensione del dibattito tipica delle societa' democratiche".(ANSA).



09 Ottobre 2004 - 19:15
CLONAZIONE: REDI, NO A RESTRIZIONI SU TRASFERIMENTO NUCLEARE
(ANSA) - BERGAMO, 9 OTT - "Il no alla clonazione umana non deve comportare restrizioni legislative all'uso della tecnica del trasferimento nucleare dei nuclei somatici, che e' alla base della clonazione. E' di queste opportunita', e non della loro messa al bando, che dobbiamo dibattere": lo ha detto Carlo Alberto Redi, titolare del corso di Biologia delle cellule staminali all'Universita' di Pavia. Redi, che e' direttore del gruppo di ricerca che ha clonato la topina "Cumulina", ha parlato a margine del convegno "La clonazione fra realta' e fantasia" svoltosi, oggi pomeriggio, al Centro Congressi Giovanni XXIII nell'ambito di BergamoScienza. "E' assurdo mettere in campo l'idea che esistano scienziati appassionati del gioco di fare Dio - ha aggiunto Redi - Semmai, occorre lavorare per stabilire una procedura corretta d'informazione dei cittadini, attraverso la quale essi possano autonomamente stabilire che cosa e' lecito e cosa no". Che sia la paura il grande ostacolo da rimuovere sulla strada della ricerca in questo settore lo ha sostenuto anche Edoardo Boncinelli, direttore della Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste: "Il vero problema - ha detto - e' che tra la gente c' e' molto timore e ci vorranno anni prima che, parlando di queste cose, le persone non si spaventino. Ma questa e' la medicina del futuro, una nuova frontiera che potrebbe riavviare e rendere funzionante anche la terapia genica, sulla carta bellissima ma, finora, afflitta da forti lentezze". Redi ha comunque ripetuto il suo fermo no alla clonazione umana: "Per clonare servono decine e decine di ovuli e pseudomadri. A subirne le conseguenze sarebbe soltanto la donna. Gia' adesso, su alcuni giornali Usa, si possono leggere annunci allucinanti di donatrici di uova". Resta, invece, aperta la porta alla clonazione terapeutica: "Produrre organi o tessuti umani da una o poche cellule - ha affermato Boncinelli - puo' essere una strada positiva per curare molte patologie, anche gravi. Occorre pero' superare la diffidenza, alimentata da movimenti d'opinione oceanici. Finch? questo ostacolo non sara' rimosso, risultera' molto difficile andare avanti. La prossima tappa? Capire se i processi potranno essere realizzati partendo da cellule adulte o se sara' necessario far ricorso, soprattutto per alcuni tipi di tessuti, a cellule embrionali. Al momento non lo sa nessuno". Ma, proprio a proposito dell'utilizzo degli embrioni in soprannumero, che ora giacciono in depositi in attesa di essere distrutti, il professor Redi ha spiegato: "Esistono, dobbiamo prenderne atto. E ci dobbiamo chiedere: quale responsabilita' abbiamo, noi, nei loro confronti? Nel solo registro inglese, dal '91 al '98, ne sono stati buttati via 237.603. E buttarli via vuol dire, semplicemente, gettarli nel lavandino. E' giusto che accada tutto cio'?". (ANSA).


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Felix
00sabato 9 ottobre 2004 22:27
A piccoli passi anche con la genetica.
09 Ottobre 2004 - 17:20
TERAPIA GENICA: 5 I BAMBINI CURATI IN ITALIA, STANNO BENE
(ANSA) - ROMA, 9 OTT - Sono cinque e sono tutti in buona salute, i bambini curati in Italia con la terapia genica, nell'Istituto Telethon di Terapia Genica (TIGET) presso il San Raffaele di Milano. Un primo bilancio dell'efficacia della terapia e' stato presentato oggi a Roma, nel convegno sul trapianto in utero di cellule staminali organizzato da universita' Cattolica e Istituto Superiore di Sanita'. "Tutti gli interventi eseguiti finora hanno confermato l'efficacia della terapia", ha detto Alessandro Aiuti, che fa parte del gruppo della responsabile del TIGET, Maria Grazia Roncarolo, e che ha dedicato cinque anni alla ricerca della tecnica ottimale per introdurre il gene sano all'interno delle cellule staminali. Tutti i bambini finora curati in Italia sono stranieri e tutti erano completamente privi di difese immunitarie perche' nati con l'immunodeficienza congenita Scid-Ada. Una malattia che li avrebbe costretti a vivere in una camera sterile e completamente isolati. "Adesso stanno bene e crescono", ha detto Aiuti. La piu' grande e' una bambina di cinque anni, il piu' piccolo ne ha due. (segue).


09 Ottobre 2004 - 17:42
TERAPIA GENICA: 5 I BAMBINI CURATI IN ITALIA, STANNO BENE (2)
(ANSA) - ROMA, 9 OTT - Il primo bilancio completo degli interventi eseguiti finora dal gruppo del TIGET potrebbe essere l'oggetto di una pubblicazione scientifica nel prossimo anno, ma fin da ora i risultati ottenuti lasciano spazio all'ottimismo. "Prevediamo di aumentare il numero di pazienti arruolati nel protocollo", ha detto Alessandro Aiuti, e recentemente e' diventata un po' piu' snella anche la procedura per l'autorizzazione degli interventi da parte del ministero della Salute. Buone notizie anche sul fronte della sicurezza della terapia, dopo i timori sollevati due anni fa dalla comparsa di una malattia simile alla leucemia in un bambino trattato in Francia. "Al momento i dati scientifici sembrano indicare che quanto e' accaduto in Francia e' stato probabilmente legato alla specifica natura di quel trial clinico", ha rilevato Aiuti. La terapia genica si sta quindi rivelando sempre di piu' una tecnica efficace e sicura tanto che, ha osservato il ricercatore, sembra essere "un intervento terapeutico molto promettente anche per altre malattie del sangue", come altre forme di deficit del sistema immunitario o per alcune malattie metaboliche. Una possibilita' che si sta verificando con i primi studi sui topi.(ANSA).


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Felix
00sabato 9 ottobre 2004 22:30
Convinciamo gli americani.
Testo e traduzione.


Stem Cell Research: Slow but Steady Progress

Despite the headlines, there have been no treatment breakthroughs. But experts believe success will come with time.

By Holly VanScoy
HealthDay Reporter




SATURDAY, Oct. 9 (HealthDayNews) -- Scientists are concerned the American public is losing sight of the basic research that still needs to be done before some stem cells can be used to treat the diseases and disorders for which they are presently being touted.

"Stem cell research has come a long way, but it is not there yet," said Daniel Collins, chief scientific officer at BioE, a biotechnology firm in St. Paul, Minn., working to isolate such cells from umbilical cord samples.

Stem cells have the potential to assume any cell type. Every cell in the body "stems" from these original cells, which gave rise to their name.


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All humans begin life as a fertilized egg -- a single totipotent stem cell capable of becoming any type of human cell. In the first few hours after fertilization, this cell divides several times to replicate itself. Any one of these totipotent cells can develop into any and all cells that comprise a human infant.

As an embryo develops into a fetus, stem cells continue to specialize into multipotent stem cells, with specific functions. For instance, multipotent skin stem cells can generate any of the different skin cells, but not blood or brain cells. Multipotent cells are often referred to as "adult stem cells" -- the term "adult" referring to the maturity of the cells, not the age of the individual.

The medical use of adult stem cells is neither new nor controversial. They have been employed for over 20 years to treat blood disorders and autoimmune conditions, as well as to replace bone and cartilage.

Dr. Richard Burt, chief of the Division of Immunotherapy and Autoimmune Disease at Northwestern University, performed the first stem cell transplants to treat systemic lupus seven years ago. According to Burt, this work, which had a 70 percent success rate among individuals with the relatively common autoimmune disorder, "does move the frontier of death, disease and suffering further away."

Other researchers point out that successes like Burt's may not be representative or easy to duplicate.

"These are a handful of isolated cases," said Dr. Robert Goldstein, chief scientific officer for the Juvenile Diabetes Research Foundation, in New York City. "Everything about stem cell progress has unfortunately been over-hyped."

According to Goldstein, the greatest limitation of adult stem cells is that they can't regenerate all types of cells because they are specialized for definite cellular functions.

Furthermore, it is impossible to extract certain adult stem cells, such as those that could regenerate brain tissue, without killing the donor.

For this reason, the focus has shifted to embryonic stem cell breakthroughs, putting pressure on researchers whose access to these cells is currently limited by the Bush administration.

Only a few weeks before former President Ronald Reagan's death earlier this year, former First Lady Nancy Reagan broke ranks with the Bush administration during a speech at a fund-raiser in California for juvenile diabetes research. "Science has presented us with a hope" for a cure to Alzheimer's disease, through stem cell research, she said.

Such cells are primarily available from embryos banked at fertilization clinics that are destroyed if not used by sperm and egg donors or for scientific research. According to Goldstein, many opposed to embryonic stem cell research don't realize the cells in question are already slated for destruction.

Many researchers remain optimistic that embryonic cells can do what adult cells can't: Specialize to become any tissue in the human body and replace deteriorated cells. There is hope they can one day be transplanted into the brain to treat Alzheimer's, for example.

What is seldom discussed, however, is that embryonic cell transplantation remains experimental, with glimmers of hope but few benefits to current medical care. There have been no human clinical trials using embryonic stem cells. Even successful animal experiments continue to report tumor growth, host-source incompatibility or rejection and perplexing anomalies. Furthermore, while mice stem cells are relatively easy to work with in laboratories, human stem cells are not, experts say.

Despite these complications, Burt believes the future for embryonic stem cell treatment is bright. "Every answer comes with problems," he said. "The discovery of the mechanics of stem cell regeneration is already as important a benchmark in medicine as the development of pharmaceuticals, surgery and radiation treatments."

Laurie Zoloth, a professor of medical ethics and humanities at Northwestern University's Feinberg School of Medicine, is also enthusiastic about the potential of embryonic stem cells.

