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i mali dell aceto..

Ultimo Aggiornamento: 01/05/2011 19:02
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29/04/2011 21:52
 
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Avrete sicuramente sentito parlare dell'aceto che viene messo nell'acqua da bere del pollame, alcune persone, inconsapevoli dei rischi, lo utilizzano in quanto esistono consigli sull uso. Si tratta di una leggenda infondata, che rappresenta un grave pericolo.Questo metodo ha il presupposto di essere vermifugo, ma in realtà ciò è abbastanza stupido perché l'aceto non raggiunge l'intestino essendo prima assorbito dal fegato.Gli effetti sono disastrosi, il fegato, garantisce la sintesi del calcio, ma questa è inibita dall'acido acetico dell'aceto,provoca come conseguenza il risultato di uova senza guscio.Le ossa del pollame (volatili) hanno una grande resistenza, unita a leggerezza per essere adatte al volo, l'interno delle ossa è alveolare ed è costituito da innumerevoli celle e sottoposto a questo tipologia di prova di rottura, abbiamo registrato una resistenza di 52 chili.
29/04/2011 21:59
 
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E' molto raro che una gallina presenti un femore o una tibia-tarso fratturato,stiamo parlando di animali sani, non affetti da osteoporosi imperfetta, a causa della dieta povera di calcio o di regolare assorbimento di aceto.Tenete presente che i volatili che vivono allo stato selvatico, non trovano in natura miscele prodotte o sviluppate dagli esseri umani e che vivono così da sempre.Consentitemi di esporre questa esperienza: In un contenitore, si mette un osso di pollo ricoperto con l'aceto.Dopo un paio di settimane, questa è la foto di ciò che che si ottiene:

29/04/2011 22:03
 
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Tagliando in sezione longitudinale,si nota che le pareti cellulari vengono distrutte, è come se si fosse fatto bollire, tutto il calcio è scomparso, non resta che la cartilagine.
29/04/2011 22:08
 
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Altro esperimento, più veloce, mette in evidenza la distruzione del carbonato di calcio:
29/04/2011 22:08
 
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29/04/2011 22:09
 
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29/04/2011 22:14
 
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1) In un bicchiere, mettere un mezzo guscio d'uovo di cui avrete possibilmente rimosso la prima delle due membrane (pellicine) che proteggono l'uovo e coprire con aceto, fare un piccolo foro nel punto più alto del guscio in modo di non trattenere la produzione dei gas e dell'aria.2) Dopo pochi minuti, il guscio si coprirà di piccole bolle, poi (inizierà a bollire) alzandosi e spostandosi, evidenziando una reazione chimica: ed una produzione di gas a causa della distruzione del carbonato di calcio causato dall'acido acetico.3) Dopo un ora il guscio è attaccato, si ammorbidisce la cuticola, (strato colorato delle uova), sarà disintegrato.
29/04/2011 22:14
 
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29/04/2011 22:17
 
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ho fatto anch'io l'esperimento di mettere un osso di pollo nell'aceto,e il risultato è stato esattamente uguale al tuo.
l' anno scorso ai i miei ibridi di circa tre mesi ho messo dell'aceto nell'acqua da bere,perchè avevo sentito dire che faceva bene contro i funghi, però dopo qualche mese hanno cominciato a morire uno dopo l'altro.potrebbe essere l'aceto?
comunque d'ora in poi non metterò più aceto negli abbeveratoi.
grazie Gabriele per le preziose informazioni!






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Il re leone II Simba
29/04/2011 22:27
 
