oggi 4 Novembre una riflessione

E’ sempre difficile scrivere qualcosa in merito a questa giornata senza cadere in retorica, senza che poi qualche critica ti piova addosso, perché è ovvio che qualsiasi cosa scriverò a qualcuno non andrà bene, non perché l’ho scritta io e se fosse solo per questo la critica l’accetterei, ma perché in Italia, parlare di Forze Armata, di Patria, di Italia, non è mai semplice e polemizzare è sempre facile Un tasto sempre delicato, un argomento dolente da toccare in un un Italia unita solo per i nostri comodi, in un Italia dalle bandiere tricolori usate solo per sventolarle allo stadio o ai caroselli nelle partite vinte mondiali , ma scomode e chiuse nella quotidianità.
Un italia che ditrugge e oltraggia i monumenti dei propri caduti, un Italia, che non rispetta e non ricorda le morti dei propri padri, dei propri nonni nel loro sacrificio. Un Italia, che la storia la vuole vedere da lontano o quando puo trovare vantaggio per darci contro e parlarci male con un disfasttismo tale perché in questo siamo bravi nel farci del male da soli .
Un Italia che gode alla morte di un poliziotto o carabiniere, Un Italia, che festeggia gridando ignobilmente 10, 100, 1000 Nassirya invece di gridare dal dolore e piangere quei morti come fratelli o figli. Un Italia che accetta tutto questo, un Italia che non insegna i valori, valori che trovano sempre meno spazio , tranne per la volontà di singoli.
Qualcuno dirà: vero ma sono in pochi ad essere così ad essere contro , e sono sempre quelli; si è vero ma c’e anche un Italia, che tutto questo solo lo guarda e che accetta tutto questo, un Italia che lo subisce passivamente. Un Italia che si vergogna delle tradizioni, del senso della patria, un Italia che non ama le ricorrenze di un certo tipo se non per farci i ponti al mare, un Italia che va come una barca senza timone.
Lo so l’Italia ha mille difetti, mille cose che non va, ma onorare e ricordare la storia, rispettare i caduti, quegli uomini in divisa lo si deve fare sempre aldilà di tutto quello che non va e non ci piace di questo Stato , ricordare il loro sacrificio, piangere per loro, sentirli sempre a fianco a noi ed esserne fieri, sapendo che ci sono state e ci sono persone cosi’ da ricordare sempre. .
Questa è l’Italia del 4 Novembre che vorrei vedere …e ricordare ogni giorno e non m'importa chi la vede diversamente e dopo aver letto questo questo post mi darà contro

Mauro

Condivido Mauro.
Grazie

Condivido in pieno.

Francesco

Condivido parola per parola.
Se ogni italiano condividesse questi valori il nostro paese sarebbe migliore.

Metto copia di quello che ho scritto ieri sul mio contatto Facebook e su un gruppo del mio comune in preda all'indignazione per la mancanza di partecipazione alla celebrazione del 4 novembre a Belpasso -Ct.

Scrive GIACINTA BRUNO.
Credo che questa foto rappresenti il miglior modo per evidenziare la totale e catastrofica differenza tra il nostro passato ed il misero, meno che mediocre presente che ci limitiamo a vivere.
Dire che io sia senza parole è banale ed inutile!
Per chi non lo sapesse...Oggi è il 4 NOVEMBRE!!!! OGGI È la Giornata delle Forze Armate e, soprattutto, la GIORNATA IN CUI SI COMMEMORANO I NOSTRI CADUTI!!!!!
96 anni fa il NOSTRO MILITE IGNOTO, dopo un lungo e lento viaggio in treno, partito da Aquileia il 28 ottobre 1921, veniva tumulato presso l'Altare della Patria a Roma dopo l'inchino di tutte le bandiere storiche di tutti i reggimenti delle forze armate italiane , davanti le rappresentanze di combattenti, vedove, madri, bambini rimasti orfani di guerra che porgevano il loro saluto davanti il passaggio del loro 'babbo glorioso'!
Che cosa è rimasto di tutto ciò??!!!! Il più profondo e catastrofico NULLA!
Come per gli anni precedenti i miei tre piccoli bimbi, mio marito ed io abbiamo fatto in modo di essere presenti alle 10:29 davanti al Municipio per veder apporre la corona d'alloro sotto la lapide intitolata ai nostri 'eroici caduti e prodi combattenti'. Il manifesto affisso lungo tutto il nostro paese era molto chiaro riguardo agli orari : ore 10:30 in Piazza Municipio deposizione corona d'alloro sulle lapidi commemorative. Ore 11:00 Monumento ai Caduti - deposizione corona d'alloro.
Ebbene..gli unici civili presenti puntuali siamo noi 5 con i nostri piccoli tricolori. Puntuali anche due Carabinieri in uniforme, i nostri Bersaglieri ed i Vigili Urbani. Unica figura della nostra amministrazione è (...). Per il resto....il deserto! Aspettiamo 5, 15, 30 minuti...Si avvicinano altre due figure (una è mia madre) e del resto nemmeno l'ombra! Questa è una commemorazione nazionale!!! Il ritardo è intollerabile ma l'assenza è inaudita e condannabile!!!!!
Dove è l'Amministrazione che invitava i belpassesi a partecipare? Dove sono gli assessori, i consiglieri, dove sono i cittadini????
Questo è un discorso APOLITICO! Toccava a tutti e tutti avevano l'obbligo di partecipare!!!!!!!
Inizia una veloce commemorazione davanti al Municipio e poi di corsa in auto

