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ASCOLTA & leggi-Gli albums di ELVIS

Ultimo Aggiornamento: 24/01/2014 23:28
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ANALISI AUDIO & critica


“Elvis Is Back! Fù il primo album realizzato da Elvis al ritorno dall'esercito.
Abbandonare il mondo dello spettacolo per 2 anni avrebbe significato la fine per qualsiasi stella degli anni '50 – invece Elvis, nel 1960, dimostrò nuovamente di possedere un talento fuori dal comune e incise uno dei migliori album della sua carriera”


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fonti:Note Allegato Mondadori Edicola
KING DAVID:adattamento e formato attuale
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Gli tolsero le basette, inizialmente non aveva più i capelli tinti di nero... aveva perso la sua adorata madre qualche anno prima quando era ancora nell'esercito, aveva incontrato la sua futura moglie Priscilla... e sognato un Tour Europeo.
“Forse”... aveva un po' perso quel ritmo “Rock” che contraddistinse i suoi esordi, ma – quando ritornò... lo fece in grande stile, con la registrazione dell'album (Elvis Is Back) in assoluto uno dei suoi prodotti migliori degli inizi degli anni '60.
Inoltre, partecipò in Tv con Sinatra che prima di allora aveva sempre minimizzato la sua figura, Elvis fece un figurone, ed ebbe un buon consenso di pubblico e di critica dopo quella trasmissione.
Tuttavia, Elvis is Back non ottenne una buona risposta in termini di vendite e il colonnello Parker era già a lavoro per escogitare un nuovo modo di affrontare il mercato musicale per puntare e dedicarsi al mercato cinematografico per incidere le cosidette (Soundtrack) ossia... le colonne sonore.
Elvis Is Back nonostante tutto rimase 57 settimane nella Classifica degli Lp della rivista Billboard e per 3 settimane conservò il 2° posto.
Il valore commerciale dell'album fu riconosciuto solo anni più tardi (nel 1999) quando raggiunse il milione di copie vendute negli USA e vinse il disco d'oro.
Nell'album Elvis affrontò diversi stili che resero appunto l'album unico irripetibile e particolarissimo.
Così, si poteva ascoltare del Gospel e del Blues che lo avvicinava di più alla musica nera (che egli aveva incamerato e ascoltato sin dai primi anni della sua adolescenza).
Inoltre, la rivista Rolling Stones nel 1970 definì questo disco come uno dei migliori di Elvis in assoluto.

L'album (Elvis Is Back) fu registrato per intero a NASHVILLE (capitale della Country Music) il 20 marzo del 1960.
La formazione che accompagnò Elvis era di tutto rispetto, oltre ai suoi amici e musicisti di sempre... quali – Scotty Moore & Dj Fontana con i Jordanaires – si aggiunsero: Floyd Cramer (Piano), Buddy Harman (Batteria), Hank Garland (Chitarra), e Bob Moore (Basso).
Tutto sotto la Supervisione di Steve Shoels e Chet Atkins.

Il primo brano inciso durante le sessioni del giorno (20) fu... MAKE ME KNOW IT e per seconda fu incisa SOLDIER BOY.
Il giorno (21) furono registrate STUCK ON YOU - FAME AND FORTUNE & A MESS OF BLUES (quest'ultimo, apparve sul Lato B – di IT'S NOW OR NEVER, e IT FEELS SO RIGHT un'altro brano inserito in Elvis Is Back)!.

Quindi, si continuò per ultimare l'album di cui sopra, e le sessioni a Nashville ripresero nei giorni 3 & 4 aprile del '60.
A Steve Shoels e Chet Atkins... si aggiunse Bill Porter in qualità di ingegnere del suono.
Elvis fù accompagnato dagli stessi musicisti presenti nelle sessioni di Marzo – con la presenza del grande sassofonista (Boots Randolph).
“Ascoltare Reconsider Baby”!!

