Huntress
Jack si avvicinò con cautela al Re e, facendogli prima un inchino, gli sussurrò qualcosa nell'orecchio.
Il Re guardò Jack e poi si voltò verso i suoi ospiti: - Vogliate scusarmi, miei signori...ho una questione da sbrigare con uno dei miei guardiani. Mia cara...- disse rivolgendosi alla regina - ...trattieni tu gli ospiti durante la mia assenza -
- Non preoccuparti caro...- rispose la regina, sorridendo.
Jack e il Re fecero qualche passo, lontano da occhi indiscreti e si fermarono vicino ad una colonna di candido marmo bianco.
- Che cosa significa questa storia, Jack? Mi avevi assicurato che la bestia fosse nelle nostre mani! - esclamò, Il Re era su tutte le furie, riferendosi a quello che, poco prima, Jack gli aveva sussurrato all'orecchio.
- Si, lo so, ma purtroppo è scappata e non siamo riusciti a prenderla! -
- Perché sarebbe dovuta scappare? Dove, poi? - Il Re incrociò le braccia e aspettò una risposta dal suo fidato guardiano.
Dal modo in cui si parlavano, si vedeva chiaramente che il loro rapporto non era solo quello tra un servitore e un Re, ma quello di due amici.
- Vedi...Matt e Jim ne hanno trovato le tracce sul pianeta Terra...-
Il Re ebbe come un tuffo al cuore.
Sciolse le braccia incrociate e spalancò la bocca, incredulo: - Co..come sulla Terra? Non è possibile! No, non sapeva e poi...-
- Calmati! Ti posso assicurare che è andata sulla Terra per un motivo ben preciso -
I due si guardarono negl'occhi e si capirono al volo. Non era la prima volta… l’avevano sempre pensata allo stesso modo.
Il Re fece un sorrisetto e si aggiustò la tunica blu, dalle lunghe maniche che gli coprivano le mani, rifinita con fili d'oro, dai riflessi argentati e curata nei minimi dettagli.
Quella tunica l'aveva fatta cucire dal migliore sarto che esisteva nel paese: era davvero un capolavoro.
- Quindi è...- Riprese il re.
- Si, siamo salvi! - Jack, dalla felicità, alzò un pò di più la voce e alcune persone li a fianco si voltarono a guardarlo, incuriosite.
- Bisognerà soltanto seguire il nostro piano e recuperare la bestia mistica, anche se non sarà facile - continuò Jack abbassando nuovamente la voce, in modo che i curiosi non sentissero il suo dialogo con il Re.
- Non dovrebbe essere un problema per te, Jack, l'hai già catturata una volta e adesso...-
Jack lo interruppe: - No, sarà un problema con Matt e Jim... -
Il Re si voltò a guardare i due uomini che stavano parlando fra di loro e sorseggiando un bicchiere di corponèe, vicino ad un tavolo dove era stato allestito un rinfresco.
- Cosa vuoi dire con questo, Jack? -
- Non lo so, ma li ho sorpresi sulla Terra, mentre farfugliavano qualcosa che non mi è piaciuto -
Jack e il Re osservarono Matt e Jim insieme, poi tornarono a fissarsi.
- Bene Jack, stai attento e fai il tuo lavoro, come lo hai sempre fatto -
Jack annui e fece per inginocchiarsi, ma il Re lo fermò e lo fece alzare: - No, basta, basta così...ho investito il ruolo del Re fasullo per molto, troppo tempo...è ora che Pacified Garden ritorni al suo splendore e che sul suo trono salga il vero e unico sovrano! -
Stavo ancora parlando con Heric, il principe, e ormai sentivo la stanchezza della pesante giornata.
Il Re e Jack si avvicinarono a noi due e io m'inginocchiai.
- Oh, padre! Che bella sorpresa! Sapete...- disse Heric, afferrandomi per un braccio -...lui, Yari, viene dalla Terra! -
- Dalla Terra? - chiese il Re guardandomi e poi guardando Jack.
- Si, non è fantastico? Non sono mai stato sulla Terra...- Heric fu interrotto da suo padre.
