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Walter Sabatini

Ultimo Aggiornamento: 20/04/2019 22:40
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13/03/2013 17:00
 
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ShearerWHC, 13/03/2013 16:25:




Giusto

Però a Sabatini andrebbe mozzata la lingua [SM=g9597]



niente più dubbi potenti e squadre arroganti e atteggiamenti feroci?
[SM=g27988]
[Modificato da giove(R) 13/03/2013 17:02]


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13/03/2013 18:36
 
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Re:
giove(R), 13/03/2013 17:00:



niente più dubbi potenti e squadre arroganti e atteggiamenti feroci?
[SM=g27988]




Un 4-3-3 con lo scappellamento a destra
......
"In my 23 years working in England there is not a person I would put an inch above Bobby Robson."
Sir Alex Ferguson.
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Re: DS
lucaDM82, 10/06/2011 13:38:

CONFERENZA SABATINI - Ecco le dichiarazioni integrali (parola per parola) nella prima conferenza a Trigoria di Walter Sabatini. In sla sono presenti l’Avv. Baldissoni, che rappresenta la cordata americana, e l’Avv. Cappelli per Unicredit: “La dimensione nella quale sono caèitato la percepisco con chiarezza. Posso chiedervi una deroga? Devo fumarmi 2-3 sigarette. Sennò perdo la concentrazione. C’è qualche igienista incallito? Ditemi di si fragorosamente. Mi incoraggia, parlo più tranquillamente. I nomi? Quello che conta penso sia il mio. Voi con le mie capacità intvestigative mi avete trovato in fretta. Con molti di Voi ho parlato. Grazie alla società Roma che generosamente mi permette di presentarmi a Voi che siete i traduttori di questa storia antica ed indirizzate i pensieri di milioni di persone. io voglio rivolgermi alla gente di Roma e agli sportivi romanisti che sono in situazione di astinenza. Io cercherò di spiegarmi e di tradurre il pensiero di DIBenedetto e di Franco Baldini che sarà qui nei prossimi mesi. Io non voglio parlare di progetti. Noi sappiamo cosa vogliamo fare e lo faremo bene e lo faremo subito. Lo abbiamo fatto facendo una scelta che è coraggiosa che è un requisito di cui mi approprio ma che è estendibile alla società e alla persona che nomino per l’ultima volta, Baldini’
Cosa vi ha spinto a puntare su Luis Enrique?
“E’ un motivo anche simbolico. Noi vogliamo fare un calcio non diverso, abbiamo scelto Luis Enrique perché rappressenta la discontinuità. Rappresenta calcio che vogliamo perseguire. E’ un ragazzo esuberante, che sfida se stesso, facendo multi attività compensando la mia immobilità. Lui si sfidsa sempre e sfiderà anche questa avventura portando la sua cultura. Noi non siamo qui alla ricerca di un calcio suggerito, il calcio vive di movimenti, oggi si impone attraverso il Barcellona un certo tipo di calcio, noi abbiamo scelto questo allenatore perché saprà fare una sintesi tra quella che è la cultura di essere, di trasmettere la palla mutuandola alle esiogenze del nostro campionato. Lui costituisce una scelta coraggiosa, ma che rifarei sempre. Siamo contenti di averlo preso”
DiBenedetto ha parlato di 5-6 acquisti per vincere…
“DIBenedetto forse voleva dire altro. Roma deve voler vincere il campionsto. Sento qui la forza d’urto della gente, è la gente che fa il calcio. Una società con una spinta dietro così potente deve puntare a vincere il campionato. Non penso che DiBenedetto volesse dire che lo vinciamo subito. Lavoriamo per assemblare un gruppo”
L’età conterà sul mercato in uscita?
“Io non ho potuto confrontarmi con i calciatori, però devo prima parlare con tutti i calciatori, saggiare il loro stato d’animo. Se saranno giocatori pieni di voglie, creare stato d’animo di belligeranza. Questi calciatori devono confrontarsi con me e farmi capire quanto vogliono stare nella Roma e in quali condizioni. Ci sono tanti grandi calciatori nella Roma, però la Roma è sempre stata competitiva. Non ci sono macerie nella Roma, solo da correggere alcune cose, ma ritengo da un punto di vista culturale”
Perché dovremmo fidarci di lei, qual è il budget? Motiverà Vucinic?
“Di Vucinic parlaimo dopo perché è un grande. La Roma non deve convincere nessuno, la Roma è la Roma. Non sto realizzando il mio sogno nel cassetto, non ho dormito con la foto di Giacomino Losi attaccata la muro, ma questa è la mia terza vita non un’esperienza, cosa esclusiva, irripetibile, eccezionale. Il budget? Non mi è stato riferito, ma mi è stato dato imprimatur per lavorare. Nei prossimi giorni ci sarà un meeting per capire dove si può arrivare, ma DiBenedetto mi ha detto di fareil calcio, certo ci vogliono i soldi, ma per le cose che proporrò avrò copertura adeguata. Non v dico del budget perché vi mando in depressione. Perché ce lo costruiamo giornalmente cercando di pescare il meglio e poi valutare nelle dinamiche del calciomercato. La proprietà mi ha autorizzato a lavorare liberamente sul mercato. Vucinic è un grande calciatore, ho sempre avuto paura della Roma e Vucinic è un grande, ma mi devo confrontare con lui perché ho colto qualche disagoio riferito alla collocazione tattica, siccome avremo allenatore che determinerà il modulo bsogna che i calciatori aseccondino volontà allenatore”
Il portiere?
“Studierò rivedendo la storia di Doni per anni giudicato bravissimo…di certo prenderemo un portiere poi vedremo chi rimarrà a afre il dodicesimo o il terzo.”
Che idee vi siete fatti con Luis Enrique…
“E’ soddisfatto dell’organico della Roma, ci dovrà chiedere delle cose per determinare qualcosa di nuovo, il problema della Roma non è rappresentato dal valore dei giocatori, forse qualcosa dall’anagrafe, abbasseremo il tetto dell’età, porteremo forti giovani. Quello che ho colto sembra una squadra sclerotizzata nei rapporti di forza. CI sono i titolari, quelli che giocano meno, c’è una sorta di staticità. Ci vuole dialettica e competitività diversa. Sana competitività perché contano due principi: la lealtà e la generosità. Se così sarà faremo straordinario passo avanti”
Che scelte verranno fatte per la Primavera?
“Grazie per la domanda. Varese è scelta obbligata con gli stranieri perché sono 80.000 abitanti. COn 4 milioni di abitanti si può fare reclutamento importantissimo come sempre ben fatto dalla Roma. Ho avuto esperienza con il Perugia e siamo stati costretti a ricorrere a quel tipo di mercato. Penso bisogna arrivare ad una sintesi. Roma porta fuori calciatori di grandissima rilevanza. La Roma ha fatto sempre grandi cose fatto salvo che succede una cosa per cui la cantera del Barcellona riesce poi a produrre il giocatore da Prima Squadra, quello che riesce a fare un po’ meno la Roma è che nel momento topico di passaggio si fa più fatica. La Romaè una grande livello di squadra si fa più fatica, più facile con un palermitano. Non anticipo niente perché devo parlare con Bruno Conti ma perché voglio chiedergli di apportare delle modifiche. La squadra Primavera e Allievi Nazionali sotto il controllo dell’allenatore della Prima Squadra. Questa contiguità tra settore giovanile e prima squadra determinerà osmosi più facile da realizzare”
Luis Enrique?
“Ha firmato per due anni, pensiamo che in due anni possa fare il suo lavoro. io ho chiesto un contratto di un anno. Noi non dobbiamo essere un peso per la società. I due anni saranno sufficienti per capire chi è. La forza d’urto della città ci impone di fare molto”
Menez e Borriello faranno parte del progetto Roma?
“Scontano quella defaillance mia che non ho potuto affrontare in fretta. Ho un riverbero di un suo disagio, è un giocatore forte che esalta la gente e noi vogliamo questi giocatori. Io vorrei che la Roma fosse una squadra divertente e produttiva. I giocatori forti rimarranno se vorranno rimanere e se accetteranno le volontà dell’allenatore, deve star dentro un progetto ed un organico competitivo. Quando lui ondeggia e va piace a tutti, vorrei che lo facesse fino in fondo. Borriello è un problema perché ha caratteristiche di giocatore forte però ha vissuto una stagione di due fasi. COn lui bisogna capire quanto vuole essere un giocatore della Roma e a quali condizioni”
Si riparte da de Rossi?
“Penso che De Rossi debba rimanere a Roma, perché con lui sarà più forte. ha avuto un periodo non bellissimo ma ci sta. Auspico che rimanga alla Roma e faremo di tutto perché questo succeda. Poi dico che dobbiamo prendere il meglio dal calcio del Mondo. Non dobbiamo drammatizzare il contratto, le scadenze. Io vorrei viverle con serenità ma ve lo dice uno per cui al serenità non è ricorrente”
Cos vuole fare la società?
“Viene ad introdurre la possibilità di vicere ma con i mezzi che ha deciso di utilizzare. Parlo del fair-play finanziario, ma non significa rinunciare, significa voler lavorare tutti i giorni, significa voler essere competitivi. Questa società ha scelto me perché pensa che io possa con risorse e passione riuscire a portare calciatori con i grandi giocatori che ci stanno. Qui c’è una sorta di abitudine. SI dice ‘E’ giovane ma non è pronto’…tutte ca…te. I giocatori si dividono in due categorie: forti e scarsi. Se son forti son forti, se sono giovani e scarsi diro ‘mi sono sbagliato’
Juve può essere modello da non seguire?
“La mia non sarà rivoluzione tecnica ma culturale, vorrei che la squadra sia piena di voglie. A volte le squadre si accontentano, non si caricano a vicenda, non si stimano a vicenda. Io voglio fare rivoluzione culturale, cioè introdurre pensieri alternativi. Hiedo complicità non chiedo pazienza. Chiedo fortemente la complicità della gente, si realizza pensando le cose insieme, che la gente di Roma sia complice di questo gruppo di persone”
Il fatto che Luis Enrique venga dal Barcellona B a livello di pressione può esser un problema?
“No, è un competitivo che sfida se stesso e quindi pretenderà questo dai giocatori che gestirà. E’ stato espresso anche dopo una sua esternazione in Spagna. Io ho apprezzato questi pensieri, li ho estesi a Baldini e mi ha detto di prenderlo senza sapere chi fosse”
Il pensiero che l’ha impressionata di più?
“La voglia di costruire una squadra che non si faccia demolire in campo. Questo a livello teorico, poi vedremoi se si farà, ma ci vuole la collaborazione dei calciatori. Lui pensa un calcio arrogante”
All’inizio del ritiro la squadra sarà pronta?
“No, dovrebbe essere il 12, ma vedremo. Certo non sarà pronta la squadra, il calciomercato comincia ad essere attivo negli ultimi giorni di agosto. certo avrà già una buova squadra da allenare”
Lei lavora da Natale?
“Si, ma lavoro per me stesso con la speranza che possa essere trasferito alla Roma. Mi sono dimesso dal Palermo a novembre. Mi hanno prestato una stanza n centro e ho trasferito le mie cose e lì ho fatto ilavoro della mia vita. Ho visto il calcio, il alvoro supplementare sarebbe capirlo. I tempi sono quelli, ma adesso faccio troppo salotto, ma perchè questa città porta a queste cose. Questa è l’ultima volta che mi presento e vi chiedo in amniera simpatica di non rompermi troppo le scatole. Da ogginon farò parlottii telefonici, parlerò poco ma in maniera ufficiale”
Quanti volti nnuovi ci dobbiamo aspettare? TOtti?
“E’ innominabile, è una divinita”
COme lo vede nel progetto tecnico?
“Totti è il progetto tecnico della Roma. Intorno a lui la Roma sarà modellata. Totti è intramontabile, è come la luce sui tetti di Roma, la Roma resiste. Quello è l’orario della gioranta che mi piace moltissimo…lui dilaga, ttti lo avevano dichiarato sfranto. Lui però va in campo e schianta l’avversario. Poi dipenderà dalla sua sensibilità, io non lo conosco, lui dovrà gestire qualcosina di più”
Volti nuovi?
“Il mio”
Quanti?
“Penso arriveranno 5-6 calciatori, ma ci dovrà essere un andirivieni. Penso che qualcuno andrà ceduto, ma mi viene male a pensarci, ma non scaricandoli, vendendoli”
Organigramma:?
“Quando ho parlato con DiBenedetto mi ha illustrato l’organico che avrebbe voluto e per accettare ho fatto riferimento a auqello. Peruzzi è stata una mia idea, ma ora sarò costretto rivedere questa cosa e parlare con Angelo, ma ora devo riflettere. Pradé ha fatto un garnde lavoro, rimarrà nella Roma se lui prenderà questa decisione, con altri incarichi, lui è stato molto disponibile, lo dovremo considerare un valore aggiunto, ma non sarò io a decidere, lo faremo insieme anche con Franco. L’organigramma che ho sottoscritto è conun DG, unDS, a me piacciono le soluzioni snelle, non devono esserci conciliaboli”
Zamparini?
“Abbiamo ripristinato un rapporto. E’ stato un presidente importante per me, gli voglio molto bene”
Adesso alvorerai con DIBenedetto…
“Io ho alvorato anche con gaucci e lo ringrazio, lo tiro in ballo anche perché è un grande romanista, sono stato inn difficoltà e lui mi ha fatto lavorare, non c’entrava niente, ma…Luciano Gaucci…gli voglio bene”
Che tipo di presidente sarà DiBenedetto?
“CI ho aprlato con difficoltà perché il mio inglese è ignobile…mi sembra un uomo sereno, informato e determinato. E penso che abbia capito dentro quale avventura incredibile si sia messo”
Gian Paolo Montali, si è parlato di conflitto con Baldini…
“E’ un ottimo professionista, ma è un uomo che ha grandi risorse culturali e che ha lavorato bene per la Roma. Io ho accettato un organigramma che mi è stato proposto e per me è quello l’organigramma. Per me le persone devono essere tre: l’allenatore, il Direttore Sportivo, poi c’è il Direttore Generale che arriverà presto, poi altre persone non ci devono essere”
Il calcioscommesse. La Roma è stata tirata in mezzo…
“L società si è espressa bene. Chi vorrà giocare con al Roma dovrà fare i conti con la Roma. I millantatori non sopravviveranno. La Roma difenderà i propri tesserati. I nostri calciatori sono fuori da tutti. Lo farò anche fisicamente”
Lamela interessa e c’è trattativa?
“C’è una nevrotica trattativa. Ammetto però candidamente è un ottimo calciatore e combatterò per prenderlo. Se non verrà arriverà qualcuno di quivalente”
Qualche giocatore segnalato da Luis Enrique?
“SI inevitabilmente è preso da giocatori che ha allenato. Noi lo asseconderemo se ci esporrà la volontà di averli”
Quando arriva Baldini? Totti?
“Franco ha un accordo con la FA quando potrà risolvere la situazione con il suo contrattto. Lui più di me è ligio alle regole. Quando riuscirà a liberarsi verrà. Totti? Io vorrei parlarci oggi e vorrei si potesse incontrare con Luis Enrique”
Luis Enrique è stato la vostra prima scelta?
“Noi abbiamo monitorato molti giocatori. Ci siamo avvicinati ad obiettivi importanti, ma non abbiammo avuto una risposta soddisfacente. Abbiamo valutato Pioli, Garcia, Giampaolo…Poi so che la piazza qui stoppa qualcosa. Luis Enrique è una prima scelta, non vale meno di Villas Boas”
Lei veramente potrà trattare liberamente sulla cifra contrattuale di De Rossi?
“Non so se quale sarà la cifra che chiederà. Noi faremo discorso virtuoso, ma DiBenedetto qualche deroga me l’ha data. Io però alscerei tranquillo De rossi, poi aprleremo e troveremo un accordo. Ma se l’accordo non si trovasse, lui farà l’ultima stagione ed andremo avanti tranquillamente insieme, però De Rossi deve rimanere alla Roma”
La paura della piazza è che la trattativa DiBenedetto Unicredit abbia allungato i tempi…
“Loro anno accelerato, ma i tempi tecnici sono indipendenti dalla loro volontà, ma il fatto che sono qui fa capire che si vogliono snellire le cose”
Quanti romani ci saranno? STorari, Bovo..
“Faresti prima a dirmi i nomi, il mio cervello è in necrosi…No questi non verranno, ma voglio che salgano giocatori romaniin Prima Squadra. Lo stesso Montella che ringrazio ha già fatto vedere che si possono mettere in campo giocatori dalla Primavera”
(Continua)