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4) ore 6:00, disintegrazione.5) ore 12:00, il carbonato di calcio è scomparso, non rimane che la membrana molto sottile di protezione dell'interno dell'uovo inattaccabile dall'aceto.Questo esperimento è stato condotto con normale aceto, ad una temperatura di 20 ° C.
La velocità di aggressione dell'aceto è legata alla temperatura, in un volatile che ha con una temperatura interna di circa 41,8 ° C, gli effetti distruttivi sono più veloci.
L'esperimento su un osso di volatile (pollo) o su un guscio di uovo può essere fatta da qualsiasi persona per ripetere l'esperimento.Lo scheletro del pollame (volatile), è composto di calcio, si può facilmente capire gli effetti negativi dell'aceto.Lo sterno, è ammorbidito e le ossa diventano fragili.Alcuni insistono scioccamente a ripetere questo fondamentale errore dicendo:-Oh, oh, metto solo qualche goccia d'aceto ogni giorno! In primo luogo, non sussiste assolutamente alcuna ragione plausibile per usarlo, poi somministrandolo regolarmente ogni giorno, il risultato sarà disastroso.Tenete presente il seguente concetto in mente:Se si mette in un bicchiere 0,60 grammi di alcool da bere ad esempio liquore d'anice; e si bevesse puro o diluito in un litro d'acqua, se ci fermasse la polizia ed effettuasse un test dell'alcool, avrete sempre 0,60 grammi di alcool nel sangue, se mettete 10 grammi di sale in un bicchiere d'acqua o in un contenitore di 225 litri, quando l'acqua sarà evaporata, si ritrovano i 10 grammi di sale.Aceto, alcool o altri prodotti conservano le loro proprietà, e la diluizione è ininfluente. Qualsiasi aceto, di vino, d'alcool, di mele, di frutta, o di ciliege, è sempre un prodotto dell'ossidazione e della fermentazione, l'acido acetico è il risultato dalla denaturazione del prodotto di base. Gli alcool derivanti dalla frutta, sono ugualmente prodotti dalla fermentazione, trasformandosi lo zucchero in alcool.Gli umani sono anche loro esposti all'osteoporosi causata dall'aceto,ma non dobbiamo farci prendere dal panico!Non è certo un'insalata o una salamoia utilizzata di tanto in tanto, che possono causano una decalcificazione i rischi derivano, come in tutte le patologie dall'abuso, una persona che si prende un bicchierino di aceto la mattina per purgarsi, dei sottaceti con l'aperitivo, seguito da del prosciutto e cetriolini ed in serata un'insalata verde o di pomodoro, avrà una decalcificazione pronunciata. Occorre ugualmente sapere che l'età è un fattore determinante, più si invecchia, più l'equilibrio tra osteoclasti che distruggono le ossa e osteoblasti che le ricostruiscono, diventa instabile.Ragione per cui si raccomanda agli anziani di consumare grandi quantità di calcio: latte, uova, formaggio, questo riduce il rischio di fratture del collo del femore. L'aceto non aggiunge nulla, non è nutriente e non è fonte di ringiovanimento o di vitamine, è solo un piacere acido. Cenni sull'apparato digerente:

L'apparato digerente è formato da un condotto detto tratto gastroenterico o comunemente tubo digerente. Questo condotto, inizia dalla cavità orale (bocca) e finisce all'ano dividendosi in varie sezioni::
> cavità orale e faringe
> intestino anteriore: esofago e stomaco
> intestino medio o tenue: duodeno, digiuno ed ileo
> Intestino posteriore o crasso: colon, retto e canale anale

Cenni sulla digestione delle specie granivore:

Tratto digerente fino al ventriglio.
Cavità orale: anteriormente è presente il becco comunica anteriormente con le cavità nasali e posteriormente con l’esofago. Il cibo staziona brevemente nel cavo orale
L’esofago presenta anteriormente la dilatazione dovuta all’ingluvie o gozzo
Il gozzo ha le funzioni:
- immagazzinare ed ammorbidire il cibo per cederlo gradualmente allo stomaco;
- predisporre alla digestione (non producendo gli enzimi che in ogni caso provengono insieme al cibo dalla saliva);
- rigurgito del cibo per i nidiacei;
Lo stomaco e diviso in due sezioni:
- lo stomaco ghiandolare o proventricolo in cui sono presenti in abbondanza ghiandole che secernono acido cloridrico; (HCI) ed il cibo in questa parte si mescola oltre che con l’acido cloridrico anche con la pepsina (il pH di questa sezione dello stomaco è tra 1 e 3)
- lo stomaco muscolare o ventriglio in cui è presente uno spesso epitelio corneo ed una potente muscolatura, nei volatili che ingeriscono semi senza sbucciarli, sono presenti sassolini che servono a macinare il cibo; (.. colombi, galline) non mi risulta tale presenza se non occasionale per i canarini che li sgusciano. La digestione effettiva avviene nel ventriglio (in cui il pH si attesta intorno a 4); in questa sezione inizia la scissione protidica ad opera della pepsina (pH inferiore a 5)
Considerazioni personali:
Se variazione anche minime del pH ematico portano alla morte.
Se in acquarologia utilizzano mettere l'acido cloridrico (dosi minime) per dare limpidezza all'acqua in presenza dei pesci (operazione personalmente eseguita e nessun pesce morto!).

