(kaos3003), 20/09/2011 15.17:
Uhm, devo dire che non sono totalmente d'accordo con te.
Personalmente ritengo il computer - o, meglio, Internet - un ottimo strumento per l'apprendimento. Perdonami se uso un'esperienza personale, ma la mia conoscenza della storia, specialmente contemporanea, la debbo in gran parte a documenti rintracciati sulla rete, documenti che possono essere immediatamente confrontati e analizzati. Libri di storia ne avevo letti e ne leggo, ma quando li ho in mano sento subito la mancanza del confronto immediato che la rende meno "dei vincitori" o "di parte".
Inoltre, Internet permette la diversificazione del tipo di documento, cosa che fino ad ora nella scuola è stata estremamente sottovalutata, almeno nella mia esperienza. Per dire, un discorso di Mussolini trascritto e una registrazione dello stesso danno due idee completamente diverse del fenomeno fascismo, ma la seconda certamente ha l'indubbio vantaggio d'essere "reale" e di far capire realmente come l'atteggiamente fisico del personaggio abbia influito sulla storia. ^^" Spero di essermi spiegata, tendo a fare discorsi piuttosto confusi alle volte.
Il computer, indubbiamente, non trasforma un "asino" in un genio, ma credo proprio che, almeno per lo studio di "secondo livello" possa benissimo relegare i libri ad un ruolo di secondo piano. Se, invece, si parla sempre di apprendimento scolastico primario, credo che, anche solo per questioni finanziarie e di competenze, i libri rimarranno il veicolo principale.
quoto, straquoto e sottoscrivo.
e anzi aggiungo che la molteplicità delle fonti (vere e non) a tutti accessibile è la più grande rivoluzione del rapporto storia-realtà-popolo che ha portato Internet. Il nostromodo di vedere la storia, di capirla, di affrontarla, cambierà radicalmente, d'ora in poi, soprattuto per quanto riguarda il "popolo" (chi la storia la studia ha i suoi metodi per trovare e verificare le fonti)... non è una cosa che possiamo ignorare, il computer non è un banale elettrodomestico e internet non è facebook :)