Secondo quanto all'epoca riportato qui
freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=2958&idd=5181
si potrebbe pensare l'esatto contrario.
Peraltro già al tempo della guerra erano state fatte della analisi sulla faccenda e lo stesso Nativi era intervenuto su "Il Giornale" ridemensionando certi patemi d'animo.
Ho letto l'articolo e devo dire che liquidando la faccenda in poche righe tralascia alcuni elementi che, al contrario, sono di fondamentale importanza e che saranno certamente oggetto di analisi da parte degli israeliani.
Chissà se mai ne verremo a conoscenza. Ne dubito.
Innanzitutto dire che 50 carri sono stati colpiti significa poco se non si sa quanti erano stati impiegati complessivamente.
Seconda cosa nulla si sa delle condizioni operative nelle quali si sono ritrovati ed in particolar modo se si trattava di carri isolati. Non si sa nemmeno quanti colpi hanno incassato prima di essere penetrati.
Sono citate le versioni dalla 2 alla 4 ma sarebbe opportuno sapere se esiste una diversa vulnerabilità delle stesse.
In realtà dei 50 carri 20 sono quelli distrutti (presumo si intenda "non recuperabili") mentre gli altri dovrebbero essere stati riparati.
Di questi venti prima si parla di 4 carri saltati su cariche esplosive e poi di sei carri distrutti dalle mine e quattordici dai missili. Presumo quindi che quattri carri siano stati colpiti da IED e due da mine convenzionali.
Per quanto riguarda le perdite anche qui c'è da ragionare sulle cifre. Infatti si parla di 13 carristi morti sui quattro carri colpiti (tre equipaggi + 1 carrista) ma negli altri casi si parla genericamente di 23 uomini colpiti su 10 carri mantre in 11 carri penetrati non ci sono state perdite.
Ammettendo che i 23 carristi siano morti si ha che su 50 carri e 200 uomini d'equipaggio:
- il 45% dei carri colpiti è stato perforato,
- circa il 10% dei carristi dei carri colpiti in totale è andato perso contro quasi il 95% degli equipaggi coinvolti in esplosioni da mina,
- su dieci carri colpiti e 40 uomini d'equipaggio circa il 55% del personale è andato perduto.
L'unica cosa che si può concludere a mio avviso è che la minaccia futura restano gli IED e le mine mentre i missili controcarro sono più facilmente controllabile tramite i soliti sistemi di coordinamento con la fanteria e l'aviazione.
In ogni caso sono convinto che in funzione della missione svolta il Merkava abbia comunque offerto un surplus di protezione rispetto a qualunque altro mezzo disponibile in teatro.
Dubito seriamente che carri di altro tipo, ed in primis l'ARIETE, avrebbero potuto fare di meglio.
Ciao
Pierantonio
Rolleiflex SL66. Un apparecchio fotografico costruito per voi: ci congratuliamo vivamente per la vostra scelta! Ci rallegriamo sin d'ora per i successi fotografici che otterrete con la vostra SL66.
Sono il socio n. 9 del MILLENIUM ROLLEI CLUB ITALIA.