"Medicine's use of pluripotent stem cells will be exciting," she said. "Not only are they likely to provide us with new treatments, but I believe they will teach us more than we ever dreamed about human development, birth defects and repairing damaged tissues."

More information

For more information about stem cell research, visit the National Institutes of Health (stemcells.nih.gov ).



Ricerca Della Cellula formativa: Ritardi ma progresso costante

Malgrado i titoli, non ci sono stati le innovazioni di trattamento. Ma gli esperti credono che il successo venga con tempo.

Da Holly VanScoy
Relatore Di HealthDay




SABATO, il 9 ottobre (HealthDayNews) -- gli scienziati sono interessati che il pubblico americano sta perdendo di vista la ricerca di base che ancora necessità di essere fatto prima che alcune cellule formative possano essere usate per trattare le malattie ed i disordini per cui attualmente touted.

"la ricerca della cellula formativa è venuto un senso lungo, ma non è là ancora," ha detto Daniel Collins, l'ufficiale scientifico principale a BioE, una ditta di biotecnologia in st Paul, Minn., lavorante per isolare tali cellule dai campioni del cavo ombelicale.

Le cellule formative hanno il potenziale presupporre qualunque tipo delle cellule. Ogni cellula nel corpo "stacca" da queste cellule originali, che hanno provocato il loro nome.


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Tutti gli esseri umani cominciano vita come uovo fertilizzato -- una singola cellula formativa totipotent capace di transformarsi in qualunque tipo di cellula umana. Nelle ore primissime dopo fertilizzazione, questa cellula divide parecchie volte ripiegarsi. Qualunque di queste cellule totipotent può svilupparsi c'è ne ed in tutte le cellule che contengano un infante umano.

Mentre un embrione si sviluppa in un feto, le cellule formative continuano a specializzarsi nelle cellule formative multipotent, con le funzioni specifiche. Per esempio, le cellule formative multipotent della pelle possono generare c'è ne delle cellule differenti della pelle, ma non l'anima o le cellule di cervello. Le cellule di Multipotent si riferiscono a spesso come "cellule formative dell'adulto" -- il termine "adulto" che si riferisce alla maturità delle cellule, non l'età dell'individuo.

L'uso medico delle cellule formative dell'adulto è nè nuovo nè discutibile. Sono state impiegate affinchè oltre 20 anni trattino i disordini di anima e le circostanze autoimmuni, come pure sostituire l'osso e la cartilagine.

Il Dott. Richard Burt, capo della divisione di immunoterapia e della malattia autoimmune all'università nordoccidentale, ha effettuato i primi transplants della cellula formativa per trattare il lupus sistematico sette anni fa. Secondo Burt, questo lavoro, che ha avuto un tasso di successo di 70 per cento fra gli individui con il disordine autoimmune relativamente comune, "sposta la frontiera della morte, della malattia e di sofferenza più ulteriormente via."

Altri ricercatori precisano che i successi come Burt non possono essere rappresentativi o facili da duplicare.

"queste sono una manciata di casse isolate," ha detto il Dott. Robert Goldstein, ufficiale scientifico principale per il fondamento giovanile di ricerca del diabete, a New York City. "tutto circa progresso della cellula formativa purtroppo è stato sopra-hyped."

Secondo Goldstein, la limitazione più grande delle cellule formative dell'adulto è che non possono rigenerare tutti i tipi di cellule perché sono specializzati per le funzioni cellulari definite.

Ancora, è impossible da estrarre determinate cellule formative dell'adulto, come quelli che potrebbero rigenerare il tessuto del cervello, senza uccidere il donatore.

Per questo motivo, il fuoco ha spostato alle innovazioni embrionali della cellula formativa, esercitanti la pressione sui ricercatori di cui l'accesso a queste cellule attualmente è limitato tramite la gestione di Bush.

Soltanto alcune settimane prima della morte dell'ex presidente Ronald Reagan più presto questo anno, l'ex prima signora Nancy Reagan ha rotto le righe con la gestione di Bush durante il discorso ad un fund-raiser nella California per ricerca giovanile del diabete. "la scienza li ha presentati con una speranza" per una cura alla malattia del Alzheimer, con ricerca della cellula formativa, ha detto.

Tali cellule sono soprattutto disponibili dagli embrioni contati alle cliniche di fertilizzazione che sono distrutte se non hanno usato dai donatori dell'uovo e dello sperma o per ricerca scientifica. Secondo Goldstein, molti opposti alla cellula formativa embrionale ricercano non realizzano che le cellule in questione sono già previste per distruzione.

Molti ricercatori rimangono ottimisti che le cellule embrionali possono fare che cosa le cellule dell'adulto non possono: Specializzisi per transformarsi in in tutto il tessuto nel corpo umano e per sostituire le cellule deteriorate. Ci è speranza che possono un giorno essere trapiantate nel cervello per trattare Alzheimer, per esempio.

Che cosa è discusso raramente, tuttavia, è che il trapianto delle cellule embrionali rimane sperimentale, con i glimmers di speranza ma di pochi benefici a cura medica corrente. Non ci sono stati prove cliniche umane usando le cellule formative embrionali. Anche gli esperimenti sugli animali riusciti continuano a segnalare le anomalie di sviluppo del tumore, di incompatibilità di ospite-fonte o di rifiuto e perplexing. Ancora, mentre le cellule formative dei mouse sono relativamente facili da funzionare con nei laboratori, le cellule formative umane non sono, gli esperti dicono.

Malgrado queste complicazioni, Burt crede che il futuro per il trattamento embrionale della cellula formativa sia luminoso. "ogni risposta viene con i problemi," ha detto. "la scoperta dei meccanismi di rigenerazione della cellula formativa è già importante un segno di riferimento nella medicina quanto lo sviluppo dei prodotti farmaceutici, della chirurgia e dei trattamenti radioattivi."

Laurie Zoloth, un professore dell'etica e degli studi umanistici medici alla scuola di Feinberg dell'università nordoccidentale della medicina, è inoltre entusiasta del potenziale delle cellule formative embrionali.

"l'uso della medicina delle cellule formative pluripotent sarà emozionante," ha detto. "sono non soltanto probabilmente per fornirci i nuovi trattamenti, ma credo li insegnino che più dei abbiamo sognato mai di sviluppo umano, dei difetti di nascita e del riparare i tessuti danneggiati."

Le più informazioni

Per le più informazioni su ricerca della cellula formativa, visiti gli istituti nazionali di salute (stemcells.nih.gov).



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Felix
00domenica 10 ottobre 2004 22:04
Come in ogni altra parte del mondo.
Bs a tutti.

Aumentano i favorevoli alla ricerca con le staminali,
la California non è immune.


Testo e traduzione.

Poll: Calif. stem cell bond issue holds narrow lead

Sunday, October 10, 2004



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(10-10) 06:01 PDT SACRAMENTO (AP) --

A controversial measure that would provide $3 billion in state bond money to pay for human embryonic stem cell research holds a narrow margin of support among voters, according to a new Field Poll.

Proposition 71, designed to get around the Bush administration's funding limits on such research, would authorize the state to sell bonds to provide annual payments of about $300 million to scientists and companies doing stem cell research.

The poll found that 46 percent of likely voters support the idea with 39 percent opposed and 15 percent undecided. The margin of error was 4.3 percentage points.

The numbers are a slight improvement from an August poll that found 45 percent supported the bond measure to 42 percent opposed.

Supporters of the proposition -- including a coalition of influential Democratic donors and several Silicon Valley tycoons -- have raised more than $12 million for the campaign and are running TV ads.

The Field Poll found that half of those surveyed said they had seen or heard something about the initiative -- an improvement since August of 10 percentage points when 40 percent had heard of the proposal.

While scientists and advocates say embryonic stem cell research could provide new treatments for many crippling diseases, critics argue that days-old embryos are destroyed in the process and thus call the practice immoral.

The poll, conducted among 549 voters during a six-day period ending Sept. 29, found that support for the measure fell along party lines: 57 percent of Democrats were in favor, while 55 percent of Republicans were opposed.

Of those who were in favor, 56 percent said they intend to vote for the measure because they believe more medical research is needed in this area. Another 40 percent said they wanted to see cures for troubling diseases.

Opponents of the initiative were split on their reasons: 26 percent said they were against the idea on religious or anti-abortion grounds; while 20 percent said they believed the measure would cost too much.


Scrutinio: L'emissione obbligaziona della cellula formativa della California tiene il cavo stretto

Domenica, 10 Ottobre 2004



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(10-10) 06:01 PDT SACRAMENTO (AP) --

Una misura discutibile che fornirebbe $3 miliardo in soldi del legame di condizione a paga per ricerca embrionale umana della cellula formativa tiene un margine stretto di supporto fra gli elettori, secondo un nuovo scrutinio del campo.

La proposta 71, destinata per ottenere intorno ai limiti costituenti un fondo per della gestione di Bush su tale ricerca, autorizzerebbe la condizione per vendere i legami per fornire i pagamenti annuali di circa $300 milioni agli scienziati ed alle aziende che fanno la ricerca della cellula formativa.

Lo scrutinio ha trovato che 46 per cento degli elettori probabili sostengono l'idea con 39 per cento opposti e 15 per cento indecisi. Il margine dell'errore era 4.3 punti di percentuale.

I numeri sono un miglioramento leggero da uno scrutinio di agosto che ha trovato 45 per cento ha sostenuto la misura schiava a 42 per cento opposti.

I sostenitori della proposta -- compreso una coalizione dei donatori democratici influenti e di parecchi tycoons della Silicon Valley -- hanno alzato più di $12 milioni per la campagna e stanno facendo funzionare la TV ads.

Lo scrutinio del campo ha trovato quella metà dei quei esaminati detto aveva visto o sentito qualcosa circa l'iniziativa -- un miglioramento da agosto di 10 punti di percentuale quando 40 per cento avevano sentito parlare la proposta.

