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Buone Feste dal Forum del Club dei Fringillidi

 
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allevare cardellini

Ultimo Aggiornamento: 05/06/2022 22:30
09/05/2005 12:05
 
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credo di avere una notevole esperienza di allevamento un pò di tutti i fringillidi, che (per chi vuole) la metto a disposizione intanto il mio biglieto da visista stà sul mio sito:
www.webalice.it/francomonopoli oppure:
francomonopoli.altervista.org
mi auguro che questo forum facia aumentare gli allevatori di fringillidi (in particolare di cardellini) e che finalmente la FOI si decide a tenerci in considerazione.
ciao
http://www.francomonopoli.altervista.org
09/05/2005 12:40
 
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bello conplimenti e veramente molto isrtuttivo continua cosi


ciao dalla germania
stefano
09/05/2005 14:05
 
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Benvenuto!
Ciao Francesco e benvenuto sul nostro forum !!! Noi siamo pronti per la fondazione del club dei fringillidi ed avremo bisogno anche del tuo contributo. Più saremo e più sarà facile farci ascoltare. Inviami un banner del tuo sito così lo inserisco tra i link del mio sito e di quello del club dei fringillidi che tra pochissimo verrà pubblicato.
A presto

[Modificato da marconovelli67 09/05/2005 14.06]

Marco Novelli
Pesaro
09/05/2005 14:44
 
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bravo ottimo lavoro
ciao andre89 ;)
Saluti

Andrea Lamberti -RNA HA34- 14100 - Asti (AT) -

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09/05/2005 18:11
 
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Complimenti
Voglio fare i complimenti per quanto scritto sul sito...

Sono rimasto molto colpito dalla storia del cardellino dell'Himalaya fuggito e poi tornato in gabbia....

[SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]
Panfini Alex - Montemaggiore al Metauro - PU
Allevo: Lucherino europeo (Ancestrale - Avorio - Diluito - Bruno - Isabella); Lucherino PN; Organetto (Ancestrale - Pastello n/b - Scuro); Verdone (Ancestrale - Isabella); Canarini vari
09/05/2005 18:53
 
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Amici, Franco è il primo allevatore italiano che sia riuscito a documentare un R1 di (canarino x cardellino) x canarino. Guardate qua:

www.aonb.altervista.org/incardellato.htm

Antonio Lorusso - Trani (BT)
13/05/2005 09:48
 
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Ciao Franco,

ho letto con interesse quello che hai scritto sul tuo sito ma ho difficoltà a capire questa tua affermazione:

"In una voliera da cm. 120 con divisorio centrale tengo in riproduzione due coppie di cardellini, se questi sono più timorosi. Mentre uso voliere sempre da cm.120 però divisibili in tre scomparti per soggetti più tranquilli. Sistemo le due coppie negli scomparti estremi e lascio vuoto quello centrale."

Ti riferisci ai gabbioni da 120cm o a cosa?Quant'è lo spazio utile per coppia solo 40cm di lunghezza?
Quale tecnica utilizzi per indurre alla riproduzione i tuoi soggetti infraschi i nidi o quant'altro?
Grazie.

Un caro saluto

Stefano Licandro


13/05/2005 10:03
 
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ciao francesco
volevo sapere se ai mai congelato il pastone che usi tu


grazzie
stefano
14/05/2005 10:07
 
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ciao franco
volevo sapere se secondo te è fondamentale l'utilizzo di insetti nell'allevamento del cardellino
ciao andre89 [SM=g27811]
Saluti

Andrea Lamberti -RNA HA34- 14100 - Asti (AT) -

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14/05/2005 17:13
 
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rispondo a Stefano Licandro - rona- Andrea89
si allevano in spazi da 60 cm e per la maggior parte in 40 cm.
Pastoncino sempre fresco e tenuto in frigo massimo 4 giorni.
insetti: li sconsiglio ( alcune femmine quando nascono i piccoli li scambiano per mangime)
http://www.francomonopoli.altervista.org
14/05/2005 19:02
 
