diversamente perversi (?)

passo buona parte del mio tempo a confrontarmi con imprenditori anche se a volte, ascolto gli operai, i primi assorbono quasi tutte le sere con le loro beghe ed i loro guai, spesso legati alla vessazione (?) di Equitalia e delle banche, i secondi manifestavano sino a poco tempo fa, altre preoccupazioni.
Operai sino a ieri pronti ad accettare qualsivoglia lavoro per mandare avanti le loro famiglie, oggi si trovano a fronteggiare carenze assolute in tema di occupazione, due casi fra tanti mi hanno meravigliato, hanno deciso, non so se di comune accordo o meno con le loro consorti, di far i modo che queste ultime si dedichino al mestiere più antico del mondo.
Non è moralismo, non sarebbe il posto adatto e non ho titolo per ergermi a censore, colpisce comunque la variazione dei costumi, fenomeni sino a ieri impensabili, stanno prendendo piede anche in realtà come questa, un isola dove il matriarcato ha sempre imperato

La verità è una, ed è sotto gli occhi di tutti.
Siamo al "tubo del gas".
E quando si è al tubo del gas, crollano le barriere, e la sopravvivenza (in qualunque modo) diviene la priorità.
Cazzo, c'è gente che lavora da vent'anni, ne ha cinquanta e non rientrerà più nel mondo del lavoro se non come (forse) raccoglitore di pomodori.
E allora vale tutto, si fottano il mondo, la morale e le convenzioni......




Bye

flydanny, 28/04/2011 19.32:

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La verità è una, ed è sotto gli occhi di tutti.
Siamo al "tubo del gas".
E quando si è al tubo del gas, crollano le barriere, e la sopravvivenza (in qualunque modo) diviene la priorità.
Cazzo, c'è gente che lavora da vent'anni, ne ha cinquanta e non rientrerà più nel mondo del lavoro se non come (forse) raccoglitore di pomodori.
E allora vale tutto, si fottano il mondo, la morale e le convenzioni......




Bye

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recepisco e sposo il tuo pensiero, si hanno problemi anche con lavori che una volta davano certezza di agiatezza