Mentre la ricerca embrionale della cellula formativa di opinione dei fautori e degli scienziati potrebbe fornire i nuovi trattamenti per molte malattie paralizzanti, i critici sostengono che i giorno-vecchi embrioni sono distrutti nel processo e così denominano la pratica immorale.

Lo scrutinio, condotto fra 549 elettori durante il periodo di sei giorni che si conclude il 29 settembre, trovato che il sostegno la misura è caduto seguendo le linee del partito: 57 per cento delle carbossimetilazioni erano nel favore, mentre 55 per cento dei republicans sono stati opposti.

Di coloro che era nel favore, 56 per cento hanno detto intendono votare per la misura perché credono che la ricerca più medica fosse necessaria in questa zona. Altri 40 per cento hanno detto che hanno desiderato vedere le cure per le malattie disturbantesi.

Gli avversari dell'iniziativa sono stati spaccati sui loro motivi: 26 per cento hanno detto che erano contro l'idea per i motivi di anti-aborto o religiosi; mentre 20 per cento hanno detto che hanno creduto la misura costerebbe troppo.




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Felix
00domenica 10 ottobre 2004 22:13
OTX
Altro anello della catena-


Unico gene ne controlla 20mila
Controlla anche lo sviluppo della retina, pancreas e peli
(ANSA) - ROMA, 10 OTT -Si chiama OTX l'unico gene che controlla lo sviluppo di tessuti e organi molto diversi, come cervello e testa, denti, sangue, pancreas e peli. E' il primo e finora unico gene che regola lo sviluppo di testa e cervello e che possa essere anche un super-regista emerge dalle ultime ricerche.Quando nei topi l'OTX viene eliminato nascono animali senza testa:cio' significa che da solo l'OTX controlla i 20.000 geni coinvolti nello sviluppo del cervello,delle ossa e dei muscoli che formano la testa.

© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 2004-10-10 19:02



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Felix
00lunedì 11 ottobre 2004 08:24
Bruttissima notizia.
Bg a tutti.


Forse solo x chi credeva in quel progetto.


Cinema. E' morto Christopher Reeve. Superman era paralizzato da 9 anni


Christopher Reeve

New York, 11 ottobre 2004
L'attore Christopher Reeve è morto. Lo ha comunicato all'Associated Press il suo agente. Christopher Reeve, indimenticato Superman del cinema, è morto ieri all'età di 52 anni.

Reeve è entrato in coma sabato dopo aver subito un arresto cardiaco mentre si trovava nella sua casa di New York, ha detto il suo agente Wesley Combs all'Associated Press. Nove anni fa l'attore subì un grave incidente mentre andava a cavallo. Rimase completamente paralizzato. Da allora si era dedicato a sostenere in tutto il mondo la ricerca sul midollo spinale.

Nato il 25 settembre del 1952 a New York, segue la madre quando lei, dopo il divorzio dal marito, si trasferisce a Princeton, nel New Jersey. Passata la high school, Reeve si iscrive all'università di Cornell e inizia a recitare. Nell'ultimo anno di corso vince insieme a Robin Williams una borsa di studio per la famosa Juilliard School of Performing Arts di New York. E' l'inizio di una fortunata carriera nel mondo del cinema, dove per tutti diventerà Superman (1978), pur avendo interpretato molti altri ruoli. Nel 1980 rifiutò il ruolo di protagonista in American gigolo. Dopo l'incidente a cavallo, insieme all'inseparabile moglie Dana, si dedica con energia insospettabile energia al Christopher and Dana Reeve Paralysis Resource Center, dove cerca di rendere disponibile ad un largo numero di pazienti paralizzati informazioni e cure per una vita il più possibile indipendente. Nel corso degli anni raccoglie fondi, donazioni, sostegno e distribuisce circa 22 milioni di dollari a pazienti e ricercatori. Nel '95, in Above suspicion , recitò sulla sedia a rotelle. A chi gli chiedeva quale fosse stato il modello a cui si era ispirato per rendere più umano Superman, rispondeva senza esitazioni "al primo Cary Grant".


Sappiamo solo che è terminata la sua sofferenza.


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Felix
00martedì 12 ottobre 2004 10:05
A molti.
Bg a tutti.

A molti non importerà ma a noi moltissimo.

Ciao Cris.


As Christopher himself once said, "So many of our dreams at first seem impossible, then they seem improbable, and then when we summon the will, they soon become inevitable."

We can. We must. We will.




Come Christopher egli stesso una volta che detto, il "So molti dei nostri sogni inizialmente sembra impossibile, allora sembrano improbabili ed allora quando raduniamo la volontà, presto si transformeranno in in inevitable." Possiamo. Dobbiamo. .




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Felix
00martedì 12 ottobre 2004 21:41
Si va avanti.
Bs a tutti.


12/10/2004 18.00

STAMINALI: ESPERTI MONDIALI A CONFRONTO A MILANO

Milano, 12 ott. (Adnkronos Salute) - I maggiori esperti mondiali in ricerca sulle cellule staminali si riuniranno venerdi' presso l'Aula Magna dell'universita' degli Studi di Milano (Palazzo Lita di Segrate) per il ''Workshop on stem cell and tumour tissue banking''. Un evento organizzato in occasione della VI Giornata di studio del Premio Sapio, edizione 2004, kermesse scientifica sostenuta dalle piu' importanti universita' e istituzioni nazionali. Gli specialisti - riferisce una nota - faranno il punto sugli studi in neurologia, cardiologia e trapiantologia, e sulle problematiche relative alla realizzazione di banche di tessuti biologici per la ricerca oncologica. (Red-Opa/Adnkronos Salute) 12-OTT-04 18:00 ( ... )

(Red-Opa/Adnkronos Salute)


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Felix
00martedì 12 ottobre 2004 21:44
LC
Il Mattino (www), Martedí 12 Ottobre 2004
Intervista con Coscioni: Porteremo avanti la sua battaglia


Luca Coscioni, classe 1967, insegnava all´Università di Viterbo e stava preparandosi alla maratona di New York quando è stato colpito da sclerosi laterale amiotrofica, malattia che porta alla paralisi e all´impossibilità di parlare con la propria voce. Accadeva 9 anni fa. Oggi Luca con il suo sintetizzatore vocale è il testimonial italiano per la libertà di cura e la ricerca scientifica sulle staminali. Esattamente come lo sono stati Christopher Reeve e la sua sedia a rotelle.

L´eredità di Reeve?
«La mobilitazione internazionale di malati, scienziati e politici contro il proibizionismo sulla ricerca è cresciuta molto anche grazie a lui. Raccoglieva soldi, partecipava a riunioni, scuoteva l´opinione pubblica con un messaggio semplice: non si sacrifica la speranza di cura di milioni di malati in nome di un´ideologia da fanatici».

I personaggi famosi sono testimonial utili per le battaglie civili?
«Se sei famoso hai molte più possibilità, e responsabilità, nel fare qualcosa o nel far finta di nulla. Se sei malato poi, puoi decidere se essere trattato con la compassione inutile che si riserva a un "caso umano", o se divenire un "caso politico».

La ricerca sulle cellule staminali divide anche gli Usa: perché?
«I fondamentalisti sono forti anche lì. La differenza è che da loro si battono per decidere se, oltre ai finanziamenti privati, anche i soldi pubblici devono essere utilizzati per quel tipo di ricerca; da noi invece la legge sulla fecondazione manderebbe tutti in galera, sia pubblici che privati».

Quanti anonimi Reeve ci sono in Italia?
«Decine di migliaia di malati praticamente sepolti vivi, ai quali non viene nemmeno fornita quella strumentazione che consentirebbe di leggere, di parlare, di comunicare. Li compra chi se lo può permettere. A nessuno di noi però, in Italia, è concesso fare quello che ha fatto Reeve negli USA: parlare alla gente, magari nelle trasmissioni di prima serata. Non l´ho potuto fare nemmeno io, da Presidente di Radicali italiani».

La gente sa cosa sono le staminali e a cosa serve la ricerca?
«Non abbastanza, almeno in Italia, non è stato spiegato».

Quali malattie potrebbero avvantaggiarsi delle nuove cure?
«Per fare tutto l´elenco ci vorrebbe una pagina: infarto, diabete, Parkinson, Alzheimer, distrofie...».

Reeve era un ex attore ricco e famoso: quali strumenti hanno per lottare i tanti paraplegici anonimi?
«Pochissimi, spesso nessuno. Ma la sua battaglia, quella politica come quella umana, era anche la loro, e noi radicali la porteremo avanti».

ga. se.




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Felix
00mercoledì 13 ottobre 2004 22:40
Se vuoi puoi offrirti volontario caro Barone.
Bs a tutti.

Potresti sempre rimanerci.


Testo e traduzione.

News


Published online: 13 October 2004; | doi:10.1038/news041011-9
Paralysed man sends e-mail by thought
Roxanne Khamsi
Brain chip reads mind by tapping straight into neurons.





Controlling objects with thought is becoming a reality.

© Alamy

An pill-sized brain chip has allowed a quadriplegic man to check e-mail and play computer games using his thoughts. The device can tap into a hundred neurons at a time, and is the most sophisticated such implant tested in humans so far.

Many paralysed people control computers with their eyes or tongue. But muscle function limits these techniques, and they require a lot of training. For over a decade researchers have been trying to find a way to tap directly into thoughts.

In June 2004, surgeons implanted a device containing 100 electrodes into the motor cortex of a 24-year-old quadriplegic. The device, called the BrainGate, was developed by the company Cyberkinetics, based in Foxborough, Massachusetts. Each electrode taps into a neuron in the patient's brain.

The BrainGate allowed the patient to control a computer or television using his mind, even when doing other things at the same time. Researchers report for example that he could control his television while talking and moving his head.

The team now plans to implant devices into four more patients.

Brain waves




The tiny sensor consists of an array of 100 electrodes to capture signals from the brain.