Ciò dovrebbe significare che gli acidi non vengano "assorbiti" quindi la conseguenza potrebbe essere che il bere aceto diluito nell'acqua sia semplicemente un qualcosa di simile ad una "pulizia molto temporanea” del primo tratto del tubo digerente, infatti nel percorso degli alimenti nel tratto gastroenterico fino all’esofago, a prescindere dal pH credo neutro pH 7 della saliva, sicuramente quando arriverà allo stomaco incontrerà l’acido cloridrico autoprodotto dall’organismo.

Dato che ricercavo gli effettti dell'aceto sul calcio, ho rinvenuto nella biblioteca di internet altre cosucce interessanti sul calcio a cominciare dalla pochezza di informazioni esatte sull'osteoporosi che comunemente ed erroneamente si dice che necessiti di integrazioni di calcio o dell'apporto in organismi adulti di calcio attraverso il latte ... che in realtà nel caso specifico è controproducente!

Provo quindi alla luce di quanto sopra ad effettuare delle deduzioni, probabilente errate.

Calcio & aceto

1) L'utilizzo di aceto nelle quantità normalmente utilizzato nell'acqua non provoca uova senza guscio. (testato da altri fino a 3 / 4 volte settimanali)

2) Non credo che ad alcuno sia mai passato per l'anticamera del cervello l'idea di testare se la somministazione continuativa di acqua acificata provocasse decalcificazione più o meno accentuata. (la deposizione di uova credo forse erroneamente che sia indipendente dalla decalcificazione ossea).

3) Il calcio è l'elemento più presente in natura in ogni alimento, compreso l'acqua

4) Il calcio immesso nell'organismo tramite alimentazione, viene utilizzato normalmente all'incirca per il 30% delle quantità ingerite.

5) Il calcio in forma solida (osso di seppia) è di difficile assimilazione da parte dell'organismo, ma serve sicuramente per la riduzione del becco.

6) L’acido acetico dell’aceto non ha funzioni "dirette" né antivirali e né antibatteriche; una volta sembrava avere efficacia contro la peste ma parliamo di moltissimo tempo fa, forse sono rimaste delle antiche convinzioni.

6bis) (Vademecum Protezione Civile). Durante le emergenze, in caso di carenza di prodotti disinfettanti, si possono utilizzare le soluzione a pH basso o elevato come prodotti disinfettanti e con proprietà antibatteriche; naturalmente, la loro efficacia è inferiore ai prodotti specifici. Per ottenere buoni risultati, è consigliabile aumentarne i tempi di contatto. Fare attenzione alla loro corrosività, spesso attaccano le superfici trattate. Dopo l’uso, risciacquare accuratamente con acqua. Testare il pH può facilmente sfatare alcune credenze popolari per quanto riguarda le proprietà disinfettanti di alcune sostanze. Un esempio classico è il bicarbonato. Il suo pH è di circa 8 e le sue proprietà disinfettanti nei confronti di frutta e verdura sono praticamente nulle. Mentre, l’aggiunta di un po’ di acqua ossigenata ad una soluzione di soda Solvay può aumentare le proprietà antibatteriche della soluzione.
7) L'aceto diluito o non diluito non influenza il pH corporeo ed ematico dell’assuntore in quanto il pH corporeo ed ematico non varia al variare della quantità di aceto assunto entro certi limiti (prima di provocare danni) dato che il sangue ed i liquidi organici sono una soluzione tampone che lascia immutato il valore del pH originario.

8) L'aceto diluito nell'acqua se fosse vera l'ipotesi che sia a pH 4,5 avrebbe in ogni caso una funzione molto limitata nel tempo "spazzolata" (percorso del primo tratto digerente fino a prima dello stomaco ghiandolare o proventricolo prima di essere sopraffatto dall'effetto tampone e da altri acidi presenti). e comunque nel suo percorso

8bis) L'aceto diluito nell'acqua se fosse vera l'ipotesi che sia ad un valore vicinissimo a pH 7 neutro, non avrebbe alcuna azione acidificante;.il livello di acidità dell'acqua addizionata di aceto è insignificante a livello di pH. (Sarebbe opportuno che qualcuno di buona volontà testasse dell'acqua acidificata con una cartina di tornasole in momenti successivi, appena aggiunto, dopo circa 2 e 6 ore e comunicasse gentilmente i valori rilevati!)

