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[TOPIC UFFICIALE] Rome Casus Belli Gold

Ultimo Aggiornamento: 26/12/2022 16:56
02/12/2012 16:12
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Tribunus Angusticlavius
Mod "Rome Casus Belli Gold" - versione corrente: 1.9.2

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Questa mod è ad esclusivo uso personale, pertanto nessun suo elemento può essere incorporato ad altre pubbliche mod senza il permesso di Modred (solo nei casi di autori appartenenti all'Alaudae Team) o del suo specifico autore (in TUTTI gli altri casi) - cortesemente, osservare la sezione dei crediti.

INSTALLAZIONE

Bisogna avere installata una copia pulita di Rome - Total War vers. 1.5, quindi libera da qualsiasi MOD o altro.
Procedere in questo modo:

• Installare Rome Total War (possibilmente una versione italiana)
• Installare gli aggiornamenti che portano alla versione 1.5 (prima la patch 1.3 e poi la patch 1.5)
• Installare Rome Casus Belli 1.8.0 Gold
• Installare RCB - Patch 1.9.2  

DOWNLOAD LINK:

- OneDrive: 1.8.0

RCB - PATCH 1.9.2

DOWNLOAD LINK:

- OneDrive: 1.9.2
 

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NUOVE CARATTERISTICHE DI CASUS BELLI:

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1 - Nuova mappa provinciale, "Trophaeum - 551 AVC", che avrà inizio nel 202 a.C. e terminerà nel 180 d.C. (morte di Marco Aurelio).

Il quadro delle fazioni e dei territori è simile a quello della solita campagna imperiale, salvo differenti situazioni dovute al diverso contesto storico e geo-politico. La mappa è quella importata da Roma Surrectum II, ma con moltissime, innumerevoli modifiche rispetto alla versione originale.


2 - Eliminati i 4 turni per anno e prolungata la campagna "Rome Casus Belli" fino al 211 d.C. (morte di Settimio Severo).


3 - Di seguito è presentato il quadro generale delle principali novità.

clicca qui:
Patch 1.8.5


clicca qui:
Patch 1.9.0


clicca qui:
Patch 1.9.1


clicca qui
Patch 1.9.2


P.S.

Una prerogativa è stata introdotta in Casus Belli già da Modred, ai tempi della versione Classic Game:

Il nome di ogni insediamento sulla mappa di ogni campagna di Casus Belli
(purché risulti in possesso della propria fazione) è modificabile intervenendo sulla pergamena dello stesso, cliccando sul suo nome.
Sarà dunque possibile, conquistatone uno, ribattezzarlo con un nome del tutto differente, oppure, semplicemente,
adattare la sua denominazione alla cultura della propria fazione.
Tale prerogativa già è pre-impostata per la mod, grazie all'impostazione "EDIT_SETTLEMENT_NAMES:TRUE", rinvenibile in fondo al file
preferences.txt, presente nella cartella d'installazione della mod.
E' sempre possibile disattivarla, sostituendo con "EDIT_SETTLEMENT_NAMES:FALSE" nel file predetto.

Per chi possiede Windows 7 o Vista, si rinvia al punto 3a) della seguente sezione per la modifica del file preferences.txt.


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CONSIGLI

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1) Visto che la mod sovrascrive il gioco originale, si consiglia di avere una copia di Rome Total War 1.5 sul disco rigido. Ecco come fare:

Per installare due copie di Rome Total War sul disco rigido è semplice. Procedete così:

a). installate normalmente la vostra copia di Rome Total War ed aggiornatela all’ultima versione (1.5),
poi create un'altra destinazione (dove volete...ma consiglio sotto la destinazione "Activision") con un altro nome, ad esempio “Rome Casus Belli”.
Copiate il contenuto della prima copia (installata regolarmente) in questa destinazione (sono quasi 2,5 Gb).
Create infine un collegamento con il file eseguibile del gioco e trascinatelo poi sul desktop.
Se volete cambiategli l'icona....

b). Lanciate il gioco, questo funzionerà a meraviglia. Su questa copia installate tutti i mod che volete....
per fare queste operazioni e le altre che seguiranno si consiglia di usare l’ottimo gestore di files "Total Commander",
che trovate al seguente indirizzo www.ghisler.com. Questo sito è anche in lingua italiana e quindi risulta facile ed intuitivo da usare.

c). Fate una capatina nel menù opzioni per adattare il gioco al proprio PC, in quanto sono
state cambiate le impostazioni grafiche e del suono.