© Alamy

Rival teams are building devices to read brain activity without touching neurons. Neural Signals, based in Atlanta, has patented a conductive skull screw that sits outside the brain, just under the skull. Other researchers are developing non-invasive technologies, for example using an electroencephalogram to read a patient's thoughts.

But BrainGate's creators argue that such techniques only give a general picture of brain activity, and that the more direct approach allows more numerous and more specific signals to be translated. "This array has 100 electrodes, so one can theoretically tap into 100 neurons," says Jon Mukand, an investigator on the team based at the Sargent Rehabilitation Center in Rhode Island.

This makes the technology faster and more flexible, he argues. "It's far more versatile when one can get a larger number of neurons."

But Stephen Roberts, an engineer at Oxford University, UK, who has worked on brain-computer interfaces, says the field is still waiting for a breakthrough. "We have to make something that works robustly and without a lot of patient training," he says. "Most of these devices work well on a small subset of patients, but there's a long way to go before getting them to work for the general population."


Notizie


Pubblicato in linea: il 13 ottobre 2004; | doi:10.1038/news041011-9
L'uomo paralizzato trasmette il E-mail da pensiero
Roxanne Khamsi
Il circuito integrato del cervello legge la mente colpendo diritto nei neuroni.





Il controllo degli oggetti con pensiero sta transformandosi in in una realtà .

© Alamy

Un circuito integrato pillola-graduato del cervello ha permesso che un uomo quadriplegic controllasse i giochi di calcolatore del gioco e di E-mail usando i suoi pensieri. Il dispositivo può colpire in cento neuroni alla volta ed è reso sofisticato tale implant esaminato finora in esseri umani.

Molti calcolatori di controllo paralizzati della gente con i loro occhi o linguetta. Ma la funzione del muscolo limita queste tecniche e richiedono il a.lot di addestramento. Per sopra una decade i ricercatori stanno provando a trovare un senso colpire direttamente nei pensieri.

Nel mese di giugno del 2004, i chirurghi hanno impiantato un dispositivo che contiene 100 elettrodi nella corteccia del motore di un 24-year-old quadriplegic. Il dispositivo, denominato il BrainGate, è stato sviluppato dall'azienda Cyberkinetics, basato in Foxborough, Massachusetts. Ogni elettrodo colpisce in un neurone nel cervello del paziente.

Il BrainGate ha permesso che il paziente controllasse un calcolatore o una televisione usando la sua mente, anche quando facendo altre cose allo stesso tempo. I ricercatori segnalano per esempio che potrebbe controllare la sua televisione mentre comunicava e spostando la sua testa.

La squadra ora progetta impiantare i dispositivi in quattro nuovi pazienti.

Onde di cervello




Il sensore molto piccolo consiste di un allineamento di 100 elettrodi per bloccare i segnali dal cervello.

© Alamy

Le squadre rivali sono dispositivi della costruzione per leggere l'attività del cervello senza neuroni commoventi. I segnali neurali, basati a Atlanta, ha brevettato una vite conduttiva del cranio che si siede fuori del cervello, appena sotto il cranio. Altri ricercatori stanno sviluppando le tecnologie non-invasive, per esempio usando un elettroencefalogramma per leggere i pensieri del paziente.

Ma i creatori del BrainGate sostengono che tali tecniche danno soltanto un quadro generale di attività del cervello e che il metodo più diretto permette i segnali più numerosi e più specifici essere tradotto. "questo allineamento ha 100 elettrodi, in modo da uno può colpire teoricamente in 100 neuroni," dice Jon Mukand, un ricercatore sulla squadra basata al centro di riabilitazione di Sargent in Rhode-isola.

Ciò rende la tecnologia più veloce e più flessibile, discute. "è molto più versatile quando uno può ottenere un più grande numero di neuroni."

Ma Stephen Roberts, un assistente tecnico all'università di Oxford, Regno Unito, che ha lavorato alle interfacce del cervello-calcolatore, ad esempio che il campo ancora sta aspettando un'innovazione. "dobbiamo fare qualcosa che gli impianti robusto e senza a.lot di addestramento paziente," lui dica. "la maggior parte di questi dispositivi funzionano bene su un piccolo sottoinsieme dei pazienti, ma ci è parecchio da fare prima di convincerli a lavorare per la popolazione in genere."




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Felix
00mercoledì 13 ottobre 2004 22:45
Informasoci.
E chi l' ha detto che è spazzatura.


Genetica:rivalutato dna spazzatura
Scoperta negli Usa la funzione dei retrotrasposoni
(ANSA) - ROMA, 13 OTT - E' tempo di riabilitare il'Dna spazzatura': nuovi studi suggeriscono che potrebbe avere un ruolo cruciale nello sviluppo dell'embrione. Presente nel genoma umano ma finora ritenuto inutile, e' composto di frammenti detti retrotrasposoni per la loro capacita' di saltare da un punto all'altro del genoma. Esperimenti condotti negli Usa dal Jackson Laboratory su embrioni di topo dimostrano che non si tratta di uno spreco della natura, ma di un regolatore dello sviluppo cellulare embrionale.


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Felix
00giovedì 14 ottobre 2004 21:58
Il magone non va subito via.
Non siamo illustre Barone forti come te.

Anno III Numero 72 del 15 Ottobre 2004

Editoriale
Usa. Grazie Superman! Piu' della criptonite ha fatto la politica?


"Un eroe degli Stati Uniti". "Un esempio di coraggio personale". Decidiamo di salutare cosi' l'uscita di scena di Christopher Reeve, morto a 52 anni per un arresto cardiaco il 10 ottobre. Sono solo due dei tanti attestati di stima e di affetto che sono giunti una volta appresa la notizia, il primo e' di John Kerry e l'altro e' di George W. Bush. E dire che i due sfidanti alla Casa Bianca, proprio della ricerca scientifica con le cellule staminali embrionali, la battaglia di Reeve e della sua Fondazione, hanno fatto un tema portante della campagna elettorale. Basti pensare che nel secondo dibattito televisivo tra i due, Kerry lo aveva citato per ricordare il suo impegno a finanziare la ricerca con le staminali. Dopo i due si erano sentiti. Reeve si era rallegrato di quanto e di come la sua battaglia stava andando avanti, di che spazio si era conquistata. "Si era emozionato molto a vedere fino a dove era arrivato il tema della ricerca con le cellule staminali".

Solo qualche mese fa era morto Ronald Reagan, anche lui diventato suo malgrado un simbolo della liberta' di ricerca scientifica, grazie alla moglie Nancy e al figlio Ron che proprio alla Convention democratica aveva oltrepassato lo steccato repubblicani e democratici sulla questione. Uno steccato che gia' molti parlamentari avevano eliminato. E se negli Stati Uniti la Casa Bianca puo' dipendere anche dalle staminali, molto si deve proprio alla storia e al corpo di Christopher Reeve.
Quel corpo che a 26 anni gli aveva fatto battere la concorrenza di altri 200 aspiranti Superman, e di cui ancora oggi si conserva il ricordo. La tutina blu il mantello rosso e quella super S gialla stampata sul petto, svolazzante sopra i cieli di New York per lottare contro il male e la criptonite. Superman-Clark Kent e' stato il ruolo che ha fatto la sua fortuna di attore, ma la vita gli aveva riservato un altro ruolo per il suo fisico, ma la lotta era sempre contro il male. "Sara' ricordato come un attore completo e come un avvocato dei disabili", ha detto quello stesso Bush le cui politiche sulle staminali erano l'obbiettivo della battaglia di Reeve.
"C'e' stata una grave violazione della separazione tra la Chiesa e lo Stato nel dibattito su questa tecnologia", aveva attaccato Reeve in una recente intervista al quotidiano britannico The Guardian. "Ci sono gruppi religiosi, credo siano i Testimoni di Geova, che considerano un peccato ricevere una trasfusione di sangue. E se il presidente (Bush) decidesse di ascoltare loro, invece di ascoltare i cattolici, che sono il gruppo cui presta attenzione quando si tratta di ricerca sulle cellule staminali embrionali, che succederebbe con le trasfusioni di sangue?". "Quando ho avuto il mio incidente, pensavo che un finanziamento adeguato e un lavoro scientifico sufficiente potevano portarmi speranze, pero' questo non era il problema: il bilancio degli istituti nazionali per la salute e' passato da 12 miliardi di Usd di quando ho avuto l'incidente a piu' di 27 miliardi di oggi". "Cio' che non avevo previsto era l'influenza della politica. Sono furioso e deluso. Credo che potremmo essere molto piu' avanti nella ricerca scientifica, e io mi troverei in una situazione ben diversa".

Nato il 25 settembre 1952, la drammatica svolta della sua vita era avvenuta nel maggio del 1995 quando, durante una competizione di equitazione in Virginia, era caduto da cavallo atterrando rovinosamente sul collo. Reeve, rimasto in fin di vita per alcuni giorni, era rimasto quasi completamente paralizzato, a causa dei gravi danni riportati alla spina dorsale: poteva muovere solo la testa e respirare con l'aiuto di macchinari. Dopo una fase iniziale di disperazione (l'attore aveva confessato anni dopo di avere contemplato anche l'idea del suicidio) Reeve aveva trovato la forza di reagire alla sua nuova condizione, grazie anche alla assistenza dei familiari e in particolare della moglie Dana (sposata tre anni prima dell'incidente), rifiutando la 'condanna' alla sedia a rotelle. "Un giorno tornero' a camminare: non e' una speranza, e' una certezza", aveva affermato l'ex-Superman, diventando rapidamente il piu' famoso paladino delle ricerche mediche a beneficio delle persone affette da traumi alla spina dorsale. Reeve aveva fatto di questa crociata la ragione della sua vita usando la sua fama e le sue amicizie illustri per portare avanti questa causa in ogni forum immaginabile: dal Congresso (dove aveva testimoniato piu' volte) agli Oscar (nel 1996 aveva lanciato dal palco della cerimonia delle famose statuette un commovente appello alla comunita' del cinema per un maggiore impegno sui temi sociali).
Nello stesso tempo Reeve si era offerto come cavia per una lunga serie di terapie sperimentali. I progressi non erano mancati: l'attore aveva cominciato a muovere l'indice di una mano ed aveva riconquistato il tatto in alcune parti del corpo. Un'altra importante conquista: poteva parlare quasi 15 minuti di seguito senza ricorrere al respiratore. Era riuscito anche a riprendere la sua carriera artistica. Nel 1998 aveva interpretato il vecchio ruolo di Jimmy Stewart nel remake del thriller 'La Finestra sul Cortile' (ottenendo anche un premio per la miglior performance dal Sindacato Attori).