Non capisco perché il post precedente si fermi alla frase 'e poi di corsa in auto'..Forse troppo lungo. Incollo qui la parte restante.

.....e poi di corsa in auto fino al Monumento.
Siamo sempre le stesse persone! Si aggiunge la famiglia del bersagliere (...)e del figlio, anch'egli Bersagliere. Non si fa l'alzabandiera per il motivo che manca proprio la bandiera!!!!! Non echeggiano il 'Silenzio' ne l'Inno Nazionale! Gli unici piccoli tricolori sono quelli che tengono in mano i miei figli e ne sono orgogliosa! Come può definirsi civile un paese che non ha memoria ne rispetto?
Ci si nasconde dietro le votazioni di domani. Che senso ha? I candidati sanno che proprio grazie al sacrificio dei nostri caduti nella Grande Guerra è stato esteso il diritto di voto ai cittadini non possidenti e non istruiti? Con quale faccia di bronzo potranno farsi vedere in giro domani quando hanno dimostrato di non interessarsi al nostro passato/presente?? E dire che siamo proprio all'interno delle commemorazioni del Centenario!
Dove erano le scuole????? Le insegnanti???? I dirigenti scolastici? Cosa e come pretendiamo di insegnare ai nostri studenti riguardo a senso civico e di appartenenza ad un popolo? Facile nascondersi dietro il sabato non scolastico!!! Queste sono commemorazioni che trascendono dai giorni di scuola! La presenza delle scuole deve essere obbligatoria! Dove erano stamattina i genitori degli studenti, i cittadini??? Possibile che nessun belpassese abbia nell'animo un sentimento di riconoscenza verso quei poveri caduti (mi verrebbe da aggiungere inutilmente)?
Mi vergogno del silenzio stridente lungo la XII traversa!
Sono orgogliosa di essere la 'pecora nera' di questa giornata. Il fatto che la mia famiglia sia uscita dal gregge dell'apatia belpassese mi rende piena d'orgoglio e mi dice che sto andando per la strada giusta!

SPERO CHE NESSUNO DI VOI AMICI BELPASSESI, CHE MAGARI AVETE POSTATO OGGI IMMAGINI PATRIOTTICHE, METTA UN 'MI PIACE' A CIÒ CHE HO SCRITTO..
SAREBBE L'APOTEOSI DI UN COMPORTAMENTO IPOCRITA ED INCOERENTE, DATA LA VOSTRA ASSENZA!

Grazie ai Bersaglieri di Belpasso, grazie alle Forze dell'ordine e ai Carabinieri!
É duro il confronto dopo lo scorso fine settimana ad Aquileia e Redipuglia! Li erano tutti presenti, i tricolori al vento, le scuole partecipavano leggendo lettere dal fronte...ed era sabato!!!! Saranno loro i matti a rinunciare a due ore del weekend? No! I matti siamo noi!
Le foto sono quelle che ho postato anche ieri...per far vedere la differenza tra i sentimenti di partecipazione di 'ieri' e di 'oggi'

Caspita mi dispiace Giacinta per quello che è successo... ma ancora c'è un 4 novembre (l'ultimo del centenario).... ma pure quelli dopo ...per riparare.
Forse con un progetto di un anno che parte dall'indignazione di oggi si potrà arrivare al prossimo 4 novembre con più consapevolezza nel tuo paese.





Approfitto anche per dire dove il 4 novembre c'è stato. A San Pietro in Guarano paese natio di Luigi Settino (MOVM) che ha anche una scuola dedicata a lui. Dopo il post sul valoroso ventenne che ha pubblicato Mauro sul blog mi son chiesta, i ragazzi di quella scuola sapranno chi è colui che ha dato il nome alla scuola? e con Fabrizio abbiamo segnalato alla dirigente scolastica il post.
La dirigente ci ha risposto subito:
Vi ringrazio moltissimo
per questa segnalazione
il giorno 4 novembre il nostro eroe sarà ricordato nella piazza del suo paese ed i nostri giovani allievi
leggeranno i loro pensieri
grazie ancora
e oggi mi accorgo che proprio il giorno prima della nostra segnalazione la dirigente aveva emanato una circolare apposita...
www.icsettino.gov.it/sito/wp-content/uploads/2017/10/circolare-4-novembre...

questo solo per cercare di trovare anche quel po' d'Italia che funziona e che ha a cuore i suoi caduti, anche del sud.

