Cose di cui non si parla

Hanno ucciso i tuoi occhi
colorando di lividi l'anima,
violentando attimi di pace
fino a renderli assurdo dolore.

shhhh, sono cose di cui non si parla.

Hanno picchiato il tuo futuro,
nascondendolo dietro al mucchio:
fango e letame sono i tuoi compagni
nelle notti di passi raccolti
e corpi dal prezzo in ribasso.

shhhh, sono cose di cui non si parla.

Hanno strappato il tuo cuore,
bimbo incauto seduto sul bordo
di un marciapiedi di ghiaccio.
Giocattoli di veleno scrivono
nomi che nessuno ricorda mai.

shhhh, sono cose di cui non si parla.

Hanno valutato il prezzo
del tuo corpo infantile,
tra foto di fredda lussuria
e immagini di mani invadenti,
come ragni dal morso letale
che avanzano nell'intimo respiro.

shhhh, sono cose di cui non si parla.

Urla insieme a me se senti il mio dolore!
Cancella il silenzio di un mondo vigliacco
e rinasci dalle ceneri di un rogo di streghe.
Afferra la mia mano e usa la mia voce.
Canterò al tuo posto,
delle cose di cui nessuno parla.

"Urla insieme a me se senti il mio dolore!
Cancella il silenzio di un mondo vigliacco
e rinasci dalle ceneri di un rogo di streghe.
Afferra la mia mano e usa la mia voce.
Canterò al tuo posto,
delle cose di cui nessuno parla."

Desidero ringraziarti per questa poesia così fortemente sentita e fortemente comunicativa che non dubito potrà essere d'incoraggiamento a molte donne in difficoltà, nell'abisso tra sofferenza ed indecisione da una parte e coraggio per guardare ad una vita nuova dall'altra.

Un grande applauso.

Giancarlo

Cobite, 11/05/2011 08.41:

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molte donne in difficoltà, nell'abisso tra sofferenza ed indecisione da una parte e coraggio per guardare ad una vita nuova dall'altra.

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E' un abisso che io conosco molto bene, ci sono stata in bilico per tanto tempo, prima di saltare. Nelle cose che scrivo denuncio spesso queste situazioni, perché tutti quelli che leggono si sentano costretti anche solo per pochi minuti a pensare e smuovere la propria coscienza. Se ne parla ancora troppo poco, con gli sguardi abbassati. E' facile parlarne in generale, tutti diranno che la violenza è da condannare in ogni sua forma. Ma quando quella violenza diventa una vittima con un nome, un volto, dei sentimenti, delle richieste mute di aiuto... allora non se ne parla più. Questo DEVE cambiare. E anche una poesia può fare qualcosa.

Grazie MoonRose per questa bellissima poesia di denuncia...

Ultimamente la violenza contro le donne è diventata uno slogan da presentare per le campagne elettorali o soltanto il 25 Novembre.

Gli Enti locali dovrebbero avere delle priorità e ti posso assicurare che la questione delle violenze di genere è troppo spesso sull'ultima pagina dell'agendina...!

Un abbraccio
Gae