- ....e non ci andrai mai! - puntualizzò il Re guardando suo figlio: - Heric! Tu sei il principe ereditario di queste terre, nonché domatore del Dragone, cacciatore e guardiano della porta centrale delle mura di tutte le galassie...lo sai che sulle tue spalle grava un importantissimo ruolo! -
- Si, sì padre, lo so! Non fatemi la solita ramanzina! Avete avuto quello che desideravate: un figlio cacciatore e professore nella vostra accademia! -
Il Re, incupitosi, rivolse a suo figlio uno sguardo severo: - No, mio caro! Tu non sarai mai professore di quest’accademia finchè non lo deciderò io! -
Heric mi mollò e guardò sorpreso il padre: - No, vi prego! Non anche quest'anno! -
- Si, invece figliuolo! Anche quest'anno sarai allievo della mia scuola! -
Il volto di Heric si distorse in una smorfia da sciocco e avrei scommesso che in quel momento avrebbe tanto voluto sprofondare nelle sabbie mobili, piuttosto che sentire quella terribile notizia.
Jack trattenne le risate finchè il Re non ci lasciò e poi scoppiò.
- SMETTI IMMEDIATAMENTE DI RIDERE! - Urlò Heric furibondo.
Jack si avvicinò a me, facendomi il punto della situazione: - Devi sapere che al principe non piace essere allievo di un’accademia, specialmente se è quella di suo padre....sono cinque anni che frequenta lo stesso corso, anche se è un cacciatore, perché ogni volta ne combina una nuova!-
Jack si asciugò le lacrime a causa del troppo ridere. Doveva essere molto amico del principe per permettersi di burlarsi di lui in questo modo.
- Cos'ho fatto stavolta? - si chiese il principe piagnucolando.
- Penso, mio sire, che distruggendo il vostro trono lo avete fatto arrabbiare parecchio! - dissi, cercando di non ridere.
Jack tirò fuori dalla sua tasca un foglietto e me lo porse: - Ecco, tieni Yari. Qui c'è scritto il numero della tua stanza, gli orari delle lezioni e con chi condividerai la camera! -
" Ho sentito bene? Condividere la camera?" pensai mentre fulminavo Jack.
- Non guardarmi così, bello! Le regole valgono per tutti! Non è vero, principe Heric? - chiese Jack divertito.
Il principe, ignorando il nostro discorso, parlò per conto suo: - VA BENE! Ripeterò l'anno per l'ultima volta, ma dovranno mettermi in camera con lui! - Voltandosi, mi indicò.
Il foglio mi scivolò via dalle mani e domandai: - Con me? -
- Si, mio caro Yari! Ora lo vado a dire a mio padre! - disse il ragazzo, allontanandosi da noi e raggiungendo suo padre, più agguerrito che mai.
Io ero frastornata: - Adesso? Come faccio? - chiesi contemplando il vuoto: - Non posso stare in camera con un uomo....figuriamoci se quell'uomo è il principe! -
Jack raccolse il foglio e me lo rimise in mano: - Sono sicuro che ce la farai, Kari! Basterà soltanto essere attenti! -
Guardai Jack con espressione turbata: - Jack, ti rendi conto che sono in camera con due uomini, di cui uno è anche il principe? -
Jack mi guardò: - Non dirmi che hai vergogna di dormire con Heric? -
Io arrossi e mi voltai da un'altra parte: - No, però...io...-
Jack mi spettinò i capelli e poi mi batté la mano sulla spalla: - Tu ce la farai Kari! Dentro di te scorre buon sangue, ne sono sicuro! Sei speciale! E poi se avrai bisogno d'aiuto io sarò sempre qui, non ti preoccupare -
Io e il principe raggiungemmo il dormitorio.
Era un grosso edificio, con ampie vetrate colorate.
Sulle pareti e sul soffitto padroneggiavano i bellissimi affreschi, come in tutte le altre parti del castello.
I grandissimi lampadari di cristallo illuminavano ogni cosa e rendevano il candido marmo ancora più lucente.