Per cui c'è speranza che i nostri ragazzi non saranno dimenticati... perchè in fondo quello che facciamo con la nostra passione è cercare di tener viva la memoria di quello che fu per poterla passare a chi rimarrà dopo di noi...altrimenti sarebbe solo una passione sterile...

in quanto alla riflessione di Mauro...
sa come toccare le corde giuste...
Grazie per aver condiviso!

Che bello! Brava questa dirigente!

Quello che io temo è la perdita della memoria. La ricorrenza del 4 Novembre era esplicitamente il ricordo dell'armistizio, della fine della Grande Guerra. Quando ero bambina era vacanza. Mia mamma ci faceva ascoltare alla radio i rintocchi della Maria Dolens trasmessi da Rovereto. Ci parlava della sua nonna e del suo dolore per la scomparsa di due dei suoi figli.
Nella scuola elementare che ho frequentato il proclama di Diaz era scolpito su una parete e poi, dopo averlo imparato a memoria, si cominciava a chiedersi cosa volesse dire. C'è anche nell'atrio della scuola dove insegno, nell'edificio delle elementari, ma dubito che qualche bambino lo conosca a memoria. Per contro grandi energie vengono spese per feste idiote, pagliacciate che non hanno nulla a che fare con la nostra storia.
Mi piacerebbe si tornasse a festeggiare il 4 novembre come anniversario della vittoria, che non è un'esaltazione della guerra ma, oggi soprattutto la celebrazione della sua fine e di tutti coloro che sono stati sacrificati in quella carneficina.

Perché non si fa una petizione allora? Chiedere che torni ad essere festa nazionale. Bisognerebbe coinvolgere obbligatoriamente tutte le scuole a preparare le celebrazioni collaborando col Comune. I destinatari devono essere proprio i bambini...sono loro che dovranno pensarci un domani!

Tranquilli, vedrete che l'anno prossimo , con la scusa dei festeggiamenti per i cent'anni dalla fine della guerra ,i nostri politici saranno tutti in prima fila.... per poi dimenticarsene per altri cent'anni...

Ma pensa te ... ed io che son qua ad aspettare che si arrivi al 5 novembre del prossimo anno ...

Penso.....ora che mi sono tanto prodigata per raccogliere i dati dei nostri quasi 120 caduti per richiedere medaglie (da prendere personalmente )per organizzare poi celebrazione..Dopo l'assenteismo di sabato.....Avro' un brutto colpo tra un po di mesi.

Giacinta77, 06/11/2017 11.06:

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Penso.....ora che mi sono tanto prodigata per raccogliere i dati dei nostri quasi 120 caduti per richiedere medaglie (da prendere personalmente )per organizzare poi celebrazione..Dopo l'assenteismo di sabato.....Avro' un brutto colpo tra un po di mesi.

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Perchè non provi un po' a pubblicizzare il lavoro che stai facendo? magari un articolo sul giornale locale... prova magari a smuovere le acque... io non son tanto esperta in questo tipo di meccanismi... ma magari qualcuno nel forum potrebbe darti qualche dritta su come risvegliare un po' i "concittadini assopiti"... forse...

...per curiosità... ma poi qualcuno su FB ti ha risposto?

Ciao! Avevo chiesto io di non metter nulla x evitare ipocrisie (visto l'assenza ). Pubblicizzero' tutto non appena avrò ritirato le medaglie. ...per evitare che altri si approprino dell'idea (come qui è costume fare). Il sindaco sa già. Dopo pubblicizzeremo la cosa per cercare soprattutto gli eredi. ...e solo dopo tutto ciò organizzeremo la commemorazione. Io non sarò nemmeno nominata....lo faccio solo per rispetto di quei 120 ragazzi

Nella lapide che ha postato Giacinta alla fine sta scritto:
(...) VIVANO NEL CUORE DI CHI RESTA.