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ciao franco
come fai ad ottenere soggetti cosi versatili ad allevare anche in spazi ristretti?
ciao andre89[SM=g27811]
Saluti

Andrea Lamberti -RNA HA34- 14100 - Asti (AT) -

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24/05/2005 19:24
 
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come allevo i miei cardellini
Mi sono arrivate parecchie e-mail con richieste di spiegazioni particolareggiate circa la conduzione del mio allevamento, quindi ho pensato di agiungere una pagina al sito
www.webalice.it/francomonopoli/
dove spiego di mese in mese come stà andando la stagione cove 2005.
Sempre a disposizione degli amici. Ciao.
http://www.francomonopoli.altervista.org
25/05/2005 10:19
 
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Re: come allevo i miei cardellini
I miei più vivi complimenti a te Franco per riuscire ad allevare in tali condizioni. Io personalmente alloggio ogni singola coppia di cardellini (minori) in gabbie da 120 cm, ma nonostante ciò incontro notevoli difficoltà nella riproduzione.

Ancora complimenti e con stima

Renato Bucciero
25/05/2005 11:55
 
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ciao Franco...ho visitato il tuo sito e sono rimasto davvero sorpreso!! sono affascinato dalla "facilità" con cui riproduci i cardellini... quasi come se fossero canarini!! micidiale!!!è molto ricco di consigli e suggerimenti davvero utili!! tu gli riproduci in uno spazio davvero ridotto con ottimi risultati come vedo... questq è la prova che non necessitano per forza di capaci voliere... poi anche l alimentazione è " semplice" ma funziona!! ma tu non fai uso di semi germinati o ammollati ?
grazie tante se vorrai rispondermi..!! saluti Andrea
27/05/2005 19:26
 
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rispondo a Renato e M.Andrea83
Caro Renato le difficoltà che trovi ad allevare i piccoletti dipendono dal fatto che sono ancora troppo selvatici. Cerca di selezionare i soggetti più tranquilli e confidenti e acoppia fra loro quelli che hanno il piumaffio più lungo. In circa 5 -6 anni vedrai i cambiamenti.

Caro Andrea83 porva con quattro coppie di canarini: a due coppie gli dai i semi ammolati e alle altre due coppie solo il mio pastoncino. Noterai la differenza nella crescita (naturalmente i soggetti devono essere parenti altrimenti il risultato è falsato). E poi una solo volta che sbagli a disinfettarli dalle muffe addio allevamento. Vale la pena rischiare? Le vitamine sono sufficienti nel "Fatrovit m" un kg costa circa 15 euro e ci fai due anni. Molto spesso misture strane di semi ammollati, misti, pastoncini di fantasia servono solo a soddisfare chi li prepara ma non chi li mangia(da un punto di vista della salute e non della golosità).
http://www.francomonopoli.altervista.org
27/05/2005 21:29
 
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Ciao Franco, non sono d'accordo con le tue affermazioni. Tu potrai avere le tue ricette e può darsi che nel tuo allevamento funzionino ma da qui ad affermare che i semi germinati o ammollati siano rischiosi troppa acqua sotto i ponti dovrà passare. Io , da circa vent'anni, utilizzo semi germinati in quantità industriale e ti posso assicurare che non ho mai avuto alcun problema. Credo che i semi germinati rappresentino la base alimentare per tutti i fringillidi e non sono affatto pericolosi. Il fatto poi che siano considerati pericolosi rientra tra le tante leggende ornitologiche che si tramandano da anni. Non sono un precisino nelle mie cose, anzi tutto il contrario, e non ho mai riservato cure particolari alla preparazione dei germinati. Non lavo quasi mai le mangiatoie ( tutti si raccomandano di lavarle e disinfettarle dopo che hanno contenuto i misti con i semi germinati) al massimo una volta al mese. Tutto questo da vent'anni senza aver mai incontrato problemi:sarà stata solo fortuna? Io non credo.
Non credo neanche che sia possibile riprodurre cardellini in gabbie da 45\60 cm perchè tutti gli indigeni hanno bisogno di ampi spazi per poter rendere al meglio nella fase riproduttiva.
Può darsi che a volte possa andar bene , ma in che percentuale? Bassa, molto molto bassa. La maggior parte dei fringillidi da molti problemi di riproduzione anche in voliera figuriamoci in gabbiette da 45cm.
Io allevo svariate specie di fringillidi, con alterne fortune, e mai mi sognerei di affermare che sono semplici da allevare, soprattutto in gabbia. In gabbia il più delle volte le uove vengono deposte direttamente a terra e le femmine che covano sono poche. Posso affermare questo perchè è frutto di anni di esperimenti. Non mi piace illudere nessuno e se fossi in te andrei cauto con queste affermazioni. Allevare uccelli è difficile e richiede tempo , dedizione , un grande spirito d'osservazione e, perchè no, un pizzico di fortuna.
Sono convinto che quelli che proveranno ad allevare Major in gabbie da 45 \ 60 cm andranno incontro a grosse delusioni.
Non volermene ma io sono una persona molto schietta e dico quello che penso anche a rischio di essere impopolare. I miei più cordiali saluti.
Marco Novelli
Pesaro
27/05/2005 22:18
 