2) Cancellare la destinazione Data\Vegetation prima di installare la mod. In questo modo si avrà una vegetazione ancora migliore,
anche se gli alberi, visti in lontananza, appariranno tagliati (un difetto grafico che invece non appare se non si elimina la destinazione menzionata).


3) L'interfaccia di battaglia è stata modificata; volendo velocizzare il movimento, premere CTRL + T.

Per ripristinare l'interfaccia di base, basta modificate la dicitura MINIMAL_UI:TRUE in MINIMAL_UI:FALSE all'interno del file preferences/preferences.txt, che si trova nella cartella d'installazione della mod.



3a) Per chi possiede Windows Vista o 7:

- In "Pannello di Controllo", selezionare "Opzioni Cartella": alla sezione "Visualizzazione", spostare la spunta su "Visualizza cartelle, file e unità nascosti".

- Andare in (C) Utenti\nome utente\AppData\Local\VirtualStore\Program Files\Activision\Rome total war (o diversa destinazione ove è installato Casus Belli):

Troverete una cartella di nome "preferences", con dentro il file preferences.txt: aprirlo e modificare la dicitura MINIMAL_UI:TRUE in MINIMAL_UI:FALSE .



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AVVERTENZE

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Per chi installa la mod nella cartella del gioco originale (di solito: Programmi\Activision\Rome total war),
si consiglia vivamente di eliminare, se presente, la sotto-cartella “alexander” (Programmi\Activision\Rome total war\alexander), per assicurarsi che la mod funzioni.


IMPORTANTE (per tutti) !!
Per chi possiede Windows 7 o Windows Vista, bisogna modificare il file eseguibile “RomeTW-BI.exe”, oppure “rometw-alx.exe”, altrimenti “RomeTW.exe”
a seconda del motore con cui si vorrà far partire il gioco:

- Cliccate col destro sul file e poi cliccate su “Proprietà”.
- In alto poi cliccate su “Compatibilità”.
- Alla voce “Esegui il programma in modalità compatibilità per”, scegliete la voce di Window XP (Service Pack 3),
poi salvate cliccando sulla casella, cosicché apparirà su di essa un segno di spunta.
- Alla voce “Esegui questo programma come amministratore” cliccate sulla casella e apparirà un segno di spunta
(il file deve essere eseguito come amministratore!).
- Salvate tutto cliccando in basso su “Applica”, poi chiudete il file.


Per chi possiede invece il sistema operativo Windows 10, al fine di giocare a Rome Total War e, di conseguenza, a Casus Belli, sembra necessario modificare, nel file "preferences.txt", la voce "AA_QUALITY:AA_LOW" in "AA_QUALITY:AA_off".



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COMPATIBILITA'

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Rome Casus Belli Gold è compatibile con i motori di Rome Total War (v. 1.5),
Rome Total war Barbarian invasion (v. 1.6) e Rome Total War Alexander (v. 1.9).
Chi intende giocare a Casus Belli con Rome Total War 1.5, non deve fare nulla.

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COMPATIBILITA’ CON RTW:BARBARIAN INVASION V.1.6

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Chi ha installato Rome Total War Barbarian Invasion (1.6) e vuole avviare la mod con BI,
deve avere il file “RomeTW-BI.exe” nella cartella d’ installazione di Rome total war.

esempio: Programmi\Activision\Rome total war.

Se la mod è installata su un’ altra cartella rispetto a quella di Rome Total War originale,
si deve copiare il file “RomeTW-BI.exe” dentro la specifica cartella d’installazione di Casus Belli.

esempio: Programmi\Activision\Casus Belli.