"Christopher Reeve era veramente convinto che un giorno sarebbe tornato a camminare era questa la sua grande forza", raccontano gli amici.
"Reeve ha affrontato ogni sfida con coraggio e una forza di carattere che ha aperto nuove strade nella sua battaglia", ha detto Kerry ricordando di aver avuto il privilegio di esser stato suo amico: "Io e mia moglie Teresa siamo profondamente rattristati per la sua morte". Reeve e' stato "un'ispirazione per tutti noi. Reeve ha dato speranza a milioni di americani che fanno affidamento sulle cure salvavita che la scienza e la ricerca possono assicurare".
"Aveva parlato nelle nostre riunioni, era venuto in Campidoglio, era comparso in televisione, era il signor Speranza. Quest'uomo giovane e vibrante, gravemente paralizzato, che continuava a ripetere: 'Tornero' a camminare'", ha detto il presidente della Camr, la Coalition for Advancement of Medical Research, Daniel Perry. "E' molto importante che una storia su un progresso medico sia divenuta quest'anno l'asse delle politica presidenziale e del Congresso", "non posso pensare ad una questione uscita da un laboratorio che si sia trasformata in un qualcosa di cosi' polemico".
"Voglio ricordare di lui "i poteri speciali" della forza della non disperazione e rassegnazione indossati per la battaglia per la liberta' di ricerca scientifica", ha commentato Luca Coscioni appresa la notizia della morte. Coscioni, presidente dell'associazione che prta il suo nome e che si batte per la liberta' di ricerca scientifica ha voluto ricordare "queste sue parole: "concentrandosi solo sulle cellule staminali provenienti da adulti gli scienziati potrebbero spendere magari cinque anni cercando di farle comportare come cellulare staminali embrionali e fallire. E avremmo perso del tempo prezioso e molte persone saranno morte nel frattempo". Cosi' si esprimeva -prosegue Coscioni- ed era fortissimo il suo desiderio di non accettare le limitazioni della malattia nel vivere la vita. Questo desiderio lo manifestava anche pubblicamente denunciando la predisposizione del presidente Bush di bloccare, per principi religiosi, gli studi sulle cellule staminali embrionali. Reeve era anche impegnato, come noi radicali, contro la proposta di risoluzione presentata dalle Nazioni unite per la messa al bando della tecnica di trasferimento nucleare delle cellule, la cosiddetta "clonazione terapeutica". Dunque un lungo, intenso e drammatico percorso di vita in cui la sua mente lucida ed il suo corpo tetraplegico, immobile hanno dato forza e voce ad una fondazione, per raccogliere fondi in favore della ricerca sulle lesioni al midollo spinale. Penso a quanti Christopher Reeve, in Italia, misconosciuti ed anonimi vivono il dolore e la sofferenza, la speranza negata dal proibizionismo scientifico, subiscono una legge dello Stato che vieta la ricerca sulle cellule staminali embrionali e una classe politica dirigente asservita e genuflessa alle gerarchie vaticane".
Nel frattempo la citta' di Metropolis, nell'Illinois, ha deciso di ricordare il grande protagonista di questa lotta trasformando la giornata del 13 ottobre nel Christopher Reeve Day. Di fronte alla statua dell'eroe del fumetto, nella Superman Square, migliaia di cittadini si sono riuniti nel ricordo comune di un personaggio che ha insegnato qualcosa a tutti loro.
Le sue parole, registrate in un messaggio di qualche tempo fa, sono state ascoltate da politici e scienziati lo stesso 13 ottobre ad un'audizione all'ONU. Tutti sono stati concordi nel dire che non sono mai state cosi' attuali e colpiscono proprio coloro che si rendono conto adesso di non aver fatto nulla per impedire la sofferenza dei tanti Reeve del mondo.
"Che cosa e' piu' etico per una donna, donare embrioni che non sono stati utilizzati e che mai diventeranno esseri umani, o lasciare che vengano gettati nella spazzatura quando potrebbero salvare migliaia di vite?", si era chiesto Reeve durante un'audizione al Congresso Usa.
La sua vita non e' stata salvata, delle altre che vogliamo farne?
Donatella Poretti


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Felix
00giovedì 14 ottobre 2004 21:59
Il magone non va subito via.
Non siamo illustre Barone forti come te.

Anno III Numero 72 del 15 Ottobre 2004

Editoriale
Usa. Grazie Superman! Piu' della criptonite ha fatto la politica?


"Un eroe degli Stati Uniti". "Un esempio di coraggio personale". Decidiamo di salutare cosi' l'uscita di scena di Christopher Reeve, morto a 52 anni per un arresto cardiaco il 10 ottobre. Sono solo due dei tanti attestati di stima e di affetto che sono giunti una volta appresa la notizia, il primo e' di John Kerry e l'altro e' di George W. Bush. E dire che i due sfidanti alla Casa Bianca, proprio della ricerca scientifica con le cellule staminali embrionali, la battaglia di Reeve e della sua Fondazione, hanno fatto un tema portante della campagna elettorale. Basti pensare che nel secondo dibattito televisivo tra i due, Kerry lo aveva citato per ricordare il suo impegno a finanziare la ricerca con le staminali. Dopo i due si erano sentiti. Reeve si era rallegrato di quanto e di come la sua battaglia stava andando avanti, di che spazio si era conquistata. "Si era emozionato molto a vedere fino a dove era arrivato il tema della ricerca con le cellule staminali".

Solo qualche mese fa era morto Ronald Reagan, anche lui diventato suo malgrado un simbolo della liberta' di ricerca scientifica, grazie alla moglie Nancy e al figlio Ron che proprio alla Convention democratica aveva oltrepassato lo steccato repubblicani e democratici sulla questione. Uno steccato che gia' molti parlamentari avevano eliminato. E se negli Stati Uniti la Casa Bianca puo' dipendere anche dalle staminali, molto si deve proprio alla storia e al corpo di Christopher Reeve.
Quel corpo che a 26 anni gli aveva fatto battere la concorrenza di altri 200 aspiranti Superman, e di cui ancora oggi si conserva il ricordo. La tutina blu il mantello rosso e quella super S gialla stampata sul petto, svolazzante sopra i cieli di New York per lottare contro il male e la criptonite. Superman-Clark Kent e' stato il ruolo che ha fatto la sua fortuna di attore, ma la vita gli aveva riservato un altro ruolo per il suo fisico, ma la lotta era sempre contro il male. "Sara' ricordato come un attore completo e come un avvocato dei disabili", ha detto quello stesso Bush le cui politiche sulle staminali erano l'obbiettivo della battaglia di Reeve.
"C'e' stata una grave violazione della separazione tra la Chiesa e lo Stato nel dibattito su questa tecnologia", aveva attaccato Reeve in una recente intervista al quotidiano britannico The Guardian. "Ci sono gruppi religiosi, credo siano i Testimoni di Geova, che considerano un peccato ricevere una trasfusione di sangue. E se il presidente (Bush) decidesse di ascoltare loro, invece di ascoltare i cattolici, che sono il gruppo cui presta attenzione quando si tratta di ricerca sulle cellule staminali embrionali, che succederebbe con le trasfusioni di sangue?". "Quando ho avuto il mio incidente, pensavo che un finanziamento adeguato e un lavoro scientifico sufficiente potevano portarmi speranze, pero' questo non era il problema: il bilancio degli istituti nazionali per la salute e' passato da 12 miliardi di Usd di quando ho avuto l'incidente a piu' di 27 miliardi di oggi". "Cio' che non avevo previsto era l'influenza della politica. Sono furioso e deluso. Credo che potremmo essere molto piu' avanti nella ricerca scientifica, e io mi troverei in una situazione ben diversa".

Nato il 25 settembre 1952, la drammatica svolta della sua vita era avvenuta nel maggio del 1995 quando, durante una competizione di equitazione in Virginia, era caduto da cavallo atterrando rovinosamente sul collo. Reeve, rimasto in fin di vita per alcuni giorni, era rimasto quasi completamente paralizzato, a causa dei gravi danni riportati alla spina dorsale: poteva muovere solo la testa e respirare con l'aiuto di macchinari. Dopo una fase iniziale di disperazione (l'attore aveva confessato anni dopo di avere contemplato anche l'idea del suicidio) Reeve aveva trovato la forza di reagire alla sua nuova condizione, grazie anche alla assistenza dei familiari e in particolare della moglie Dana (sposata tre anni prima dell'incidente), rifiutando la 'condanna' alla sedia a rotelle. "Un giorno tornero' a camminare: non e' una speranza, e' una certezza", aveva affermato l'ex-Superman, diventando rapidamente il piu' famoso paladino delle ricerche mediche a beneficio delle persone affette da traumi alla spina dorsale. Reeve aveva fatto di questa crociata la ragione della sua vita usando la sua fama e le sue amicizie illustri per portare avanti questa causa in ogni forum immaginabile: dal Congresso (dove aveva testimoniato piu' volte) agli Oscar (nel 1996 aveva lanciato dal palco della cerimonia delle famose statuette un commovente appello alla comunita' del cinema per un maggiore impegno sui temi sociali).
Nello stesso tempo Reeve si era offerto come cavia per una lunga serie di terapie sperimentali. I progressi non erano mancati: l'attore aveva cominciato a muovere l'indice di una mano ed aveva riconquistato il tatto in alcune parti del corpo. Un'altra importante conquista: poteva parlare quasi 15 minuti di seguito senza ricorrere al respiratore. Era riuscito anche a riprendere la sua carriera artistica. Nel 1998 aveva interpretato il vecchio ruolo di Jimmy Stewart nel remake del thriller 'La Finestra sul Cortile' (ottenendo anche un premio per la miglior performance dal Sindacato Attori).