Nel giorno 3 Aprile del '60 fù incisa (FEVER) uno dei brani più sensuali ed intriso di Blues della sua carriera – inoltre...nello stesso giorno si riuscirono ad ultimare le basi per (LIKE A BABY) e (IT'S NOW OR NEVER) (che poi fù pubblicato nel formato singolo a Luglio) con (A MESS OF BLUES sul Lato B), e in brevissimo tempo divenne uno dei maggiori successi del Re.

La registrazione di IT'S NOW OR NEVER impegnò non poco le corde vocali del nostro, lo stesso,
nutriva profondo rispetto per i cantanti d'opera anche se ad essere onesti non amava la musica classica, ma di sicuro uno dei suoi idoli era MARIO LANZA.
Il modello di riferimento per IT'S NOW OR NEVER era la versione di Tony Martin dal titolo...(There's No Tomorrow).
Elvis si impegnò al punto di realizzarne un suo adattamento a questa splendida melodia (nutrendo al contempo rispetto per l'originale) ma facendola divenir sua e diventò un grandissimo successo (una HIT)! Questo, fù uno di quei brani che gli piacque interpretare fino all'ultimo della sua carriera.

La sessione del 4 Aprile - la più produttiva... fù completata di 9 brani di cui 7 destinati all' album (Elvis Is back) THE GIRL OF MY BEST FRIEND – DIRTY, DIRTY FEELING – THRILL OF YOUR LOVE – SUCH A NIGHT – THE GIRL NEXT DOOR WENT A' WALKING – I WILL BE HOME AGAIN (nel brano e riconoscibile il fido amico di Elvis Charlie Hodge, che gli fa da seconda voce) e in RECONSIDER BABY.
I brani restanti furono ARE YOU LONESOME TONIGHT? Di Al Jolson espressamente richiesta dal colonnello Parker, e I GOTTA KNOW (che furono entrambi pubblicati su un unico singolo nel novembre del '60).
La sessione si fece con poche Takes eccetto il brano THE GIRL OF MY BEST FRIEND che ne richiese qualcuna in più affinchè si raggiungesse un buon Master.
Il brano per così dire più difficile... fù; ARE YOU LONESOME TONIGHT? Che nonostante l'apparente semplicità, richiedeva un enorme abilità, ed Elvis per trovare la giusta concentrazione chiese a Chet Atkins di abbassare le luci in studio e mandare via tutti i presenti.
Nonostante tutto, Elvis non era convinto di questa registrazione, ma Steve Shoels riuscì a convincere Elvis e a realizzarne una versione completa (e non ebbe i suoi torti)
“Nel caso ascoltaste l'originale di Jolson...vi renderete conto immediatamente dell'immenso lavoro fatto da Elvis – soppiantando appunto l'originale – e la sua parte parlata Unica e irripetibile, che neanche lo stesso autore seppe fare meglio”.
Alla fine, il brano rimase 6 settimane consecutive al numero 1 nella Classifica Americana.
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STORIA DELE CANZONI CONTENUTE NELL' ALBUM...

Make Me Know It
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Il brano fù scritto appositamente per Elvis da Otis Blackwell e inciso il 20 marzo del '60.
La prima canzone in assoluto registrata dopo il servizio di leva. (ci vollero ben 19 incisioni e prove per ottenere il Master definitivo).
Il brano parlava di un ragazzo stanco delle promesse non mantenute della sua amata.
“You say you wanna hold me and stick to me like glue. Well, hearing's deceiving and seeing's believing.
(Dici che vuoi tenermi e attaccarti a me come la colla. Però le parole ingannano e finchè non vedo non ci credo).

Fever
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Il brano fù scritto dal prolifico Otis Blackwell (anche se nei credits del disco viene riportato lo pseudonimo di John Davenport), in collaborazione con Eddie Cooley.
Little Willie John la incise nel '56 e Peggi Lee nel '58.
La versione di L.W. John raggiunse il 1° posto nella classifica R&B, mentre la versione di Lee raggiunse l'ottava posizione nella HOT 100 della rivista Billboard.
Elvis finì il brano in 4 registrazioni il 4 aprile del '60.
La canzone parlava della “febbre” che suscita la passione amorosa – Elvis aveva una carica sensuale unica nell'interpretarla..inoltre in evidenza lo schioccare delle sue dita e il contrabasso in evidenza di Bob Moore e le percussioni di Buddy Harman e D.J.Fontana, conferiscono al brano magia pura! Tutto estremamente fantastico!

