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[Quest: Tempora] Due vecchie maghe (OK)

Ultimo Aggiornamento: 11/12/2016 11:56
01/12/2016 23:27
 
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Anya e Sylhel
RIASSUNTO: una scossa di terremoto all'improvviso fa tremare la fortezza ancestrale, facendo riversare i maghi fuori dalle loro camere. Anya, specchiandosi per caso in una vetrata, si scopre invecchiata di vent'anni. Nel corridoio viene raggiunta da Sylhel, la quale non sembra aver subito nessun cambiamento all'inizio, ma un attimo dopo inizia anche lei mutare sotto gli occhi della Suprema: occhi e capelli da neri diventano bianco lattiginoso. Preoccupate dalla cosa, le due maghe escono in strada per vedere se ciò sia successo anche ad altri, ma non riescono ad individuare niente di strano. Dopo aver lasciato un messaggio in bacheca dove invitano chiunque abbia subito qualcosa di anormale ad andare in fortezza, le due tornano a casa. Nella sala comune della fortezza decidono di usare le loro capacità per cercare di capire cosa sia successo. Anya utilizza Identificazione del Magico su Sylhel, mentre la fata cerca di leggere l'aura della Suprema.

COMMENTO: è bello avere degli spunti di gioco freschi e succulenti, un grazie a Suerte!

DA APPROVARE:
- Riguardo alla mia fata... Le fate non possono invecchiare ne il loro corpo subisce cambiamenti nel tempo, rimanendo praticamente immutate tulla la durata della loro vita. Però volevo lo stesso partecipare alla quest quindi ho giocato un compromesso facendo sbiancare occhi e capelli a Syl. La mia unica altra possibilità era far tornare Syl neonata in forma astrale, ma così mi sarei tagliata le gambe da sola perchè in quella forma è praticamente impedita qualsiasi interazione col mondo (una fata astrale non vede e non sente suoni, non ha un corpo, non può essere toccata ne toccare gli altri, non può comunicare ecc.) e quindi non avrei potuto più partecipare al filone praticamente. Spero vada bene lo stesso.

- Anya usa Identificazione del Magico liv.5 su Sylhel. In particolare:
Testo nascosto - clicca qui

Scopre qualcosa?

- Sylhel usa Percezione Auree liv.3 su Anya. In particolare:
Testo nascosto - clicca qui

Scopre qualcosa?

Scheda di congrega di Anya
Scheda di congrega di Sylhel
Descrizione skill di congrega

Spero di non aver scordato niente...


ANYA [appartamento->corridoi [T]] L'ha sentita quella scossa che ha fatto tremare l'edificio fin dalle sue fondamenta. Si è alzata dal suo giaciglio in fretta e furia, gettandosi indosso direttamente il mantello sul lungo camicione che usa per dormire e si è lanciata in una frettolosa analisi di muri e suppellettili. Qualcosa si è mosso, si è spostato o è caduto, ma non le sembra di scorgere alcuna crepa sui muri o sui pavimenti. Certo, la Fortezza Ancestrale è un edificio possente, con solide basi... chissà se altri edifici a Barrington hanno subito danni. Ma poi un dubbio... che sia accaduto qualcosa ad un confratello? Che siano le Gocce stesse ad averle inviato un monito, un avviso? Come ciocche è accaduto quando Fannith... scuote il capo, è stato diverso, molto diverso. Ma Quella sensazione di perdita dell'equilibrio fisico che ha provato, pareva un terremoto eppure nulla intorno a lei sembrerebbe confermarlo. Termina il giro d'ispezione senza incontrare anima viva per le scale o lungo i corridoi e, con passo meno concitato di poc'anzi, passerebbe ora accanto ad una finestrella, gettandovi un'occhiata fuggente. Solo allora, il rimando della sua immagine riflessa le farebbe arrestare il passo. Sconvolta, senza riconoscere il rimando di quello specchio improvvisato, si porterebbe entrambe le mani al volto, sfiorandosi, toccandosi, pizzicando le gote fin quasi a farsi male, il tutto solo per essere sicura che quel volto rugoso sia davvero il suo [...per tutti i demoni...] è un sussurro, ma ha mosso le labbra e la vetrata glielo conferma, quella vecchia che la guarda con lo stupore dipinto in volto >>>

ANYA [appartamento->corridoi [T]] altri non è che lei! Non ci vorrebbe molto, a chi ha l'esperienza della Suprema Maga Ancestrale a fare due più due, dovrebbe poter associare la scossa tellurica a ciò che le è accaduto... che poi si tratti di un varco temporale, di magnetismo, di accelerazioni nella rotazione terrestre o altro... beh, questo probabilmente nessuno può dirlo con le conoscenze dell'epoca, ciò che pensa Anya è che vi sia -di nuovo- qualcosa di magico, mostruoso, stregonesco, che non è stato sottoposto all'attenzione degli Ancestrali. E, adesso, tocca a loro risolvere il problema! Sospira, sbuffa, si accalora alquanto, nella ricerca delle sue pozioni e veleni, del suo pugnale... solo quando li avrà trovati e posizionati, i primi in cintura e il secondo nel calzare dx, senza curarsi di vestirsi sotto al mantello come dovrebbe invece chi ha la sua carica, decide di lanciarsi giù per le scale e lungo i corridoi, troppo sconvolta per pensare di tornare nei suoi appartamenti e cambiarsi. Il mantello è più che sufficiente stasera!