"Christopher Reeve era veramente convinto che un giorno sarebbe tornato a camminare era questa la sua grande forza", raccontano gli amici.
"Reeve ha affrontato ogni sfida con coraggio e una forza di carattere che ha aperto nuove strade nella sua battaglia", ha detto Kerry ricordando di aver avuto il privilegio di esser stato suo amico: "Io e mia moglie Teresa siamo profondamente rattristati per la sua morte". Reeve e' stato "un'ispirazione per tutti noi. Reeve ha dato speranza a milioni di americani che fanno affidamento sulle cure salvavita che la scienza e la ricerca possono assicurare".
"Aveva parlato nelle nostre riunioni, era venuto in Campidoglio, era comparso in televisione, era il signor Speranza. Quest'uomo giovane e vibrante, gravemente paralizzato, che continuava a ripetere: 'Tornero' a camminare'", ha detto il presidente della Camr, la Coalition for Advancement of Medical Research, Daniel Perry. "E' molto importante che una storia su un progresso medico sia divenuta quest'anno l'asse delle politica presidenziale e del Congresso", "non posso pensare ad una questione uscita da un laboratorio che si sia trasformata in un qualcosa di cosi' polemico".
"Voglio ricordare di lui "i poteri speciali" della forza della non disperazione e rassegnazione indossati per la battaglia per la liberta' di ricerca scientifica", ha commentato Luca Coscioni appresa la notizia della morte. Coscioni, presidente dell'associazione che prta il suo nome e che si batte per la liberta' di ricerca scientifica ha voluto ricordare "queste sue parole: "concentrandosi solo sulle cellule staminali provenienti da adulti gli scienziati potrebbero spendere magari cinque anni cercando di farle comportare come cellulare staminali embrionali e fallire. E avremmo perso del tempo prezioso e molte persone saranno morte nel frattempo". Cosi' si esprimeva -prosegue Coscioni- ed era fortissimo il suo desiderio di non accettare le limitazioni della malattia nel vivere la vita. Questo desiderio lo manifestava anche pubblicamente denunciando la predisposizione del presidente Bush di bloccare, per principi religiosi, gli studi sulle cellule staminali embrionali. Reeve era anche impegnato, come noi radicali, contro la proposta di risoluzione presentata dalle Nazioni unite per la messa al bando della tecnica di trasferimento nucleare delle cellule, la cosiddetta "clonazione terapeutica". Dunque un lungo, intenso e drammatico percorso di vita in cui la sua mente lucida ed il suo corpo tetraplegico, immobile hanno dato forza e voce ad una fondazione, per raccogliere fondi in favore della ricerca sulle lesioni al midollo spinale. Penso a quanti Christopher Reeve, in Italia, misconosciuti ed anonimi vivono il dolore e la sofferenza, la speranza negata dal proibizionismo scientifico, subiscono una legge dello Stato che vieta la ricerca sulle cellule staminali embrionali e una classe politica dirigente asservita e genuflessa alle gerarchie vaticane".
Nel frattempo la citta' di Metropolis, nell'Illinois, ha deciso di ricordare il grande protagonista di questa lotta trasformando la giornata del 13 ottobre nel Christopher Reeve Day. Di fronte alla statua dell'eroe del fumetto, nella Superman Square, migliaia di cittadini si sono riuniti nel ricordo comune di un personaggio che ha insegnato qualcosa a tutti loro.
Le sue parole, registrate in un messaggio di qualche tempo fa, sono state ascoltate da politici e scienziati lo stesso 13 ottobre ad un'audizione all'ONU. Tutti sono stati concordi nel dire che non sono mai state cosi' attuali e colpiscono proprio coloro che si rendono conto adesso di non aver fatto nulla per impedire la sofferenza dei tanti Reeve del mondo.
"Che cosa e' piu' etico per una donna, donare embrioni che non sono stati utilizzati e che mai diventeranno esseri umani, o lasciare che vengano gettati nella spazzatura quando potrebbero salvare migliaia di vite?", si era chiesto Reeve durante un'audizione al Congresso Usa.
La sua vita non e' stata salvata, delle altre che vogliamo farne?
Donatella Poretti


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Felix
00giovedì 14 ottobre 2004 22:03
Obiettivi futuri.
Anno III Numero 72 del 15 Ottobre 2004
Italia. Le malattie neurodegenerative e gli obbiettivi per i prossimi 10 anni


Comprendere i meccanismi biochimici che controllano le funzioni piu' complesse del cervello, studiare la funzione dei geni e dei fattori di crescita delle cellule nervose per riuscire a combattere lesioni e malattie neurodegenerative, come quella di Alzheimer. Sono queste, secondo alcuni fra i maggiori esperti internazionali, alcune aree delle neuroscienze destinate ad avere le maggiori probabilita' di progresso nei prossimi 10 anni. E' quanto e' emerso a Roma, lo scorso 5 ottobre nella tavola rotonda sul futuro delle ricerche sulle neuroscienze che ha aperto il congresso internazionale sul cervello organizzato dalla Fondazione Santa Lucia. ''Identificare il legame fra i geni e il comportamento'' e' una delle scommesse dei prossimi anni secondo l'esperto di Neuroscienze Emilio Bizzi, direttore scientifico dell'Istituto europeo di ricerche sul cervello (EBRI) voluto dal Nobel Rita Levi Montalcini. E proprio Rita Levi Montalcini punta sul ruolo sempre maggiore che nei prossimi anni avranno quelli che chiama ''i pedoni'' nella scacchiera delle neuroscienze: fattori di crescita delle cellule nervose (come l'NGF per cui ha avuto il Nobel), linfochine, endorfine, fattori ormonali. Un'altra scommessa, ha detto il rettore dell'universita' di Roma Tor Vergata, Alessandro Finazzi Agro', e' ''capire fino a che punto si potra' spingere la rigenerazione del Sistema nervoso centrale''. Un ruolo di primo piano in questo campo, ha osservato, lo avra' la ricerca sulle cellule staminali: ''siano esse embrionali o meno, l'obiettivo e' comprendere tutti i fattori che entrano in gioco nel processo di differenziamento'', ossia nella catena di eventi che porta una cellula staminale, immatura e indifferenziata, a diventare una cellula adulta e specializzata.
Genetica e biochimica sono destinate a diventare le parole chiave della ricerca sul cervello nei prossimi anni. A incoraggiare il lavoro in questo campo sono, secondo Bizzi, "gli enormi progressi fatti finora nei campi della genetica e della biologia molecolare nello studio di sistemi come quello olfattivo o motorio". L'analisi dell'espressione dei geni (possibile con modelli animali o con tecniche modernissime, come quella dei biochip) permettera' di prendere di mira malattie neurologiche o psichiatriche, di studiare il ruolo dei neurotrasmettitori o ancora di fenomeni legati alla morte cellulare programmata. Tutto questo, ha detto ancora il direttore dell'EBRI, permettera' di avere a disposizione nuove conoscenze per combattere malattie destinate ad avere un'importanza sempre maggiore con il progressivo invecchiamento della popolazione, come il Parkinson o l'Alzheimer. A queste considerazioni si ispirano anche i programmi scientifici dell'EBRI, definiti in questi giorni dal comitato scientifico dell'istituto, presieduto dal Nobel Torsten Wiesel e composto da esperti internazionali di Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Germania e Spagna. "Punto di partenza saranno le ricerche condotte da Rita Levi Montalcini sulle neurotrofine", la grande famiglia dei fattori di crescita delle cellule nervose. L'obiettivo dei prossimi anni sara' comprenderne la funzione, anche in relazione a malattie neurodegenerative, come quella di Alzheimer. Uno studio che si basera' anche su strumenti all'avanguardia, come quelli basati sulle nanotecnologie. "In questo campo sono in corso accordi di collaborazione scientifica con il Massachusetts Institute of Technology (MIT) e con l'Istituto di Nanotecnologie di Genova". Grazie a queste tecnologie su piccolissima scala sara' possibile, per esempio, introdurre nel cervello di topi micro-dispositivi in grado di "seguire" l'attivita' delle cellule nervose, con una precisione senza precedenti e senza che l'animale venga minimamente danneggiato.


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Felix
00sabato 16 ottobre 2004 22:13
Siamo curiosi su chi vincerà.
Bs a tutti.


Kerry o Bush.

Kerry: si' a ricerca su cellule staminali


Washington. Nel suo discorso radiofonico del Sabato, il candidato democratico alle presidenziali Usa di novembre, John Kerry, dice che revocherà, in caso di vittoria, le restrizioni alle ricerca sulle cellule staminali imposte dal presidente George W. Bush.

Nell'occasione Kerry ricorda come amico ed eroe l'attore Christopher Reeve, divenuto tetraplegico nel '95 per un incedente a cavallo, e morto lunedì scorso per un arresto cardiaco. Reeve era stato negli ultimi anni un paladino della campagna per la ricerca sulle cellule ottenute da embrioni, che Bush vuole mettere al bando.

"Il finanziamento di questa ricerca sarà una priorità" del mio governo, dice Kerry, che aggiunge: "continueremo a guidare il mondo in queste grandi scoperte attenendoci sempre" ai valori etici.

Secondo Kerry, le restrizioni imposte da Bush ai finanziamenti per la ricerca sulle cellule staminali legano di fatto "le mani ai nostri scienziati e danneggiano i nostri lavori più promettenti sugli infortuni al midollo spinale, sull'Alzheimer, sul diabete, sul Parkinson e su altre malattie".