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allevare cardellini
Io fino lo scorso anno ero un maniaco della pulizia delle mangiatoie e curavo particolarmente le condizioni igieniche dei semi germinati.
Ogni somministrazione usavo mangiatoie sterilizzate e curavo scrupolosamente la preparazione dei germinati ammollandoli per un'ora con la steramina e prima di trasferirli nel setaccio per germinare li tenevo a bagno dopo averli sciacquati per bene altri 15minuti con l'amuchina.
Dopo aver visto cio' che combina il buon Marco ho seguito il suo consiglio.......anzi diciamo che mi sono stancato di perdere 1 ora al giorno a sterilizzare mangiatoie e ad asciugarle............le cambio ogni 20 giorni circa.........l'unico accorgimento che uso e' che i semi germinati li asciugo per bene e abbondo nelle dosi di pastone dei pulcini con cui li asciugo(cosi' dopo mezza giornata o il giorno dopo la mangiatoia rimane sempre asciutta e la ripulisco con uno scottex)dopo averli scolati usando un panno e successivamente dello scottex.Riguardo ai germinati ora li ammollo per circa 24 ore e quando mi ricordo ci metto l'amuchina(praticamente quasi mai) poi li metto nel setaccio sciacquandoli bene.Dopo 24 prima di somministrarli li sciacquo abbondantemente e meticolosamente ed il gioco e' fatto.
Per ora problemi zero anzi i miei uccelli li divorano avidamente e per ora 12 lucherini e 5 organetti sono regolarmente svezzati ed altri novelli di queste ed altre specie stanno crescendo bene senza problemi particolari.........per essere corretto ho perso solo un lucherino perche' non sono solito togliere le uova ed era il piu' piccolo di una nidiata da 5 e ahime' dopo 14 giorni circa la sua crescita si e' fermata e se ne e' andato...........ma credo che la causa non siano i semi germinati.
Da due anni uso i germinati e posso solo dire che le cose sono solo migliorate notevolmente riguardo alla riproduzione e crescita dei miei uccelli.
Riguardo a come tu allevi Cardellini,a proposito..ho letto il tuo sito ed e' veramente interessante e ti faccio i miei complimenti per il lavoro svolto,credo senza toglierti nulla....sia difficile da consigliare di allevare major o cardellini nelle 45 o nelle 60.......magari dopo anni di selezione dei soggetti del proprio allevamento la cosa non e' impossibile ma visto che la maggior parte delle persone che frequenta questo forum e' alle prime armi o in corso di formazione sconsiglio la tua affermazione(non dico che e' falso cio' che dici ma sicuramente non e' la regola, piuttosto una lieta eccezione ed un ottimo risultato dopo anni di lavoro e selezione di cui andare fieri).
Conosco bene 2 persone che allevano, uno e' il mio amico fraterno Renato Gala che ahime' vive a Napoli(...se viveva piu' vicino credo che il nostro allevamento avrebbe rasentato la pazzia per dimensioni!!!!) e lo scorso anno e' riuscito a riprodurre una major pastello nella 60cm e l'altro e' l'amico Gianfranco Granatelli di Roma che alleva cardellini ancestrali nelle 60 con alterne fortune.
Si tratta di persone esperte e dotate per cui come ben vedi la cosa e' possibile ma tieni conto che per svariate cause i soggetti che producono sono sempre in numero esiguo per diversi problemi che incontrano durante la riproduzione(anche se per loro mi auguro che le cose migliorino col passare del tempo!!!)
Credo che sopratutto per gli indigeni un certo spazio sia fondamentale sia sotto il profilo della loro salute perche' gli uccelli sono fatti per volare e necessiatano di cio' per svariati motivi e per questioni che riguardano l'allevamento e lo sviluppo dei novelli.
Cio' e' una mia personale opinione e con cio' non sto affatto dicendo che cio' che affermi e' una bufala.....non mi permetteri mai ma sto solo dando la mia visione dei fatti soprattutto tenendo conto del pubblico d'utenti a cui si rivolge questo forum perche' capiscono che allevare indigeni non e' semplicissimo e si illudano a scapito della loro longevita' in questo magnifico hobby che richiede tanto tempo, denaro, sacrifici e scelta accurata dei soggetti.
Spero che capirai da persona intelligente come sei(lo capisco da come scrivi le cose specialmente sul tuo sito) il senso delle mie parole che non vogliono affatto offenderti e le saprai cogliere nel giusto senso.
Ti mando i miei saluti e ti auguro una buona stagione cove 2005.
Ciao Massimiliano [SM=g27823]
28/05/2005 19:15
 