9) Avendone avuto l'occasione ne ho parlato con un medico gastroenterologo sottoponendogli la questione.
La sua risposta è stata che l'aceto diluito nell'acqua e dato da bere ai volatili (a suo modesto parere non è un veterinario) non svolge le funzioni che si presumono di acidificazione del primo tratto intestinale se non che per brevissimo tempo, questione di minuti, ma ventilava l'ipotesi che potesse causare microlesioni nel primo tratto dell'apparato digerente... in precedenza ne avevo parlato con altri medici ed il loro responso concordava con l'ipotesi del gastroenterologo.

10) L'alcool contenuto nell'aceto, (se ci fosse non essendo stato trasformato completamente dai batteri) dovrebbe avere una gradazione come per legge, inferiore ad 1,5° contro i normali 12° del vino.

11) Il preconcetto o il fare comune pur in presenza di nuove considerazioni è molto difficile da sradicare, ma con il tempo aumentano i dubbi e diminuiscono i preconcetti.

Le mie personalissime conclusioni in relazione alla domanda preliminare, "Aceto nell'acqua, è utile, inutile o potenzialmente dannoso?" in assenza di argomentazioni basate su concetti divergenti da quanto ho scritto sono:
Utile? pare proprio di no.

Inutile? sembrerebbe di si.

Potenzialmente dannoso? sembrerebbe di si."

[Modificato da gabriel69 30/04/2011 12:42]
29/04/2011 22:33
 
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grazie per le informazioni molto interessanti e dettagliate... !



NUOVO FORUM PAVONI : pavoforum
29/04/2011 23:44
 
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Tutto molto interessante.
Premesso che non ho fatto nessuno studio personale sull'argomento ne' esperimento.
Ma il mio dubbio è che di certo le ossa del pollo vivo non andranno mai a contatto con l'aceto... e poi siccome lo stomaco dei volatili digerisce anche le pietre, chissà se un pò di aceto "molto diluito in acqua" provoca più danni che benefici. Ammettiamo che il fegato "forse" ne potrà risentire, credo che l'esposizione a parassiti interni che malauguratamente dovessero invadere le interiora del caro vecchio pollo, possano creare più danni dell'aceto, infatti sappiamo che spesso e malvolentieri tali parassiti portano anche alla morte.
Forse, potremmo obiettare che già di persè l'acido citrico contenuto nello stomaco è più che sufficiente, e quello acetico a nulla potrebbe servire.
Credo, che il beneficio dell'uso dell'aceto non sia da ricercare all'interno dell'animale, ma... nell'abbeveratoio.
Creando un ambiente acido e poco consono allo sviluppo di batteri, protozoi e coccidi che INEVITABILEMNTE vanno a finire nei beverini, vuoi per le feci che -chissà perchè- tra tanti posti sembra che li vadano a fare apposta nell'acqua, o quelle feci che attaccate sotto alle zampine poi finiscono li.
Senza contare i residui di cibo che quando bevono riversano nell'acqua rendendola putrida.
L'acidita dell'acqua evita il proliferare di alghe, batteri ecc... non a caso i cibi si conservano anche sott'aceto.

NB: Non prendere questo mio post come una sentenza, (sarei un presuntuoso) ma solo come un possibile spunto di riflessione e di pacifica discussione.
Mi farebbe piacere che i miei dubbi venissero chiariti.
[Modificato da |=Lupaccio=| 29/04/2011 23:46]

29/04/2011 23:55
 
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Mi piacerebbe capire meglio il contesto e lo scopo nel quale sono stati operati questi "esperimenti"?