"Io so che quando i nostri migliori cervelli si applicano per studiare le peggiori malattie, riusciamo a trovare vaccini e cure adeguate", dice Kerry. "Ma quando ciò non avviene, quando abbiamo un presidente che volge le spalle agli scienziati e alla scienza, allora diciamo no alle scoperte e alle innovazioni, e lasciamo senza speranze molti americani".

copyright @ 2004 APCOM


Non ci resta che aspettare qualche mese.


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Felix
00martedì 19 ottobre 2004 13:02
Indirizzare.
Bp a tutti.

Testo e traduzione


Source: University Of Chicago Medical Center

Date: 2004-10-18
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Researchers Provide Road Map For Generating B Cells From Stem Cells
Before stem cells, of whatever origin, can be used to treat patients, scientists will need to learn how to coax them to develop into the desired cell types, a major challenge. In the 12 October 2004 issue of Developmental Cell, researchers from the University of Chicago present the first rough road map, suggesting how to lead a hematopoietic stem cell down the narrowing path to becoming an antibody-producing B cell.

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The researchers describe four critical stages on the way from a multi-potent precursor to a committed B-cell and suggest how combinations of regulatory proteins and signaling pathways direct maturing cells through each crossroad, guiding them down one specific developmental path, preparing them to respond to signals yet to come, and blocking off other options.

"Our findings reveal considerable complexity, but are promising from the standpoint of directing stem cell differentiation," said Harinder Singh, Ph.D., Louis Block Professor of Molecular Genetics and Cell Biology and an Investigator with the Howard Hughes Medical Institute at the University of Chicago.

"For this one cell type, about which we already knew a great deal, it's a complicated and elaborate recipe that involves multiple ingredients at each step and mixing them in a particular order. We expect that other cell types will require similarly complex regulatory networks for their generation."

"But the work is also promising," Singh added. "Once we order the components and gain insight into the design principles of such regulatory networks we may be able to make any kind of cell we want, or even produce hybrids that combine features of different cell types, such as antibody-producing skin cells."

Singh and colleagues work with hematopoietic stem cells (HSCs), which give rise to the different types of blood cells. Unlike embryonic stem cells, HSCs have already taken some steps in differentiation and are committed to producing various types of blood cells.

"This is a wonderful model system," Singh said. "We know more about the differentiation of B cells and red cells than other cell types in the blood system."

After a series of experiments that involved manipulating multiple genes encoding regulatory proteins, Singh and colleagues came up with a "hierarchical regulatory network" that orchestrates the differentiation of a stem cell into a committed B-cell precursor.

Five transcriptional regulators guide future B cells along this pathway, activating genes that move the cell to the next stage and enabling the cell to respond to specific chemical signals later on. For example, the transcription factors PU.1 and lkaros are crucial early in the process, nudging a multi-potent progenitor cell -- stage 1, which could become any type of blood cell -- toward becoming a lymphoid progenitor, stage 2. They trigger the expression of certain receptors on the cell surface, such as Flk2 followed by IL-7R, which are necessary for receiving subsequent external signals.

In the next step, the gene for a regulatory protein known as E2A cooperates with PU.1 to activate another regulatory gene called EBF. EBF and E2A act together to push the lymphoid progenitor towards stage 3, a specified pro-B cell. At this stage, many of the genes expressed in B cells have been activated and the genes that encode antibodies have begun the process of recombination.

Finally, EBF and E2A activate a regulator called Pax-5, which pushes the specified pro-B cell to stage 4, a committed pro-B cell. After this point, there is no turning back.

"This is a complicated sequence of events," Singh notes. "There's no denying it." At each stage, different markers or receptors appear on the cell surface, which helps the researchers monitor a cell's progress and enables the cell to reach the next stage.

"To make real use of stem cells we will have to assemble genetic regulatory networks such as this for each cell type we want to generate," Singh added. "This is the next challenge facing the field. Molecular biologists are used to manipulating single genes, but this may require controlling several components in an ordered manner to properly direct a stem cell through a given developmental sequence."


The research was supported by grants from The Howard Hughes Medical Institute and the Irvington Institute. Additional authors include Kay Medina, Jagan Pongubala, Karen Reddy and David Lancki of the University of Chicago; Rodney DeKoter of the University of Cincinnati; and Matthias Kieslinger and Rudolf Grosshedl of the Max-Planck-Institute of Immunobiology, Freiburg, Germany.



Fonte: Università Di Centro Medico Del Chicago

Data: 2004-10-18
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Email all'amico


I Ricercatori Forniscono Il Programma Di Strada Per La Generazione Delle Cellule Di B Dalle Cellule formative
Prima che cellule formative, di che cosa origine, può essere usato per curare i pazienti, gli scienziati dovranno imparare come persuaderli con le lusinghe per svilupparsi nei tipi voluti delle cellule, una sfida importante. Del 12 nell'emissione ottobre 2004 della cellula inerente allo sviluppo, i ricercatori dall'università di Chicago presentano il primo programma di strada di massima, suggerente come condurre una cellula formativa hematopoietic giù il percorso di stringimento a transformarsi in una cellula di B anticorpo-producente.

Storia Relative Di Notizie
Gli scienziati di Jefferson mettono a punto il metodo per isolare le cellule formative di anima, la fonte di corso della vita di tutti gli scienziati delle cellule di anima (8 settembre 1999) -- a Jefferson che l'università medica ha trovato un senso isolarsi duro-$$$-TROVA le cellule formative hematopoietic. I ricercatori, nell'identificare un falò chimico -- un indicatore della proteina -- sulla cellula... > in pieno storia

Le cellule dell'adulto subiscono l'interruttore di identità segnalato nella ricerca di scienza (22 gennaio 1999) -- da un gruppo di italiano e gli scienziati canadesi indica che l'adulto che sicuro le cellule-precedente presupposte per essere permanente wedded ai loro ruoli specializzati in corpo-può liberarsi delle loro identità... > in pieno storia

La nuova tecnica amplifica il potenziale per le cellule formative crescenti (maggio 29, 2002) -- che un nuovo metodo messo a punto da University di ricercatori de Toronto per la crescita delle cellule specializzate dalle cellule formative embrionali potrebbe fornire tantissime queste cellule importanti per ricerca e clinico... > in pieno storia

> di più ha collegato le storia




I ricercatori descrivono quattro fasi critiche sulla direzione da un precursore multi-potente ad una B-cellula commessa e suggeriscono come le combinazioni delle proteine regolarici e delle vie di segnalazione dirigono fare maturare le cellule attraverso ogni strada trasversale, guidante lei giù un percorso inerente allo sviluppo specifico, preparante lei per rispondere ai segnali ancora venire ed ostruendo fuori di altre opzioni.

"i nostri risultati rivelano la complessità considerevole, ma sono promising dal punto di vista di dirigere la differenziazione della cellula formativa," ha detto Harinder Singh, Ph.D., professore del blocchetto di Louis della genetica e della biologia molecolari delle cellule e un ricercatore con l'istituto medico di Howard Hughes all'università di Chicago.

"per questo tipo dell'una cellula, circa cui già abbiamo saputo molto, è una ricetta complicata ed elaborata che coinvolge gli ingredienti multipli ad ogni punto ed a mescolarli in un ordine particolare. Prevediamo che altri tipi delle cellule richiedano le reti regolarici similmente complesse per la loro generazione."

"ma il lavoro inoltre sta promettendo," Singh aggiunto. "una volta che ordiniamo i componenti e la comprensione di guadagno nei principii di disegno di tali reti che regolarici possiamo potere fare qualunque genere della cellula desideriamo, o persino produciamo gli ibridi che uniscono le caratteristiche dei tipi differenti delle cellule, quali le cellule anticorpo-producenti della pelle."

Singh ed i colleghe funzionano con le cellule formative hematopoietic (HSCs), che provocano i tipi differenti di cellule di anima. Diverso delle cellule formative embrionali, HSCs già ha preso alcune misure nella differenziazione e si commette a produrre i vari tipi di cellule di anima.

"questo è un sistema di modello meraviglioso," Singh detto. "conosciamo più circa la differenziazione delle cellule di B e delle cellule rosse che l'altra cellula scrive dentro il sistema di anima."

Dopo che una serie di esperimenti che i geni multipli di maneggiamento implicati che mettono le proteine regolarici, Singh ed i colleghe in codice hanno fornito "una rete regolatrice gerarchica" che dispone la differenziazione di una cellula formativa in un precursore commesso della B-cellula.

Cinque regolatori di transcriptional guidano le cellule di B future lungo questa via, attivante i geni che spostano la cellula verso la fase seguente e permettere alla cellula rispondere più tardi ai segnali chimici specifici. Per esempio, i fattori PU.1 della trascrizione ed i lkaros sono cruciali presto nel processo, nudging una cellula multi-potente del progenitor -- organizzi 1, in grado di transformarsi in in qualunque tipo di cellula di anima -- verso stare bene ad un progenitor linfoide, la fase 2. Innescano l'espressione di determinati ricevitori sulla superficie delle cellule, quale Flk2 seguiti da IL-7R, che sono necessari per la ricezione dei segnali esterni successivi.

Al punto seguente, il gene per una proteina regolatrice conosciuta come E2A coopera con PU.1 per attivare un altro gene regolatore denominato EBF. EBF ed E2A si comportano insieme per spingere il progenitor linfoide verso la fase 3, una pro-B cellula specificata. In questa fase, molti dei geni espressi in cellule di B sono stati attivati ed i geni che mettono gli anticorpi in codice hanno cominciato il processo della ricombinazione.

Per concludere, EBF ed E2A attivano un regolatore denominato Pax-5, che spinge la pro-B cellula specificata per organizzare 4, una pro-B cellula commessa. Dopo questo punto, non ci è parte posteriore di rotazione.