Poi si dovrà cambiare la destinazione del file "RCB.bat", presente nella cartella d’ installazione di Casus Belli:

- Cliccate col destro su questo file, poi cliccate su “modifica”.

Vi apparirà il blocco note di questo file, in cui c’è scritto:

RomeTW.exe -nm -show_err -enable_editor -movie_cam

- Eliminate questa scritta, poi scrivete al suo posto:

RomeTW-BI.exe -nm -show_err -enable_editor -movie_cam

- Salvate e chiudete il file. Poi cliccate normalmente sull’icona di Casus Belli sul desktop.

Giocherete a Casus Belli col motore di Barbarian Invasion.
L’intelligenza artificiale sarà migliore. Le armate faranno più sbarchi, se abilitate in tal senso.

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COMPATIBILITA’ CON RTW:ALEXANDER V.1.9

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Chi ha installato Rome Total War Alexander (v. 1.9) e vuole avviare la mod con Alexander,
deve avere il file “rometw-alx.exe” dentro la cartella dove è installato Rome total war.

esempio: Programmi\Activision\Rome total war.

Se la mod è installata su un’ altra cartella rispetto a quella di Rome Total War originale,
si deve copiare il file “rometw-alx.exe” dentro la specifica cartella d’ installazione di Casus Belli.

esempio: Programmi\Activision\Casus Belli.

Poi si dovrà cambiare la destinazione del file “RCB.bat”, presente nella cartella d’ installazione di Casus Belli:

- Cliccate col destro su questo file, poi cliccate su “modifica”.

Vi apparirà il blocco note di questo file, in cui c’è scritto:

RomeTW.exe -nm -show_err -enable_editor -movie_cam

- Eliminate questa scritta, poi scrivete al suo posto:

rometw-alx.exe -nm -show_err -enable_editor -movie_cam -noalexander

- Salvate e chiudete il file. Poi cliccate normalmente sull’icona di Casus Belli sul desktop.

Giocherete a Casus Belli col motore di Alexander.
L’intelligenza artificiale sarà più avanzata e più aggressiva.


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ATTIVAZIONE SCRIPT

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Ogni volta che si inizierà una nuova campagna, comparirà in altro a sinistra il mèntore dei consigli (l'advisor).
Cliccate su “Mostrami come” e gli scripts verranno attivati.


CARICAMENTO IN UNA CAMPAGNA SALVATA:


Dopo aver caricato una campagna salvata, il mèntore dei consigli non apparirà automaticamente.
Perciò sarà possibile attivare gli scripts in diversi modi alternativi:

1) Cliccando su un insediamento della vostra fazione sulla mappa strategica.
2) Cliccando sul pannello di riepilogo della fazione (il pulsante con il logo della fazione).
3) Cliccando sul pannello delle costruzioni.
4) Cliccando sul pannello di reclutamento.

Il mèntore comparirà automaticamente in alto a sinistra.

Cliccate su “Mostrami come” e gli scripts verranno attivati.

ANOMALIE:

Capiterà, anche se si avrà premuto ad inizio campagna sul bottone “Mostrami come” del mèntore, che lo script non funzionerà.
Infatti potrete notare, dal primo turno, che nella scheda degli edifici degli insediamenti non sarà presente l’edificio “Riforma Manipolare”
(nelle fazioni non romane questo avrà come icona un legionario completamente nero).
Se lo script non si sarà attivato, chiuderete il gioco e poi lo riaprirete,
poi inizierete una nuova campagna e, una volta apparso il mèntore dello script, lo attiverete cliccando su “Mostrami come”.
Questo funzionerà correttamente.



