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Substrati sostitutivi organici: parliamone

Ultimo Aggiornamento: 21/08/2013 21:04
22/02/2011 18:35
 
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Re: Re: Re:
wrango, 22/02/2011 18.11:




Bella domanda xD. Penso sia più una questione soggettiva, o meglio di fissa mia... Lo evito sulla mirabilis var globosa e ho intenzione di evitarlo sulla clipeata in arrivo da AW.
Immagino che non esistano nepenti che non sopportino lo sfagno vivo, d'altronde: buona umidità e ritenzione idrica, per non parlare della maggiore ossigenazione. Non so dirti perché alcune nepenthes le vedo e dico "su loro preferisco evitarlo"... E' una cosa a pelle e basata sul modo di coltivazione di altri o la locazione in natura...



io tengo tutto in mix che comprendono anche lo sfagno vivo, e crescono tutte bene. che io sappia l'unica che "rompe" è la nortiana (abituata a suoli non troppo acidi?). la clipeata nello sfagno sta benissimo!

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Re:
[QUOTE:109620515=wrango, 22.02.2011 17:57Lo sfagno - sia vivo che secco - essendo riproducibile in cattività, è sicuramente un'ottimo sostituto della torba, solo che tende a marcire molto più velocemente, soprattutto se concimato...



Parlo senza esperienza diretta, ma credo che se si possiede un certo numero di piante, o vasi molto capienti, diventa veramente difficile riuscir ad avere una produzione tale da sostenere i vari rinvasi.
E a livello di costi non mi sono informato, ma non credo sia particolarmente conveniente.
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Io ho fatto la mia scelta, e tu?
22/02/2011 18:45
 
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tateivartatei, 22/02/2011 18.35:


io tengo tutto in mix che comprendono anche lo sfagno vivo, e crescono tutte bene. che io sappia l'unica che "rompe" è la nortiana (abituata a suoli non troppo acidi?). la clipeata nello sfagno sta benissimo!



La northiana sicuramente, dato che vive in suoli leggermente più "salati".
Sì, sono d'accordo che lo sfagno vivo si possa mettere praticamente ovunque... Diciamo che preferisco evitarlo su alcune specie, perché (per paranoie personali) le reputo meno avvezze ad avere una cosa vegetante attorno. Comunque con le ottime condizione di luce/temperatura/umidità/ricircolo, che ci sia lo sfagno o meno la pianta cresce comunque ottimamente; e fin qui penso concordiamo tutti.
Poi l'uso dello sfagno in superficie ha i suoi vantaggi, come anche gli svantaggi (vedi comportamento a volte invasivo), ma sicuramente tutti noi lo usiamo soprattutto perché è bello da vedere ;).


Pi4nTiN4, 22/02/2011 18.37:


Parlo senza esperienza diretta, ma credo che se si possiede un certo numero di piante, o vasi molto capienti, diventa veramente difficile riuscir ad avere una produzione tale da sostenere i vari rinvasi.
E a livello di costi non mi sono informato, ma non credo sia particolarmente conveniente.



Beh, come costi immagino che quasi tutti gli organici alternativi siano più cari della torba (se consideri che 300L di torba buona li paghi 15€, sfido a trovare un materiale che costi 0,05€/L)
Sicuramente per stare dietro ai travasi bisogna avere diverse sfagnere... Ma per chi ha un gran giardino (sud/est) non dovrebbe essere un grosso problema...
Certo succhiano tanta di quell'acqua che è bene avere un grosso impianto ad osmosi...
Per ora, avendo poche piante, mi basta una sfagnera e lo sfagno secco che mi manca me lo faccio arrivare dall'AIPC, quindi non ho grossi costi...
Immagino che però, teoricamente, sia una valida alternativa, no?
[Modificato da wrango 22/02/2011 18:52]
22/02/2011 21:37
 
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Re:
wrango, 22/02/2011 18.45:





La northiana sicuramente, dato che vive in suoli leggermente più "salati".
Sì, sono d'accordo che lo sfagno vivo si possa mettere praticamente ovunque... Diciamo che preferisco evitarlo su alcune specie, perché (per paranoie personali) le reputo meno avvezze ad avere una cosa vegetante attorno. Comunque con le ottime condizione di luce/temperatura/umidità/ricircolo, che ci sia lo sfagno o meno la pianta cresce comunque ottimamente; e fin qui penso concordiamo tutti.
Poi l'uso dello sfagno in superficie ha i suoi vantaggi, come anche gli svantaggi (vedi comportamento a volte invasivo), ma sicuramente tutti noi lo usiamo soprattutto perché è bello da vedere ;).



sai perchè uso lo sfagno vivo? oltre a fare microlima e umidità...perchè poi quando vegeta forma il cuscinenetto bello compatto ed evita, o riduce l'effetto, che poi con la irrigazione a pioggia il composto man mano si pressi sempre più dentro verso il fondo del vaso. lo sfagno evita questo (proprio come un prato migliora le caratteristiche di un terreno).