G.
30/04/2011 00:12
 
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widwolf e lupaccio,io l'aceto di mele lo sempre usato in quantita minime,oltre che per i polli anche per uccelli insettivori della fauna europea di cui sono allevatore,e d ho sperimentato a mie spese che l'abuso di questo puo portare anche alla morte dei soggetti,se ne siete convinti nessuno vi dice di non usarlo,ma datelo in dosi molto diluite,non ogni giorno,neppure ogni settimana,ma con un ciclo di 3/4 mesi,parlo per esperienza personale,questa discussione lo inserita apposta per sentire sopratutto i vostri pareri,o esperienze da condividere.
30/04/2011 00:26
 
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La teoria della somministrazione dell'aceto nell acqua si fonda sulla convinzione della proprietà dell’aceto in soluzione dall'1 al 3% di abbassare il pH acidificando il primo tratto gastroenterico.e creando un ambiente sfavorevole allo sviluppo di microrganismi patogeni.
30/04/2011 00:31
 
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Re:
gabriel69, 30/04/2011 00.12:

e d ho sperimentato a mie spese che l'abuso di questo puo portare anche alla morte dei soggetti


Questo volevo leggere, mi sembra un'ottima motivazione

gabriel69, 30/04/2011 00.12:

se ne siete convinti nessuno vi dice di non usarlo,ma datelo in dosi molto diluite,non ogni giorno,neppure ogni settimana,ma con un ciclo di 3/4 mesi,parlo per esperienza personale,


...no, io non ne sono convinto che faccia bene, le mie sono ipotesi per iniziare una costruttiva discussione, che in effetti è la stessa cosa che vuoi pure tu:
gabriel69, 30/04/2011 00.12:

questa discussione lo inserita apposta per sentire sopratutto i vostri pareri,o esperienze da condividere.



Quindi non ci resta che aspettare il parere di qualcun'altro.
Comunque ti ringrazio moltissimo per l'interessante argomento che ha postato.



30/04/2011 01:31
 
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A me sembra strano, venendo dogerito non credo vada a contato con le ossa, quindi non vedo come poassa arrecargli danno, cosa ben diversa è trattare un osso con aceto puro. Lo stesso dovrebbe capitare a noi, eppure mi pare che l'insalata la mangiamo tutti :D
Cmq io, non ricordo dove di preciso, ma ho letto che l'aceto viene consigliato nella profilassi contro le parassitosi intestinali negli animali, in quanto aiuta a mantenere il normale pH acido dello stomaco.
30/04/2011 06:18
 
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forse quello che Gabriele vuole dire e' non serve immergere un osso od un uovo nell'aceto per ottenere quei risultati....

All'inizio gabriele dice una cosa molto interessante,ovvero che questo accumulo di aceto nel fegato crea queste disfunzioni a livello di produzione del calcio dei polli (che per le galline si trasmette anche sul guscio dell'uovo).

Chi poi parla di noi umani che mangiamo insalata....be non mi sembra abbia centrato il punto;
A prescindere dal fatto che non la mangi tutti i giorni,non la mangi tutto il giorno cosa che,sia pure in dosi blande avviene con i polli a cui si somministra aceto nell'acqua da bere,quindi la differenza c'e'.

Grazie Gabriele,seguiro' il tuo consiglio.

Lello
30/04/2011 06:35
 
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ragazzi,datemi il tempo di finire di scrivere,perche non e ancora finito.
30/04/2011 08:27
 
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Interessante l'esperienza di laboratorio postata da gabriele ed è tutto vero quello postato da lui (da te) se l'aceto viene somministrato puro o a concentrazioni elevate!!!
Invece se l'aceto, meglio se di mele, diluito in acqua alla dose massima dell'1% non costituisce nessun pericolo per i nostri polli, anzi....
...Alla dose dell'1% l'aceto di mele non viene assorbito dal fegato ma arrivato nel tratto gastroenterico, grazie alla sua azione tampone abbassa il ph favorendo la flora intestinale e bloccando eventuali fenomeni fermentativi causati da batteri anaerobi. C'è anche da dire che blocca il ploriferare di microrganismi nell'acqua. Inoltre l'aceto (sempre quello di mele) è ricco di sali minerali come potassio, calcio, fosforo, zolfo, fluoro, silicio, ferro, rame e magnesio e, lo ripeto ancora, la giusta dose favorisce l'assorbimento di questi sali e non la precipitazione che invece si avrebbe con concentrazioni elevate di aceto.
[Modificato da constef 30/04/2011 08:28]

