Incontratici con Markus siamo saliti in torre, ci siamo guardati per bene in giro e abbiamo assistito (registrando) al consueto
plenum prefestivo, per poi tornare dopo messa di nuovo in cella. Purtroppo l'organizzazione non è stata tale da consentire con agio di rilevare in tempo utile tutte le campane: l'indispensabile però è stato fatto, e così al robusto elenco dei campanoni nostrani settecenteschi (Cremona, Novara, Monza, Chiari, Mantova) si può aggiungere questa inaspettata e interessantissima "trouvaille" dell'intrese Giovanni Antonio Peccorini... Chi l'avrebbe detto? Addirittura un LA2, e per di più di un fonditore pressochè sconosciuto...