la prima intervista non si scorda mai..
No ma è bella sta fitta collaborazione con Di Benedetto uomo sereno, informato e determinato..mi ha illustrato l’organico che avrebbe voluto e per accettare ho fatto riferimento a quello

[SM=x2478856]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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sabatini rinnovato altri tre anni.
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bene.
senza Peggio, Mannaggia è tornato un DS efficiente.


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Le ha fatto piacere il rinnovo contrattuale fino al 2017?
Molto piacere, è un inedito per le mie abitudini ma era inevitabile. Pallotta tiene molto al suo gruppo di lavoro, lo vorrebbe coeso, unito e impegnato per molto tempo. Fa parte della progettualità che ha in testa e ho voluto e dovuto assecondarlo. Farei fatica a pensarmi altrove, la Roma è la mia tappa finale, non voglio pensare ad un’altra squadra. Farei fatica veramente…

Cosa l’ha convinto del ‘progetto’ americano?
La Roma è un progetto corrente, quotidiano, fatto di lavoro e qualche idea. Usiamola questa parola. Mi ha convinto il nostro progetto, che insieme stiamo portando avanti per una grande squadra con una grande città. Tutti i giorni sviluppiamo un unico progetto che ha riverbero il giorno dopo: vogliamo portare questa squadra a livelli molto alti. L’obiettivo è che poi possa rimanere a questi livelli. Senza proclami, è l’obiettivo di tutti quelli che lavorano nel calcio.

Questa è la Roma figlia dei primi due anni?
I primi due anni sono stati etichettati come fallimento ma sono serviti ad introdurre le cose che durante il percorso abbiamo fatto e dobbiamo continuare a fare. Si raccontano solo le sconfitte, l’avvento di Baldini come figura molto negativa per la Roma: cercherei di ripristinare la verità in questo. Provo fastidio enorme ancora oggi quando sento dire che io senza Baldini sono bravo, che Baldini è un somaro. Ha fatto cose molto importanti, ha sempre lavorato in sintonia con me ed è artefice anche dei buoni risultati.

Roma anti Juventus: se lo aspettava ad inizio anno?
Sì, lo pensavo. Non pensavo che i punti in classifica di oggi, dopo 26 giornati, fossero equivalenti ai punti della Juventus lo scorso anno, con una media scudetto. Non avrei potuto dirlo con certezza che avremmo conseguito un risultato parziale come questo. Ma avevo il sentore che la squadra fosse forte: non era una speranza ma un pensiero solido, concreto. Vedevo questi calciatori come un gruppo di persone che si è riunito attorno ad un tavolo e ha svuotato le tasche, ha messo tutto a disposizione degli altri unitamente alle loro qualità.

Trova giusto il distacco dai bianconeri?
Trovo giusto tutto quello che succede nel calcio. Potrei anche non trovarlo giusto ma lo considero inevitabile. Sono stati fortunati più di noi, ma bisogna riconoscergli grandi meriti. Il campionato è ancora in corso. Vogliamo difendere la nostra seconda posizione, ma difendendola attaccheremo anche la prima. Lo vogliamo fare tutti, i calciatori, l’allenatore . Siamo sicuri che non sia finita.

Alcune decisioni arbitrali hanno fatto discutere. Qual è la sua posizione?
La domenica sera riguardando le cose qualche rammarico si materializza. Quando parlavo di fortuna, non parlavo della fortuna cosmica, alludevo anche ad alcune decisioni che sono state assunte, ma non ne farei però un discorso portante e trainante trainante. Dobbiamo vincere le nostre partite con le nostre risorse, sperando che le altre rallentino un pò.