wrango, 22/02/2011 18.45:


Beh, come costi immagino che quasi tutti gli organici alternativi siano più cari della torba (se consideri che 300L di torba buona li paghi 15€, sfido a trovare un materiale che costi 0,05€/L)
Sicuramente per stare dietro ai travasi bisogna avere diverse sfagnere... Ma per chi ha un gran giardino (sud/est) non dovrebbe essere un grosso problema...
Certo succhiano tanta di quell'acqua che è bene avere un grosso impianto ad osmosi...
Per ora, avendo poche piante, mi basta una sfagnera e lo sfagno secco che mi manca me lo faccio arrivare dall'AIPC, quindi non ho grossi costi...
Immagino che però, teoricamente, sia una valida alternativa, no?



con 4 sfagnere non gigantesche io riesco a coprire il fabbisogno di sfagno. però a patto ovviamente di "tagliarlo" con altri materiali e di non usarlo puro. altrimenti è davvero dura. ma se per le nepenthes ed heliamphore lo sfagno va bene, la domanda è: per le sarracenie va bene?un mix di puro sfagno da cima a fondo del vaso intendo. secondo me si, anche se le uniche che coltivo in sfagno puro sono le purpuree e darlingtonia e stanno alla grande.

[Modificato da tateivartatei 22/02/2011 21:38]
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Re: Re:
tateivartatei, 22/02/2011 17.59:



scusa se vado off topic, ma quali sono le nepenthes che non amano lo sfagno vivo?





Forse la N.pervilleii ?


22/02/2011 22:45
 
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Re: Re: Re:
mrAlmond, 22/02/2011 21.44:



Forse la N.pervilleii ?





anche lei, si ...io conoscevo a nortiana... ma non è che non ama lo sfagno per le sue proprietà fisiche, ma solo per quelle chimiche (infatti la nortiana predilige terreni non acidissimi). invece forse la pervillei in quanto ad acidità apprezzerebbe lo sfagno, ma essendo di un'isola richieda un clima piu secco e quindi lo sfagno darebbe troppa umidità alle radici...


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Per la questione sfagno in superficie, io sono dell'idea che anche lo sfagno a fibra lunga secco eviti il compattamento del substrato. D'altronde tutto lo sfagno vivo che metti nel mix e rimane sotto il livello schiatta per mancanza di luce... Ma le fibre belle lunghe si compattano molto meno della torba (o del cocco). Quello in superficie è vero che crea il cuscinetto ed evita ulteriori compattamenti, ma un buon substrato non dovrebbe compattarsi già di suo ;). Io continuo a sostenere che sia più una "cosa estetica" se gli altri parametri sono eccelsi. Poi, ovviamente se l'umidità dell'aria è bassa lo sfagno è pressapoco necessario per la cappa. La mia campanulata immersa nello sfagno è stupenda da vedere, ma non noto differenze da quando stava in torba/perlite senza sfagno attorno. Cresce alla stessa velocità ed è sana uguale, d'altronde i parametri ambientali non sono cambiati.
Comunque, northiana, pervillei, tutte le nepenthes pirofite, lo eviterei anche su mirabilis (che spesso si trova assieme alle pirofite) , clipeata e su altre che non mi ispirano l'uso dello sfagno; ma apparte le prime tre, le altre sono puramente soggettive e concepite solo dalla mia mania :). Alla fine, non penso che nessuna di queste morirebbe con lo sfagno, nonostante la northiana preferisca terreni più salini, la pervillei e le pirofite preferiscano sentire il secco. Qui stiamo parlando di chicche e "segreti" soggettivi che non influiscono, sempre a mio avviso, in maniera sensibile sulla salute delle piante ;). Come del resto ognuno usa il suo substrato con la composizione particolare :).

Per tornare al discorso del topic,
per le sarracenie anche secondo me lo sfagno va alla grande ;). Ovviamente bisogna cercare di renderlo più drenante possibile per evitare che marcisca in poco. Lo sfagno vivo lo userei solo in superficie mentre per il substrato secondo me sarebbe meglio sfagno seccato. Seccato prima al sole e poi in forno, così è molto più sterile e dovrebbe durare leggermente di più rispetto allo sfagno vivo che, una volta sommerso, morirebbe.
23/02/2011 22:15
 
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ritornando al cocco,che valori deve avere per essere idoneo alla coltivazione? [SM=x349150]
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Il problema del cocco è che può avere una salinità troppo alta, dovuta alla crescita delle palme nelle vicinanze del mare. Sinceramente non so come si possa fare per trovare del cocco 'buono' per la coltivazione delle carnivore, in quanto sulle confezioni difficilmente viene trasvritto questo parametro.


