la gente...

post letto su www.alfemminile.com... ne ho fatto un copia incolla perchè mi ha colpito molto e volevo che lo leggeste anche voi...
Scritto da sirietta74...

Eccolo mamme speciali...

""""""Non so bene nemmeno io cosa scrivere.

Parto col dire che sono certa che perdere un figlio vivo (chiamamolo cosi' x brevita'...) e' sicuramente la tragedia peggiore che possa capitare ai genitori. Non posso immaginare cosa voglia dire perdere un figlio di 5 - 15 - 30 anni e spero di non scoprirlo mai. Mi basta vedere mia nonna, che a 84 anni piange ancora la sua bambina morta nel 1956, che mi ha cresciuta con l'ansia che mi capitasse qualcosa di brutto.

RISPETTO PER TUTTI.

Premesso questo, vorrei ricordare a chi non sta vivendo la mia esperienza e quella di altre donne qui, alcune cose. La mia esperienza qui non l'ho ancora raccontata, e perdonatemi, non ne ho molta voglia stasera. Ho perso mia figlia a 18 settimane 4 mesi fa (tra 3 settimane sarebbe nata, non me la sto passando molto bene in questi giorni.... attendendo questa data che mi spacca il cuore) e vi dico solo che io l'ho saputo 2 settimane prima, 2 settimane in cui ho saputo ogni momento della mia giornata che mia figlia moriva dentro di me. Non apro mille parentesi sulle migliaia di implicazioni psicologiche che chi non ha provato NON puo' immaginare.

Quel che voglio dire a chi sta in questi giorni un po' sminuendo il dolore della perdita di un figlio non nato e proprio questo: la societa' NON considera l'aborto (spontaneo o la morte endouterina) la morte di una persona viva.

Fateci caso: di aborto innanzitutto si parla solo quando c'e' in ballo la 194 e relative polemiche. Mai che si parli del dolore di chi (tantissime) ne ha uno spontaneo. O di chi ne deve fare uno terapeutico xche' il figlio e' morente e la mamma rischia le penne.

Chi ha vissuto un aborto si sente dire queste frasi TUTTI I GIORNI (potete aggiungere le vostre, senz'altro ne avrete altre di originali):

- ma si, ne farete un altro
- ma si, tanto siete giovani (vale anche x ultraquarantenni)
- meglio adesso che + avanti
- lo preferivate handicappato? (!!!)
- ah ma vi tocca anche fare il funarale? A FARE?
- ah avete DOVUTO dargli un nome? PERCHE?
- ma si, l'ha perso anche mia sorella, mia zia, la mia vicina, capita a tante
- sono cose che succedono
- ah si, e' successo anche a mia sorella, ma lei era + avanti di te
- ah che bella pancina che hai, ne aspetti gia' un altro?
- eccetera eccetera

Non so se mi sono spiegata, NON C'E' RISPETTO. Perche' queste frasi e domande nessuno di sognerebbe di farle a chi ha perso un bambino che c'e' gia', proprio perche' RICONOSCIUTO come essere umano. Chi andrebbe a dire a una mamma "meglio che tuo figlio sia morto a 3 anni invece che a 10?", oppure "sono cose che succedono"?? Eppure e' la realta, succede che muoiono i bambini, gli adolescenti, i giovani...... ma si porta rispetto, mentre chissa' xche' a NOI e' NORMALE dire queste cose.

A NOI MAMME DI BAMBINI NON NATI QUESTE COSE LE DICONO TUTTI I GIORNI.

Non e' facile. Non e' facile vedere che la gente ti guarda con superficialita', senza capire il tuo dolore, GIUDICANDOLO, liquidandolo con TANTO POTETE FARNE UN ALTRO. Anche chi ha perso un bimbo piccolo puo' farne un altro, ma qualcuno di noi si permetterebbe di pensare e dire un'oscenita' del genere, in questo caso?

A noi mamme di bimbi non nati dicono di tutto.
La gente si sente autorizzata.
A noi mamme di bimbi non nati al tempo stesso non dicono niente.
Tante di noi hanno fatto il funerale al proprio figlio. Io, NOI, l'abbiamo fatto, e' stato devastante. Ma a differenza dei VIVI che muoiono, per nostra figlia nessuno ha avuto un pensiero: niente telegrammi, niente telefonate, niente visite, NIENTE LACRIME PER NOI.
Dove lavoro io si fa sempre un mazzo di fiori in queste occasioni: siamo 100 dipendenti e ci conosciamo tutti e tutti sapevano di mia figlia, ma nessuno ha mandato un fiorellino per lei, per me.

Perche' un bambino non nato... non muore. Questo e' l'immaginario collettivo.