La squalifica a De Rossi
Il fatto non sussiste, questo è il mio pensiero. So che non sarò popolare per la cognizione della collettività: ma quello che ha fatto Daniele credo sia stato solo un eccesso tattico, nella contromisura in un grappolo di uomini in area di rigore dove si cerca di neutralizzare l’avversario. Lui lo ha fatto troppo vivacemente ma non ha colpito con un pugno l’avversario: ha cercato di fargli perdere posizione. Non c’era alcuna cattiveria, la definirei furbizia. Daniele ha trovato la contromisura più eccessiva ma non c’è pugno, non è stato dato, perché, perché si concretizzi come tale ci deve essere un movimento ampio del braccio: nessuno l’ha visto perché non c’era. L’arbitro vede il grappolo di persone, percepisce che ci sia stato qualcosa dentro, ma non vede, perché non c’è, il pugno. E’ una cosa eccessiva la conseguenza che si è configurata: mi è dispiaciuto. La televisione determina gli indirizzi, i pensieri e le decisioni: oggi siamo al loro servizio ma lì c’è stata la prima condanna del giocatore. Hanno rilevato il fatto, evocando la prova televisiva. Per me è improprio perché l’arbitro stava guardando: la prova televisiva si invoca quando l’arbitro certamente non vede. E’ stato sanzionato anche dal commissario tecnico che ha detto di essere il giudice della situazione. E poi il terzo grado di giudizio trasversale lo ha fatto il giudice sportivo quando era già tutto determinato. L’ho vissuta molto male questa cosa: non c’è stata ne dialettica, né contraddittorio. Non penso mai ai complotti, credo in un calcio sano, stradaiolo: sono libero nei pensieri però vedo che la Roma è diventata l’oggetto/soggetto presso le quali si applica la pena esemplare, la condanna esemplare. Mi sembra una cosa sinistra: si educa il calcio attraverso la Roma. Non penso che né questo club, né questa città meritino questo trattamento.


Il ‘codice etico’ di Prandelli gli è costato la Nazionale
Questo riferimento l’ho già fatto. Prima le televisioni, poi il commissario tecnico che ha rinunciato al giocatore. Credo fosse stato meglio convocarlo, avrebbe potuto dare seguito a quello che viene consigliato dal così detto codice etico. Se non lo convoca prima che qualcuno abbia stabilito la pena, ammesso che ci debba essere, è chiaro che la squalifica è inevitabile.

Chiusura delle curve: un danno tecnico, economico
Il calcio è della gente, non di chi lo fa ma di chi ne gode, di chi lo va a guardare, lo ascolta. Se togli questa componente, annichilisci, uccidi il calcio. Non voglio soffermarmi oltre, penso che sia stato un paradosso che si è realizzato puntualmente perché quando c’è la Roma di mezzo i paradossi sono frequenti. Noi abbiamo scontato qualcosa che è già stato bocciato dall’Alta Corte che ha sollecitato a rivedere le norme. Intanto la Roma paga… Penso sia un danno per il calcio in senso lato, non solo per la Roma. Le partite della Roma, in virtù del campionato che sta facendo, vanno in tutto il mondo e stanno offrendo uno spettacolo deprimente in virtù di una norma molto, ma molto, discutibile.

Rudi Garcia: che scelta è stata?
L’ho sempre seguito. Quando vedo una squadra giocar bene normalmente chiedo chi sia l’allenatore, mi incuriosisco: il discorso su Garcia parte da lontano, da Le Mans. E’ stato uno dei candidati, fra 5-6 che avevamo in mente. Si è presentato con le sue idee, giuste, e le parole giuste, alcune decisive. Si è subito integrato, ha colmato subito le distanze e dopo 10 giorni ha fatto una conferenza parlando come i grandi. Gioca un calcio molto ‘leggero’, allena in maniera seria ma leggera: i calciatori sono a proprio agio, infonde tranquillità, coesione, forza. Ha qualità straordinarie e siamo contenti di averlo portato in Italia e a Roma.

Cosa le ha dato maggiore soddisfazione nella stagione?
Mi ha impressionato la coesione e l’orgoglio della squadra: la squadra è forte quando vuole esser forte. Una squadra deve prendere atto della propria forza e riconoscerla, poi prendere atto e trasferirlo sul campo di calcio. Sono orgoglioso del fatto che l’allenatore abbia tradotto benissimo lo stato d’animo collettivo e che i calciatori abbiano voluto credere in loro stessi. La forza della Roma è nell’autostima e nella fiducia tra i calciatori: questo costruisce meccanismi in campo di grande competitività. Di questo sono orgoglioso, dei singoli non voglio parlare: i ragazzi stanno facendo molto bene.

Lamela, si aspettava le sue difficoltà?
Sono innamorato della mia squadra, caratteristica che ha portato Rudi Garcia ad allenare la Roma: si espresse in questa maniera quando gli chiesi che rapporto voleva creare con la squadra. Non mi innamoro dei calciatori. Quando approccio la partita non guardo solo il risultato, guardo la prestazione dei calciatori, la vivo a 360°. I miei calciatori sono sempre i migliori, ne ho la pretesa. Vorrei che tutti esprimessero compiutamente, tutte le volte, le proprie qualità. E’ difficile che si realizzi, ma questa Roma, il mio desiderio lo ha realizzato spesso. Erik è un giocatore fenomenale, fortissimo, arrivato a Roma da giovanissimo (92′), con una caviglia gonfia e si è subito segnalato in una situazione non favorevole. Il secondo anno è esploso, merito anche di chi lo ha allenato. Zeman lo ha portato dentro un percorso tecnico preciso, ha voluto inculcargli alcuni movimenti e ha fatto cose molte importanti. E’ stata una rinuncia per noi grave, ma abbiamo fatto le nostre scelte, scelte che non sono mai gratis: quando c’è una scelta, c’è sempre da pagare. E’ stato difficile per me, per tutti noi. Le difficoltà a Londra credo dipendano molte dalle difficoltà di comunicare in immediato. Poi ho avuto modo di vedere una partita e lui gioca un altro calcio, non ha capito la squadra e la squadra non ha capito lui. Ha avuto anche un paio di infortuni, ma ha tutto il tempo di imporsi.

La Roma cambierà ancora molto?
Sarà possibilmente integrata, non cambierà molto: questa rimarrà la squadra che farà i campionati a venire. Ci sono delle integrazioni che dovranno esser fatte, sperando che il nostro margine di errore sia molto basso. In quanto all’incedibilità, tutte le squadre in Europa sono costrette a fare mercato in uscita e in entrata: continuerà a farlo anche la Roma. L’anno scorso siamo andati un pochino oltre ma abbiamo dovuto fare delle scelte che sono state significative dal punto di vista tecnico, ma molto remunerative. Parliamo alla vigilia della gara più importante della stagione e i calciatori dovranno essere all’altezza della partita e di quelle che rimangono.

La situazione di Pjanic?
Con Miralem stiamo discutendo del rinnovo con lui, il suo manager, la sua famiglia. E’ una situazione difficile, la stiamo affrontando. Penso riusciremo a concluderla. Quanto agli scambi, sono tutte considerazioni giornalistiche. Non ho minimamente pensato di mettere sul mercato Pjanic per prendere una contropartita: dovrà rimanere a Roma, qualora non ci fosse sarà messo sul mercato in maniera diversa, non certamente come merce di scambio. Non ci saranno scambi per lui ma ritengo rimarrà un giocatore della Roma.

Mattia Destro cosa rappresenta per la Roma?
Quando vi ho chiesto di riprendere il suo recupero era per avere la certezza del lavoro, della psicologia con il quale lui affrontava quel segmento di carriera non felicissimo. Rappresenta un investimento importante, giocatore fortissimo: neanche lui sa quanto lo è ancora. Deve mettere a fuoco alcuni comportamenti all’interno della partita: quando ci riuscirà parleremo di uno dei primi attaccanti europei. Deve limare alcune spigolosità del suo carattere che lo fanno interagire, a volte, in maniera sbagliata. Ma le soluzioni che è in grado di avere dal punto di vista tecnico nell’area di rigore, sono di primissimo livello.

Quanto dovrà cambiare la Roma per affrontare la Champions?
La Roma sarà integrata, arriveranno raddoppi di ruoli. Avremo bisogno di alcune unità in più facendo auspicabilmente la terza competizione. Noi siamo piuttosto avviati, si sta creando uno zoccolo duro che dovrà diffondere attorno a sé il verbo calcistico e lavoreremo per correggere i difetti che abbiamo. Se chiedessimo a qualcuno di togliere qualcuno e inserire qualcun’altro, farebbe fatica: ci sono iperboli incolmabili, alcuni metterebbero Messi. Ma sul mercato plausibile penso che togliere un giocatore nostro per metterne un altro, faremmo tutti fatica, anche i censori più costanti. Sono molto geloso dei miei calciatori: mi dispiace e odio quando i miei vengono trattati male, senza motivo, quando vengono abbattuti con dei voti che non trovano riscontro in quello che è successo dentro al campo. Mi sono trovato davanti a partite vinte e la media squadra della squadra che aveva perso contro di noi era più alta della media di noi che avevamo vinto. A volte i calciatori vengono abbattuti, non tanto nella prestazione, ma nell’idea della prestazione che fanno: vengono definiti pigri, e dalle rilevazioni che ho io, con le distanze percorse, la velocità, vedo che sono valori eccellenti invece. Sono sensazioni, più che analisi.