SYLHEL [esterno -> corridoio] Era seduta sul pavimento, la fata, immersa nell'oscurità praticamente totale della sua stanza nella Fortezza ancestrale, con gli occhietti semichiusi a rimuginare sul proprio dolore. Quando questo poi aveva iniziato a tremare all'improvviso, si era ritrovata a schizzare in aria in volo in preda allo spavento e allo sconcerto. La terra che trema è qualcosa di totalmente nuovo per questa fata! Il primo impulso è stato fuggire fuori dalla finestra e rifugiarsi all'esterno dove, sospesa a parecchi metri di altezza, si era sentita abbastanza al sicuro. E poi ha atteso una quantità per lei indefinibile di tempo, forse solo il necessario per calmarsi un minimo e ritrovare la lucidità. Solo dopo si è azzardata a tentare di ritornare all'interno, ma non prima di aver tastato i muri esterni della fortezza per assicurarsi che fosse tornata bella ferma. Eccola rientrare quindi, stavolta da una finestra semiaperta che da direttamente sul corridoio del piano inferiore. E qui inizia a svolazzare da una parte all'altra, senza una vera meta, ma soltanto alla ricerca di qualcuno. L'aura è ancora pulsante, segno della paura che ha avuto poco prima, e il visetto grigio è il ritratto dell'agitazione. Nell'aspetto però, chiunque la vedesse, non noterebbe nulla di diverso, perchè una fata rimane immutata nell'aspetto per tutti i secoli della sua esistenza. La si vederebbe come sempre, nuda e con i suoi monili, medaglione del drago e pentacolo, al collo.

ANYA [Corridoi [T]] Discende le scale, pensa e ripensa alla sua immagine riflessa... insomma, non è che sia proprio vecchia... è solo che fino a ieri aveva fra i 25 e i 30 anni suppergiù, era nel pieno della sua bellezza... sebbene non si possa definire una bomba sexy e la sensualità non sia mai stato il suo forte... invece si è svegliata di soprassalto con le rughe d'espressione ben marcate, le zampe di gallina a segnare ancor di più gli aloni scuri intorno agli occhi e la pelle delle gote... diciamo rilassata... giusto per essere gentili! Il fisico della nordica non sarebbe portato ad ingrassare, ma non faticherebbe a sentirsi i fianchi appesantiti, i lombi ingrossati e i seni cadenti. Cammina concitata e scuote il capo fra sè, parlotta rivolta a nessuno come fosse davvero una vecchia un po' tocca e si chiede se non sia uno scherzo del destino, lei che più d'una volta s'è finta anziana, per diletto o necessità poco importa. Cercherebbe di analizzare la situazione. Non si sente spossata, non ha il fiato corto nè dolori alle articolazioni, i movimenti sono fluidi e la camminata veloce e decisa come sempre, la mente è lucida, il pensiero fluente e logico. A quanto pare si tratta solo dell'aspetto esteriore ad esser mutato, perché? Quella è l'unica domanda che, al momento, la nordica riesce a formulare. Ma subito dopo, un'altra domanda sorge spontanea, che sia accaduto a qualcun altro? È quello che la spinge a continuare a camminare per i corridoi almeno finché non incontri qualcuno... altrimenti si avvierebbe al grande portone d'ingresso.

SYLHEL [esterno -> corridoio [T]] Si aggira per i corridoi nel piano inferiore come un uccellino rimasto intrappolato che non sappia dove andare. L'agitazione ancora non sembra volersi allontanare da lei, forse perchè il suo spirito suscettibile in fondo non se ne vuole liberare così velocemente dato che la sua linfa ne trae giovamento. E' appena passata di fronte alla sala del consiglio e infine è andata a controllare nei pressi della sala comune, ma senza trovare nessuno. Alla fine alcuni rumori hanno attirato la sua attenzione: c'è qualcuno che parla tra sè e che sta scendendo le scale [Sensi sviluppati]. Non riesce a capire le parole, ma la voce ha qualcosa di diverso rispetto a quelle che è abituata ad udire tra quelle mura. Si avvia quindi in direzione del portone d'ingresso, seguendo il borbottio. Si troverebbe quindi a seguire una donna che ad un primo sguardo, da dietro, avrebbe detto essere Anya. Eppure ha l'impressione che ci sia qualcosa di strano, anche se ancora non ha capito cosa. [Aspetta...] è l'unica cosa che le viene in mente di dire per fermare l'Alta e attirare la sua attenzione su di sè. Nel frattempo continua a volarle incontro.

