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06/07/2011 08:50 | |
Ciao Ketty85, avrei molte cose da dirti ma mi rendo conto che avere a che fare con un dolore così forte non è come parlare del tempo che fa oggi. Il dolore per la perdita di un figlio è devastante ma va vissuto e rispettato, perchè ti assicuro che soltanto vivendolo con consapevolezza, un poco ogni giorno, comincerai a vedere cosa può lasciarti di bello. Dire addio alla tua piccola che non puoi crescere su questa terra è crudele, ma è l'unico modo per darle tutto il tuo amore e farla crescere in un angolo di Paradiso dove l'hai affidata ad un Amore più grande del tuo, che è l'Amore di Dio. E ti assicuro che la sentirai più vicina di ora e potrai costruire con un lei un rapporto meraviglioso, come se la avessi ancora in pancia. Io sono stata fortunata perchè ho cresciuto e conosciuto Rachele per tre mesi, l'ho nutrita con il mio latte, l'ho coccolata ... e credo di capirti, sai? ... forse io ho potuto salutarla tu no. La tua piccola però c'è stata, eccome. Era dentro di te ed è stata tua per tanto tempo. Ti ascoltava e ti amava ... non ha conosciuto il mondo ... ma ha conosciuto la sua mamma. Ed è questo che deve rimanerti! Lasciarla andare significa lasciarla libera e trasformare il tuo immenso dolore in solo amore e sarà qualcosa di meraviglioso. Non credo che i nostri piccolini abbiano scelto mamme deboli per vivere il loro breve destino, perciò vedrai che pian piano la forza che ti serve per riaffacciarti alla vita arriverà e te la darà proprio lei. La tua piccola ora è un angelo e la sua energia resterà sempre al tuo fianco ... Parlale, amala, comprale un fiore ogni giorno e ricorda quando si muoveva nella pancia, ricorda quali emozioni ti ha regalato ... Essere mamme come noi è difficile perchè il dolore farà parte del nostro essere per sempre. Io ci sto "lavorando" su ogni giorno e quando il dolore si affaccia, lo lascio uscire .. e poi passa, si attenua ... e poi torna ... e Rachele è con me ad accogliere il mio dolore sempre.
Quando hai bisogno di un'amica io ci sono spesso su questa piazzetta, perchè qui il mio dolore è condiviso e rispettato e non mi sento sola.
Un abbraccio. Tania |
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