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CREDITI - CREDITS

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Historic ALAUDAE TEAM (Rome Casus Belli creator and first developer)

Riczu74, Modred
Topus Magnus, Sirius21
Davide.Cool, Sextus
$Elendil$, Blackfire
Luciano B, Fenno
Traiano1978, Quintillanus
SmeaGollum, Quintus Fabius Maximus

Game Balancement and other improvements

Dio0

ROME CASUS BELLI GOLD VERSION CREATOR AND GENERAL DEVELOPER

Iulianus Apostata

Skinning, mapping, scripting (general developing)

Iulianus Apostata

Text editing and review, gameplay improvement (general developing)

Iulianus Apostata

Refinement, setting, historical research (general developing)

Iulianus Apostata

Beta testing and a lot of other improvements (general developing)

Iulianus Apostata

"Trophaeum 551 AVC" campaign creator and main developer

Iulianus Apostata

Improved gameplay and other improvements

Fusen

Refinement, setting, other improvements

Costantinus, LegioXIIIGemina

Private Beta testing

Ironman1989, N_Revo, LegioXIIIGemina

Text Review

P. Cornelius Scipio86, C. Iulius Caesar

Report for the 105 a.C. Bug fix

maurix.mauro

Servian Wall textures 1.0, BETTER WATER 1.0, WATCHTOWER ROMANA 1.0

Davide.Cool

Eastern and african strat map city models

Pacco

A lot of models, some textures and animations

Prometheus

Several animations

Signiferone

Corrected animation for the roman Triarii

Gaio Giulio Patrizio & Maximo Decimo Meridio

New Slinger animations

Medusa0

New formations

Sinuhet

Suggestions

Lucio_Sertorio, LegioXIIIGemina

Historical advising

Drtad, franco.scaglia, Costantinus, LegioXIIIGemina, Antioco il Grande

Some naval cards, several animations, basic battle of Carrhae, new projectile models

Europa Barbarorum team

Some models and skins

Rome Total Realism team, Legion III

Some models and skins (special thanks for their avaiability)

Algaman and Milner

Europa 270bc v9 campaign map

Webbird

"La Rivolta di Boudicca" (Boudicca's Revolt) campaign map

The Trivium Organization

Roma Surrectum II basic campaign map (for "Trophaeum 551 AVC" campaign)

Tone, dvk901, and the rest of Roma Surrectum II Team

Some custom improvements for Roma Surrectum II campaign map

franco.scaglia, LegioXIIIGemina, Lucke Vader

Cilician pirates and Bastarnae mercenaries skins

Warspite

Numidian models and skins

Laca

Eastern legionary model, some armenian skins, iberian standards

It1956 and the rest of SPQR:TW team

Cesarian legionary model and basic skin

Ferres

Some new skies

Roma Surrectum Team

Some new character traits; basic greek and roman traits system

dvk901, Calvin, Tone, as well as the RS II Team

Basic supply traits

Europa Barbarorum team

Pilum and imperial pilum models and textures

Res Gestae Total War Team

African Forest elephant with turret (model)

Draknar's Mod Collection, AE, AEE (special thanks to Limes)

Mapmod: Trees, Textures, Sea v. 1.7 (TWCenter)

Charge

New Onagers and Heavy Onagers

Orijah (autor); with permission of Milner

Player restrictions on attacking allies (TWCenter)

Archaon

A new wonderfoul basic loading screen; audio fix for event roman final victory

LouisAquila

Basic Battle of Magnesia (RTW Heaven)

RomaVictor

Basic Battle of Cannae (TWCenter)

Macchi

Basic Battle of Aquae Sextie (RTW Heaven)

Primigenia

Basic Battles of Zama and Pharsalus (RTW Heaven)

Carlkevad

Special thanks to

TWCenter and Totalwargamesitalia communities and forums (for support and help)

For the great publication of Rome Total War

Activision, Feral Interactive

SPECIAL THANKS FOR THE GREAT CREATION OF ROME TOTAL WAR AND M2TW

The Creative Assembly
[Modificato da Iulianus Apostata 26/12/2022 16:56]
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

02/12/2012 16:47
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beh complimentoni, la proverò sicuramente ;)


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
02/12/2012 16:47
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Ragazzi non ci crederete, ma proprio oggi che ho pubblicato la mod su Total War Center, sul forum di Casus Belli e in privato (mi è arrivato un PM) StealthFox ha espresso la disponibilità dello staff del sito per la pubblicazione della release di CB sulla Front Page del sito! ;-)
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

02/12/2012 17:06
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Tribunus Laticlavius
Il Pagano
grande iulianus!!