ANYA [Corridoi [T]] Seppure presa dai suoi ragionamenti, la vicina alle spalle è nota il tanto che basta da farla voltare e compiere due passi nella direzione opposta e, se Sylhel non fosse abile a scansarsi, potrebbe ritrovarsela spiaccicata in faccia. Qualsiasi cosa accadesse, comunque, dovrebbe avere il tempo di vederla nella luce fioca delle torce appese alle pareti [Sylhel... a te non è accaduto nulla?!?!] è con un sospiro di sollievo e maggior preoccupazione al tempo stesso che lo direbbe. La voce di Anya dovrebbe esser rimasta uguale, anche se le fattezze son diverse. Ma se la Banshee si prendesse qualche istante ad osservarla meglio, dovrebbe poter riconoscere i tratti della Suprema al di sotto della patina del tempo. Allarga le braccia per poi lasciarle ricadere con forza lungo i fianchi, non sa che dire, non sa perché, ma la cosa non le piace affatto e nello sguardo duro di Anya, forse la fata potrebbe leggere lo sconforto unito alla determinazione

SYLHEL [corridoio [T]] E' solo grazie ad una brusca frenata in volo che la fata riesce ad evitare di spiaccicarsi direttamente sul viso di Anya. Quando però realizza che la donna che ha di fronte non è esattamente la Suprema come si aspettava, la banshee fa un repentino balzo all'indietro allontanandosi da lei. E' un gesto istintivo e dettato dalla naturale diffidenza che la sua razza prova verso gli sconosciuti. Del resto, per un attimo, quella donna è davvero una sconosciuta. Le ci vuole qualche momento per osservarla con attenzione e riconoscere Anya nonostante i tratti invecchiati. La boccuccia grigia si apre allora in un'espressione di puro stupore. Non dice niente sulle prime, come se stesse trattenendo il sospiro o non sapesse cosa dire. [Anya...?!] dice con un filo di voce [Ma cosa... A me?] chiede con palese confusione. [No no... niente] le ultime parole famose perchè nell'attimo stesso in cui le pronuncia ecco che i suoi occhi e capelli iniziano a cambiare. Prendono a schiarirsi lentamente passando dal nero puro che erano a tutte le tonalità dei grigi fino ad assestarsi su un bianco lattigginoso. Il tutto senza che la fata abbia il minimo sentore di stare cambiando. [Ma ho sentito la terra tremare e adesso te così...] conclude con ansia. La tentazione di lasciarsi andare all'angoscia è troppo forte per resistervi.

ANYA [-> esterno] Cercherebbe di metterla a fuoco meglio, osservandola nei particolari, è solo allora che potrebbe rendersi conto dei lievi cambiamenti che stanno avvenendo sotto i suoi occhi dall'aspetto stanco. Lascerebbe passare forse un minuto, prima di risponderle, il tempo necessario al mutamento di avvenire nel suo complesso [ehmmmm, non vorrei contraddirti ma... i tuoi capelli sono diventati bianchi... adesso...] dicendo quello le indicherebbe una vetrata dove potesse rendersi conto da sè, ma non le lascerebbe il tempo di abbandonarsi ad uno sconforto ulteriore [si, la terra ha tremato e credo che le due cose siano collegate in qualche modo... dobbiamo scoprire cos'è accaduto e perche, se tali metamorfosi sono accorse anche nell'altrui aspetto] continuerebbe a guardarla stupita è preoccupata, ma continuerebbe a parlarle, sperando che l'incisività e l'autorità la aiutino a superare quel momento. In lei i cambiamenti sembrano Meno evidenti, meno marcati, com'è giusto che sia a ben vedere, considera fra sè la Maga [forza andiamo, dobbiamo uscire di qua e verificare se altri hanno subito la stessa metamorfosi... potremmo andare in piazza, quello è il posto giusto per scoprirlo, altrimenti toccherà andare all'ospitale e chiedere un consulto].

SYLHEL [corridoio [T]] Non riesce a staccare gli occhi dal nuovo aspetto di Anya. Anche se non conosce il significato dello scorrere del tempo persino ai suoi occhi quel cambiamento è troppo veloce. E' ovvio che qualcosa non va, ma l'idea che quel qualcosa potesse toccare anche lei non l'aveva ancora sfiorata. Invece le parole della Suprema la spingono a fiondarsi verso la vetrata che le è stata indicata. Qui, con un certo sgomento, si ritrova a vedere la sua immagine cambiata. I suoi capelli neri sono diventati bianchi e lo stesso vale per i suoi occhi, un colore del tutto innaturale per una fata banshee. Resta lì a fissarsi per qualche lungo momento. La preoccupazione per un momento si mescola alla contemplazione. Una fata non dovrebbe cambiare fisicamente per tutta la sua esistenza del resto. E' di nuovo la Suprema però che con le sue parole le impedisce di passare il resto della notte lì a specchiarsi. [L'aspetto di una fata non dovrebbe mai cambiare per tutta la vita...] mormora [Ospitale?... Vuoi dire quel posto dove andate voi Alti quando siete ammalati?] chiede [Ma non può essere una malattia... Altrimenti non potrei averla anch'io... io non sono... di materia] risponde, ma la voce ha una certa incertezza vista la situazione. Nonostante i dubbi, si avvia obbediente verso il portone per seguire la Suprema all'esterno secondo i suoi ordini.

Cambio location -> piazza

ANYA [Piazza [T]] Alcuni istanti glieli lascerebbe comunque, il tempo di rendersi conto, valutare, forse fare delle ipotesi e di formula la domanda. Il gelo la investe come uno schiaffo in pieno volto. Due sono le cose, o la camicia da notte che indossa sotto il mantello è troppo leggera -e sicuramente è così- o la pelle incartapecorita è diventata sottile come carta velina [maledizione] impreca stringendosi nel mantello [si, quello è l'ospedale e, con tutta probabilità, hai ragione e questa non è una malattia, ma laggiù ci sono persone di grande cultura e di caso strani ne abbiamo tutti una certa esperienza... ricordi l'unicornite?] forse no, ma lo chiede lo stesso, mentre cammina e osserva le nuvolette di vapore che escono dalle sue labbra grinzose. Parla tanto stasera Anya, decisamente più del solito, un modo per scaldarsi, oltre che per rendere reale quella situazione... chi può dire che non sia solo un brutto sogno? Svolterebbe un angolo, poi un altro e, accertandosi si tanto in tanto che la piccola creatura triste la segua, finalmente si ritroverebbe nella piazza del borgo. Frenetico lo sguardo si spinge a dritta e a manca, alla ricerca di altri esseri umani. In quel momento anche un tagliagole le starebbe bene.