The Girl Of My Best Friend
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Elvis incise il brano in 10 traccie il 4 aprile del '60 , non fù chiaro chi fù il primo artista che la interpretò anche se la versione più conosciuta fù quella di Elvis.
Il testo racconta il desiderio impossibile che suscita “La ragazza del mio migliore amico”.
“I want to tell her how i love her so and hold her in my arms. But then what if she got real mad and told him so i could never face either one again”.
“Vorrei dirle quanto la amo e quanto mi piacerebbe stringerla tra le mie braccia, però se si arrabbia e lo dice a lui? Non potrei mai più guardare in faccia nessuno dei due”

I Will Be Home Again
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La prima versione del brano fù composta nel 1944 da Bennie Benjamin, Raymond Levenn e Lou Singer.
Fù realizzata un anno dopo dal Golden Gate Quartet, uno dei gruppi vocali preferiti da Elvis.
Elvis incise la sua versione il 4 aprile 1960 – e Charlie Hodge fece da seconda voce ispirandosi alla stessa versione del Golden Gate , anche se al posto del piano e le chitarre prevalentemente Jazz, gli arrangiamenti di Elvis erano più vicini allo stile Country, si tratta di una versione molto triste che parla di una coppia che combatte per mantenere vivo l'amore nonostante siano separati.
“You make my life worth the living although we'll start anew”
(Dai senso alla mia vita anche se siamo separati – tornerò a casa, inizieremo di nuovo).

Dirty, Dirty Feeling
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La coppia Leiber & Stoller scrissero appositamente per Elvis questo brano che Elvis incise in sole 4 registrazioni il 4 aprile del '60.
Il testo è in chiave ironica, è parla della rabbia di un amante abbandonato.
“You Know i almost hit the ceilin' when i woke up and you were gone... When i'll drag you home with my girl i'm gonna chain you to the wall”
(Sai che provai una rabbia incontenibile quando mi alzai e vidi che eri andata via... Quando ti trascinerò a casa con me ti incatenerò al muro).
La canzone di cui sopra fù ripresa nel film (Tickle Me) in Italia dal titolo (Per un pugno di donne) edito nel 1965.

The Thrill Of Your Love
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Il brano fù composto da Stanley Kesler che già in passato scrisse dei brani per Elvis ai tempi della Sun.
Inoltre il brano fù registrato per la prima volta da Carl McVoy nel '58 con il titolo “A Woman's Love”, anche se rimase nell'anonimato per diversi anni.
Elvis la incise il 4 aprile del '60 in un unica traccia.
Era propiamente una ballata, ma l'interpretazione offerta da Elvis la rende Gospel.
In questa occasione fù accompagnato dai Jordanaires.
Il testo parla dell'amore che prevale a discapito dei beni materiali.
“I'd rather give everything that i own in this world than to be all alone and unloved”
(Preferirei regalare tutto ciò che posseggo piuttosto che restare solo e senza amore).

Soldier Boy
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Brano scritto da Davis Jones e Larry Banks nel '51 che nei credits del disco compare come Theodore Williams Jr.
Soldier Boy fù pubblicata dai Four Fellows nel '55 e raggiunse la quarta posizione nella classifica R&B.
Elvis la incise il 20 marzo del '60 in 15 registrazioni - Il brano dell'epoca era la classica ballata Doo-Wop.
Il testo parla del tentativo di consolare un soldato disperato perchè lontano da casa, non sa se la sua ragazza lo aspetterà al suo ritorno.