La mamma di un bambino non nato dalla societa' NON e' considerata una mamma.
La mamma di un bimbo non nato non sa cosa rispondere quando le chiedono "hai bambini?".
La mamma di un bambino non nato, quando torna al lavoro e la neoassunta al posto suo da 2 mesi e' INCINTA, e se la trova in faccia 8 ore al giorno col pancione, si sente dire, davanti al suo viso in lacrime "ma cosa c'e' di strano se lei e' incinta e tu non lo sei piu'???".

La mamma di un bambino non nato non e' rispettata nel suo dolore, perche' tutti fanno PARAGONI coi bambini venuti al mondo.

MAMME DI TUTTO IL FORUM, e altre donne che venite qui a leggere le nostre storie: qui credo che TUTTE siamo d'accordo che perdere un figlio che e' vissuto e' una tragedia senza pari, terribile.

Ma credo che a queste povere mamme sia almeno riconosciuto il DIRITTO di soffrire il loro dolore atroce. Credo e spero sia riconosciuta la breve vita dei loro figli strappati alla vita ingiustamente. Quei figli verranno RICORDATI.

A noialtre questo non accade. Abbiamo un dolore meno pesante da portare sulle spalle... ma questo dolore non lo riconosce nessuno.
Nessuno all'infuori di noi mamma e papa' ricordera' i nostri figli.

Anche questo e' un dolore grande da portare, per sempre.

RISPETTATELO TUTTI.

* PS dove scrivo "mamme" leggasi anche "papa'" ovviamente"""""""

Ditemi voi se non è vero che accade tutto ciò...
Capisco che è difficile comprendere per chi non ha vissuto un'esperienza simile... Ma qui si tratta solo di rispettare il dolore altrui...
Perchè chi è ferito non ha bisogno di vedere sminuito il proprio dolore... ha solo bisogno di un abbraccio stretto... di uno sguardo pieno di calore... e a volte basta una pacca sulla spalla... Perciò se non si sa che dire... meglio rimanere in silenzio... Io faccio sempre così quando sono di fronte a persone che soffrono... sto zitta e le stringo a me...

anche io partecipo al forum dove hai trovato questo documento...in quel periodo è nata una bruttissima polemica che mi ha fatta stare lontana x un bel pò....sono stata io stessa accusata di piagermi addosso x dei bimbi mai nati, una cara amica è stata apostrofata in maniera pesantissima con una frase orrenda....
poi vedi quelle stesse "super madri" dicono frasi del tipo "meglio se muore prima" ma è questo il vero Amore?
Se non avessi perso i miei bambini, non li avrei mai amati...io soffro, ma non x quello che ho perso io, soffro x quello che non hanno avuto Loro...è chiaro che li vorrei come ogni altra mamma, ma quello che mi fa piangere è un pò più complicato:
Vedo una bimbetta che si sporca mangiando un gelato, Elena Sofia non lo farà mai....
c'è un bambino che esita sulla riva del mare, la mia bimba non sentirà mai l'acqua lambire i suoi piedi...
una ragazza sorride mentre parla al cellulare, forse è il suo primo amore....mia figlia non si innamorerà mai, nessuno la bacierà, non guarderà mai le stelle....
i nostri Figli non hanno mai visto il sole, che gli abbiamo potuto dare?
solo pochi mesi di puro amoe?
Non è poco quello che abbiamo dato, non è poco quello che loro hanno dato a noi Il nostro amore non ha modo di finire, e loro non possono mai allontanarsi da noi...restano nel nostro cuore, vivono li
A quelle "Supermamme"dico di stare attente,non giudicare l'intensità o la nobiltà del dolore altrui...giudicare allontana, rende aridi...
Ho visto un nuovo libro,mi pare si chiami"pensare x due" in un passaggio l'autore dice "le mamme che si accarezzano la pancia, sono già mamme a tutti gli effetti"credo che sia vero.
Stiamo tra noi....qui è un bel posto per riposare e riprendere a sognare Laura

...ne hai tenta di ragione!!!
Anch'io guardo le meraviglie di questo mondo e penso che le mie piccole non vedranno mai tutto questo...
Scende sempre una lacrima, quando succede, seguita da un'altra e un'altra ancora... Quanto è difficile, Laura!!!
E ancora più difficile è vivere in questa società che non considera ciò che non vede... Ma sai... sono diventata arida... si a volte lo sono... mi nutro solo di me stessa... perchè io mi capisco... io mi consolo e mi affliggo allo stesso tempo... mi sento un alieno... ma sto bene così... Alla fine mi reputo più forte degli altri... più sensibile... più mamma... forse... Sai è facile amare un bambino... l'amore ti nasce dentro ed esplode quando lo tieni in braccio... gli dai da mangiare, gli canti la ninna-nanna e tutto il resto... Ma non è facile rimanere in contatto con chi non c'è più... ti serve tanta forza... perchè la mente per istinto tende a rimuovere i momenti bui... quelli dolorosi... ma no... noi li afferriamo anche se ci fanno stare male... e quei bimbi li culliamo lo stesso... ce ne prendiamo cura comunque... con un fiore... una poesia... il pensiero... e quando finalmente arriverà il momento di guardare negli occhi un figlio che di vorrà donarci... lo ameremo il doppio... il triplo... facendo per lui tutto ciò che la sfortuna non ci ha permesso di fare...
"le mamme che si accarezzano la pancia, sono già mamme a tutti gli effetti" Si è vero... Mi sentivo mamma da quando ho saputo di essere incinta accogliendo la gravidanza nonostante mille paure... mille interrogativi e tante difficoltà...
Ma infondo è questo che fa una madre... affonta la furia per il proprio cucciolo...
Ti abbraccio forte...
Ilaria!!!

