Occhio critico.

cazz@ro6502, 23/05/2011 11.55:

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Ho letto con interesse il tuo post, anche io sono un appassionato di paleoufologia razionale

Ho letto un paio di volte il tuo post, tuttavia ho molte critiche da porti. A meno che tu non proponga un'analisi tutta tua (e che la spieghi in modo razionale ed organico), le tue considerazioni mi sembrano speculazioni astratte generate da interpretazioni soggettive su testi antichi. Manca una contestualizzazione e quindi la tua chiave di lettura e' soggettiva. Lo stesso testo della Bibbia, dato in mano a piu' paleoufologi, di certo comportera' analisi e risultati diversi.

Questo non e' accettabile imho, in quanto un test per verificare il gradiente alieno, deve essere misurabile, verificabile e ripetibile (entro determinati limiti).

Sono in attesa di tuoi spunti.

Il mio e' quello di sederci e fare 4 chiacchere e prima di pirlare di alieni e Bibbia, ceredo che dovremmo metterci daccordo su come misurare il gradiente alieno nelle societa' umane datate t < 1500dc

Io uso una serie di "parametri" per misurare la presenza potenziale di un gradiente alieno all'interno di una cultura umana databile t < 1500dc

www.sharepdfbooks.com/PUCOK8ABJWX0/EPR.pdf.html

Te invece che "metodo" usi?!?

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Per sederci a fare 4 chiacchiere dovresti prendere un aereo e venire fino in Israele, dove mi sono trasferita per studiare l'ebraico e interpretare correttamente quello che è scritto. Il mio parametro, o come vuoi chiamarlo tu, è molto semplice : prendi un testo antico e leggi. E quello che leggi è che " Elohim" che vuol dire letteralmente " I supremi scesi dal cielo" crearono l'uomo e poi presero una costa di quest'uomo e crearono un essere femminile. Ora, quello che io so, grazie alla mia laurea in medicina, è che per clonare un essere geneticamente simile ( ed in questo l'uomo e la donna sono simili, cambia solo un cromosoma) è che bisogna prendere un tessuto emopoietico, come un osso, quindi come una costa, e lavorare geneticamente per permettere alle informazioni genetiche di esprimersi e di mostrarsi fenotipicamente ai tuoi occhi con quella che tu chiami " persona, individuo,essere umano". Già solo questo mi permette di immaginare che forse non ci siamo evoluti così come oggi ci vediamo a partire da una semplice brodaglia di amminoacidi.
Mi preme sottolineare una cosa... questa è una mia opinione personale, alla quale giungo con il semplice atto della lettura di un testo nella sua lingua originaria e con il ragionamento in base alle mie conoscenze. Non sono detentrice della verità assoluta, e non pretendo di esserlo. Ma di certo, nel momento in cui tu pretenda di argomentare con me senza controbbatere le mie opinioni ma semplicemente buttando un po' di paroloni qui e lì sulla veridicità e riproducibilità del mio metodo ( che ribadisco, consta solo in lettura e ragionamento) allora l'unica cosa che mi viene da dire è che non potevi trovare nickname più azzeccato.