E’ geloso della sua idea su Dodò?
E’ un giocatore fortissimo, non mi interessa ciò che si dice. Un conto è il calcio delle impressioni. Tutte queste sofferenze nella fase difensiva io non le vedo, è leggenda, basta vedere le partite: è partito con l’infortunio, poi è ripartito. Non c’è stata la generosità nei suoi confronti che servirebbe per supportare e sopportare un talento che deve emergere: il talento è sempre a rischio. Prima spiegavo all’agente di Ljajic che bisogna prendere rischi: Adem è un calciatore che deve prendere rischi, se non lo facesse sarebbe mediocre, perché è un talento puro. E’ un calciatore da Roma. Vorrei ci sia più generosità verso i calciatori della Roma, non per rivendicare cose per me, ma per la Roma. Io sono autenticamente romanista, voglio tutta la mia carriera qui e finirla, vincendo qui. Ma come vengono trattati i calciatori? A volte non c’è l’orgoglio della piazza, l’orgoglio di protezione: l’orgoglio di proteggere il talento deve essere incrementato. A Roma c’è senso critico, qualcuno magari esagera: Roma deve difendere il propri talento, Roma deve difendere la Roma, sennò non sarà mai forte. Un esempio, quando ci sono state reazioni eccessive rispetto a un risultato nefasto che c’è stato, tutti i dirigenti sono stati attaccati. Le critiche sono assolutamente plausibili, bisogna ascoltarle ma quando i dirigenti vengono offesi, insultati, come si pretende che gli stessi possano essere rappresentativi di fronte alla realtà internazionale? Non sto perorando la causa di nessuno, sto attaccando un modo di essere, di fare. Lo farò sempre. La Roma per essere forte non ha bisogno del consenso ma ha bisogno di una critica normale, di una dialettica diversa. Sto facendo un errore reiterato, ma non intendo tornare indietro: non sto quasi mai parlando, perchè non riesco a trovare una sintonia nelle cose. Preferisco non interfacciarmi con nessuno, ma io meriterei di parlare con qualcuno della stampa romana. A Roma ci sono menti e penne, non posso confrontarmi con molti per una questione di equità, sono stato costretto in questo senso. Manca qualcosa a me, come arricchimento personale, alla Roma e al comprensorio giornalistico di Roma.

Quanta soddisfazione ha nello scoprire i talenti.
Io non leggo volentieri le biografie di gente in vita, ho letto ‘Febbre a 90′ per capire gli stati d’animo del tifoso vero, autentico, che soffra, che modula la sua vita rispetto alle fortune del club. Ferguson ha scoperto molti talenti, me ne ha fregato anche uno qualche anno fa e non lo perdono facilmente. E’ un’emozione pregnante, potente, fortissima. Il sapere che hai fatto qualcosa per il tuo club, la tua squadra, vedendo un giocatore che si impone. Io sono incredibilmente soddisfatto, estasiato, delle prestazioni di Alessio Romagnoli: ci terrei molto che ragazzi di Roma potessero far parte del percorso che sta facendo la Roma. E’ una gioia, un orgoglio.

Qual è l’acquisto della carriera di Sabatini?
Ce ne sono stati tanti. Per me il calcio è una speranza sempre in movimento, una speranza dinamica. Quando penso ai calciatori non lo faccio mai in maniera statica, ma in maniera progressiva. E’ una sfida quotidiana: il calcio è la cosa che mi ha reso sopportabile la vita. Come soggetto umano sono piuttosto marginale, sento forte le estraneità: il calcio mi ha integrato nella vita, vivo attraverso il calcio. Qui c’è gente in gamba. E’ questo che vorrei dire anche a Roma, che viene spesso denigrata in maniera ignobile. Qui ci sono grandissime professionalità e profili umani, intellettuali, culturali di grande livello. Che la Roma possa portarseli avanti a lungo: so quello che dico. Qui c’è gente che sa, che si mette totalmente a disposizione e in discussione 24 h su 24, che bisogna preservare.

Chi vince il mondiale?
Ho troppi calciatori in giro (ride…), non voglio penalizzare nessuno. E’ auspicabile, a parte l’Italia nonostante le squalifiche comminate dal CT ai nostri calciatori, direi il Brasile. Non voglio che si rinnovi la tragedia del 50 quando un ex calciatore della Roma fece piangere una nazione intera, c’era Schiaffino che giocava in quella nazionale. Roma ha avuto grandissimi calciatori: stiamo facendo tante cose, c’è una foto con la firma di Schiaffino al museo. Il Brasile deve vincerlo così non succederà niente e saranno tutti felici. Penso che una chance ce l’abbia anche il Belgio: se arriveranno con la testa giusta, se non sentiranno la pressione potrebbero essere la sorpresa. Io ho tanti calciatori in giro, troppi che rappresentano nazioni, territori… Non voglio fare il calcio asettico, anche la Bosnia meriterebbe tanto: sarei contento andassero avanti. Rivendicazione ce ne hanno da fare. Ci metto un po di umanità e di politica dentro.

Tra i progetti di Pallotta c’è anche quello di farla smettere di fumare?
Quello ha già abortito, Pallotta lo sa. E’ un successo che non coglierà. E’ molto più facile che vinca lo Scudetto e che arrivi in finale di Champions…

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08/03/2014 13:32
 
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bella intervista, sul discorso di De Rossi però sono d'accordo fino ad un certo punto. Quella è un'azione scorretta inutile e dannosa.
Se l'arbitro lo vede dà rigore ed espulsione.
E sti cazzi dell'intenzione, della furbizia e della contromisura.
Poi su Prandelli e l'esemplarità sono d'accordo ma intanto il danno alla Roma lo fa De Rossi non Tosel.
Mi pare che Juan Jesus e Borja Valero siano stati stangati per falli sim,ili o anche meno gravi.

Se ancora andiamo a cercare alibi per uno che continua a creare piu' problemi che altro alla Roma non andiamo lontano.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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29/08/2014 14:55
 
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può un articolo essera molto approfondito ma allo stesso tempo peccare di "normale superficialità media romanista"?
si può ed eccone un esempio.

è un discorso che volevo già affrontare un mesetto abbondante fa, quando già scrivevo dello strano caso Iturbe, discorso che voleva essre molto più ampio, ma che, e anche un pò deludentemente a mio avviso da parte vostra, non fu capito appieno ma solo nella sua prima facciata, senza provare a capirne il discorso "sistemico" che ne volevo fare.

oggi torno alla carica sullos punto di questo articolo che calza a pennello, per lanciare un altro interrogativo che mi frulla in testa da un bel pò, mentre tutto intorno sento dire solo cose belle (il punto non è che non ce ne siano, ce ne sono ce ne sono... ma per molti ci sono SOLO quelle).
quindi prendo questo "pezzo da maestro" quanto a POMPINI A VICENDA prodotto tipico di questa città, piazza e tifoseria, maestra del 69 ma che spesso si ritrova con un bel 71: ovvero un 69 con due dita al culo.

orbene... Sabatini MAGO delle plusvalenze? ma certo! ma sicuro! niente di più incontestabile al mondo. e dico sul serio. è verissimo, sacrosanto.

il punto però, e qui sta la superficialità estrema non solo del mondo giornalistico romano imbonitore, ma pure di 99,99999999999999999999999999% di questa piazza che se da una parte sono imbonitori radiofonico-giornalistici bisognerebbe pure chiederesi PERCHE'... e cioè se questo "imbonimento", questa corsa all'imbonimento, non sia semplicemtne una questione di domanda e offerta.
perchè se poi la piazza, la tifoseria (ripeto il 99,99999999999999999999999999%) chiedono pilloline indorate, poi è normale che per radio ti parlano solo imbonitori.
poi è normale che se critichei te piano pè matto. pure quelli che con te hanno condiviso, in altri tempi, tante critiche.
però la memoria e ancora di più la capacità di guardare nelle pieghe e nei risvolti sono altra cosa.

allora la domanda, che da mesi volevo fare, e che faccio pur ipotizzando delle risposte piccate, all'insegna dei "giove tu a Sabatini je vòi male, ma che te s'è 'nculato tu sorella niente niente?" è la seguente:
Plusvalenze si, e non solo alla Roma. Sabatini ha dimostrato di saper vedere come dpochi dei gioielli che nel giro di uno o due anni moltiplicano il loro valore. MA..... mi sa dire qualcuino, me lo riesce a trovare, me lo mette in funzione sto ecoscandaglio... di QUANTI DI QUESTI ENORMI TALENTI capaci di decuplicare valori di mercato in due anni.... SONO POI DIVENTATE DELLE STAR del firmamento mondiale? gente che dura, gente che non fa una o due annate scooooooop e poi la chiude là... gente che RESTA, gente che si CERTIFICA, gente insomma V-E-R-A, e non il talentino che nasce esplode e muore come il più effimero dei fiori, bellissimo per una notte, morto sstecchito subito dopo?

Pastore, Menez, Lamela, Marquinhos, ditemene altri, allunghiamola sta lista che a me la memoria fa difetto!
snoccioliamoli i nomi dei mille, centomila, centomiliardi di questi ENORMI talenti, buoni per il circo, ottimi con i piedi, funamboli da strabuzzare gli occhi, ma durati da natale a santo stefano e giocatori pressochè finiti ad appena 20-22 anni?

gente OTTIMA per le casse societarie. ma poi? per vincere? per durare? per costruire? per CONSOLIDARE?

non ne ricordo uno... cazzo più mi scervello...
Strootman? Pjanic? già.... ma qui la tiriamo un pò per i capelli... questi due sono giocatori non sono "Sabatiniani". non parlaimo dei Pastore che se lo prendi a 5 e poi ti trovi un GRANDE giocatore (non il telentino già morto) hai fatto bingo.
Stootman e Pjanic sono giocatori conosciuti da tutti quando li ha presio la ROma.,
non operazioni "alla Sabatini", che invece sono altre, sono quelle dei Marquinhos, dei Pastore, dei Lamela.... grandi plusvalenze, grandi sconosicuti o quasi (ma per davvero, non Strootman e Pjanic) ma poi grandi Desaparecidos.

insomma, per le casse Sabatini va bene, benissimo!
ma quanto a costruire per davvero pezzo per pezzo, qualcosa di duraturo, longevo? è l'uomo giusto?

poniamoci la domanda già solo su questo piccolo grande s4ettore, quyello delle cosidette plusvalenze, superficilamnete definite così, che ti danno i soldi, ma poi in campo devi ricominciare ogni volta daccapo.

senza stare a parlare di come ad esempio quest'ìanno con una squadra SOLO DA PUNTELLARE SENZA FARE DANNI, in virtù di una programmazione che si potgeva benissimo affrontare perr tempo, e che ci regala una rosa ancor più incerta come neppure un critico come me si poteva aspettare.

ma insomma, lasciamo ora stare le risultanze di questo mercato, che per me è stato fatto "cò le fette".
parliamo della grande illusione delloi Scopritore di telenti/mago delle plusvalenze...
ditemi chi ti ritrovi tra le mani dopo aver incassato piogge di milioni di milioni di Euro.
ditemi chi cazzo ti trovi in mano di concreto, tra gli "acquisti prettamente Sabatiniani".

atendo una risposta. sempre che il presente post e il connesso spunto di riflessione non vengano boccaiti, bontà vostra, come "vabbè ma Sabatini a Giove je s'è 'nculato la sorella..".