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cardellini che passione
Mi pare di capire che c'è chi alleva in voliera e chi in gabbia chi somministra germinati e chi pastoni casalinghi chi pulisce e disinfetta con molto puntiglio e chi invece lascia correre.... del resto in natura non è tutto sterilizzato no????
Tutto questo è il migliore esempio per dimostrare quanto variegata e multiforme può essere la ns. passione. L'importante è sempre mantere il tutto sul piano del sereno confronto senza esprimere valutazioni spesso azzardate su altri metodi quando palesemente mendaci.
Personalmente allevo in gabbie da 40 cm. e da 60 cm. (per intenderci come Francomonopoli... a proposito Francesco, complimenti per il sito e per gli uccelli che allevi) non per una particolare avversione alle voliere quanto per lo spazio a disposizione (sul balcone dove allevo ci mancano pure le voliere e poi sono pronto allo sfratto), non alimento i miei uccelli con un pastone "brevettato" ne somministro i germinati come base di alimento per lo sviluppo dei novelli. Tutto questo per dire che i metodi sono validi fintanto che ti danno risultati. Non mi sognerei proprio di consigliare a Marco qualcosa di diverso nel suo allevamento perchè ci sono stato di persona è di uccelli ammalati a causa di semi germinati o dalla pulizia sommaria dei contenitori non ne ho visto neanche uno... così come non mi passa per la testa di dire a Franco che se mette i suoi major a singola coppia in voliera gli da i semi germinati e magari la frittatina invece del suo pastone fa il doppio dei giovani che alleva ogni anno. Il bello di questo hobby è che si ascolta un pò di tutto ma i conti si fanno a casa propria con la personale esperienza. Da ragazzo (ormai veleggio per i 35 anni) proprio la poca esperienza mi spingeva ad applaudire con entusiasmo tutte le novità o le "mode" del momento salvo poi riscontrare con un pò di delusione che i risultati li ottenevo più con il vecchio metodo sperimentato ed integrato nel tempo che non con l'ultimo ritrovato tanto sponsorizzato. Le variabili tra un allevamento e l'altro sono tali e tante che nessun allevatore intelligente e soprattutto onesto potrebbe consigliare ad un altro di buttare via tutto e fare come dice lui se non vive di persona le problematiche e le incognite di una stagione cove nelle medesime condizioni. Il mio consiglio a tutti i giovani che frequentano questo forum è proprio il più semplice. Fate tesoro dei consigli di chi alleva da più anni mantenendo nel tempo risultati apprezzabili ma decidete con la vostra testa... cosa è meglio per i vostri animali... l'esperienza è l'unica strada da percorrere e se metterete passione e sensibilità in quello che fate le soddisfazioni saranno anche maggiori. Osservate con attenzione i vostri uccelli per capire ciò di cui necessitano... spesso non è solo un alloggio più spazioso o un alimentazione specifica a fare la differenza (un esempio??? leggete in questo forum stesso cosa è successo ad Emilio Landi con una lucherina). Per me questo è allevare.
Saluti affettuosi a tutti
Renato Gala