Olimpia e Ginevra... Vi amo dolci angeli miei!!!

Mi ha sempre dato fastidio questo sminuire il dolore, come se fosse possibile quantificarlo. Basterebbe non dire niente per rispettarlo.
Ma le persone purtroppo non si limitano ad un abbraccio, ma pensano di consolarti dicendoti frasi del genere.
All'inizio provavo a spiegare, poi sentendo tanti discorsi sciocchi, ho smesso ed ho iniziato a dire "... è vero ..."
Anche prima che io e Giovanna fondassimo questa Associazione, non è passato un giorno in cui non ho pensato alla mia bambina e credo che non passerà, ora c'è tanta dolcezza nel suo ricordo e un pizzico di malinconia per non averla vista crescere, ma sono convita che loro ci hanno cambiate, ma in meglio, una sensibilità in più, una percezione della vita diversa.
Un mio carissimo amico, lesse il diario della Linda, una settimana prima che la sua compagna partorisse, l'aveva già letto, ma lo volle fare un altra volta, poi la mia amica partorì, una bellissima bambina, la sera andammo a trovarli in ospedale, lui mi abbraccio forte, non disse niente, ma era come se mi dicesse ... "ora ho capito!" ...
A volte, care mamme speciali, bisogna imparare a guardare e passare ... con le persone a cui teniamo invece spiegargli il nostro dolore, loro sapranno capire!

Ilaria

E si, in nove anni anche io ne ho sentite di tutti i colori, qualche volta ho alzato le spalle, qualche volta ho pianto e litigato...Qualche volta ho cerato di spiegare che l'età dei nostri figli non fa la differenza del dolore. Si è mamme da subito...Macchè, la gente parla, giudica e ha la presunzione di poter pesare il dolore altrui dando la propria personale importanza. Un giorno ho reagito veramente male, mi è stato fatto notare da una persona di famiglia che stava passandomi accanto una mamma che piangeva il suo figlio di 15 anni, morto per un terribile incidente...Ho reagito proprio male, sapete ancora me ne vergogno e chiedo a Dio di perdonarmi, ho detto con decisa fermezza: "Beata Lei...Beata lei che ha potuto abbracciarlo, guardarlo, amarlo per almeno 15 anni..." A me tutto questo mi era stato negato. Mi pento ancora di quella frase, ve lo giuro, ma Dio solo sa quanto darei per poter avere Lorenzo anche solo per due minuti..Potrei dirgli mille cose, baciarlo e stringerlo...Inutile tentare di spiegarlo agli altri e comunque non serve, UN CARO SALUTO Loredana

Care mamme,
mi è successo stamattina, nella sala d'attesa di un ospedale, parlando del più e del meno con una "compagna di sventura" (lunedì sarò ricoverata per porre finalmente fine ad un fastidiosissimo prolasso che mi è stato causato dalle tre ore di spinta per il parto di Emma). Ho scoperto, parlando con questa donna, che era nonna di una stella e che purtroppo la figlia, a distanza di tre anni, sta ancora malissimo. Le ho raccontato di me e di Emma e lei mi ha detto, con dolce compatimento: "almeno mia figlia è stata fortunata a non averlo visto; non come lei che se l'è vista, viva e morta". Le ho spiegato che per noi mamme speciali è l'opposto,e che il regalo che noi ci aspettiamo dalle nostre persone più care è semplicemente il ricordo dell'esistenza di questi figli....che sia un calcetto sentito in pancia, l'euforia dopo un'ecografia in cui hai visto un suo sbadiglio, o lo sguardo stupito che la mia Emma, calda calda, aveva quando ha sgambettato sulla mia pancia. L'ho vista negli occhi e lei ha visto me, per me è stato un momento preziosissimo, che ringrazio Dio d'aver vissuto.
Cerchiamo di non arrabbiarci troppo quando sentiamo frasi "fuori luogo", la maggior parte delle volte sono dette comunque con cuore puro. Oggi ne ho avuto la riprova, era una nonna che piangeva e per l'assenza del nipote e per il dolore della figlia ...che forse non era ancora riuscita a capire.
Un abbraccio a tutte!
Giovanna