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la mia stellina

Ultimo Aggiornamento: 21/09/2007 12:51
michinick
[Non Registrato]
20/09/2007 15:08
 
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Ciao a tutte,

purtroppo anche io ho una storia da raccontare......
Dopo un primo aborto il 10 settembre 2006 quest'anno a Gennaio sono rimasta di nuovo incinta.Io e mio marito volevamo con tutto il cuore un bimbo/a e fin dall'inizio abbiamo iniziato a fantasticare, a programmare a leggere e documentarci.A Marzo ho avuto un distacco della placenta che mi ha costretta al letto per 2 mesi, ma ero felice perchè il "mio gamberetto" cresceva e stava bene. Alla 19a settimana abbiamo voluto fare un'ecografia supplementare perchè morivamo dalla curiosità di sapere se era un bimbo o una bimba. Ginevra sembrava star bene anche se l'ecografia aveva mostrato che il liquido amnbiotico era nei limiti inferiori della norma e si muoveva poco rispetto alle altre eco. Mi ero un po' allarmata, ma mi avevano tranquillizzato che forse stava solo dormendo e che per il liquido avrei dovuto solo bere di più. Dopo meno di 3 settimane sono tornata per l'ecografia morfologica. Mi avevano suggerito di mangiare un pacchetto di caramelle zuccherate perchè questo avrebbe stimolato la bambina a muoversi. Il dottore era molto concentrato e mi ha fatto spostare di posizione e poi....e poi quelle parole che hanno cambiato tutto..."signora non c'è battitto"...Credo di essere rimasta paralizzata per un tempo indefinibile, capivo eppure ero assente, mi hanno offerto dell'acqua, detto parole gentili..mi hanno spiegato che dovevo essere ricoverata d'urgenza perchè la "crescita si era arrestata sicuramente da più di 10gg" ....non dimenticherò mai l'immagine di quel mucchietto di ossa ammonticchiate che per quasi 6 mesi era stata la mia bambina...poi il ricovero ed i tre giorni di somministrazione di farmaci ogni 3 ore per cercare di provocare il parto....nel giro di pochi giorni sono stata risucchiata nel tempo, si è azzerato tutto, come in una partita a monopoli mi sono ritovata al via...C'è voluto del tempo prima chge trovassi la forza di piangere e non credo di aver pianto ancora abbastanza...è come se non fosse mai successo, se quei sei mesi non fossero mai stati vissuti...Ginevra è uscita di scena in silenzio e malgrado stiamo ancora facendo accertamenti tutti parlano di bambini e gravidanze al futuro....dov'è finito il passato? Vi ringrazio per avermi restituito la mia piccola ginera con i vostri racconti e di aver fatto di lei una stella...
Michi
Giovanna
[Non Registrato]
20/09/2007 23:39
 
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Cara Michi,
grazie per aver condiviso con noi la tua storia. Siete due genitori coraggiosi, chiamati in un solo anno ad affrontare ansie e dolori che ai più vengono risparmiati in una vita intera. Lascia aperta la porta della comunicazione con Ginevra e capirai, nelle piccole e nelle grandi cose, che tua figlia è sempre con te, ti guida e ti protegge. Sentirai che non sarà il tuo passato, ma una prima parte fondamentale della tua famiglia.
Cerca di non badare a quel che ti dicono gli altri, anche se con le migliori intenzioni. "Vedrà Signora, è giovane e avrà altri figli" è una frase che credo abbiano detto a tutte noi. A me faceva molto male ascoltarla, forse perché percepivo un invito ad archiviare l'esperienza negativa, a voltare pagina e a pensare solo al futuro. Anche se le senti oggi "fuori luogo", fai però tesoro delle rassicurazioni che i medici ti danno. Quando poi ti sentirai di pensare ad un futuro bambino, dal punto di vista psicologico saranno oro colato per la ricerca di una gravidanza. Te lo dice una che ha fatto visite ed analisi genetiche come un automa, mettendo il corpo a disposizione dei sanitari, ma avendo la mente fissa solo sul dolore.
Affrontare ed elaborare il dolore del presente credo dia l'opportunità di costruire un futuro più consapevole, non dettato dallo "stato di necessità" psicologico del lutto. Mi dai l'impressione di una ragazza forte e determinata: il cammino è duro, ma vedrai che dopo sarai ancora più forte. Noi siamo sempre qui, quando vuoi.
Un abbraccio forte
Giovanna
Ilaria
[Non Registrato]
21/09/2007 10:58
 
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Ciao Miki, ti volevo abbracciare forte per farti sentire tutto il nostro affetto, l'affetto delle mamme che come te, in maniere uguali o diverse hanno avuto una stella che ha fatto parte della loro vita, una stella che ha lasciato una marea d'amore, un bambino meraviglioso e splendente, i nostri figli, questi piccoli tesori che sono entrati in punta dei piedi nella nostra vita e sono andati via altrettanto silenziosamente.
Prenditi tutto il tempo per realizzare che Giorgia è stata ed è li con te, prenditi le lacrime e fatti abbracciare da chi ami, fatti consolare da chi capisce il tuo dolore, con l'aiuto di chi ti stà vicino e perchè no, anche il nostro se lo vorrai.
Ti abbraccio forte forte.
Ilaria
olgapa
[Non Registrato]
21/09/2007 11:24
 
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cara michi,
come ritornano in mente quelle semplici parole che hanno cambiato la mia vita "non c'è battito". L'immagine del corpicino galleggiante e l'impressione che tutto non sia mai avvenuto. Eppoi i tentativi delle persone care di "tirarti su il morale..." ed infine l'incontro con tutte queste mamme speciale che prima di te hanno affrontato questo dolore con varie esperienze, i consigli, il non sentirti sola davanti a tanto dolore e per me il non sentirmi "esagerata perchè sono cose che purtroppo capitano a tutte".
Ginevra è reale e ti darà la forza per andare avanti e quando ti sentirai pronta per darle un fratellino/sorellina lei lo proteggerà per sempre da lassù.
Con grande affetto Olga
Laura
[Non Registrato]
21/09/2007 12:51
 
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Cara Michi, è vero le nostre iniziano proprio da lì: "Mi dispiace non c'è battito"!
L'incredulità, la disperazione, il senso di vaghezza, la tristezza insormontabile ... sensazioni a cui nessuno può darci sollievo ma una cosa non proverai mai: la solitudine!
Qui siamo una grande forza di mamme che insieme ti aiuteranno ad andare avanti ma soprattutto a guardare avanti, ognuna di noi con il suo bagaglio di esperienza ti aiuterà in questo percorso difficile ; l'unico vero consiglio che mi sento di darti è di non pretendere mai troppo da te stessa, vivi questi momenti di tristezza e di malinconia nella loro totalità e poi piano piano vedrai che col tempo la sofferenza si attenuerà e subentrerà la voglia di affrontare questa terribile perdita.
Ti scrivo qui una massima che mi ha sempre fatto molto riflettere:
"Non tutto ciò che si affronta può esser cambiato, ma niente può esser cambiato senza che sia affrontato".

[SM=g9433]
Laura
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