Chiesa riformata sotto shock: abusi sessuali sulla figlia, sospeso il pastore argoviese

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Swissly
00mercoledì 2 giugno 2010 13:35
AARAU - La comunità di Thalheim, piccola località argoviese, è incredula per quanto sta succedendo nel loro comune, a seguito di uno scandalo sessuale che vede protagonista il pastore della parrocchia riformata del canton Argovia.

Il prelato, contro il quale la Chiesa riformata cantonale aveva annunciato giorni fa l'apertura di un procedimento disciplinare nei suoi confronti, è stato ieri sera da tutte le sue funzioni. Una decisione che sarebbe stata presa solo se le sconvolgenti indiscrezioni emerse nelle ultime ore, avessero trovato conferma. Sarà il processo, che inizierà il 17 giugno a Zofingen, a determinare le responsabilità del pastore. Nel frattempo però la Chiesa riformata del canton Argovia ha deciso di mettere le mani avanti e destituire il parroco.

Anche perché le indiscrezioni pubblicate dai media sono davvero pesanti. Il pastore è infatti accusato di aver commesso per anni abusi sessuali su sua figlia, che oggi ha 22 anni. Il Ministero pubblico ha incriminato il parroco per ripetuti atti sessuali con fanciulli, ripetuta violenza carnale e ripetuto incesto. Gli abusi sessuali risalirebbero a quando la bambina di anni ne aveva 4, con un primo rapporto orali consumato proprio in tenera età. I giornali d'oltralpe hanno ricostruito il caso con dovizie di particolari, sui quali si dovrà fare chiarezza in aula dibattimentale.

Il pastore, dopo i primi rapporti orali - scrive oggi il Blick - avrebbe avuto un rapporto completo con sua figlia, quando la piccola aveva solo 7 anni. Un rapporto consumato in un prato poco distante dal lago di Algovia in Germania. L'uomo avrebbe obbligato la figlia a non raccontare a nessuno quello che facevano, convincendola che si trattava di un loro personale segreto che nessuno doveva conoscere. Una situazioni di abusi - secondo il Ministero pubblico - che si sarebbe protratta per diversi anni, con oltre 50 rapporti sessuali completi, e 200 rapporti orali.

Abusi che sarebbero continuati anche dopo la separazione del pastore dalla moglie nell'ottobre del 2001. In quel periodo la bambina aveva 13 anni e veniva violentata ripetutamente durante i fine settimana, quando il papà andava a farle visita. L'ultima violenza fisica risalirebbe al marzo del 2003 a Biel.

Una storia drammatica fatta di abusi e silenzi, che è venuta fuori solo nel momento in cui la ragazza ha deciso di rompere il silenzio e andare in polizia e raccontare tutto. Sarà tutto vero, o si tratta di un atto di vendetta da parte della figlia nei confronti del padre? Sarà il processo a stabilirlo. Il pastore finora ha respinto tutte le accuse e si è sempre dichiarato innocente.


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