SYLHEL [piazza [T]] Il portone viene aperto e la banshee scivola fuori seguendo Anya tra le vie della città. Attraversare quei vicoli a bassa quota, restando al livello degli sguardi di qualunque Alto è una sensazione strana e anche un po' inquietante. Non è come stare nella foresta dove qualunque albero è un possibile nascondiglio. Si sente esposta lì e più vulnerabile del solito, dato che normalmente volerebbe in alto e ben distante dalla vista della gente. Ma la compagnia di Anya le basta per non sentirsi troppo a disagio. Al pari della Suprema, anche la fata si guarda in giro per cercare qualche segno e capire se soltanto a loro sia successo quello strano fenomeno. A dire il vero non saprebbe cosa cercare... umani spaventati forse? Deve solo aspettare e vedere. [Ne ho solo sentito parlare] risponde riguardo all'unicornite. [So che una mia sorella fata aveva questa unicornite, ma non so cosa fosse] risponde reprimendo il brutto ricordo dell'unica volta in cui apprese di questa cosa che in realtà non sa nemmeno essere una malattia non avendo vissuto quei fatti in prima persona.

ANYA [Piazza [T]] Ne ascolta la voce mentre il passo diviene meno concitato [In realtà ne so poco anch'io, ho avuto modo di studiare brevemente una specie di cura ma...] il ricordo si perderebbe nella nebbia del tempo, questa volta non dovuto allo strano fenomeno ma proprio perché è passato parecchio tempo [però, come vedi, anche alla vostra razza possono succedere cose strane. Forse non è un morbo quello che ci sta appestando, l'importante per ora è che non progredisca]. E qualche passante frettoloso potrebbero pure vederlo ma... strano a dirsi non potrebbe scorger nulla di troppo strano. Gente di tutte le età, persino dei bambini correre in lontananza. Si perché, nessuna delle due lo sa, avendo avuto la stessa identica mutazione verso la vecchiaia Anya e... verso qualcosa di simile la Banshee! Ma qualcuno è invecchiato, qualcuno è ringiovanito, qualcuno non ha subito alcun cambiamento. Certo, forse dei bambini a quell'ora tarda in un borgo pericoloso come Barrington non è del tutto normale ma... forse non ci farebbe poi così tanto caso adesso. La nordica andrebbe dritta dritta verso la panca al centro dello spiazzo, mentre cerca nelle scarselle qualcosa, un frammento di pergamena è un carboncino con cui scarabocchiar qualcosa una studiosa dovrebbe pure averli... [lasciamo un messaggio in Rocca, se qualcun altro sta vivendo una strana esperienza voglio incontrarlo, poi ritorniamo in Fortezza e... beh, temo sarà una lunga notte almeno per noi due] non l'ha fatto subito poiché troppo sconvolta per pensare lucidamente ma, deve studiare se stessa e la Banshee, con le conoscenze arcane >>>

ANYA [Piazza [T]] ed esoteriche potrebbe forse cavarci il benedetto ragno dal buco!

SYLHEL [piazza [T]] Vola dietro ad Anya come se fosse la sua ombra stasera. Lo sguardo corre sulle persone che eventualmente potrebbero incrociare lungo la strada, ma nonostante faccia attenzione non riesce a notare nulla di particolarmente interessante. Sono solo tanti Alti come quelli che si vedono continuamente. E con ogni probabilità nessuno sembra estremamente terrorizzato o sta correndo in giro urlando come la fata ipotizzava. [Allora anche l'unicornite era una malattia...] commenta dopo aver ascoltato la spiegazione della Suprema. L'idea che esitano morbi in grado di colpire le sue sorelle fa correre un brivido lungo il corpicino grigio. Per un attimo deve reprimere l'istinto di mettersi in volo verso l'isola per andare a cercare Flaunilys e assicurarsi che stia bene. Potrà aiutarla meglio scoprendo prima di cosa si tratta. [Va bene. Se vuoi... andrò sull'isola a scoprire se ad altri è successa la stessa cosa] propone. Inutile dire che in cima alla lista degli 'altri' ci sono le altre fate ovviamente.

