21/03/2011 11:27 |
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Il Sole è un contadino solerte
che quando cambia coltura non avverte,
egli ama ciò che è variegato
e il creato lo vuole assai colorato.
Un dì lontano volle colorar un campo di grano
e semi diversi mescolò tra essi…
Una famiglia di Spighe
vide nascere tra le sue radici un Papavero.
Che strano!! Cosa sei? Dissero.
E il Papavero nel guardarsi intorno
vedendo solo Spighe rispose: Sono una Spiga!
Le Spighe incominciarono a ridere
e il Papavero restò interdetto
chiedendo a se stesso: Cosa avrò mai detto?
Quindi saresti una Spiga?
Credo di si! Rispose ora meno sicuro.
Voi siete Spighe e poiché
sono nato tra le vostre “radici”,
cosa altro potrei essere, se non una Spiga?
Tu non sei un Spiga, sei un Papavero!
Dissero con disprezzo gli altri. Il Papavero si intristì e dentro se ne morì.
Ma voi siete la mia famiglia? In famiglia ci si assomiglia,
e tu seppur con noi intrecci radice è la tua natura che ti contraddice.
Scese la notte e il povero Papavero si addormentò piangendo.
L’indomani mattina al sorgere del Sole un forte rumore prese a riempire l’aria
e il campo di Grano fu interamente mietuto.
Il Papavero non ebbe nemmeno il tempo di un ultimo saluto,
le spighe erano tutte sparite.
Dov’è la mia famiglia? Disperato chiese al Sole.
Anche se mi hanno accolto girandomi il volto, io per loro tanto amore porto.
Lo so Papavero in realtà non sono spariti davvero,
ma oggi è sparita la tua falsa identificazione in qualcosa che non ti somiglia,
saranno sempre e sono la tua famiglia,
ma ora osserva bene questo campo c’è chi davvero ti assomiglia.
Il Papavero si guardò attorno ed ora che nel campo erano sparite le spighe
si ergevano al Sole alti e fieri un mare di Papaveri,
e nel loro cuore ci vide tanto amore.
In quell’istante il Papavero capì di non essere solo,
e accettò la sua natura finalmente,
nel cuore ma soprattutto nella mente.
E il Sole disse: Il creato è una varietà di colore,
ma ogni sfumatura si chiamerà Amore,
smetti di specchiarti in ciò che non ti somiglia,
tu sei diverso ma questa diversità porterà luce all’umanità.
Il diverso altro non è che un colore dell’Universo.
Il Papavero chiuse gli occhi per un istante le lacrime ormai lo sommergevano
e quando li riaprì tutto era ritornato come la sera prima,
le sue radici di nuovo intrecciate alle spighe che continuavano a voltargli la faccia.
Ma qualcosa ora era cambiato dentro di lui,
il suo modo di identificarsi e di riferirsi alla Vita.
Prese a crescere ergendosi fiero e le Spighe notarono il cambiamento
e lo guardarono ammirate dicendo:
In te brilla una luce davvero bella, tu non sei una Spiga sei un Papavero.
E il Papavero con orgoglio rispose: Lo so! Il diverso è un colore dell’Universo.
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21/03/2011 18:50 |
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