Such A Night
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Brano composto da Lincoln Chase, venne incisa dai Drifters del grande Clyde Mc Phatter, e raggiunse la quinta posizione delle classifiche R&B nel '54.
Nello stesso anno Johnnie Ray pubblicò una nuova versione, che però non riscosse successo negli USA perchè fù vietata in numerose emittenti radio a causa delle parole di alcuni versi:
“Just The Thought Of Her Lips Sets Me Afire – I Reminisce And I'm Filled With Desire”
(Solo a pensare alle sue labbra mi accendo – Ricordo il passato e sono invaso dal desiderio).
Elvis incise la sua versione il 4 Aprile del '60 ispirandosi all' interpretazione di Mc Phatter, che era uno dei suoi idoli giovanili.
La canzone fù pubblicata in formato singolo nel luglio del '64, e si piazzò nella numero 16 della (HOT 100) della rivista Billboard.

It Feels So Right
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Elvis incise il brano scritto da Fred Wise e Ben Weisman il 21 marzo del '60 in sole 4 traccie.
Il sound è marcatamente Blues con le chitarre in evidenza.
E' la prima registrazione dimostra che inizialmente il brano doveva essere più veloce.
Il testo poi... è spiccatamente Sexy.
“There something in the way you kiss that makes me what to hold you tight.
I know that nothing can be wrong that feels so right”
(C'è qualcosa nel tuo modo di baciare che mi fa desiderare di abbracciarti.
So che non può essere nulla di male se ti fa sentire così bene).
Il brano fù anche inserito nella colonna sonora del film (Tickle Me) in italiano per un pugno di donne del 1965.

The Girl Next Door Went A' Walking
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Il brano fu scritto da Bill Rice e Thomas Wayne, che la incise nel '59 per la Fernwood nella quale lavorava Scotty Moore.
Scotty passò il brano a Elvis che lo incise in 4 traccie il 4 aprile del '60, è la sua versione si avvicinò moltissimo all'originale ma in più c'era il sassofono di Boots Randolph che rendeva il tutto ancora più brioso.
Il testo parla dell'allegria del primo amore:
“She Didn't Know Love Was So Grand.
She Never Took Love Second Hand But To My Surprise She Though That Love Was Paradise”
(Lei Non Sapeva Che L'amore Fosse Così Meraviglioso.
Non Aveva Mai Avuto Un Amore Prima, Però Con Mia Sorpresa Lei Pensò Che Quell'amore Fosse Il Paradiso)

Like A Baby
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Il brano fu scritto da Jesse Stone già autore di altre canzoni interpretate da Elvis.
Like a Baby, fù incisa la prima volta da Vikki Nelson nel '57.
Elvis registrò la propia versione il 3 aprile del '60, con un lavoro superlativo del sassofonista Boots Randolph, rispettandone comunque la base Blues dell' originale.
Alcune righe narrano...
“You gave me love to enjoy like a bright shiny toy to a baby...
The day i found that you lied how i broke down and cried like a baby”
(Ho goduto dell'amore che mi hai dato come un bambino con il suo giocattolo nuovo...
Il giorno che ho scoperto che mi tradivi scoppiai a piangere come un bambino).

...PS: L'espressione...”Come un bambino” … si riferisce alle sensazioni che prova il protagonista sia nei momenti belli che in quelli difficili della sua relazione sentimentale.

Reconsider Baby
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Il brano fu scritto dal grande Bluesman e chitarrista eccelso... Lowell Fulsom e inciso dallo stesso nel '54.
Il brano si piazzò al 3° posto della classifica R&B della rivista Billboard.
Elvis aveva già interpretato questo stile “Triste” non in modo professionale nell'album Million Dollar Quartet nel dicembre del '56 all'apice del suo folgorante successo.
Elvis incise il medesimo brano in maniera professionale il 4 aprile del '60, in sole 2 registrazioni, che chiusero le sessioni del disco “Elvis Is Back”
Ritornando a Fulsom...egli era un valido chitarrista della West-Coast, è appunto la sua versione basava tutto sul medesimo strumento a corde.
Elvis aveva enorme rispetto per i Bluesman come Fulsom... è forse anche per questo motivo si deciderà a dare l'assolo al sassofono di Boots Randolph (magistrale nella sua esecuzione)... ma che rende il brano accattivante, e ben curato e interpretato.
Chissà... lo stesso Fulsom, una volta ascoltata questa versione cosa pensò.