"TV REGERE IMPERIO POPVLOS ROMANE MEMENTO, PARCERE SVBIECTIS ET DEBELLARE SVPERBOS",(ricordati o romano, che dovrai reggere col tuo potere le genti, perdonare i vinti e domare i superbi, Virgilius, Aeneis liber VI, vv. 852-854)






02/12/2012 17:11
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Tribunus Angusticlavius
;)

Ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuto nel compimento di questo gioiello Italiano, in particolare coloro che mi hanno aiutato nelle consulenze storiche, nel modding e nell'incoraggiamento.

"Che ti importa del mio nome, grida al vento Fante d'Italia e morirò contento!"

- Accademia Militare, Modena
[Modificato da Iulianus Apostata 02/12/2012 17:13]
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

02/12/2012 17:14
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ottima notizia julianus!!!
02/12/2012 17:14
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Tribunus Angusticlavius
Evviva!! Congratulazioni e grazie per avermi aggiunto nei crediti [SM=g8336]!

Comunque ho un problema, ho provato a scaricare la mod ma non ci riesco. Odio quel sito, non è la prima volta che non riesco a scaricare [SM=g8286]

Prima arrivo qui, allora tutto contento clicco dove mi dice lui ( your download will start shortly ecc. )



Dopodichè mi appare quest'altra pagina dove non c'è assolutamente alcun riferimento al download tranne quella scritta in alto a destra la quale diche che il download è già avviato che dopo qualche secondo scompare. Ho aspettato ma non succede niente.



Non è che per favore potresti upparlo anche su un altro sito quando hai tempo, se puoi? Grazie :)
[Modificato da Legio XIII gemina 02/12/2012 17:16]


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

02/12/2012 17:18
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Tribunus Angusticlavius
si, lo pubblicherò anche su Game Front;) Devo farlo pure a breve, prima che perda i diritti per modificare il topic.

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Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

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«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

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Tribunus Angusticlavius
Fantastico Iulianus, grazie per la tua disponiblità e ancora una volta per il lavoro


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Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
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sendo lo spirto già da lei diviso,
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« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

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« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

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Tribunus Angusticlavius
di nulla ;)
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(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

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«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

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«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

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02/12/2012 18:29
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Tribunus
a me lo fa scaricare ma poi non me lo fa aprire,ce qualcun altro che ha lo stesso problema?
02/12/2012 21:50
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Centurio
Aspettavo questo giorno da quando mi sono registrato!!
Grazie per tutto il tempo e la fatica che ci hai messo, non vedo l'ora di provarlo.

« Apparve allora il Crimiso e si videro i nemici che lo stavano attraversando: in testa le quadrighe con le loro terribili armi e già pronte alla battaglia, dietro diecimila opliti armati di scudi bianchi e che, a giudicare dallo splendido armamento, dalla lentezza e dall'ordine con cui marciavano, si suppose che fossero Cartaginesi. » (Plutarco, Vite Parallele, Timoleonte, 27)


02/12/2012 22:39
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Miles
Re:
enzo1@, 02/12/2012 18:29:

a me lo fa scaricare ma poi non me lo fa aprire,ce qualcun altro che ha lo stesso problema?




idem
02/12/2012 23:51
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puo essere che sia un problema del sito,speriamo che scaricandolo da gamefront si risolve il problema.
03/12/2012 10:13
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Miles
Problem
I downloaded the game but not installed. why?
03/12/2012 13:36
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Tribunus
we have the same problem too,maybe with new link everything will be solved.
03/12/2012 17:35
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Roma Victrix
Che soddisfazione essere nei credits, ma non fate sapere in giro che ho corrotto Iulianus per esserci [SM=g8298]
[Modificato da Costantinus 03/12/2012 17:36]

___________________________________________

"Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)

"A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare" (Marco Aurelio)

"Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)

03/12/2012 19:44
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Tribunus Angusticlavius
Re:
Costantinus, 03/12/2012 17:35:

Che soddisfazione essere nei credits, ma non fate sapere in giro che ho corrotto Iulianus per esserci [SM=g8298]



ahahahahahahah ;)la tua presenza nei credits è più che meritata!