Al centro del corridoio era stato posto un lunghissimo tappeto di raso rosso, che lo attraversava tutto.
Sugli stipiti delle porte di ogni camera erano raffigurati strani animali: cani con tre teste, elefanti con cinque proboscidi e altri.
Al centrodi ogni stipite, però, risiedeva un dragone che sembrava comandare tutti gli altri animali.
Capii che quello doveva essere il simbolo della famiglia di Heric e, infatti, lo trovammo rappresentato un pò ovunque.
Non avevo valigie con me, ma Jack aveva detto che mi avrebbe fatto recapitare tutto la mattina seguente.
Tirai fuori il foglio con il numero della nostra stanza e mi misi a cercarla.
- 298...297...296...eccola! 295! - dissi correndo verso la porta di legno massiccio e prendendo la maniglia.
Aprii e dentro alla stanza trovammo un minuto ragazzino, con due grossi occhiali, capelli corti, neri e la divisa della scuola.
Il ragazzo m'osservò allungo e appena vide il principe cominciò a urlare e a correre per tutta la stanza.
- Shhhh! Calmati! - disse il principe cercando di calmarlo, prendendolo per un braccio.
Il ragazzo smise di urlare, ma appena Heric lo toccò, ricominciò.
- Perché strilli? - chiesi cercando di metterlo fermo.
Il ragazzo si coricò per terra. Io e Heric ci guardammo in faccia, domandandoci cosa stesse facendo.
- Vi chiedo umilmente perdono, mia santissima santità, principe Heric o sommo erede del trono di vostro padre, abilissimo guerriero! Cosa vi porta nella mia umilissima stanza? - disse il ragazzo con la faccia in terra.
Heric mi guardò e poi rise: - Su alzati e non fare più queste scenate! Io sono qui come allievo e dormirò nella stanza, insieme a te, quindi alzati e non chiamatemi più così, ma semplicemente Heric! -
Il principe andò ad aiutare il povero ragazzo, ma egli si allontanò.
- No, mio sire, non toccate un semplice addestratore come me...non ne sono degno...sarà un onore per me ospitarvi nel mio letto, mentre io di notte veglierò sul vostro sonno! -
Pareva che il ragazzo avesse paura di Heric. Una paura che percipivo dal tremore delle sue mani, il mancamento di voce quando tentava di parlare e da come indietreggiava davanti a lui.
- Guarda che non ce n’è bisogno, sai? Alzati, forza! Non mordo! - Heric gli stava parlando nel modo più gentile e affettuoso possibile, ma lui sembrava aver ancora timore.
- Io ci rinuncio, Yari, provaci tu! - mi disse, dandomi le spalle e andandosi a scegliere un letto per la notte.
Io mi avvicinai al ragazzo e lo presi, aiutandolo ad alzarsi: - Vieni - dissi.
Lui alzò lo sguardo e mi guardò: - Tu chi sei?- mi chiese.
Una volta che fummo in piedi entrambi, gli porsi la mia mano e gli sorrisi: - Ciao, io sono Yari, il tuo nuovo compagno di classe! -
Lui mi prese la mano e me la strinse.
Vidi che era molto imbarazzato e che faticava a parlarmi: - Io...so...sono...sono Fred...è...un pi...piacere! -
Io cercai di metterlo a suo agio e gli sorrisi di nuovo: - Il piacere è tutto mio, Fred! -
Fred diventò tutto rosso e cominciò a blaterare: - quindi saremo compagni di stanza, noi tre! Che bello, io, il principe Heric e Yari! !-
Non capivo se lo schok di avere il principe nella sua stessa stanza gli fosse passato oppure no, fatto sta che quando vide che nessuno rideva con lui, smise e si scusò.
- Non ti preoccupare Fred! Dove vuoi dormire? - chiesi io.
- Beh ecco, mi ero messo nel letto a castello, quello di sopra, ma se tu vuoi, te lo cedo volentieri! -
- No, va bene così - dissi, buttandomi nel mio nuovo letto e sprofondando nel morbido cuscino.
Rimasi per un attimo a osservare la stanza.
