Qualche giorno fa, in facoltà mi capitò di prendere un giornale dove si intervistavano i giovani all'inizio della scuola.
Bene, alcuni giovani dicevano "perché dobbiamo studiare i Fenici se il mondo va avanti"?
Vi assicuro che mi ha depresso un po', specie confrontandolo con alcune emerite idiozie che si vedono profuse nei compiti in classe e anche oltre.
Me ne ricordo una io, nella quale la presa della Bastiglia avveniva nel 1797.
Oppure gente che non riusciva a credere che la tecnologia che abbiamo non sia esistita in altri tempi.
*facepalm*
Ora, io studio storia e ammetto che adoro questa materia, ma fin dalle elementari.
E, anche se non voglio, probabilmente finirò a insegnare. (senza offesa per le insegnanti, ma non reggerei certi bambini, visto la poca pazienza e il carattere fumantino che ho)
E, andando avanti, mi sono resa conto che la storia non serve per farci conoscere quando è nato Luigi Settembrini (ma ce l'ho con sto poveretto), ma per renderci consapevoli che siamo figli del nostro passato. E che c'è un prima, c'è un durante e ci sarà un dopo.
Se uno si è guadagnato il diritto ad essere quello che è nessuno glielo toglie.
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