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Monte Rite

Ultimo Aggiornamento: 27/12/2007 02:21
15/11/2007 23:08
Post: 21
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Profilo fatto per mi.
16/11/2007 00:14
Post: 992
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Sei riuscito a fare il monte rite con la Bici da corsa? [SM=g27837]
Io mi sono trovato un pò a disagio pure con la mtb!!!
Complimenti!

In zona hai fatto anche il Rifugio Talamini e il Rifugio Malga ciauta da Vodo Cadore?

No crusar la caretera!
16/11/2007 10:26
Post: 21
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Si, sono terribili. Cercando la strada de Forcella Ciandola saliendo de Vodo di Cadore al Km. 0.7 hay un incrocio, a destra Malga Ciauta, esta asfaltato 3 km. hasta la cota 1.267 m. pendiente terribili Km1-12.4%, Km2-15.7%, Km3-14,5%.

Io e ritornato all'incrocio e vai por la strada sinistra (sentiero di guerra) al Ref. Talamini y Focella Ciandolada pasando por una grande antenna, asfaltati 2 Km. hasta la cota 1.259 m. con pendiente sempre terribili Km1-16.5%, Km2-9.1%.

Ha pensato la possibilità che è stata asfaltata tutto fino a Zoppe di Cadore, ma la sezione senza asfaltare questo in male stato e non è possibile con bdc.

16/11/2007 10:35
Post: 64
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E' stata lanciata la proposta di asfaltare tutta la strada che da Zoppè di Cadore porta a Vodo, in modo da avere una via alternativa per raggiungere Zoppè, che rimane praticamente isolata ogni volta (l'ultima un paio di mesi fa) che cade una frana lungo la strada che sale dalla Val di Zoldo. Penso che alla fine lo si farà.

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Ciao Moro...

9/10/1963 - “Un sasso è caduto in un bicchiere colmo d’acqua e l’acqua è traboccata sulla tovaglia. Tutto qui. Solo che il bicchiere era alto centinaia di metri e il sasso grande come una montagna e di sotto, sulla tovaglia, stavano migliaia di creature umane che non potevano difendersi.” (D. Buzzati)
16/11/2007 10:47
Post: 65
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Bravo Aide. Salirla con la bici da corsa è un po' rischioso nel primo pezzo, dove ci sono affioramenti rocciosi piuttosto taglienti. Quindi doppiamente bravo.

Peccato che la giornata non fosse delle migliori, altrimenti lo spettacolo sarebbe stato così:




E comunque manca la cosa più importante [SM=g27828] :


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Ciao Moro...

9/10/1963 - “Un sasso è caduto in un bicchiere colmo d’acqua e l’acqua è traboccata sulla tovaglia. Tutto qui. Solo che il bicchiere era alto centinaia di metri e il sasso grande come una montagna e di sotto, sulla tovaglia, stavano migliaia di creature umane che non potevano difendersi.” (D. Buzzati)
18/11/2007 15:32
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Situazione Forcella Ciandolada
LA STRADA DI FORCELLA CIANDOLADA


Scheda

La strada in questione, oggi in buona parte asfaltata, ricalca il tracciato di un'antica mulattiera che da lungo tempo collegava Vodo di Cadore a Zoppè ( paese ubicato nel bacino idrografico della Val di Zoldo ma storicamente appartenente alla comunità del Cadore ), attraverso la Val da l'Oio e il valico di Forcella Ciandolàda 1565 m, lungo le boscose propaggini orientali del Pelmo. La strada ha inizio dal ponte sul torrente Bòite posto poco a valle dello sbarramento artificiale di Vodo e sale, quasi sempre asfaltata, salvo che in brevi tratti, e sovente molto ripida, entro una fitta pecceta. Guadagnata quota, si aprono alcune belle radure, animate da numerosi gruppi di tabià, alcuni dei quali sono stati ristrutturati in tempi recenti e vengono oggi riutilizzati prevalentemente a scopo turistico-ricreativo. Nel tratto superiore della valle la pendenza si attenua e, poco prima della Forcella Ciandolàda, si lascia a sinistra la deviazione per il rifugio Talamini ( attualmente, purtroppo, chiuso ), sul percorso dell'Alta Via delle Dolomiti n. 3. Oltre il valico, la strada è in parte a fondo naturale, ma sempre discretamente percorribile, e con un tratto in falsopiano va a raggiungere il bivio con la vecchia strada militare del Monte Pena ( che conduce al rifugio De Luca-Venezia ) e da qui, in breve, il panoramico poggio prativo del Col de Pian. Da qui si scende al centro abitato di Zoppè di Cadore 1461 m.
Complessivamente, il percorso misura circa 13 chilometri ed è attualmente aperto al transito motorizzato.



Fattori di rischio e proposte

Come detto, la strada di Forcella Ciandolàda è dunque già oggi liberamente percorribile dai mezzi a motore. Inoltre, è nota l'intenzione, da parte di alcune amministrazioni locali, di farne un' ulteriore via di collegamento tra la valle del Boite e la Val di Zoldo. A questo proposito è da osservare che esiste già un collegamento, quello rappresentato dalla statale n. 547 del Passo di Cibiàna. Non sembrano pertanto giustificabili gli investimenti e gli inevitabili costi ambientali di una eventuale operazione in questo senso ( senza parlare degli onerosi interventi di manutenzione che verrebbero periodicamente richiesti ). Al contrario, considerato che la zona, pur non rientrando in alcuna area protetta, riveste un elevato interesse ambientale, per la presenza di peccete tra le più vaste del Cadore, ed escursionistico, per la possibilità di interessanti traversate a piedi, in mountain bike o con gli sci, sembrerebbe opportuno limitare l'accesso motorizzato allo stretto necessario. La nostra proposta è, pertanto, quella di consentire l'accesso al massimo fino alla località Pian de Colòi, in versante cadorino ( dove si trova anche uno dei pochi slarghi adatti all'eventuale parcheggio degli automezzi ), e Col de Pian, in quello zoldano. Per il tratto intermedio si propone la classificazione quale strada silvo - pastorale, ai sensi della legge regionale n. 14/1992 : in tal modo potrà essere consentito l'accesso ai proprietari o locatari degli immobili ( baite e tabià ) ubicati lungo il percorso, nonché dei mezzi eventualmente impiegati nei lavori agricoli e forestali, oltre che di quelli necessari all'attività di vigilanza, antincendio, soccorso ecc. Indirettamente si restituirebbe così anche valore a un tratto dell'Alta Via n. 3 che attualmente è intersecato da una strada automobilistica e, forse, allo stesso rifugio Talamini, la cui importanza come punto d'appoggio escursionistico è oggi evidentemente limitata dalla presenza della strada.

Fonte: http://www.cai-tam.it



Mauro

www.ilciclismo.it/2009

18/11/2007 23:41
Post: 994
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Utente Senior
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Da quel che mi risulta la strada dal versante di Vodo è a senso unico alternato (pure quella verso il rifugio malga ciauta) nei mesi di giugno luglio agosto nelle ore centrali della giornata. Questo per l'esigua larghezza della carreggiata. Ogni estate da ormai tre anni viene esposto il cartello con la limitazione di traffico e non vi è nessuna intenzione da parte del comune di Vodo di sistemare o allargare questa strada.
No crusar la caretera!
27/12/2007 02:21
Post: 4
Registrato il: 27/12/2007
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Nice! /Jerry
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