P.S. Per Massy... lo so che mi vuoi come vicino di casa così quando vai fuori gli uccelli te li guardo io... se ne può parlare ma l'ingaggio sarebbe da calciatore di serie A (scherzo lo sai ma se non venissi da così lontano ogni tanto le pazzie come le farei????)
Per Francomonopoli...ci ho pensato un pò su quello che hai scritto e credo tu in fondo abbia ragione...."le misture strane di semi ammollati, misti, pastoncini di fantasia servono solo a soddisfare chi li prepara ma non chi li mangia". Mi resta una sola domanda: l'allevamento di uccelli domestici non destinati all'alimentazione umana (pollame per intenderci) non è "nel suo complesso" un'attività "finalizzata" alla soddisfazione dell'allevatore????
29/05/2005 15:41
 
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vi voglio rendere participi di quello che ho visto oggi.Mi chiama un amico che l anno scorso ha svezzato diverse nidiate di nidi di cardellini esterni con delle coppie di canarini come balie, lo svezzamento lo ha ottenuto con miscela di semi per canarini un pò di mela ,uovo sodo ,pastoncino e un pò di foglia di lattuga.Dalla nascita alla muta di questi cardellini ne ha perso circa la metà.Quindi entro in una stanza dove mi si presentano 4 gabbioni fatiscenti e arrugginiti di cui 2 da 60 e 2 da 45 ,ogni gabbione contiene una coppia di cardellini che provengono dalle nidiate svezzate l anno come sopra ho descritto,ebbene ogni coppia si trovava con il nido costruito e con le uova deposte ,non vi dico l alimentazione che ha portato questi cardellini a nidificare in queste piccole gabbie,allora semplicemente una miscela contenente la scagliola il niger canapuccia lino cardo e qulche altro seme comunque non di grido poi nelle vaschette uovo sodo, una fettina di mela, pastoncino poco apprezzato da quel che mi dice questo amico un pò di foglia di lattuga e udite udite del mangime detto Ovaiola che si dà normalmente alle galline per incrementare la produzione delle uova, e sembra che la somministrazione di questo mangime, che è iniziata ai primi di maggio,si stata la svolta per portare alla nidificazione i cardellini.Questo è quello che oggi ho visto con i miei occhi, credo proprio che quella ovaiola stimoli i cardellini a nidificare voi cosa ne pensate?
29/05/2005 17:08
 
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I cardellini di Franco
Vorrei precisare alcuni particolari sui cardellini di Franco, visto che li conosco bene. Franco, ti sei dimanticato di dire che i tuoi cardellini discendono da un ceppo di nostrani che è stato selezionato negli anni. Hai tenuto solo i soggetti più calmi, che si riproducevano in gabbia. Con lo stesso sangue hai meticciato i major per poi riportarli sulla sottospecie nordica. Per questo motivo tutti i tuoi cardellini, normali e major, si riproducono in spazi ristretti senza dare molti problemi. E' vero che i risultati sono quelli, ma ci sono anni di lavoro a monte (come quello che ha fatto Marco coi fringuelli). Meglio precisarlo, altrimenti uno potrebbe pensare di comprare una coppia di major e riprodurli in una gabbia da 45.
Ciao

Antonio Lorusso - Trani (BT)
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