Eccovi qualche immagine mozzafiato del periodo!!!





Alla Prossima...

Davide



[Modificato da B-PAUSE 13/02/2011 12:11]
13/01/2011 23:51
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Bel lavoro Davide, complimenti!
Adoro questo LP lo ascolterei all'infinito senza mai stancarmi.


14/01/2011 14:02
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Grazie Vali,
detto da te mi fa molto piacere [SM=g6794] [SM=g6794]

Anche a me fa lo stesso effetto... amo molto Elvis Is Back! Poco fa in auto ascoltavo ripetutamente A Mess Of Blues
GRANDIOSA!!!! [SM=g6794]

Siete "On Air" ben presto arriverà un'altro articolo!
[Modificato da (King David) 14/01/2011 16:53]
14/01/2011 16:51
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Bel topic ! Bravissimo.
14/01/2011 17:52
Grande lavoro Davide,i miei complimenti!
14/01/2011 17:54
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Re:
(King David), 14/01/2011 16.51:

Grazie Vali,
detto da te mi fa molto piacere [SM=g6794] [SM=g6794]

Anche a me fa lo stesso effetto... amo molto Elvis Is Back! Poco fa in auto ascoltavo ripetutamente A Mess Of Blues
GRANDIOSA!!!! [SM=g6794]

Siete "On Air" ben presto arriverà un'altro articolo!



Come ho già detto amo moltissimo questo LP in tutte le sue canzoni, ovviamente ARE YOU LONESOME TONIGHT e IT'S NOW OR NEVER sono un discorso a parte, ma ho un debole particolare per STUCK ON YOU e FAME AND FORTUNE, quest'ultima poi la ascolterei senza sosta, mi piace da matti la pronuncia e spesso me lo guardo nel Welcome Home Elvis.




14/01/2011 18:44
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Re:
marco31768, 14/01/2011 17.52:

Bel topic ! Bravissimo.



Straquotissimo! Bravissimo Davide, concordo con te su tutto.

Questo è il mio album preferito in assoluto!!!! =)

RECONSIDER BABY, SUCH A NIGHT e ARE YOU LONESOME TONIGHT le mie preferite di quest'album!

P.s.: RECONSIDER BABY.. Il buon Lowell, conosceva eccome la versione di Elvis.. la cantarono e suonarono pure assieme, dal vivo in un locale (credo di Memphis).

René

Principe René von Habsburg-Lothringen: Principe Imperiale di Miramar, Granduca di Boemia e di Wittelsbach, Arciduca di Villa Borghese, Console Emerito dell'Ordine Equestre dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme
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14/01/2011 21:15
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Bravo King......
amici!!!!!!!! ci avete fatto mai caso che il periodo degl'anni 60s e un po ' snobbato????
mi spiego...
Se si parla di Elvis i piu gettonati sono gli anni 50s da love me tender a tutti frutti,ecc..ecc.. Separatre Ways a always on my mind da lo stesso album...ecc..ecc.. per quello che riguarda gli 70 .

Gli anni 60s a parte Surrender,it's now or never e qualche canzone dei film non vengono quasi mai menzionate .....

non per essere critico ma anche nel forum, in immagini e filmati, le canzoni spesso più proposte sono le stesse io ed altri, ogni tanto ,mettiamo qualche pezzo , ma l'idea non viene raccolta o capita e questo e un vero peccato ...
sento alle volte dire gente che non ascolta le canzoni dei film, che non guarda i suoi film , per carità ognuno fa quello che vuole ci mancherebbe , ma mi chiedo allora cosa piace di Elvis??
La maggior parte dei non fedeli lo conosce per qugl'orrendi film che molti snobbano e sono sempre di quel periodo li..."60s" eppure alcuni brani non sono poi così Brutti ,se pensiamo che Elvis con Can't Help Falling In Love ci chiudeva i concerti... scusatre se e poco..., ma quella ovvimete e una bella canzone???!!!!!????!!! [SM=g6802]