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25/02/2011 16:10
 
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Per trovare il cocco giusto basta comprare quello per rettili... Sono animali sensibili e i loro prodotti dovrebbero essere molto curati [SM=x349153]
25/02/2011 18:13
 
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Anna_B, 25/02/2011 16.10:

Per trovare il cocco giusto basta comprare quello per rettili... Sono animali sensibili e i loro prodotti dovrebbero essere molto curati [SM=x349153]



si lo so,grazie comunque [SM=x349151]

_keeper_, 23/02/2011 22.23:

Il problema del cocco è che può avere una salinità troppo alta, dovuta alla crescita delle palme nelle vicinanze del mare. Sinceramente non so come si possa fare per trovare del cocco 'buono' per la coltivazione delle carnivore, in quanto sulle confezioni difficilmente viene trasvritto questo parametro.



il mio riporta questa salinità
salinità 0,75 ds/m
va bene?
25/02/2011 19:38
 
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Re:
tulio., 25/02/2011 18.13:


il mio riporta questa salinità
salinità 0,75 ds/m
va bene?


Corrisponderebbe ad un AM di circa 0.5g/l(come gli altri cocchi),avrebbe un contenuto di sali abbastanza alto quindi.
Rob


26/02/2011 13:23
 
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x wrango: ho fatto due calcoli qualche giorno fa, a comperare lo sfagno spenderei di più che non usando cocco o segatura, inoltre non so quanto resista bene alla decomposizione, credo che substrati più ricchi in lignina/cellulosa possano avere una durata maggiore in anaerobia.
L'auto produzione credo vada bene sino a quando le piante sono poche o lo sfagno viene miscelato, ma come sostanza pura e per vasi ampi/alto numero di piante credo diventi qualcosa di insostenibile.
Insomma se il cocco o la segatura dovessero funzionare preferirei loro (sia perché costano di meno, sia perché se lo sfagno non riesco ad auto-produrlo, l'altro deriva comunque da torbiere e, sebbene il tempo di rigenerazione per quest'ultimo è più elevato, si andrebbe comunque a turbare una serie di habitat molto importanti).

x la questione sali e cocco: effettuare dei risciaqui non sarebbe sufficiente? ammaestratore hai mai provato a vedere la variazione della conducibilità prima e dopo qualche risciacquo?
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La misurazione che ho fatto è stata su un campione appena preso dal sacco,riprenderò in prestito lo strumento e ne farò una su del cocco "vecchio" di un anno quindi già ben lavato,ti saprò dire poi.
Comunque cominciano a girare sul mercato prodotti a bassa salinità,se ne è parlato anche sul CPUK forum
Rob
27/02/2011 19:02
 
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Indiscutibilmente stare dietro a un numero elevato di piante con le sfagnere è una grande impresa. Ed indiscutibilmente lo sfagno secco (o comunque morto) in condizioni anaerobiche dura molto meno della torba.
L'ideale è usarlo assieme ad altre cose per aumentare la percentuale di sostanza organica del substrato e per abbassare il pH. Ovvio che la segatura dura molto di più ma a mio avviso segatura/sfagno sarebbe sicuramente più gradito alle piante. E con i mix si riesce ad avere una produzione adeguata di sfagno. Sicuramente è tutto da provare...

27/02/2011 23:32
 
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Re:
wrango, 27.02.2011 19:02:

@ Piantina
[...]Ovvio che la segatura dura molto di più [...]



Questo è ancora da verificare xD


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Allo scorso meeting ho comprato due tavolette di fibra di cocco...lo vendevano i tedeschi dei terrari...pensate che sia usabile su qualche PC ? Io volevo sperimentare con le nepenthes.
Tra l'altro ho visto che molte delle piante vendute da Carow sono in fibra di cocco...
28/02/2011 21:23
 
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Tutto dipende dalla salinità. Io per il momento dalle mie parti trovo cocco troppo 'salato' per la coltivazione delle sarre.


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mrAlmond, 28/02/2011 8.47:

Allo scorso meeting ho comprato due tavolette di fibra di cocco...lo vendevano i tedeschi dei terrari...pensate che sia usabile su qualche PC ? Io volevo sperimentare con le nepenthes.
Tra l'altro ho visto che molte delle piante vendute da Carow sono in fibra di cocco...



a si,hai comprato quelle da 1 €
credo proprio che vadano bene [SM=x349151]
01/03/2011 21:51
 
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Re: Re: Re:

Avete mai provato un materiale chiamato Epiweb http://www.epiweb.se/english.htm?
E' un materiale completamente inorganico, non da quindi problemi di marcescenza e di cessione di nutrienti alle piante.
Ne parlano bene nei forum di coltivatori di orchidee e con qualche esperienza anche nel forum cpuk.

Ciao
Marco
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