a volte a chi mi chiede da dove derivi la mia passione per questo periodo storico, oltre ai "soliti" racconti del nonno che la guerra l'aveva fatta , al mio maestro elementare che ogni 4 novembre ( e questo per cinque anni) ci faceva cantare..Monte Grappa tu sei la mia Patria...
rispondo anche che il mio interesse per quel periodo storico è direttamente proporzionale al mio disgusto per i tempi attuali nelle loro mille sfaccettature. Sta a noi trovare in questo schifo di epoca le molte cose buone che in ogni caso ci sono e per fortuna non sono neanche poche. Sta a noi che ci occupiamo di queste cose senza secondi fini, se non quello di non far dimenticare quegli uomini e quei fatti di cento anni fa, farli vivere nel cuore di chi resta, sempre che chi resta abbia un cuore con cui ascoltare e comprendere...ma se non ce l'hanno, son quelli che manco si fanno vedere come alla cerimonia della "nostra" Giacinta

per tutto il resto ormai credo sappiate tutti come la penso riguardo tutto quello che riguarda il modo di ricordare e divulgare la Storia della Grande Guerra e quindi non sto ad annoiarvi ulteriormente.

Oer fortuna nel mio paese le cose sono leggermente migliori ogni 4 novembre l'amministrazione comunale organizza la cerimonia di commemorazione con la scuola elementare e la partecipazione è discreta (potrebbe essere maggiore ma non lamentiamoci).
Poi per l'anno prossimo io ed un mio amico abbiamo organizzato una giornata per ricordare tutti i caduti con tanto di richiesta di medaglie, siamo riusciti ad ottenere l'elenco dei cavalieri di Vittorio Veneto ( per non citare solo i morti!) e per finire verrà il professor Barbero a parlare di Caporetto.
Posso dire che il sindaco ci sta dando una mano, la cosa che mi ha lasciato perplesso e mi ha fatto anche un po arrabbiare e che parlando con altre persone, dopo la fine della cerimonia, mi sono sentito dare diciamo del fesso (in realtà era una parola più colorita in piemontese) perchè mi prendo il disturbo di andare a mie spese a ritirare le medaglie, mi sono messo a ricercare i nomi dei Cavalieri e organizzare l'arrivo del prof, secondo gli altri erano cose che doveva fare l'amministrazione comunale.
Ora tralasciando l'educazione civica per cui noi siamo il comune e noi ci dobbiamo dare da fare per migliorarlo non solo l'amministrazione, ho gentilmente spiegato che lo faccio per mio figlio di 8 anni.
perché se lui adesso e qui a giocare con il Tablet, con la lego fare scherma e tutte le cose che gli piacciono è perché il suo trisnonno è morto in un ospedale militare dopo che gli avevano amputato una gamba, il cugino è morto sul grappa, un suo propropro zio è morto di inedia dopo aver sparato per errore al suo compagno di branda.
E passando a giorni più recenti il suo bis nonno si e fatto la seconda guerra mondiale dal primo giorno del 1940 all' 8 settembre 1943 mentre il fratello è morto in Jugoslavia un altro prozio tornò dalla campagna di Grecia senza 9 dita dei piedi!
Purtroppo nonostante questo alcuni non lo capiscono altri invece si sono offerti di aiutarmi.Bisogna sempre avere un po' di speranza.

Ragazzi!!! Mi avete fatto accapponare la pelle! E' bello condividere con voi tutti i pensieri!
Luca...tranquillo...Non sei il solo 'fesso'! Anche io tornerò apposta in Friuli per ritirare le medaglie. Per il mio Francesco ho fatto un viaggio 'personale'...Lo meritava!
Dopo aver richiesto la medaglia singola ho avuto l'idea di prenotare le altre ed ho preferito e preferisco far tutto da sola...vi spiego il perchè:
- Non mi fido della diligenza altrui (dalle mie parti). Ho, quindi, cercato sull'Albo d'oro ogni singolo nome e stampato pagina. Adesso sto facendo elenco per poi spedirlo, spero in settimana, a Onorcaduti.
- Il Sindaco (siamo coetanei) è stato messo al corrente della situazione (dovrà pur collaborare!!!). Appena IO sceglierò la data lo informerò. Poi, se vorrà unirsi a noi, bene, se no andremo solo mio marito ed io . Non rinuncerei mai ad un'altra giornata come quella da poco vissuta! Purtroppo le date son poche nel 2018!
- Cosa più importante....Ho una 'missione'! Mio padre, storico, appassionato delle gesta di tutti coloro che ci hanno preceduto, mi ha trasmesso lo stesso amore per la Storia. Iniziai a sentir parlare di Grande Guerra all'età di 5 anni (al cimitero il 2 novembre mettevano all'ingresso un feretro x i Caduti su cui io mettevo sempre tanti fiorellini). Adesso mio padre manca da 11 anni ed io, avendo tre bimbi (due gemelli di 4 anni e mezzo ed una bimba di 6)mi sento in dovere di continuare nello stesso modo, per supplire la mancanza del nonno che li avrebbe incantati nello stesso modo. I miei figli DEVONO sapere! Questo compito spetta a noi!