ANYA [Piazza [T]] Non si siede Anya, ma tira fuori dalle scarselle quel che può essere utile allo scopo, un frammento di pergamena, se non vi trovasse un carboncino potrebbe persino prendere un pezzo di brace da un braciere poco distante, grattandolo in terrà fino a renderlo appuntito è con esso poter scrivere un breve messaggio. Si accuccerebbe poi utilizzando la seduta come scrittoio improvvisato e inizierebbe a vergare quelle poche favelle volte a cercare altri in quella situazione, la punta della lingua fuor dalle labbra, concentrata per la difficoltà di scrivere con quell'arnese, ma continua ad ascoltare la consorella e ad annuire, infine risponde [non so se era un morbo, non ne ho idea... comunque, appena rientriamo manderò un messaggio a lady Edave... chissà...] si gratta il mento, pensando, col risultato che ora il suo volto oltre ad aver l'aspetto anziano, sarebbe anche sporco di macchie nere e forse fuliggine [è una buona idea Sylhel, verifica se anche sull'isola è successo qualcosa di simile, ma stai molto attenta. Inizia a sfruttare le tue abilità se incontri qualcuno che ti appare sospetto, studialo e poi vieni a riferire] infine rileggerebbe il messaggio, soddisfatta.

SYLHEL [piazza [T]] La Suprema inizia a scrivere un messaggio con i materiali di fortuna che aveva in tasca o trovati in giro. La fata cerca di aiutarla a trovare il pezzo di brace se necessario, ma per il resto resta a guardarla mentre è costretta a scrivere senza un appoggio come si deve. Non fidandosi della gente di questa pericolosa cittadina continua a guardarsi in giro con attenzione, mettendosi in pratica a fare la guardia mentre Anya è concentrata su messaggio da apporre alla rocca. [Chi è Edave?] chiede. Forse è l'unica persona di tutta Barrington a non saperlo, ma del resto è così poco integrata nella vita cittadina a causa della sua natura che gran parte delle notizie le sfuggono completamente. [Lo farò] promette poi [Conosco degli Alti sull'isola... Alti affidabili... Andrò da loro per primi] dice, progettando così il suo viaggio verso l'isola. Aspetterà dunque che la Suprema abbia finito di scrivere il messaggio, per poi accompagnarla fino alla rocca e infine di nuovo alla Fortezza ancestrale.

Cambio location -> fortezza ancestrale

SYLHEL [entrata -> sala comune [T]] La Fortezza ancestrale è esattamente come l'avevano lasciata poco tempo prima, anche se agli occhi della fata ciò non era affatto scontato dopo la scossa di terremoto di questa sera. La ricognizione in strada non ha dato molti frutti, ma la semplice ricerca non è l'unica possibilità a loro disposizione. Il portone della fortezza si è appena chiuso alle sue spalle e a quelle di Anya, quindi la fata inizia a fare strada silenziosamente verso la sala comune. L'aura rossa è ancora pulsante per i sentimenti negativi dovuti alla sgradevole situazione in cui si trovano e probabilmente continuerà ad esserlo ancora a lungo. Una volta dentro, la banshee andrebbe ad appollaiarsi sulla cima dello schienale di una delle molte poltrone. [Esistono magie che possono fare... questo?] è la domanda che ha trattenuto per tutto il tragitto fino a casa. Non ha molta esperienza nonostante la sua carica, aver bruciato le tappe del percorso le sta dando qualche problema. Anche questo è l'ennesimo motivo di preoccupazione. Qualunque cosa sia, potrà affrontarla? Ma questi dubbi li tiene solo per sè al momento.

ANYA [Sala comune [T]] Segue la traiettoria dell'altra amica fin dentro la sala comune, ma scuote il capo senza aver cuore di risponderle. In verità non lo sa. Di nuovo fra le sicure mura della Fortezza e, ciò non di meno preoccupata e affranta per la situazione che non solo è bizzarra ma potenzialmente pericolosa, scivolerebbe accanto ad ogni superficie riflettente evitando di volger lo sguardo ad esse. In ogni caso, sa per certo che se l'aspetto suo dovesse variare ancora, Sylhel non perderebbe istante a riferirglielo. Giunta che sia al focolare acceso, poggerebbe le gemelle sul ripiano superiore, con le braccia divaricate e il capo piegato verso il basso, le palpebre semichiuse donde passerà solo la luce delle fiamme. Arde il foco tanto quanto l'animo suo nel proferir verbo alla consorella [or dunque Sylhel, non frapponiamo altro tempo prezioso alla risoluzione del problema, scruta la mia aura, cerca in profondità e cogli ogni increspatura, incrinatura o frattura, per quanto minima. Hai avuto modo di allenarti su piccole creature sino ad ora, è arrivato il momento di dimostrare che Alexandra non ha sbagliato nel vedere in te del potenziale!] e forse è il momento meno opportuno per caricare su quelle piccole spalle un carico sì pesante. Qualche indicazione, suggerimenti che possano mettere l'Artiglio sulla giusta via [Non tralasciare nulla e comprendi in quale strato io sia più debole, che giammai vorrei ledere te o qualunque altro Mago per colpa di chissà cosa. Ricerca fra le pieghe più recondite fino a comprendere, se possibile, come curare questo stato e, soprattutto, mantieni sempre >>>]

ANYA [Sala comune [T]] [alta la concentrazione] volta finalmente alla fata, si lascerebbe andare a mostrarsi nuda d'ogni orpello e sovrastruttura per un'analisi che potrebbe rivelare anche ciò che non vorrebbe sapere. S'adombra la Suprema, mentre s'appresta alla medesima attenzione nei confronti della Banshee, con l'intento invece di cogliere quanto di magico ci sia in quella storia.