Non plus ultra: in tre anni Sabatini ha regalato 74 milioni di plusvalenze. Benatia sul podio dietro Marquinhos e Lamela


LAROMA24.IT (Mirko Bussi) – «Er plus». Forse lo soprannominerebbero così se avesse una comitiva romana. Walter Sabatini, d’altronde, era stato arruolato per quella capacità innata di guardare oltre l’orizzonte calcistico noto ai comuni talent scout. E per questo James Pallotta non perde occasione per abbracciarlo pubblicamente: in quattro mercati, infatti, il ds romanista ha prodotto un aumento di capitale tutto suo. 72,9 milioni di euro il bilancio di plusvalenze sommate in tre anni: calciatori acquistati sui mercatini o al massimo in botteghe artigianali e diventati in breve articoli d’alta moda.

GLI AFFARI DI SABATINI - Tutto iniziò con Borini, che fu acquistato a rate: prima in prestito (1,25 il costo), quindi a gennaio 2012 in comproprietà (altri 2,3 al Parma) e poi, quando se ne era già innamorato il Liverpool, riscattato a 5,3 milioni. Sorrise la società di Ghirardi che incassò 8,85, ancora di più la Roma che pochi giorni dopo baciò l’assegno dei reds con su scritto 13,3 milioni di euro, oltre 1 di bonus. Riassumendo: 4,45 milioni di plusvalenza. La strategia non ammette favoritismi: un anno più tardi fu il figlioccio Lamela ad imbarcarsi per Londra, direzione Tottenham. Era costato 17,06 tra parte fissa, premi e tasse anticipate, in due anni divenne un pezzo da 30 milioni, più 5 di immancabili bonus. Altri 12,94 milioni guadagnati tra acquisto e cessione. Pochi di meno, invece, ne ha garantiti recentemente la cessione di Dodò all’Inter, prelevato gratuitamente nel 2012. Ma il gioco è costruito ad arte per irretire gli insaziabili sceicchi: quando il Paris SG telefonò per Marquinhos si sentì rispondere che il prezzo, rispetto ai 4,5 con cui Sabatini l’aveva strappato al Corinthians, si era settuplicato. Alla fine i conti di Trigoria vennero inondati da 31,4 milioni, di cui 2,69 da girare al “Timao”. Pallotta, probabilmente, si innamorò definitivamente in questa occasione: 28,71 milioni guadagnati in appena 12 mesi.

In attivo si chiuse incredibilmente anche la parentesi di Tachtsidis: presa a 2,5 la metà del greco, i brandelli che ne rimasero l’anno successivo furono riconsegnati al Genoa addirittura a 3 milioni. La serie positiva del mago Walter continuò in inverno, quando il Toronto fu convinto che 10 milioni di dollari (circa 7,4 milioni al cambio) fossero il prezzo giusto per Michael Bradley. Il Chievo, un giro di mercato prima, aveva valutato il centrocampista “made in USA” 3,75 milioni di euro. La compravendita di Osvaldo, invece, terminò sostanzialmente in parità ma lo stesso attaccante che la Roma spedì in Inghilterra per 15 milioni, da poco è tornato in Italia con un valore dimezzato.

MINUSVALENZE – In segno negativo, finora, sono finiti solo 2 dei colpi messi a segno da Sabatini: José Angel e Stekelenburg e, in effetti, a ripercorrere rapidamente le loro storie alla Roma neanche i parenti più stretti avrebbero garantito incassi maggiori. Tuttavia, per il portiere olandese la differenza negativa di 1,75 tra costo d’acquisto e cessione è salvata da quel mostro chiamato “ammortamento” (tranquilli, i defunti non c’entrano…).

L’unica controindicazione segnalata sul foglietto illustrativo del metodo è «non affezionarsi ai calciatori». Con queste lenti, Benatia si legge semplicemente come 12,5 milioni guadagnati nell’arco di una sola stagione, frutto della sottrazione tra i 26 garantiti dal Bayern Monaco e i 13,5 che appena un anno fa aveva accettato l’Udinese. Il non plus ultra.

TUTTE LE PLUSVALENZE MESSE A SEGNO DA SABATINI:

Marquinhos – Acquistato a 4,5 milioni, rivenduto a 31,4 di cui 2,69 al Corinthians. + 28,71

Lamela - Acquistato a 17,06 bonus inclusi (fisso era di 12 milioni), rivenduto a 30 più 5 di bonus. +12,94

Benatia – Acquistato a 10 più le comproprietà di Nico Lopez e Verre (13,5 la valutazione del difensore), rivenduto a 26 +4 di bonus. +12,5

Dodò - Acquistato a zero, rivenduto a 9 milioni. +9

Borini - Prestito a 1,25, comproprietà a 2,3, riscatto definitivo a 5,3 (totale: 8,85). Rivenduto a 13,3 milioni più 1 di bonus. +4,45

Bradley – Acquistato a 3,25 milioni di euro più la comproprietà di Stoian (3,75 la valutazione del centrocampista americano), rivenduto a 10 milioni di dollari (al cambio del 31 gennaio: 7,398 milioni) + 3,6 milioni

Bojan – Acquistato dal Barcellona per 12 milioni, ceduto in prestito al Milan per 0,25 milioni e quindi riscattato dal Barcellona per 13 milioni. +1,25

Nico Lopez - Acquistato a 1 milione di dollari (0,769 al cambio di gennaio 2012), rivenduto a 1 milione di euro la metà (in questa sessione è stato riscattato dell’Udinese ma le cifre non sono state comunicate). +1,231

Tachtsidis - Acquistata la comproprietà a 2,5, rivenduta la comproprietà a 3 milioni. +0.5

Osvaldo - Acquistato a 15 più 1 di bonus maturati, rivenduto a 15,1 milioni più 2 di bonus. +0,1 al netto dei bonus

TOTALE: +74,181



LE MINUSVALENZE:

José Angel – Acquistato a 4,5 più 0,5 di bonus centrati, rivenduto a zero. -5

Stekelenburg – Acquistato a 6,325 più 1 milione dopo la cessione al Fulham, rivenduto a 5,6 milioni. -1,75

TOTALE: -6,75

DIFFERENZA TRA PLUSVALENZE E MINUSVALENZE: +67,431



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11/09/2014 11:23
 
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Il vero exploit di Sabatini per me rimane Marquinhos.

Oggi rilancerà contro Moussa Sissoko. Curioso di sentire cosa dirà eventualmente su Dodò.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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11/09/2014 16:55
 
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E' stato venduto bene, benissimo Benatia, ma le chiedo: a lei personalmente in questa vicenda cos'ha dato fastidio?

E' stato esaustivo e tombale il presidente nel chiarire la situazione. Il Bayern attraverso il proprio uffico stampa ha chiesto di calmare le acque, potrei aggiungere tante cose e credo di doverlo fare. Benatia alcune cose ha cercato di farle bene, poi è scivolato succesivamente. I presupposti sono stati buoni. Quando l'ho cercato nel maggio dell'estate scorsa aveva un'offerta di una squadra italiana maggiore della nostra, ma ha scelto l'offerta ben più bassa della Roma. A gennaio ha avuto sollecitazioni esterne, voleva rimanere alla Roma ma a determinate condizioni. Qualora non si fossero verificate avremmo dovuto riparlarne. La mia risposta non poteva essere positiva: la Roma questi soldi non te li può né vuole dare, ma ti adeguiamo il contratto. Gli abbiamo offerto un contratto in esubero rispetto all'offerta del giugno precedente. Il ragazzo in prima battuta è stato eccezionale, è stato un grandissimo giocatore per la Roma. Quando a gennaio sono cambiate le acque, volevamo tenerlo fino a maggio. Avevo detto che il prezzo di Benatia sarebbe stato di 61 milioni perché aveva fatto cose eccezionali. Il prezzo che poi è stato realizzato è stato più basso, ma a 28 + 4 abbiamo venduto il simulacro di Benatia. Con questo concludo.

........


vabbè certe domande in conferenza stampa sono assist..che domanda è ..cosa le ha dato fastidio??ma che sei il fratello?
Ma sta famosa proposta di rinnovo a 3 milioni dopo ferragosto..c'è stata?
Col cazzo che glielo hanno chiesto.
E se il Bayern non ti offre quei soldi ..che fai? stai col simulacro in casa?lo prendevi Manolas?
Col cazzo che glielo hanno chiesto...idem per Toloi, Basa e Yanga Mbiwa.

Alla fine è probabile che abbia pure ragione Sabatini sul fatto che l'ultimo Benatia con questa storia si sia sgonfiato pure tecnicamente. E ben vengano quei 26/28 milioni.
Però restano un mistero le dichiarazioni pubbliche di Benatia a maggio. Perchè Benatia si è esposto pubblicamente parlando di offerta ridicola Sabatini non lo ha spiegato. E neanche però glielo hanno chiesto.


Altra cosa..su Dodò Sabatini dice che lo ha venduto per il suo bene perchè qua veniva massacrato. Certo, a 9 milioni però..


