Re:
ReflexBlue74, 03/03/2016 18:36:
Fatemi capire, vi state chiedendo se con gli utili dell'albergo ci compriamo un centravanti?
Quando la Lazio dell'era Cragnotti entrò in Borsa, nei primi tempi prese piede l'abitudine di diffondere voci di mercato non necessariamente fondate e al solo scopo di condizionare in positivo l'andamento del titolo.
In quel frangente emerse l'imperfezione con cui si era adottato un modello, fondamentalmente inglese, a base di Pay-Tv, merchandising e stadi di proprietà.
A differenza di quanto accaduto da noi, Oltremanica le società si erano dotate di patrimoni e attività attraverso i quali si interfacciavano con la Borsa, proteggendo così da un'esposizione diretta - che invece si verificava dalle nostre parti - la volubilità e le esigenze specifiche della parte tecnica.
Ebbene, le attività di cui sopra - ristoranti, negozi, ecc. - nascevano proprio da una solida base immobiliare e dalla sua valorizzazione.
Sulla carta, il tentativo di trasformare un edificio pressoché inutilizzato in una potenziale fonte di reddito è quanto di più razionale in quest'ottica: nonché una fra le non moltissime opportunità di incremento del fatturato, più volte isolato come la sine qua non per una maggiore competitività in ambito strettamente agonistico.
Quindi, pur con la distanza che separa sempre il dire dal fare, l'idea che i proventi di quest'iniziativa possano riversarsi almeno in parte nel rafforzamento dell'organico è - magari su tempi un po' più lunghi - qualcosa in più di una battuta.
E se Lotito stesse in realtà agendo pro domo sua? Più che un dubbio sembra una certezza, ma non un problema in sé.
Se dall'albergo verrà qualcosa di buono per la società, che il patron intaschi qualche dividendo - a quel punto meritato - non dovrebbe scandalizzare nessuno.
Sarebbe grave, casomai, se il Presidente dovesse tutelare i propri interessi
anziché quelli della Lazio o
contro quelli della Lazio: si spera di non doverne parlare neanche come ipotesi.