SYLHEL [sala comune [T]] Si porta una mano al quel cespuglio che dovrebbe essere la sua chioma per portare in avanti una ciocca arruffata. No, non è cambiato niente, il colore è ancora di un bianco lattigginoso in netto contrasto con il nero profondo che era fino a poco fa. Una lacrima d'argento allora inizia a formarsi nell'angolo dell'occhio destro, anch'esso ora completamente bianco. E' fin troppo facile piangere per lei, anche la più piccola scusa è sufficiente per agitare il mare di tristezza che costituisce la sua essenza. Ma avrà tutto il tempo dopo per disperarsi e le parole di Anya glielo ricordano. Le viene chiesto di leggere la sua aura. Finora ha conosciuto solamente le aure degli animali, ma adesso non è più un'apprendista. Non ha ancora avuto modo di sperimentare quanto siano cambiate le sue capacità, ma adesso è il momento perfetto. Annuisce con convinzione. Si mette quindi più comoda sullo schienale della poltrona, in modo che una postura scomoda non infici la concentrazione. Rilassa il corpicino quidi, socchiude gli occhi. Cerca di allontanare tutti i pensieri dalla sua mente, relegandoli in un angolo lontano. Cerca di allontanare anche l'angoscia e lo sconforto provati, nel tentativo di raggiungere uno stato di calma mentale. Si estranierebbe anche dal mondo circostante, cercando di ignorare i suoni e dimenticare qualunque cosa la circondi ad eccezione di Anya. [Focus mentale liv.2 - Percez. auree liv.3 concentrazione 1/2]


ANYA [Sala comune [T]] Niuna favella vien più proferita in quella sala, entrambe prese dalla loro arte. Conscia dei tempi necessari all'alata, sebbene di tempo forse non ne abbiamo a iosa, lascia ch'ella ricerchi in se stessa o in ciò che crede meglio, la forza necessaria. Serra fortemente le palpebre Anya, sì che non passi la luce della sala, per altro fioca, vuota la mente dalle preoccupazioni fissando lo sguardo interiore sul buio e sulla notte che sta via via creando dentro di sè, richiama il potere delle Gocce, che le permettano ancora una volta di aprire lo sguardo su ciò che di arcano e misterioso stia lasciando la sua traccia nel loro mondo. Il respiro verrebbe rallentato come nel sonno, ritmico e calmo il sollevarsi del petto, mentre s'allontanano i rumori di fondo, le voci dei ricordi e gli assilli presenti. Lentamente il calore dell'Ars prevarrebbe le membra, la certezza del potere che ormai è insito in lei, un potere che esplora per la prima volta da quando è Suprema della Congrega e che potrebbe sconvolgere una mente non usa ad incanalare siffatta forza. La incalza, la incita e la lascerebbe scorrere fino al centro del suo intelletto, fra le sopracciglia ove, insieme allo sguardo umano, s'aprirebbe l'occhio arcano. Come un basilisco scolpito nella pietra, la Suprema resterebbe immota dinanzi alla fata, sol gli occhi paiono aver vita, un guizzo che dall'Ars prende origine e che cerca ciò che di magico o stregonesco possa esserci in Sylhel. Abbraccia la sua figura tutta, valutandone ogni minimo dettaglio, alla ricerca di quell'alone chiaro che indichi la ragione del repentino >>>

ANYA [Sala comune [T]] cambiamento. Cercherebbe di capire da cosa dipenda, se un incanto ha scatenato tutto, se sia possibile porvi rimedio ed in che modo, quale potenza abbia scatenato l'inferno in cui sono cadute -per quanto ne sappia al momento- sol loro due. Infine, quali altri effetti potrà mai avere tale fenomeno? È circoscritto solo alla stirpe dei Maghi oppure il discorso è ben più ampio? Ci saranno effetti solo sugli esseri viventi o la terra stessa ne è coinvolta? E' possibile contrastarlo o dissolverlo in qualche modo? Puntuali le domande, precisa la ricerca nella volontà della Suprema [//volontà 3, focus mentale 5, identificazione del magico 5].

SYLHEL [sala comune [T]] Resta immobile sulla sua posizione sopraelevata sullo schienale della poltrona. Non respira, non si muove, perfino l'aura ha smesso di pulsare assumendo una luminosità stabile e intensa grazie allo stato di silenzio mentale che la fata avrebbe raggiunto e ora si impegnerebbe a mantenere. Continuerebbe a tenere lontano ogni pensiero ed emozione, si aggrapperebbe a quella sensazione di vuoto e pace che è come un balsamo lenitivo per un animo nato per soffrire come il suo. Inizierebbe a farsi sentire quindi la familiare sensazione dell'Ars che si riversa in lei come una vibrazione che le scorre sotto la pelle. Si lascerebbe riempire da quell'energia come fosse un contenitore vuoto che altro non aspetta che diventare pieno. Quando ne avesse raccolta a sufficienza, la incanalerebbe verso i propri occhi per renderli capaci di vedere ciò che normalmente è celato. Si aprirebbe dunque il terzo occhio, la comune realtà andrebbe a sfumare. Le palpebre si aprono, lo sguardo si fissa sulla figura di Anya che ora appare avvolta in un bozzolo di luce. Sette strati che si compenetrano tra loro, ognuno di colore diverso e con un peculiare aspetto. La banshee li osserva con molta attenzione uno ad uno, partendo dal più interno, il corpo eterico, fino all'ultimo della mente divina. In ognuno di essi cerca una variazione, un'anomalia, un colore stranamente dominante, una piccolissima differenza dalla normalità che le permetta di trarre indizi su quanto è accaduto. Essendo un cambiamento apparentemente fisico pone molta attenzione ai primi strati all'inizio, ma non manca di studiare anche >>>