In generale mi è sembrato abbastanza lineare con quello che fa. A me cmq non è sembrato soddisfattissimo del mercato che ha fatto per questa storia prolungata di Benatia e per aver dovuto mettere la pezza all'ultimo con Holebas a sinistra. Altra cosa che ovviamente nn gli hanno chiesto ma che ha fatto intuire quando ha parlato delle preoccupazioni avute guardando le amichevoli con Garcia.
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11/09/2014 18:49
 
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Molto soft, molto guidata come conferenza stampa, molto aziendalista Sabatini.

Oramai è destinato a parlare il campo!
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15/09/2014 13:04
 
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giornalisti pecoroni e servi, nessuno lo ha incalzato sulla ROMANELLA fatta a sinistra (ah a proposito! erano boni Cole ed Emanuelson eh? ah ma giusto! mò se rivai ad ascoltare tutti gli SCARZACANI che a inizio luglio beatificavano Cole (na volta al telefono Vombruck e Infascelli... telefono, faccio i nomi di Adriano (ancora non era uscito il problema al cuore) e Vombruck mi fa "è uno scarto del barcellona!!" (si perchè invece Cole è un gioiello che gli abbiamo strappato dalle mani a Mourinho...), gli parlo di Digne e Infascelli mi fa "è un ragazzino" roba che manco fosse Romagnoli a inizio stagioen scorsa... gli parlo di Rodriguez ... niente...

bene! se rivai ad ascoltare tutta sta minutaglia quanto a credibilità e competenza calcistica, DOPO l'arrivo di Manolas che vi dicono? che vi dice tutta sta gente che faceva tanto la fica, si ciucciavano il cazzo a vicenda "abbiamo preso il TOP! con Cole grande campionissimo che ha vinto tutto ed Emanuelson siamo stra coperti!!" con l'immancabile "controprova der cazzo" : ma secondo voi è meglio Cole o Dodò??? (domanda perfida e infame, perchè a giugno scorso POCHI avrebbero detto "Dodò" quindi era un'argomentazione strumentale a prova quasi di bomba).

bene, oggi vi dicono "vabbè... ma Emanuelson è stato preso per arrivare a Manolas...." AHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAH m,a rendetevi conto chi cazzo, che razza di minutaglia cerbrale, fa informazione sul calcio!
e rendetevi sempre conto di che bassa opinione, nonostante facciano i simpatici, questa gentaglia che si sente fica perchè parla in radio o scrive su carta stampata, ha di noi clienti, ascoltatori, lettori.

detto ciò, a Sabatini non l'ha messo spalle al muro nessuno. nessuno gli ha chiesto come sia possibile che con anni e anni e anni per pensarea una lacuna strutturale come quella atavica del terzino (o dei terzini) abbia pensato di potersela cavare con quella razza di Romanella che ha fatto prima di correre ai ripari prendendo Holebas. uno che potevano prendere due mesi prima!

poi non mi convince per nulla su Benatia. tanto lì s'è capito che il più bravo tra i due, Benatia e la Roma, è stato come minimo no zozzone.

nessuno gli ha fatto la domanda che ho fatto qui sul forum: "lei ha sempre fatto plusvalenze e pescato grandi campioncini in erba che poi ha rivenduto ottimamente, però lei non ha MAI preso un giocatore che arriva, esplode, cresce e si CONFERMA, invece di perdersi nel giro di un anno e mezzo. la domanda è: pensa di avere qualcosa da migliorare nel senso che sa vedere benissimo il talento, ma non è in grado di giudicare, avendo finora infatti MAI azzeccato, il giocatore che diventa davvero un GRANDE, duraturo e non la meteorina che porta soldi in cassa ma zeru tituli?"

questa domanda chiaramente sono tutti dei cacasotto per avere le palle per fargliela. altri poi, non ci arrivano nemmeno a certi ragionamenti quindi il problema di fare la domanda nemmeno si pone.

su Dodò poi... non si tratta di non credergli... si tratta che la sua è na mezza verità .. ena mezza cazzata.
cioè io sono persino d'accordo con lui, e qui mi sarete testimoni, che Dodò è stato il tipico "capro espiatorio alla giallorossa", quei giocatori che se giocano da 5 tutti lo distruggono che era da 3, se gioca da 7 la gente dice "non me lo ricordo", se gioca da 6,5 "è andato molto male".
è VERISSIMO quello che ha detto Sabatini ai giornalisti: "lo giudicavate sempre severamente, un altro prendeva 7, lui per una prova simile prendeva 5". è verissimo.
solo chi non è onesto con se stesso non ammetterà mai che Dodò, lungi dall'essere già un GRAN giocatore, e pur avendo giocato non sempre bene (ma è pur sempre stato un titolare che ha lottato, ha dato una mano, ha contribuito, a un bel periodo di striscia di risultati! eppure non glielo hanno mai riconosciuto) è stato sempre preso da mezzo zimbello, bersaglio facile.

questo è verissimo, non vero.
ma Sabatini non me le venisse a raccontare ste cose che poi diventa bugiardo pure quando dice una cosa vera.
ah SABATI' dai.. mò che sfondi i gioprnalisti con me sfondi una porta aperta... però daje su... vajelo a dì a Garcia che a 'n certo punto j'ha preferito persino Romagnoli dai.
dijelo a lui dijelo, no ai giornalisti o ai tifosi in cerca di capri espiatori.
quelli si hanno toppato, e sono sempre i soliti.

ma daje a Dodò lo avete accannato VOI.


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15/09/2014 13:53
 
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Sì..una mezza verità per togliersi dall'impaccio della cessione di un giocatore su cui si era esposto piu volte.
Ora, io Dodò l'ho criticato e cmq valutato su un livello inferiore a quello che mi arei aspettato per come era stato presentato. Con tutto che le attenuanti dell'infortunio gliele ho sempre riconosciute.
E di critiche ne ho sentite diverse. Ma dico MAI MAI MAI ho sentito fischi per Dodò allo stadio.
Se basta questo per cedere un giocatore.. ..per il suo bene poi!! E tu lo cedi all'Inter? ma a ste cazzate c'è chi crede?
Anche perchè poi in campo ce lo mandava Garcia. E Garcia l'anno scorso iniziò il campionato con Balzaretti..poi diede fiducia a Dodò molto limitata e non certo per i mugugni della piazza o i voti dei giornalisti. Non è che a Torino sullo 0-2 l'ho sostituito io facendolo passare per il peggiore in campo. Non è che al rientro dall'infortunio gli è stato preseferito Romagnoli ( che neanche è un terzino ) perchè la gente non sosteneva Dodò.
Non ci sarebbe niente di male a dire che Garcia non vedeva bene Dodò.
Tanto meno a riconoscere che a fronte di un'offerta di 9 milioni non ci hai pensato due volte a cederlo.
Che poi..questo ostracismo dei giornalisti è vero solo in parte perchè tanti leccaculo di Sabatini dipingevano Dodò come un fenomeno fino a 3 mesi fa.

Poi ripeto..ma il rialzo della Roma a 3 milioni fatto dopo ferragosto per Benatia? che fine ha fatto?

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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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15/09/2014 14:27
 
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Re:
giove(R), 15/09/2014 13:04:



nessuno gli ha fatto la domanda che ho fatto qui sul forum: "lei ha sempre fatto plusvalenze e pescato grandi campioncini in erba che poi ha rivenduto ottimamente, però lei non ha MAI preso un giocatore che arriva, esplode, cresce e si CONFERMA, invece di perdersi nel giro di un anno e mezzo. la domanda è: pensa di avere qualcosa da migliorare nel senso che sa vedere benissimo il talento, ma non è in grado di giudicare, avendo finora infatti MAI azzeccato, il giocatore che diventa davvero un GRANDE, duraturo e non la meteorina che porta soldi in cassa ma zeru tituli?"

questa domanda chiaramente sono tutti dei cacasotto per avere le palle per fargliela. altri poi, non ci arrivano nemmeno a certi ragionamenti quindi il problema di fare la domanda nemmeno si pone.



Ma io su questo punto gli avrei fatto un'altra domanda piu' spinosa..in queste operazioni Sabatini agisce in comune accordo con Garcia?

Perchè Nico Lopez via subito all'Udinese, Jedvaj pagato 5 milioni , sempre ai margini va 2 anni al Bayer Leverkusen..Sanabria già fuori dal giro CL per ora pure dopo Borriello, Uçan e Paredes fanno numero in un centrocampo già coperto con Keita in attesa di Strootman..
E io nn discuto il valore di questi singoli giocatori ( Paredes in particolare mi sembra molto interessante )..ma sto giochino della plusvalenza e valorizzazione puoi continuarlo a fare lottando per lo scudetto?
Perchè è vero che ora hai una rosa molto piu' ampia rispetto allo scorso anno ma molti di questi extra che stanno lì a rimpinguare la rosa non hanno mai visto il campo, non hanno la minima esperienza del campionato italiano.
Ed è gente che in realtà tu dovresti valorizzare,vederli con continuità sul campo, in alcuni casi pure per riscattarli.






[Modificato da Sound72 15/09/2014 14:28]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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15/09/2014 15:48
 
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Sound72, 15/09/2014 13:53:

Sì..una mezza verità per togliersi dall'impaccio della cessione di un giocatore su cui si era esposto piu volte.
Ora, io Dodò l'ho criticato e cmq valutato su un livello inferiore a quello che mi arei aspettato per come era stato presentato. Con tutto che le attenuanti dell'infortunio gliele ho sempre riconosciute.
E di critiche ne ho sentite diverse. Ma dico MAI MAI MAI ho sentito fischi per Dodò allo stadio.
Se basta questo per cedere un giocatore.. ..per il suo bene poi!! E tu lo cedi all'Inter? ma a ste cazzate c'è chi crede?
Anche perchè poi in campo ce lo mandava Garcia. E Garcia l'anno scorso iniziò il campionato con Balzaretti..poi diede fiducia a Dodò molto limitata e non certo per i mugugni della piazza o i voti dei giornalisti. Non è che a Torino sullo 0-2 l'ho sostituito io facendolo passare per il peggiore in campo. Non è che al rientro dall'infortunio gli è stato preseferito Romagnoli ( che neanche è un terzino ) perchè la gente non sosteneva Dodò.
Non ci sarebbe niente di male a dire che Garcia non vedeva bene Dodò.
Tanto meno a riconoscere che a fronte di un'offerta di 9 milioni non ci hai pensato due volte a cederlo.
Che poi..questo ostracismo dei giornalisti è vero solo in parte perchè tanti leccaculo di Sabatini dipingevano Dodò come un fenomeno fino a 3 mesi fa.