...ok Elvis nel 70 era il massimo .. ma secondo me il 1960 e stato fondamentale per Elvis lo ha fatto crescere maturare musicalmente anche se faceva quelle dannate colonne sonore orrende ,ma a mio avviso Simpatiche, e rese frizzanti e spumeggianti e ironizzate al punto giusto da renderle magiche ,daltronde quello che ci accomuna e la sua voce vero??? quindi ....
Ma che volete Elvis era anche questo, e poi non dimentichiamoci che negl'anni 60' elvis riceve il premio oscar per la musica in un album di ispirazione Gospel il primo consegnato ad un artista Rock!!!! e poi ... il 68 ComeBeck e il primo live Las vegas 1969, insommma... bisognerebbe far piu conoscere Elvis in quel periodo ... quindi BRAVO KING BELLA IDEA....
io adoro
The Girl Of My Best Friend
Soldier Boy
Such A Night
...
..
.
ragazzi io le metterei quasi tutte .....


Spero di essere capito perchè, sapete discutendone anche con altri fan , loro dicono che non e vero .. ma capisco anche questa affermazione chi comincia a comprare musica di Elvis in questi anni, per forza di cose, stanno buttando fuori dei cofanetti molto interessanti che smentiscono quello che ho cercato di dirvi... ma chi come molti ha cominciato come me a comprarsi i mangia nastri negl'anni 80s e poi i 45Giri e Lp ecc..ecc.. il mercato ai tempi e diventato saturo e giravano sempre e solo i soliti pezzoni del Re, come gia detto prima oggi per fortuna si possono avere belle raccolte e apprezzarne il loro valore...


BRAVO KING BELLA IDEA....
[SM=g6794] [SM=g6795] [SM=g6804]


[Modificato da Riddyx 14/01/2011 23:52]
14/01/2011 23:36
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Re: Re:
Arco di Riccardo, 14/01/2011 21.15:



Straquotissimo! Bravissimo Davide, concordo con te su tutto.

Questo è il mio album preferito in assoluto!!!! =)

RECONSIDER BABY, SUCH A NIGHT e ARE YOU LONESOME TONIGHT le mie preferite di quest'album!

P.s.: RECONSIDER BABY.. Il buon Lowell, conosceva eccome la versione di Elvis.. la cantarono e suonarono pure assieme, dal vivo in un locale (credo di Memphis).

René




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Caro Renè,
si lessi questa notizia non so dove...Elvis con un sueao amico credo...si facevano il giro dei Night Club a Beale Street e una sera andarono a sentire Lowell che suonava, ad un certo punto Elvis fu invitato sul palco a esibirsi dallo stesso Bluesman!
Ricordo... che Lowell disse, che se anche Elvis non avrebbe avuto la voce che aveva...avrebbe fatto comunque un enorme successo per quanto era bello!

15/01/2011 11:46
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Re: Bravo King......
Riddyx, 14/01/2011 23.36:

amici!!!!!!!! ci avete fatto mai caso che il periodo degl'anni 60s e un po ' snobbato????
mi spiego...
Se si parla di Elvis i piu gettonati sono gli anni 50s da love me tender a tutti frutti,ecc..ecc.. Separatre Ways a always on my mind da lo stesso album...ecc..ecc.. per quello che riguarda gli 70 .