SYLHEL [sala comune [T]] gli altri. Il tentativo è capire se si tratta di un cambiamento fisico e superficiale oppure se l'anima stessa ne sia stata intaccata modificando Anya nel profondo. Cerca di capire se vi sia una qualche strappo nell'energia e se questo possa essere guarito o peggio se sia contagioso. E in ultimo cerca qualunque legame con sè stessa, visto che entrambe hanno subito apparentemente lo stesso fato stanotte. [Focus mentale liv.2 - Percez. auree liv. 3 2/2]

ANYA [Sala comune [T]] China il capo richiudendo le palpebre e riportando la linfa magica a dissolversi nelle cellule del suo corpo, respira a fondo riprendendo il possesso delle sue normali ed umane facoltà, nulla senza l'Ars, nulla senza la Congrega tutta che solo unita può far fronte alle mostruosità di questi tempi instabili, che provengano da un umano, da uno stregone, da deviazioni mentali o da una dimensione altra. Chiude le palpebre e, in un attimo, torna ad essere la donna di sempre, col suo ventennio in più sul groppone che pesa quanto un macigno. È nell'aver il capo chinato che il crine le si sposta in avanti e si palesa, sciolto sul seno. Fili argentei che non aveva ancor visto si mescolano al bruno che natura le avea donato. Scuote appena il capo, nel ritornar eretta ed austera, in attesa di approfondire, studiare ed analizzare quanto entrambe hanno visto. Attende paziente di tornar a veder comparire l'aura di tristezza di Sylhel, per un attimo accantonata in favore della concentrazione atta a richiamar a sè le forze, poco a poco riprende il colorito naturale, il pulsar lento e mesto che è proprio della sua personalità addolorata. E allora romperebbe il silenzio [confesso d'esser ancora basita e confusa mia piccola Falena Rossa, come immagino lo sia anche tu] al momento non ha molto da aggiungere. Allunga però la man dritta aperta vers'ea, a monito nel farle aggiunger favella a quanto già detto [E' costumanza nostra prender tempo, pria di palesar cose sì gravose. Corica il tuo esile corpo e medita, se anche non ti riuscisse di dormire, tutto ciò che verrà detto sarà più corretto e ]

ANYA [Sala comune [T]] [sicuro domani] si accomoda al tavolo per vergar poche righe destinate al Rettore dell'ospitale, stavolta con l'ausilio di mezzi più consoni e comodi. Si volterebbe però, pria che possa lasciar la sala o aggiunger verbo [ Sylhel...] il richiamo è un flebile sussurro [non ti far ingannare dai filamenti scuri della mia aura. Io non sono un'animo buono e puro... non lo sono mai stato...] abbassa gli occhi, ma non è vergogna la sua, quanto piuttosto una confessione intima per evitare fraintendimenti ed errori nell'interpretazione [ma non ti curar di me in questo senso e ringrazia ch'io non lo sia, perché finché avrò vita sarà mia cura difender te e i tuoi confratelli come solo una mamma chioccia potrebbe... con la differenza che io spiccherò il capo dal collo a chiunque si avvicinasse a voi con male intenzioni] [//capacità oratorie 5].

SYLHEL [sala comune [T]] Ha osservato e studiato l'aura di Anya con tutta l'attenzione e la cura di cui era capace, ma adesso il terzo occhio sta andando lentamente a chiudersi e la visione della luce che avvolge la Suprema sta scemando per lasciare posto nuovamente alla realtà comune. La fata sbatte le palpebre e lascia andare la ferrea presa che aveva tenuto sulla propria mente per tenersi concentrata. Le emozioni tornano alla carica, soprattutto l'angoscia e la tristezza, ma assieme ad esse c'è anche un pizzico di torpore per la fatica di aver usato l'occhio interiore. Annuisce alle parole della Suprema. In effetti ha bisogno di riflettere su quanto ha visto prima di poterne parlare con chiunque altro. Deve riordinare le idee e fare qualche ipotesi. Lo sguardo vacuo sembra addolcirsi un po' poi quando l'Alta le parla di sè. [Quello che ho visto... in un certo senso già lo sapevo] le dice [Se tu avessi un animo di luce... mi respigeresti perchè io sono il suo esatto opposto... Ma non è così, tu mi sei affine... E ringrazio di questo soprattutto perchè mi permette di capirti] fa una pausa, la boccuccia si piega in una specie di sorrisetto bruttino. [Rifletterò su quello che ho visto e poi tornerò da te] promette. Poi si rialza in volo e va alla ricerca della prima finestra aperta disponibile per sparire nell'oscurità del giardino interno della fortezza.



°° Miss Anomalia faerica 2015 °°
°° Artiglio delle Gocce Ancestrali °°

01/12/2016 23:41
 
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Aggiungo qui le due missive, quella lasciata in Rocca e quella spedita a Edave, così va tutto in approvazione e le posto ufficialmente solo a seguito.

Messaggio in Rocca.

Un logoro frammento di pergamena viene affisso nella notte, una brutta scritta, sbavata e incerta ma leggibile reca:

Chiunque abbia scorto un cambiamento repentino nel suo aspetto fisico, contatti la Fortezza Ancestrale. Insieme ne verremo fuori.