"questa è una serie di eventi complicata," note di Singh. "nessun sta negando esso." In ogni fase, gli indicatori o i ricevitori differenti compaiono sulla superficie delle cellule, che aiuta i ricercatori a controllare il progresso delle cellule e permette alla cellula di raggiungere la fase seguente.

"per rendere a pratica delle cellule formative dovremo montare le reti regolarici genetiche come questo per ogni tipo che delle cellule desideriamo generare," Singh aggiunto. "questa è la sfida seguente che affronta il campo. I biologhi molecolari sono usati a maneggiare i singoli geni, ma questo può richiedere il controllo dei parecchi componenti in un modo ordinato per dirigere correttamente una cellula formativa con una data sequenza inerente allo sviluppo."


La ricerca è stata sostenuta dalle concessioni dall'istituto medico di Howard Hughes e dall'istituto di Irvington. Gli autori supplementari includono Kay Medina, Jagan Pongubala, Karen Reddy e David Lancki dell'università di Chicago; Rodney DeKoter dell'università di Cincinnati; e Matthias Kieslinger e Rudolf Grosshedl dell'Massimo-Planck-Istituto di Immunobiology, Freiburg, Germania.



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Felix
00martedì 19 ottobre 2004 21:54
Barone, magari se ti metti a studiare.
Bs a tutti.

Forse potresti trovare anche lavoro.


Quadriplegico brevetta una carrozzina high tech


Domani l'esame di laurea al Politecnico di Torino dove Paolo Berro ha studiato grazie ad un corso a distanza.
Sei anni fa dopo un incidente stradale Paolo Berro perde la padronanza del suo corpo, ma non della testa. Il suo cervello continua a pensare, a suscitare desideri, ad alimentare ambizioni come un tempo. Tra queste quella di diventare ingegnere. Quando viene investito, ad un maledetto incrocio nella sua cittadina di CastelfrancoVeneto, Paolo è infatti iscritto al secondo anno di ingegneria all'università di Padova.

Ma come fare a riprendere a studiare? Dall'ateneo patavino ammettono di non poterlo aiutare. Allora Paolo scrive una lettera ad un giornale che viene letta anche da Laura Puzzolo, responsabile del Centro didattico a distanza del Politecnico di Torino.
Ed ecco che a Paolo viene offerta la possibilità di continuare la facoltà di ingegneria con un corso a distanza. Per la videoconferenza è la Wind a mettere a disposizione il computer, la video camera e la linea telefonica. Un tutor speciale lo segue in questi anni: Alfeo Cerantola, suo professore di matematica del liceo.

L'argomento di tesi è stato suggerito da questa sua nuova condizione di vita. Si tratta della progettazione e realizzazione di una carrozzina che consente un più agevole trasporto in automobile. Proprio sul prototipo da lui ideato che Paolo Berro domani si presenterà all'esame.

E a chi si laurea la solita domanda sul futuro lavorativo. Ma in questa straordinaria vicenda anche la risposta è speciale. Paolo Berro già lavora: è uno dei web designer della Wind a capo della squadra che si occupa dell'accessibilità del sito della casa di telecomunicazioni.

di Carmen Morrone (c.morrone@vita.it)



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Felix
00mercoledì 20 ottobre 2004 21:49
Voi vietatela, che intanto gli Inglesi partono.
Bs a tutti.


20 Ottobre 2004 - 18:55
GB: MENTRE ONU DIBATTE, PARTE CLONAZIONE TERAPEUTICA /ANSA
(ANSA) - LONDRA, 20 OTT - Un gruppo di ricercatori dell'universita' britannica di Newcastle ha gia' cominciato i primi studi mirati a clonare embrioni dai quali estrarre cellule staminali da utilizzare in possibili trattamenti contro malattie incurabili come l'Alzheimer ed il morbo di Parkinson. L'impiego delle cellule staminali costituisce un grosso vantaggio per la ricerca medica poiche' questo tipo di cellule puo' svilupparsi in qualsiasi tipo di tessuto umano, come quello osseo, nervoso o muscolare. Tali ricerche hanno tuttavia incontrato la violenta opposizione dei gruppi antiabortisti, secondo i quali la clonazione di un embrione umano, sebbene per scopi terapeutici, implica la creazione e la successiva distruzione di una vita umana. Secondo il professor Jack Scarisbrick, presidente nazionale del gruppo Life, che si oppone a queste sperimentazioni, la clonazione terapeutica, "richiede la produzione di un nuovo tipo di essere umano, generato senza i genitori nel senso normale della parola, con lo scopo specifico di distruggere quella vita una volta prelevate le cellule staminali. Si tratta della specie piu' spaventosa di manipolazione, di sfruttamento e di banalizzazione della vita umana". L'avvio dell'attivita' dei ricercatori del Centre for Life dell'universita' di Newcastle, guidati dalla professoressa Alison Murdoch e dal dottor Miodrag Stojkovic, coincide con una discussione alle Nazioni Unite circa la possibilita' di introdurre un divieto totale su ogni tipo di clonazione, sia quella riproduttiva che quella terapeutica. Il mese scorso il presidente americano George Bush aveva chiesto alle Nazioni Unite di appoggiare il divieto, proposto in primo luogo dal Costa Rica. La ricerca sulle cellule staminali e' diventato un tema scottante nella campagna elettorale statunitense. Bush ha promesso di introdurre un divieto totale sulle clonazione degli embrioni, mentre John Kerry appoggia la clonazione a fini terapeutici. Leon Kass, consigliere dell'amministrazione Bush in materia di bioetica ha dichiarato che la posizione britannica nei confronti della ricerca sulle cellule staminali e' errata e che "l'unico modo per fermare la clonazione a scopo riproduttivo e' fermare questo processo fin dall'inizio". La Gran Bretagna pero' non sembra intenzionata a cedere. Prima di procedere con le proprie ricerche, la professoressa Murdoch ha ottenuto l'assicurazione da parte del governo che l'attivita' del Centre for Life potra' continuare qualunque sara' la decisione delle Nazioni Unite. "La Gran Bretagna non ratifichera' mi il divieto, anche se venisse approvato", ha detto. Della stessa opinione e' anche l'autorevole Royal Society britannica, secondo la quale il divieto totale puo' essere introdotto nei Paesi i cui governi lo giudicano opportuno, ma che altre nazioni, tra cui la Gran Bretagna hanno gia' passato leggi che "consentono una clonazione strettamente controllata a fini terapeutici, e che allo stesso tempo vietano quella a fini riproduttivi". Secondo le disposizioni dell'autorita' britannica per l'embriologia e la fecondazione umana (Hfea), gli embrioni dovranno essere distrutti dopo sei gorni dalla loro creazione, quando cioe' raggiungono lo stadio di blastocisti, il livello di sviluppo embrionale che precede il momento in cui l'embrione puo' essere impiantato nell'utero.(ANSA).


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Felix
00mercoledì 20 ottobre 2004 21:54
Genetica che passione.
20 Ottobre 2004 - 19:56
GENETICA: SI RIDUCE NUMERO GENI UMANI, SONO 20.000
(ANSA) - ROMA, 20 OTT - Il numero dei geni umani si riduce ancora: non sarebbero i circa 30.000 stimati tre anni fa in seguito al sequenziamento del genoma dell'uomo, ma un numero molto piu' basso, compreso fra 20.000 e 25.000. La nuova stima, pubblicata su Nature, viene dal nuovo censimento della porzione "popolata" da geni del Dna umano e si deve al consorzio pubblico di ricerca sul sequenziamento del genoma umano. Il numero dei geni necessari per "costruire" un essere umano diventa cosi' sempre piu' piccolo anche se, avverte uno studio pubblicato nella stesso numero della rivista, e' possibile che le tecniche di sequenziamento attualmente utilizzate non siano accurate come si ritenga.(segue).


20 Ottobre 2004 - 20:28
GENETICA: SI RIDUCE NUMERO GENI UMANI, SONO 20.000 (2)
(ANSA) - ROMA, 20 OTT - In pratica, il numero dei geni di un essere umano sarebbe pari o addirittura inferiore a quello di una piantina, la Arabidopsis thaliana, che di geni ne ha 26.000, e di poco superiore a quello di un vermetto da un millimetro, la Caenorhabditis elegans (che ha 18.000 geni) e appena il doppio rispetto ai 13.000 geni del moscerino della frutta (la Drosophila melanogaster). Il primo grande ridimensionamento del numero dei geni umani c'e' stato nel febbraio 2001, quando il consorzio internazionale per il sequenziamento del genoma umano (IHGSC) e la piccola azienda privata Celera annunciarono contemporaneamente di avere decifrato tutti i geni del Dna umano: il numero dei geni si ridusse improvvisamente a "soli" 30.000, dai circa 100.000 che i genetisti prevedevano da tempo. Adesso il numero si riduce di 5.000 o forse 10.000 e la stima e' senza dubbio piu' attendibile. Se nel 2001 molte porzioni di Dna erano state trascurate, la nuova analisi copre circa il 99% la porzione del genoma umano nella quale sono presenti i geni (sono state tralasciate le zone del cosiddetto Dna spazzatura, nella quale si trovano sequenze di materiale genetico apparentemente privo di significato). Oltre alla nuova stima, secondo la quale i geni umani sono compresi fra 20.000 e 25.000, la nuova analisi ha evidenziato che un numero relativamente piccolo di essi (1.183) e' stato acquisito molto recentemente in seguito alla duplicazione di geni esistenti. Mai come in questa fase della ricerca e' importante conoscere la funzione dei geni: gli studiosi sono ormai convinti che non sia importante quanti siano, ma come lavorano. Almeno due, secondo gli esperti, le conseguenze di questo nuovo risultato: da un lato i laboratori che stanno utilizzando i dati relativi al sequenziamento del 2001 dovranno rivedere alcuni parametri, dall'altro e' adesso necessario affrontare la porzione apparentemente "inutile" del genoma e comprendere se il Dna spazzatura ha un ruolo, e quale.(ANSA).




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