pietro.paolo
00martedì 23 gennaio 2007 10:46
di PETRONILLA CARILLO, ANNA VILLANI
Il provvedimento è stato firmato nella tarda serata di giovedì dal sostituto procuratore di Nocera Inferiore, Giancarlo Russo, e già alle prime luci di ieri i carabinieri del Noe, guidati dal luogotenente Giuseppe Recchimuzzi, hanno sequestrato il sito di stoccaggio di corso Vittorio Emanuele presso l’ex scalo ferroviario. Soltanto in serata è stata notificata al sindaco Giuseppe La Mura un’informazione di garanzia. Quando i carabinieri sono giunti sul posto hanno trovato pochi rifiuti: da fine dicembre, difatti, il sito non è più operativo e parte del materiale è stato trasferito. Alcune parti sono state cementificate ma molte sono in terreno. E non solo. Secondo le verifiche fatte dai carabinieri con l’Asl l’area sarebbe stata attrezzata a discarica senza aver ottenuto tutti i pareri di conformità secondo legge. Inoltre non sarebbero stati eseguiti gli opportuni lavori di adeguamento dal momento che mancano le condotte necessarie ad incanalare il percolato e i residui trasportati dalla pioggia nelle normali condotte fognarie. Alla luce di questi e di altri elementi che al momento sono sott’osservazione da parte del Noe, la discarica sarebbe dunque stata definita come «abusiva». Quindi inidonea e a carico del sindaco sono stati imputati comportamenti omissivi. A far partire le indagini, le ripetute denunce dei cittadini e anche dei genitori dei piccini che frequentano la vicina scuola elementare, preoccupati dagli odori e dalla presenza di precarie condizioni igienico-sanitarie. Per l'intera giornata il primo cittadino ha seguito ieri il rimpallo delle notizie «È l'Esa o l'ex scalo merci ferroviario?» chiedeva. Soltanto di sera la certezza con la notifica dell’avviso di garanzia. È il secondo in quattro mesi. Il primo lo aveva ricevuto nel settembre scorso, qualche giorno prima dell'inizio dell'anno scolastico, per il primo circolo didattico di via Vicerino. Nell'ottobre scorso una folta delegazione di mamme con i bambini aveva occupato la nuova sede comunale di via Crocifisso per protestare contro gli odori nauseabondi che i loro piccoli erano costretti a sentire ogni giorno alla scuola elementare Taverna, per la vicinanza del sito di stoccaggio sulla Nazionale, della ditta Esa. Un sito presso cui anche il comune di Angri conferiva i rifiuti secchi indifferenziati «quando gli altri comuni chiudevano le scuole ed avevano i cumuli - spiega il sindaco La Mura - L'avviso è una formalità, resto a disposizione di tutti i chiarimenti di cui il pm avrà bisogno. Non mi sento amareggiato, lo so, che qualunque cosa si faccia nella gestione dei rifiuti è un dato di fatto che non vada bene. Altri sindaci dell'agro hanno avuto quest'esperienza ed era inevitabile che l'avessi anch'io l'avviso. È un atto che mi aspettavo tutto sommato, in generale, ripercorre tutta la storia della gestione dei rifiuti. Credo di avere agito sempre nel migliore dei modi». Sorpresa ma anche amarezza per gli altri amministratori. Emilio Testa, consigliere di maggioranza rivolge un invito ai suoi colleghi: «se non si riesce entro qualche giorno a formare la giunta comunale, andiamo tutti a casa. È preferibile il commissario. L'amministrazione si è mossa come poteva per i rifiuti». Per Marcello Ferrara dell'Udeur, «La notizia rattrista. Non è solo un problema del sindaco ma di tutta l'amministrazione. Piena solidarietà a La Mura, se si dimette si risparmia parecchi problemi, tra i partiti nessuno vuole dargli una mano. E' solo politicamente». Sempre dall'opposizione Massimiliano Mazzola di Forza Italia: «Mi auguro che la magistratura non si fermi qua ma vada avanti mettendo le mani anche in altre cose. Ho sollecitato in diversi consigli comunali la segretaria ad inviare alcuni documenti e delibere alla Corte dei Conti ed alla Procura, tra le ultime cose il rinnovo per Angri Eco Servizi avvenuto nel dicembre scorso perché andava contro la situazione economica del comune».