Gli anni 60s a parte Surrender,it's now or never e qualche canzone dei film non vengono quasi mai menzionate .....

non per essere critico ma anche nel forum, in immagini e filmati, le canzoni spesso più proposte sono le stesse io ed altri, ogni tanto ,mettiamo qualche pezzo , ma l'idea non viene raccolta o capita e questo e un vero peccato ...
sento alle volte dire gente che non ascolta le canzoni dei film, che non guarda i suoi film , per carità ognuno fa quello che vuole ci mancherebbe , ma mi chiedo allora cosa piace di Elvis??
La maggior parte dei non fedeli lo conosce per qugl'orrendi film che molti snobbano e sono sempre di quel periodo li..."60s" eppure alcuni brani non sono poi così Brutti ,se pensiamo che Elvis con Can't Help Falling In Love ci chiudeva i concerti... scusatre se e poco..., ma quella ovvimete e una bella canzone???!!!!!????!!! [SM=g6802]

...ok Elvis nel 70 era il massimo .. ma secondo me il 1960 e stato fondamentale per Elvis lo ha fatto crescere maturare musicalmente anche se faceva quelle dannate colonne sonore orrende ,ma a mio avviso Simpatiche, e rese frizzanti e spumeggianti e ironizzate al punto giusto da renderle magiche ,daltronde quello che ci accomuna e la sua voce vero??? quindi ....
Ma che volete Elvis era anche questo, e poi non dimentichiamoci che negl'anni 60' elvis riceve il premio oscar per la musica in un album di ispirazione Gospel il primo consegnato ad un artista Rock!!!! e poi ... il 68 ComeBeck e il primo live Las vegas 1969, insommma... bisognerebbe far piu conoscere Elvis in quel periodo ... quindi BRAVO KING BELLA IDEA....
io adoro
The Girl Of My Best Friend
Soldier Boy
Such A Night
...
..
.
ragazzi io le metterei quasi tutte .....


Spero di essere capito perchè, sapete discutendone anche con altri fan , loro dicono che non e vero .. ma capisco anche questa affermazione chi comincia a comprare musica di Elvis in questi anni, per forza di cose, stanno buttando fuori dei cofanetti molto interessanti che smentiscono quello che ho cercato di dirvi... ma chi come molti ha cominciato come me a comprarsi i mangia nastri negl'anni 80s e poi i 45Giri e Lp ecc..ecc.. il mercato ai tempi e diventato saturo e giravano sempre e solo i soliti pezzoni del Re, come gia detto prima oggi per fortuna si possono avere belle raccolte e apprezzarne il loro valore...


BRAVO KING BELLA IDEA....
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Caro Sal!
mi fa molto piacere che ho colto nel segno con questo articolo - vedi...come te anche io amo molto il periodo dei '60 - ci sono si delle cose orrende - ma anche quelle fanno parte di Elvis e se anche e dura mandare giù canzonette di poco valore fatte nei film, molte non erano gradite nemmeno al King ma per rispettare i copioni e/o contratti doveva eseguirle per forza.
Ad ogni modo... ci sentiremo al più presto per fare giustizia di un periodo che molte volte e tralasciato ok?

Buona giornata!! [SM=g6794] [SM=g6794]

DAVIDE


15/01/2011 11:52
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perfetto davide...... attendo le tue news sul anni 60s'


15/01/2011 23:42
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COMPLIMENTONI A DAVIDE DE BLASIO!!!!

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The king will never die....Elvis forever!!
15/03/2012 19:22
azz Davide davvero una bella analisi dell'album Elvis Is Back! completa e precisa.. ià fanne un'altra tant che tien a fà?
15/03/2012 19:38
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splendida analisi di questo bellissimo disco!!
Grazie Davide!!
15/03/2012 21:53
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A proposito dell'album His Hand In Mine (1960)


Se c'era qualcuno in grado di cantare lodi al signore questi poteva essere solo Mr. Presley

KD

Eravamo una famiglia religiosa. Da piccolo, l'unica musica che conoscevo era il Gospel.
Amavo ascoltare il coro. Quella musica divenne parte della mia vita.
Era tanto naturale come ballare, un modo per fuggire dai problemi e, per me, una specie di liberazione