Messaggio a Edave.

Arcane Imperia Rettore, vi scrivo per sottoporvi un caso e un quesito al tempo stesso. Cambiamenti fisici nel giro di una notte, forse meno, stanno colpendo noi e forse altra parte di popolazione. Chiedo l'aiuto di medici e cerusici in grado di darci una risposta. Che il patto di mutuo soccorso fra Gilde possa aver un nuovo inizio e nuova spinta.
Anya Haley Suprema Maga Ancestrale.
02/12/2016 13:02
 
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Meravigliose. Vi leggo - con immenso piacere - e poi ritorno.

IN VALUTAZIONE



"Il destino di un nano non è scritto da nessuna parte.... il suo futuro invece, viene scolpito nella roccia dalle sue stesse mani, ogni giorno."

"Affrontali e assaggerai le loro asce,
ignorali e assaggerai la potenza dei loro pugni
fatteli amici ed assaggerai la bontà della loro birra..."


11/12/2016 11:50
 
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Si concentra la Banshee, assorta, dedicata totalmente alla sua mentore e Maga Suprema. Dalla sua aura viene investita, un'aura potente, affascinante, avvolgente. L'aura di Anya, la stessa aura di sempre. Comprenderà Sylhel che se il fisico della Suprema è stravolto, così non è per la sua coscienza che resta solida, ferrea, per nulla intaccata da quel qualcosa che ancora cosa sia non è dato sapere.

La Banshee ha ottenuto una risposta, soddisfacente o meno che sia. Ciò che sta per scoprire Anya, questo sì che è completamente sconvolgente. Una fitta lancinante trafigge la Suprema Ancestrale alla testa. La totale immobilità di ogni singolo muscolo del corpo. Si chiede se vi sia della magia, dietro? No, non c'è della magia, c'è la magia stessa. Una magia antica come il mondo, una magia potente come il mondo. C'è un'immagine che la tormenta, indelebile: la Maga Suprema si trova all'interno di una valle, circondata dalla vegetazione, persa nel fitto di chissà quale foresta. Al centro di essa v'è una sorgente. L'acqua che scorre, direttamente gettandosi da un dirupo, come se si trattasse d'una cascata, la cascata più potente e più grande del mondo. Poi la scossa. Dolore, ancora dolore. Qualcosa è cambiato. Guarderà la maga, non potrà farne a meno. Ciò che vedrà ora, solo ora, è che la sorgente scorre ma completamente al contrario. L'acqua ora frena il suo impeto e cambia direzione, procedendo ora da valle a monte piuttosto che seguire il suo corso naturale da monte a valle. E poi di nuovo luce, niente più dolore. Di nuovo la Fortezza Ancestrale. Ma la consapevolezza in più che qualcosa è stato gravemente alterato. Non ne sono chiari i motivi, non ne sono chiari gli effetti e le conseguenze. Ma è chiaro che si tratti di uno stravolgimento epocale, in grado di distruggere qualsivoglia Equilibrio. Occorre agire, occorre agire in fretta.

Note off:

Il GDR è approvato. Avete fatto centro al primo colpo per ciò che concerne lo spirito della quest. Avete scoperto ciò che è nei responsi, ma vi faccio comunque un sunto:

- Mutamenti fisici approvati, inserisco una nota in scheda. Ricordate che da oggi in poi, i vostri pg avranno l'aspetto da voi ruolato, fino a nuove indicazioni. Sempre e comunque in ogni luogo dovrete apporre il tag [T] per far comprendere agli altri che siete sotto l'influsso della quest.

- Lo sconvolgimento legato al mutamento in questo caso non crea dei danni a livello mentale perchè trova di fronte a sè due soggetti davvero difficili da far vacillare, avvezzi a questo tipo di accadimenti. In ogni caso entrambe proveranno angoscia per questa condizione. La Banshee che nella negatività ci sguazza, proverà un certo brivido, quasi una macabra eccitazione. Ad Anya, invece, starà ben più stretto quell'aspetto fisico, non è pronta ad accettare un simile stravolgimento, vedere il suo corpo deteriorarsi quando la sua mente è ancora fin troppo lucida. Forse riuscirà ad accettare sè stessa, ma solo con il tempo.

- Sylhel usa Percezione Auree e percepisce che la coscienza di Anya è immutata a differenza del suo fisico

- Anya usa identificazione del Magico e viene avvolta dalla visione sopra descritta. Comprende che dietro tutto c'è qualcosa di estremamente potente, forse incontrastabile. Un qualcosa che sta alterando lo stesso scorrere del tempo. Il luogo in cui viene trascinata dalla visione non l'ha mai visto nè tantomeno ne ha mai sentito parlare. Quando riaprirà gli occhi, si porterà con sè un forte mal di testa e soprattutto la consapevolezza di dover agire con urgenza, prima che tutto sia perduto. Ma come?

Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Grazie a voi.

Suerte

[Modificato da Rastal30 11/12/2016 11:53]
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11/12/2016 11:56
 
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Il luogo misterioso della visione di Anya:

"Il destino di un nano non è scritto da nessuna parte.... il suo futuro invece, viene scolpito nella roccia dalle sue stesse mani, ogni giorno."

"Affrontali e assaggerai le loro asce,
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