preso e letto metà in autobus e l'altra metà seduto al cesso dell'università.
Un tempo avrei valorizzato di più le mie letture.
Ha già detto tutto Dapiz: Secchi e Urbano, due autori che non mi facevano impazzire su Pk mi diventano un toccasana qui.
Esteticamente parlando è uno dei numeri migliori, una nota di merito alla prima tavola.
Per il resto, dopo un inizio pseudo decente, ci ritroviamo ancora con Chalka che trama nell'ombra e i soldatoni mai così tenaci (e proprio mai, dal momento che il loro grado di infinocchiabilità varia secondo le esigenze narrative).
All'inizio sembra di essere nel primo numero di Uicc: le attitudini personali di ciascun personaggio si tramutano in "poteri". Ed eccoci un Raiden che solleva i macigni e Mita che costruisce rompicapi alieni. Triste.
Intanto Chalka infetta di inutilità tutto ciò che lo riguarda, incarcerazione compresa. E infatti è come se fosse a piede libero, libero di annoiarci con la solita caccia agli umani.
Altro di dire non ce n'è, se non che l'umano si comporta come un perfetto cretino, i nostri si inoltrano in un livello in stile sparatutto e i progressi di Raiden sembrano improvvisamente non sussistere più "Eseguo gli ordini, ma solo perchè lo decido io gnè gnè gnè".
Fantastico il modo in cui i soldati perdono la loro grinta sul finale, sembra che stiano giocando a guardie e ladri, con gli adulti che fermano il gioco e Raiden che fa "Marameo".
E intanto ci si prepara all'arrivo degli umani, quelli veri.
Fantastiche le rubriche, sono scomparse le uniche due pagine che avevano a che vedere col fumetto per essere prontamente sostituite da interviste ai gemelli diversi e la scheda di Eminem. Pazienza, tanto non leggevo le une e neanche le altre.
-papà, perchè piangi?
-perchè sei morto, figliolo.
-no! non sono morto!
- si sì lo sei. stai giù.
[Modificato da Grrodon 01/03/2005 12.35]