Poi ripeto..ma il rialzo della Roma a 3 milioni fatto dopo ferragosto per Benatia? che fine ha fatto?





per me non lo vedeva Garcia punto. del resto st'uomo avrà pure dei limiti (che un pò si intravedevano pure lo scorso anno, soplo che poi la gente, tutti, devono sempre beatificare, investire, coronare...).
per me a Dodò l'ha buttato al mare troppo presto e non lo ha tutelato per giunta. ma non solo a parole, proprio nei comportamenti e nelle scelte.
e ribadisco che la scelta di Romagnoli a un certo punto è stata "cervellotica" è dire poco, è dire niente.
tenendo presente, per uscire dalla stretta attinenza a Dodò, che in quel ruolo la Roma aveva pure Torosidis.
ora Romagnoli sarà pure bravo da centrale e ce lo deve ancora dimostrare, vediamolo alla Samp... ma da terzino, nel dire con onestà che non ha fatto lo sparring partner, nel dire proprio per far capire che non lo sto "infangando", che ha fatto più cappelle Cole in una partita l'altroieri, che Romagnoli in tutte e 7 o 8 le partite giocate... però da terzino, pur avendo ben difeso, pur essendo stato diligente, ecc, proprio non andava. anche considerando che la Roma attaccava e attacca molto sulle fasce, con Romagnoli Garica aveva scelto di lasciare tutto palla agli attaccanti perchè dalla sua parte non si spingeva proprio più, si arrivava al massimo a centrocampo. e si lasciava fare tuto a Maicon dall'altra parte, quanto a terzini.

per me fu intanto una scelta di basso profilo nell'economia del gioco della Roma. poi non ne parliamo di che botta definitiva hai dato a Dodò.

Dodò comunque sul quale la piazza di Roma non è stata complessivamente affatto generosa. un giocatore così si accompagna, si sostiene, si spinge, si coccola. fosse poi uno stronzo, uno che se la crede, uno "storto"... faceva sempre gruppo, sempre a postare foto o twittare, puntualmente con una bella parola su qualche compagno.. e anche nelle interviste sempre posato, corretto. forse troppo boh...
forse uno cui mancava la grinta. o almeno che qui si è creduto così.
perchè poi è quantomeno singolare che lo voglia Mazzarri che della grinta fa il suo pane.

secondo me Dodò non è proprio stato "capito" come ragazzo e anche come calciatore.

poi chiaro: se qualcuno mi porta le radiografie del ginocchio e mi fa vedere che il ragazzo (che però l'Inter ha comprato a NOVE milioni di Euro...) "è fracico", come dire, per fare un esempio, è "come Pepito Rossi", allora ok...

ma sennò, e per carità, fece molto peggio la Juve con Henry eh? o il Milan con Vieira.., ma la Roma a Dodò lo ha proprio poco tutelato e accompagnato, come deve fare una società che si rende conto che i giocatori sono "uomini", "ragazzi" diversi tra loro. c'è quello duro come la pietra, c'è quello "morbidino" e che ha bisogna di incattivirsi un pò. chi lo nega? certo che c'è gente più pronta, e gente che arrva un pò dopo.
io ricordo benissimo sin dall'inizio come è stato trattato. alla fine della prima stagione quando sentivi nominare Dodò sentivi subito i risolini, la gente che si dava di gomito, che pareva avesse preso il posto, nelal letteratura e aneddotica romanista, di nientepopodimenoche Andrade...

diciamo che boh... la gente, il "popolo giallorosso" c'ha bisogno di scaricarsi su qualcuno e che vuoi fa, è toccato a Dodò.

e la società poi, FREGNA com'è (lo abbiamo visto con tutti, compresi gli ultimi casi Maicon e Gervinho...), non se lo è sputo valorizzare più di tanto.

che poi.. niente, nientissimo, di nuovo eh?
se vai a vedere la Roma una linea non ce l'ha proprio.
la Roma o ti dice si e sissignore ti copre pure se arrivi in ritardo, se fai i casini, se ogni anno becchi 3 giorante per gomitata in faccia all'avversario... ste cose la Roma fa sempre pippa, sempre tutto a posto QUANDO SEI UN BIG.
ma se per caso sei un regazzetto te butta amare in mezzoa i pescecani accende i motori e te lascia proprio là.

il classico comportamento da viscidi. da infami. da forti con i deboli e zerbini con i forti.


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Sound72, 15/09/2014 14:27:



Ma io su questo punto gli avrei fatto un'altra domanda piu' spinosa..in queste operazioni Sabatini agisce in comune accordo con Garcia?

Perchè Nico Lopez via subito all'Udinese, Jedvaj pagato 5 milioni , sempre ai margini va 2 anni al Bayer Leverkusen..Sanabria già fuori dal giro CL per ora pure dopo Borriello, Uçan e Paredes fanno numero in un centrocampo già coperto con Keita in attesa di Strootman..
E io nn discuto il valore di questi singoli giocatori ( Paredes in particolare mi sembra molto interessante )..ma sto giochino della plusvalenza e valorizzazione puoi continuarlo a fare lottando per lo scudetto?
Perchè è vero che ora hai una rosa molto piu' ampia rispetto allo scorso anno ma molti di questi extra che stanno lì a rimpinguare la rosa non hanno mai visto il campo, non hanno la minima esperienza del campionato italiano.
Ed è gente che in realtà tu dovresti valorizzare,vederli con continuità sul campo, in alcuni casi pure per riscattarli.




quella domanda però Ennio gliel'hanno fatta varie volte. sia a lui che a Garcia (che ha pure risposto un paio di volte).

io invece una bella: "buongiorno Sabatini, a giudicare dalla storia dei suoi acquisti ci sono tante belle, anzi abbaglianti meteore, che però, oltre a una strabiliante annata da debuttanti, poi alla "storia del calcio" non hanno dato nulla, anzi sono letteralmente sparite nel giro di un anno o due da quando li aveva scoperti e presi. molto invece hanno portato alle casse delle rispettive società, notevolissime plusvalenze, ecc. ma quanto a costruzione di rose vincenti siamo molto distanti.
la sua carriera ci racconta di un grande scopritore di talenti effimeri (al livello calcistico, lascando perdere l'introito) e quindi di un DS perfetto per società di seconda fascia.
lei crede che per per una società che voglia vincere e quindi costruire pezzo per pezzo, con giocatori "dalla forza DUREVOLE" ci voglia un altro tipo di competenza o professionalità?
pensa ceh sotto questo aspetto lei abbia ancora molta strada da fare per evolversi a un altro livello di DS?"

poi non so se è più spinosa, meno spinosa...
io credo che na domanda così lo inchiodi (per non parlare del senso di smarrimento che creerebbe in sala stampa tra tutti quei topolini, scarafaggini, coniglietti paurosi che fanno solo domandine pulitine e indolori), naturalmente stando subito pronti a replicare alla supercazzola che risponderebbe.


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Re:
giove(R), 15/09/2014 16:01:




quella domanda però Ennio gliel'hanno fatta varie volte. sia a lui che a Garcia (che ha pure risposto un paio di volte).

io invece una bella: "buongiorno Sabatini, a giudicare dalla storia dei suoi acquisti ci sono tante belle, anzi abbaglianti meteore, che però, oltre a una strabiliante annata da debuttanti, poi alla "storia del calcio" non hanno dato nulla, anzi sono letteralmente sparite nel giro di un anno o due da quando li aveva scoperti e presi. molto invece hanno portato alle casse delle rispettive società, notevolissime plusvalenze, ecc. ma quanto a costruzione di rose vincenti siamo molto distanti.
la sua carriera ci racconta di un grande scopritore di talenti effimeri (al livello calcistico, lascando perdere l'introito) e quindi di un DS perfetto per società di seconda fascia.
lei crede che per per una società che voglia vincere e quindi costruire pezzo per pezzo, con giocatori "dalla forza DUREVOLE" ci voglia un altro tipo di competenza o professionalità?
pensa ceh sotto questo aspetto lei abbia ancora molta strada da fare per evolversi a un altro livello di DS?"

poi non so se è più spinosa, meno spinosa...
io credo che na domanda così lo inchiodi (per non parlare del senso di smarrimento che creerebbe in sala stampa tra tutti quei topolini, scarafaggini, coniglietti paurosi che fanno solo domandine pulitine e indolori), naturalmente stando subito pronti a replicare alla supercazzola che risponderebbe.



Sì che poi sono due questioni abbastanza connesse ..dal tipo di mercato che fai dovresti pure capire che tipo di obiettivi hai.
Qua Sabatini c'entra fino ad un certo punto secondo me perchè poi bisognerebbe pure capire bene la linea della società, della dirigenza in questa fase " pre-stadio".
Poi quest'anno c'è stata l'eccezione Iturbe dove commissione a parte cmq hai speso tanto per un singolo giocatore ..operazione che questa dirigenza non aveva mai fatto in passato proprio per garantirsi un margine di valorizzazione e rivendita al meglio.
Io credocmq che Sabatini abbia carta bianca ma anche una certa spinta a fare un determinato tipo di mercato.
Cosa che del resto fa dal primo anno cercando allo stesso tempo di accontentare il tecnico di turno.
Solo che secondo me finchè stai su un livello da 5-6-7 posto come con luis enrique e zeman sto giochino riesce al meglio da un punto di vista delle plusvalenze..quando alzi il livello di obiettivi è molto piu' complicato e allora devi essere bravo a cedere i pezzi migliori al momento giusto. Cosa che con Benatia è stata fatta male, al di là della pochezza per non direi miseria del marocchino e del suo procuratore.
Per questo poi io ti dico..che con certe operazioni tipo Uçan, Paredes, Sanabria ci dovresti andà piu' cauto ora..perchè se vuoi rinforzare la squadra NON PUOI arrangiarti coi parametri zero ( con ingaggi pure alti tipo Cole ) o i prestiti con riscatto tra un anno.
per me..PRIMA pensi a rinforzare POI ti dedichi a ste operazioni di prospettiva o contorno.
La Roma ha due centrali ( Astori e Yanga Mbiwa ) presi col prestito con riscatto che già ti impegnano 10 MILIONI l'anno prossimo se vuoi tenerli.
Vogliamo andare a farci due conti su quanto dovresti mettere per prenderti tutto Uçan e tutto Sanabria?
Poi è chiaro che prima o poi ti incarti e rischi di fare le..minusvalenze e di essere spalle al muro coi riscatti. Prendiamo Ljajic..lo trovi ora uno che ti dà 13 milioni cash?