Ragazzi c'è l'annuncio del mod sulla homepaga di TWC.

Intanto carico la mod anche su un altro sito.


[Modificato da Iulianus Apostata 03/12/2012 19:49]
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IULIANUS IL VOLSCO

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«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

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-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

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03/12/2012 21:06
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ottimo iulianus,anche perchè dal primo link l ho riscaricata ma non me la apre...cmq ancora complimenti x la mod!!!
04/12/2012 08:04
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Miles
Saluti a tutti sono un nuovo iscritto al forum e mi sono presentato nell'apposita sezione qualche giorno fa. Sono un appassionato dei giochi strategigi Total War e li compro da quando è uscito il primo e precisamente il vecchio Shogun. Vengo subito al dunque la mia domanda è la seguente: ho già installato il mood 1.7.0 Rome Casus Belli, per quanto riguarda l'installazione del nuovo 1.8.0 mi conviene disinstallare tutto e poi installare il nuovo mood, oppure posso intallare sopra la vecchia intallazione 1.7.0-
In atteso della risposta mi permetto di fare i complimenti a tutti quelli che hanno speso il loro tempo per realizzare questo lavoro e a tutti dico grazie.
04/12/2012 10:41
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Tribunus Angusticlavius
Ciao,

Grazie a tutti per il sostegno ;)

Per quanto riguarda l'installazione della 1.8.0, bisogna installarla su una copia pulita di Rome total war, come ho scritto in prima pagina. Pertanto nessuna altra mod, o versione precedente di Casus Belli, deve essere presente.
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(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

04/12/2012 12:47
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ma il fatto che l installer non funzioni dipende dal sito?
04/12/2012 13:23
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Re:
enzo1@, 04/12/2012 12:47:

ma il fatto che l installer non funzioni dipende dal sito?



Credo di sì,

Anche perché io riesco ad aprire l' auto-installer avendolo sul desktop. Ci mette un pò di tempo perché lo devo aprire da amministratore (ho Windows 7)

In ogni caso ho creato un altro tipo di installer, un archivio 7 zip auto estraente che contiene la mod.

Lo sto caricando su Gamefront, ma dubito che riuscirà a finire entro le 14.30 (devo prendere il treno)

Al limite stasera quando torno lo rimetterò in upload e per dopo cena sarà disponibile il nuovo link.



[Modificato da Iulianus Apostata 04/12/2012 13:25]
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Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

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«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

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«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

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«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

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04/12/2012 13:28
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ottima notizia!!!ps ho provato in tutti i modi di aprirlo,mettendolo sul desktop,da amministratore l ho anche scaricato 2 volte ma niente non vuole partire...
04/12/2012 13:38
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allora è sicuramente il sito che lo ha rovinato: a saperlo avrei prima protetto l'auto-installer con archivio win.rar, poi lo avrei messo in rete.

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Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

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«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

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04/12/2012 15:40
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idem non si apre, ho tentato con xp, 7 e ubuntu niente..
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nada non funge
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nuovo link disponibile in prima pagina!

Ma a quanto pare anche Gamefront da problemi...la pagina web salta. Mi sono accorto solo ora. E' un problema che si verifica con tutti i files caricati in quel sito! Ho provato a scaricare anche Res Gestate Total War da lì, e il problema c'è sempre!

Forse tra qualche giorni aggiustano la cosa.
[Modificato da Iulianus Apostata 04/12/2012 23:32]
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(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

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05/12/2012 00:45
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iulianus se gamefront dovesse continuare a non funzionare prova anche con rapidshare o meglio ancora con deposit files,poco tempo fa ci ho caricato battle for the baltic x stainless steel senza problemi.
[Modificato da enzo1@ 05/12/2012 00:49]
05/12/2012 10:11
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Ma porca miseria [SM=g8286] ,mi sa che è un complotto interplanetario [SM=g8355] organizzato per non farci giocare questa meravigliosa mod
Speriamo bene
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