Stefano

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30/04/2011 11:49
 
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grazie delle informazioni,io l'aceto lo usavo. e cosa si può usare come vermifugo?
30/04/2011 12:02
 
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io utilizzo aceto di mele, diluito in acqua (+/- un cucchiaio per litro) da circa due anni
spero che non crei problemi ai polli pesanti

grazie per le informazioni
[Modificato da fabianor 30/04/2011 12:04]
30/04/2011 12:16
 
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Re:
lellosimone, 30/04/2011 06.18:



Chi poi parla di noi umani che mangiamo insalata....be non mi sembra abbia centrato il punto;
A prescindere dal fatto che non la mangi tutti i giorni,non la mangi tutto il giorno cosa che,sia pure in dosi blande avviene con i polli a cui si somministra aceto nell'acqua da bere,quindi la differenza c'e'.

Grazie Gabriele,seguiro' il tuo consiglio.

Lello


Scusami, se uno mangia una insalata molto condita con aceto o addirittura alici marinate in aceto?


[Modificato da Agricolo87 30/04/2011 12:16]
30/04/2011 12:47
 
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articolo completato.
30/04/2011 15:01
 
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usando un pò di aceto nell'acqua ho notato un netto miglioramento delle condizioni igieniche degli abbeveratoi. esperimenti su ossa e gusci non sono significativi (che dire allora della coca cola per noi umani...).
30/04/2011 15:26
 
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bevila tutti i giorni per tutta la vita,la coca cola a un altro effetto e penso sia quella di gonfiare,l'aceto e tutta un altra cosa
30/04/2011 20:07
 
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dal mio punto di vista gli esperimenti riportati non hanno nulla a che vedere con i benefici o meno che potrebbe portare l'assunzione di aceto da parte degli animali.
l'aceto non può arrivare all'apparato scheletrico o riproduttore degli animali così come avviene negli esperimenti riportati in cui provoca la disgregazione degli ossi e dei gusci dell'uovo.
viene digerito e decomposto durante la digestione dell'animale.
in quanto a ph: il ph dell'acido acetico (che è un acido organico e debole) è irrilevante rispetto a quello cloridrico (che è un acido minerale forte) e che comunque è necessario per far agire gli enzimi all'interno dello stomaco.
un altra osservazione sulle quantità: la soluzione utilizzata negli esperimenti avrà una percentuale del 5% di acido acetico e per provocare effetti interessanti ha bisogno di molto tempo cosa che altri acidi farebbero in meno di due ore e non credo che qualcuno in ogni caso dia solo aceto da bere agli animali ma al massimo qualche cucchiaio o un bicchierino e sempre diluito in acqua e è da notare che viene considerato irritante l'acido acetico puro in soluzione dal 10 al 25% o 1,67-4,16 mol/L.
e non riesco nemmeno a capire perchè dovrebbe essere assorbito dal fegato senza esser passato prima dall'intestino quando la funzione di assorbimento delle sostanze nutritive e dell'acqua avviene nell'intestino.
esiste l'effetto tampone comunque che tende a neutralizzare e portare i valori su ph più neutri e nell'alimentazione dei polli il carbonato di calcio (necessario) lo esercita in modo abbondante.
altri commenti dicono che l'aceto da sostanze nutritive molto importanti ma in tali concentrazioni fanno variare di poco la bilancia a favore di un uso benefico di tale prodotto.
alla luce di tutto usare l'aceto o no non produce benefici o meno,
e questa è una mia più che opinabile riflessione: se avesse così tante proprietà utili perchè gli industriali dell'avicoltura non lo usano?
30/04/2011 20:23
 
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bel commento dany.
30/04/2011 20:25
 
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Re:
dani.90, 30/04/2011 20.07:

....
alla luce di tutto usare l'aceto o no non produce benefici o meno,
e questa è una mia più che opinabile riflessione: se avesse così tante proprietà utili perchè gli industriali dell'avicoltura non lo usano?




Semplice, perchè gli industriali pensano solo a fare business e poco gli importa il benessere degli animali.

Stefano

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01/05/2011 15:30
 
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L'esperimento dell'osso nell'aceto lo facevo a scuola.

Queste considerazioni mi paiono baggianate di uno che non sa di cosa parla (dove spero l'uno non sia gabriel69 ma l'autore dell'articolo non citato).
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