[Modificato da Sound72 16/09/2014 09:14]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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Sound72, 16/09/2014 09:03:



Sì che poi sono due questioni abbastanza connesse ..dal tipo di mercato che fai dovresti pure capire che tipo di obiettivi hai.
Qua Sabatini c'entra fino ad un certo punto secondo me perchè poi bisognerebbe pure capire bene la linea della società, della dirigenza in questa fase " pre-stadio".
Poi quest'anno c'è stata l'eccezione Iturbe dove commissione a parte cmq hai speso tanto per un singolo giocatore ..operazione che questa dirigenza non aveva mai fatto in passato proprio per garantirsi un margine di valorizzazione e rivendita al meglio.
Io credo cmq che Sabatini abbia carta bianca ma anche una certa spinta a fare un determinato tipo di mercato.
Cosa che del resto fa dal primo anno cercando allo stesso tempo di accontentare il tecnico di turno.
Solo che secondo me finchè stai su un livello da 5-6-7 posto come con luis enrique e zeman sto giochino riesce al meglio da un punto di vista delle plusvalenze..quando alzi il livello di obiettivi è molto piu' complicato e allora devi essere bravo a cedere i pezzi migliori al momento giusto. Cosa che con Benatia è stata fatta male, al di là della pochezza per non direi miseria del marocchino e del suo procuratore.
Per questo poi io ti dico..che con certe operazioni tipo Uçan, Paredes, Sanabria ci dovresti andà piu' cauto ora..perchè se vuoi rinforzare la squadra NON PUOI arrangiarti coi parametri zero ( con ingaggi pure alti tipo Cole ) o i prestiti con riscatto tra un anno.
per me..PRIMA pensi a rinforzare POI ti dedichi a ste operazioni di prospettiva o contorno.
La Roma ha due centrali ( Astori e Yanga Mbiwa ) presi col prestito con riscatto che già ti impegnano 10 MILIONI l'anno prossimo se vuoi tenerli.
Vogliamo andare a farci due conti su quanto dovresti mettere per prenderti tutto Uçan e tutto Sanabria?
Poi è chiaro che prima o poi ti incarti e rischi di fare le..minusvalenze e di essere spalle al muro coi riscatti. Prendiamo Ljajic..lo trovi ora uno che ti dà 13 milioni cash?




ma secondo me questo punto riguardante "gli orizzonti" di Sabatini, il "cosa farà da grande", se la sua carriera può conoscere un'evoluzione oppure è ormai cristallizzata in questa dimensione di (ottimo) scopritore di talentini, meteore e starlette, è stato affrontato poco e niente, anzi zero.

fatemi un nome, il nome del migliore, nel senso di più affermato, entrato di pieno diritto, CONFERMATO e ormai IN PIANTA STABILE tra i grandi, tra le centinaia di giocatori "movimentati" da Sabatini.

il nome tra i talenti più brillanti, che più mi pare "affermato" ad alti livelli, e vado pure a forzare perchè non si tratta di una vera e propria scoperta sua, ma di un ragazzo che era già conosciutissimo quando l'ha preso è Pjanic (potremmo inserire pure Strootman allora).
beh... con tutto che è Pjanic... è forte, è un talento, abbiamo visto tutti che classe (ma qui si parla di "stabilità" nel Gotha del calcio, non di talento punto, altrimenti torniamo a Pastore e company) non stiamo parlando di una ...Colonna dei Grandi.
eppure siamo già vicino ai 25 anni...
oh!!! io non sto mica affossando Pjanic con ciò.
sto solo dicendo che Pjanic, cioè QUESTO giocatore, molto bravo, molto forte, molto discontinuo, molto "ANCORA in cerca di Vera Gloria" è il MASSIMO, è la STAR di punta, nel quasi infinito novero dei colpi di Sabatini.

beh a me pare roba buona, buonissima, e che come dici anche tu, per una squadra "emergente" va non bene, benissimo.
ma, tornando alla dimensione in cui la Roma si vuole proiettare, che richiederà maggiore stabilità, e quindi la ricerca e la PERMANENZA di giocatori Forti, Stabilmente attestati agli alti livelli, in una definizione sola "Costantemente Forti" e non meteore, beh qui per me Sabatini ha dimostrato POCO ergo deve dimostrare ancora MOLTO.

e occhio che se non mi tirate fuori qualche nome che io ora dimentico nel curriculum di Sabatini, quanto appena espresso NON E' un'opinione, ma un DATO DI FATTO.
non siamo nel campo del "tu la pensi così e io cosà", no. qui o mi dimentico io casi e nomi oppure E' COSI' E BASTA. [SM=g27988]

per quanto riguarda i Paredes, Sanabria, ecc. per em va bene continuare a prenderli, ma devi dargli pure l'opportunità di crescita. per esempio per il primo semestre post acquisto, per entrambi si sono fatte le cose abbastanza bene: li hai presi e gli hai pure trovato parcheggio in una situazione che in pochi mesi ti "comunitarizza". ottimo. ma poi?

qual'è il passo successivo?
Paredes può perdere un anno dato che lo hai richiamato in rosa (della Roma, mica del Chievo), una rosa in cui hai preso uno come Keita e uno praticametne omologo allo stesso Paredes come Uçan?
era questa la via migliore?

e Sanabria? non ne parliamo. e dire che lui potrebbe avere (nel mondo delle idee) pure più opportunità: metti che Destro implode, Totti spesso non potrà essere fresco, metti che questo BUM! esplode... ecco che si trova "mezo titolare". ecco le "maggiori opportunità in teoria" rispetto a Paredes... capito de che sto a parlà?

certo, guardate Coman, Rabiot, o altri cento casi (lo stesso Sanabria..), non è facile incrementare qualitativamente una rosa da Altissimi Livelli (quindi comprando a botte di 30, di 40, di 50 i Di Maria, Kroos, Suarez) coltivando pure i giovani talenti...
è chiaro che con questi devi andare a "pescare la chicca", quello proprio Super. uno, due massimo.
sui quali poi devi lavorare e che ti devi coltivare con attenzione e cura, non lasciandoli così.

è vero che UN GIORNO (se la Roma arrivasse davvero ai livelli di eccellenza) la cosa diventerà molto difficile pure per noi.

e comunque qui stiamo a chilometri e chilometri indietro rispetto a quelle dimensioni.
ma con tutto ciò... non riusciamo a trovare uno spazietto per il ragazzo. è sotto gli occhi di tutti: oggi la Roma non ha spazio, tempo, possibilità per mettere dentro un Uçan, o fargli fare due - tre partite di fila a Sanabria o Paredes... la Roma che non ha avuto nemmeno un minuto di tempo per fermarsi a pensare e ragionare su cosa cazzo fare con Viviani, il suo miglior talento attuale.
non è riuscita a "curare" la situazione in modo da mandarlo in A, gli ha dovuto far ripetere la B.


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17/09/2014 10:23
 
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A Sabatini sono sempre piaciuti quei giocatori lí: tecnici ma leggeri, spesso senza troppo contenuto, belli da vedere ma non sempre utili. è tipo Lele Mora, insomma.

L'unico che promette di diventare proprio uno da top che ha scoperto forse è Marquinho: quello l'ha preso proprio dal nulla.

Comunque, per far crescere sti benedetti giovani non si potrebbe guardare all'esempio dell'Arsenal? Come fanno quelli? Insomma prendere spunto, non copiare, da altre realtà già abituate a fare certe cose.

PErchè me pare chiaro che la Primavera lascia il tempo che trova e forse è pure controproducente: tra le tante minchiate dette quest'estate dopo l'eliminazione dal Mondiale quella delle squadre B mi embrava la cosa più logica da fare. Li hai in casa ma giocano in B (o C), ottimo. Cosí non devi sfancularli al Sassuolo dove non vedono mai il campo (era per tesseramento ok, ma infatti pure quella cosa dei due extracomunitari fa ride) o come Jedvaj che lo paghi 5 e poi l mandi nella Ruhr per due anni con tutti i cazzi e mazzi che si possono ripresentare se questo fa due bei campionati.
[Modificato da jandileida23 17/09/2014 10:29]
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Sono la rovina della Roma


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17/09/2014 10:44
 
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appunto. e quindi l'interrogativo sulla "adeguatezza" di Sabatini al ruolo di DS di una squardra che deve costruire qualcosa di solido e duraturo resta valido.
e in attesa di risposta. dico in attesa proprio perchè non ho nulla di personale o da dimostrare contro Sabatini.
altrimenti dovrei dire che la risposta già la abbiamo perchè giocatori presi da Sabatini che oltre ad aver "solo" sfondato fra i 19 e i 21 anni, non sono poi RIMASTI ad alti livelli è pieno e anzi, tra le sue prese ci sono SOLO giocatori di questa tipologia.

siccome invece io contro Sabatini non ho nulla di particolare gli do le attenuanti dell'aver fatto sempre il DS di squadre di fasce inferiori che si devono per forza sostentare con il trading.

ora però, dato il bonus, valutate le attenuanti, è il momento di valutare Sabatini per il ruolo "strettamente corrispondente alle ambizioni della Roma".
e qui Sabatini, che molto ha dimostrato per altre cose, beh... qui Sabatini ha TUTTO da dimostrare.


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