Sembrava la camera che usavano noi agli scout!
Era piccola, ma confortevole; c'erano tre letti: uno a castello e uno normale.
Una porta finestra che dava su un balcone; il bagno e un grosso armadio di legno massiccio con inciso, sulle ante, il drago.
Mi voltai su di un fianco e guardai Heric, dall'altra parte della stanza, steso sul suo letto.
- Che c'è Yari? - mi chiese fissando il soffitto.
- Niente, pensavo...-
Lui mi guardò con i suoi bellissimi occhi: - A cosa? -
Com'era curioso...
- Alla Terra...al mio pianeta...ai miei genitori e ai miei amici...- dissi con un velo di tristezza nella voce.
- Tu vieni dalla Terra? - mi chiese Fred, dal letto sopra il mio.
- Si...dal pianeta azzurro -
- Non pensavo che ci fossero ancora Hunters li...- mi disse Fred.
" Hunters?" pensai.
- Esistevano cacciatori sul mio pianeta? -
Fred comparve a testa in giù, dal suo letto e mi guardò stupito.
Anche Heric mi guardò nella stesso modo.
- Che domanda è? Tutti lo sanno che una volta la Terra era chiamata Palace Supreme of Hunter...- mi disse Fred a testa in giù.
- Devi sapere...- continuò Heric, capendo che non ero informata su questa storia: - …che sulla terra un volta c'era la concentrazione massima di bestie mistiche e di domatori. Infatti un tempo i cacciatori erano centinaia e centinaia. La Terra era la loro casa e da lì controllavano gli altri pianeti e le altre dimensioni, come Pacified Garden. Un giorno però successe qualcosa che non doveva succedere...un cacciatore più avido degl'altri sciolse la sua anima per liberare oscure magie e ottenere il controllo di quel pianeta...si dice che tutti scapparono via, nelle altre dimensioni e che solo cinque cacciatori rimasero a combattere il male...Prova ad indovinare chi erano -
Heric mi guardò, ma io non risposi, presa dal suo racconto.
- Il Dragon, Taurus, Golden Eagle, Basilisk e il quinto di cui non sappiamo né il nome, né il potere. Si dice che quest'ultimo cacciatore costrinse i suoi amici a scappare dal campo di battaglia ed a lasciarlo da solo, ma loro non lo abbandonarono e insieme lo sconfissero, pagando però un gran prezzo: il male, prima di morire, lanciò una maledizione e dichiarò che mai più nessuno sarebbe diventato un cacciatore e che tutti sarebbero rimasti senza i loro poteri e senza le loro anime. Ma il cacciatore misterioso scacciò questa maledizione salvando l'intera galassia, pagando però con la sua vita. Gli altri cacciatori fecero ritorno a Pacified Garden e proclamarono la Terra un pianeta vuoto, cioè senza nessun potere. Innalzarono le mura in modo da proteggere l'intero universo e decisero che loro ne sarebbero stati i custodi. Con il tempo però, si scoprì che la maledizione lanciata si era avverata solo in parte: in pochi, tuttora, riescono a diventare cacciatori, ma con il passare degl'anni le probabilità aumentano e sembra che tutto stia tornando normale, come un tempo...-
Ero sconcertata da quella storia, non sapevo cosa dire: - Dove hai imparato queste cose? -chiesi.
- A scuola...e i nostri padri le hanno sempre raccontate così...-
Heric sbadigliò e si voltò dall'altra parte: - Sono stanco ora...buona notte...-
Fred tornò sul suo letto: - Buona Notte! -
Io rimasi ancora un pò a pensare e poi la stanchezza cominciò a farsi sentire.
Tirai fuori la foto, che raffigurava me e mio fratello, e le diedi un bacio, sussurrando: - Buona notte, Marcus -
Chiusi gli occhi e mi addormentai con la foto sul cuore.
continua..
come sempre ringrazio la mia maestra, Santangelo ( che è davvero un angelo con me ^^!) e tutti quelli che hanno letto la mia storia e recensito!
Grazie!
Baci,
GoddessHaruna
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Vieni a farmi visita se ti va!
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