La Rivoluzione cubana compie cinquant’anni. Cinquant’anni di storia, di miti e sfidedi un Paese che ha influenzato la politica e la cultura di tutto il mondo, diventandoper molti il simbolo della rivolta contro il capitalismo.Un Paese ricco di contraddizioni, ma che da sempre esercita un grande fascino perla sua forte identità politica e culturale.“L’Oro di Cuba” vuole andare a fondo e ricostruire i momenti più esaltanti e quelli piùdrammatici della storia dell’isola caraibica. Ma vuole analizzare anche il presenteattraverso le testimonianze raccolte tra tanti giovani che raccontano le lorosperanze, le loro opinioni, le aspettative e i sogni, provando a immaginare il futuroche attende questo piccolo Paese dalla grande storia.“L’Oro di Cuba” è lo sguardo d’autore di Giuliano Montaldo nell’anima di Cuba... (continua).
Biografia di Giuliano Montaldo:
Il suo esordio nel mondo del cinema risale al 1950 quando, ancora studente, Carlo Lizzani gli affida il ruolo di protagonista nel suo "Acthung Banditi". La carriera di attore prosegue con ruoli di grande rilievo in "Cronache di Poveri Amanti" di Lizzani, e "Gli Sbandati" di Maselli.
Ma la vera passione di Montaldo è la macchina da presa. Dopo alcune esperienze come aiuto, è collaboratore alla regia di Gillo Pontecorvo ne "La Lunga Strada Azzurra, Kapò" e "La Battaglia di Algeri".
Debutta alla regia con "Tiro al Piccione" (1960), in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia; seguono "Una Bella Grinta" (1965), vincitore del Premio Speciale della Giuria al Festival di Berlino e i due film americani, "Ad Ogni Costo" (1967) e "Gli Intoccabili" (1969), quest’ultimo presentato in concorso al Festival di Cannes.
Con "Sacco e Vanzetti" (1971) e "Giordano Bruno" (1974), Montaldo raggiunge un grande successo di pubblico e di critica. Seguiranno "L’Agnese Va a Morire" (1977), "CircuitoChiuso" (1978) e "Il Giocattolo" (1979).
Nel 1980 Montaldo dirige lo sceneggiato "Marco Polo", una grande produzione internazionale, venduto in 76 nazioni e vincitore del prestigioso Premio Emmy come migliore serie televisiva presentata negli Stati Uniti.
Negli anni ‘ 80 inizia la sua attività di regista di opere liriche. Ricordiamo la "Turandot" di Puccini, realizzata all’Arena di Verona nel 1983, raccogliendo un vasto successo di pubblico e di critica e "L’Arlechino a Venezia", primo esperimento mondiale di riprese in alta definizione.
Il ritorno al cinema è segnato dai film "Il Giorno Prima" (1985), "Gli Occhiali d'Oro" (1987), premiato al Festival del Cinema di Venezia con l’Osella d’Oro per la scenografia ed i costumi, e "Il Tempo di Uccidere" (1989) tratto dal libro di Ennio Flaiano.
Negli anni ’90, Montaldo si è prevalentemente dedicato alla regia di opere liriche, tra le quali "Il Trovatore" (1990) con Luciano Pavarotti, al Teatro Comunale di Firenze, "La Boheme" (1994) con Placido Domingo, all’Arena di Verona, "Un Ballo in Maschera" e la "Tosca" (1998), quest’ultima successivamente riproposta con grande successo nell’immensa cornice dello stadio Olimpico di Roma.
Dal 30 novembre 1999 al 30 novembre 2002 Giuliano Montaldo è stato Presidente di Rai Cinema.
Nel 2002 è stato nominato Cavaliere di Gran Croce dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.
Tra il 2007 ed il 2008, dopo 18 anni, ritorna al cinema con un film in costume girato tra Torino e San Pietroburgo dal titolo "I Demoni di San Pietroburgo", prodotto da Rai Cinema e Jean Vigo Italia.
LAS PROSTITUTAS CUBANAS SON LAS MÁS CULTAS DEL MUNDO" Fidel Castro.