Angri Staff
00lunedì 12 marzo 2007 16:31
“Il progetto di legge sui rifiuti è ambiguo ed indefinito, e necessita di scelte politiche coraggiose per uscire da un’emergenza che dura ormai da 13 anni!”
E’ iniziata in consiglio regionale la discussione sull’approvazione della Legge regionale sui rifiuti. Tra gli interventi più critici, quello del capogruppo Udc, Pasquale Marrazzo:
“A giudicare dalla scarsa presenza di consiglieri in aula, direi che l’interesse sull’approvazione di questa legge è minimo.
A queste assenze, si aggiungono oggi quelle –pesanti- del Presidente della Giunta Regionale Bassolino e del commissario Bertolaso, colpevoli di avere deciso lo scorso 15 dicembre, unitamente al Presidente della Provincia di Salerno Villani ed al Sindaco di Salerno De Luca (nel tentativo di accreditarsi agli occhi dell’opinione pubblica come “uomini del fare” e non “degli annunci e delle promesse mancate”), la modifica del Piano di smaltimento dei rifiuti, la scelta dei siti intermedi e delle discariche finali senza interpellare i Comuni interessati.
Per uscire da un’emergenza lunga 13 anni, che sta mettendo in ginocchio le casse dei Comuni (in 3 anni le spese per i rifiuti sono triplicate, con grave danno per le tasche dei cittadini), occorrono scelte forti dettate non sulla base di proteste di piazza (a cui partecipa anche chi si è seduto al tavolo con Bertolaso) o mero populismo, né praticando il giochino dello scaricabarile tra le istituzioni o, peggio ancora, scagliando le comunità una contro l’altra per difendere il proprio territorio dalla paventata istituzione di un sito o una discarica.
Né tantomeno si può a continuare a preseguire la politica dei mini-impianti e discariche individuati sul territorio senza alcun criterio o logica.
Non ci sto più alla pessima abitudine del centrosinistra a costruire consensi elettorali sui bisogni della gente!
Bisogna avere il coraggio delle scelte politiche: quest’aula decida se chiedere o meno a Bertolaso di modificare il Piano vigente, ampliando il numero degli impianti di smaltimento ed individuando una volta per tutte i siti per il trasferimento dei rifiuti, sulla base delle caratteristiche ambientali e morfologiche dei territori.
Una seria e responsabile legge dei rifiuti necessita di quattro punti qualificanti: la riduzione progressiva della produzione dei rifiuti; l’attivazione in pianta stabile (più che il rafforzamento) della raccolta differenziata; una politica di riciclo dei materiali, e la separazione dell’umido da altri rifiuti con il metodo della raccolta porta a porta.
Tutto questo, nel progetto di legge, non c’è. Esso è ambiguo ed indefinito, ma non mi scandalizzo più di tanto se è così. Dobbiamo però chiederci se vogliamo una volta e per tutte porre rimedio ai guasti prodotti dalla gestione dell’emergenza, corredata da miliardi di sprechi, e far sì che il governo regionale si assuma precise responsabilità politiche, amministrative ed economiche per uscire da questa condizione.
Io resto pessimista, e lo sarò finchè la maggioranza che governa la Regione non recupererà un senso forte di politica, responsabilità e confronto sui provvedimenti che – come questa legge- vengono di volta in volta discussi in aula!”.
Napoli, 28.02.07
L’Ufficio Stampa