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Maggioli & C. stellari. Capolista annientata
- Il Resto del Carlino -
21/02/2011 09:26 - Fileni Bpa 88
Umana Venezia 61
FILENI BPA JESI: Maggioli 15, Rossi 1, Nocedal 10, Pecile 13, Tagliabue ne, Ginesi, Pergolini, Migliori 18, Tusek 11, Elder 15, Santiangeli 5. All. Cioppi.
UMANA VENEZIA: Clark 17, Allegretti, Causin 3, Slay 6, Di Giuliomaria 6, Meini 3, Nava ne, Young 7, Maestrello 11, Ceron 3, Bryan 5, Stefanini ne. All. Mazzon. Arbitri: Materdomini, Moretti, Giovanrosa.
Parziali: 26-11, 47-27, 61-44.
Jesi - DOPO RIMINI anche Venezia frena la sua corsa in riva all’Esino schiantata senza requie da una Fileni Bpa irresistibile. Giornata storica per l’Aurora, Venezia per la prima volta al tappeto al PalaTriccoli, ottavo posto, ultimo dei playoff, agganciato anche se solo matematicamente, e in compagnia decisamente troppo numerosa. Ma questo è un altro discorso. Per la seconda domenica consecutiva Jesi ripete in casa la partita perfetta: intensità difensiva da Eurolega, attacco dalle mille risorse. Risultato: quando si risveglia dal bombardamento a tappet, anche la prima della classe è costretta a ricominciare la partita da meno 20. Un handica impossibile da rimediare contro la Fileni Bpa di questi tempi, capace di colpire, da ogni parte del campo, con la batteria al completo dei suoi tiratori. Così, per la prima volta in questa stagione, la formazione di Cioppi si gode un turno di riposo — domenica prossima campionato fermo per la Finale Four di Novara — con la mente sgombra da cattivi pensieri.
DELLA PARTITA, squilibrata come è stata, c’è poco da raccontare: è la cronaca un monologo arancioblù sull’onda emotiva di un pubblico che, dopo quasi due anni di tiepida partecipazione, ai limiti della latitanza, è tornato a fare quello che giocatori e tecnici auspicano, il sesto uomo in campo. Del resto che non fosse giornata per la Reyer si era capito dopo un secondo, subito dopo il canestro record di Young direttamente dalla palla a due. Per le otto, nove, dieci azioni successive la difesa leoncella, chiudeva l’area a doppia mandata: quelli dell’Umana proprio non ce la facevano a ritagliarsi un minimo di spazio utile, una fatica ciclopica anche solo trovare un tiro decente. Figurarsi metterla dentro. Non a caso il secondo canestro su azione (Slay) sarebbe arrivato addirittura dopo quasi 7’. Il tempo per la Fileni Bpa di spaccare la partita coi cinque dello starting five — Pecile, Migliori, Elder, Tusek e Maggioli — puntualmente a segno e di scappare fino a + 14 (16-2 a 3’38’’ dalla prima sirena). Palatriccoli in ebollizione quando alla fiera del tiro da tre si iscrive anche Santiangeli che chiude così il primo quarto. L’irresistibile ascesa di Jesi tocca il + 22 al 16’ 39-17, Mazzon disperato le prova (invano) tutte per frenare l’emorragia: pressing sulla rimessa, difesa a zona, proteste plateali con gli arbitri. Niente da fare. Ad ogni possesso palla la Fileni Bpa trova energie, fantasia, iniziative e punti dai cinque in campo ruotati alla perfezione da coach Cioppi.
ALL’UMANA non bastano i timidi segnali di vita di Clark: dell’ex pesarese le due triple del -18 (41-23). Il vantaggio interno continuerà ad essere abissale per tutta la partita, mai sotto i 17 punti (69-52). Scendere nei particolari (Allegretti virgola, 18 punti in totale tra Young, Slay e Bryan) serve solo a rendere più amaro il calice reyerino. Finisce con l’intera panchina leoncella in campo nell’ultimo minuto. Il pubblico gradisce: una ventata di giovinezza contribuisce sempre a rendere le feste più belle.
Gianni Angelucci
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