EAP



Questo, fu il suo primo album dedicato alla musica sacra - fu proprio dopo la realizzazione del film (Flaming Star) che Elvis trasformò in realtà il sogno di incidere un'album di canzoni Gospel.
Elvis riuscì ad esprimere tutto il suo amore e la devozione per il genere da sempre amato.
L'album venne inciso in solo due notti, Elvis così realizzò un desiderio coltivato sin da bambino – il Gospel era da sempre uno dei suoi generi preferiti e una delle particolari influenze musicali più importanti che avesse assorbito sin da quand'era solo un piccolo bambino poiché sovente – i suoi genitori lo portavano in chiesa cantando insieme a lui lodi a DIO.
Elvis arrivò negli anni ad avere una conoscenza enciclopedica dei Gospel che adorava.
Infatti, in un'intervista disse; “Conosco a menadito tutti i canti di chiesa”.
Elvis amava sopratutto i quartetti come i Blackwood Brothers, Gli Statesman e il Golden Gate Quartet.
Elvis rafforzò ancor più la sua preferenza per i Blackwood Brothers poiché strinse amicizia con tutti i membri del gruppo, infatti questi presenziarono al funerale della madre, durante la cerimonia funebre tenutasi il 15 agosto del 1958, cantarono Rock Of Ages & Precious Memories.
Elvis considerava gli Statesman un punto di riferimento musicale costante; infatti, in molte delle sue performances di brani Gospel attingeva dai loro arrangiamenti. Inoltre, studiava con interesse il ruolo sulla scena del leader Jake Hess.
Un altro gruppo fondamentale per la sua formazione fu il Golden Gate Quartet che Elvis stimava tanto e che studiava particolarmente (e già all'epoca quando veniva accompagnato dai Jordanaires), aveva sempre in mente il modello ispiratore del Golden Gate.

Storia dietro la registrazione

Nell'ottobre del 1960 Elvis incise il primo dei suoi 3 album gospel, questi dischi rispecchiavano la sua sincera devozione religiosa e che rendevano omaggio alla musica che il nostro aveva adorato sin da bambino.
Come sappiamo, Elvis nacque a Tupelo, in Mississippi, uno degli stati del sud in cui, tra il XVIII e il XIX secolo, la schiavitù aveva avuto la massima diffusione.
Il popolo afroamericano utilizzava il canto come valvola di sfogo, modalità di espressione che nelle chiese diede vita al Gospel, una simbiosi musicale tra i canti da lavoro e gli inni occidentali.
Agli inizi del XIX secolo, il genere divenne talmente popolare da convincere molti interpreti bianchi ad avvicinarsi a questo tipo di musica religiosa, fondendolo con elementi della propia tradizione folcloristica.
Se, alla circostanza che Elvis provenisse da una regione in cui questo genere musicale era così presente e sentito, si aggiunse il fatto che lo zio materno, Gains Smith, era predicatore della First Assembly Of God Church (Prima assemblea di DIO), la chiesa che Elvis frequentò dopo il battesimo, non risulta difficile stabilire l'origine dello stretto rapporto tra il cantante e il Gospel.
Il legame si consolidò negli anni dell'infanzia con la presenza di Elvis alle cerimonie liturgiche, abitudine che si intensificò nel 1938, quando suo padre Vernon fu condannato a 3 anni di prigione (ridotti poi a 8 mesi) per la falsificazione di un assegno.
Durante il periodo di reclusione del padre, la madre Gladys educò con sempre maggior determinazione il figlio a “Stare lontano dalle tentazioni” e con questo obiettivo raddoppiò i suoi insegnamenti religiosi e le visite in chiesa. In un'intervista realizzata negli anni '50, Gladys ricordava come suo figlio, ancora “Moccioso”, scendeva dal suo grembo, e “Gattonava fino al pulpito, si alzava in piedi, sollevava lo sguardo verso il coro e provava a cantare”.
Nel 1942, a soli 7 anni, Elvis entrò a far parte del coro della parrocchia, questo, gli permise di frequentare le sue prime lezioni di musica, proprio come lui stesso riconobbe anni dopo; “La chiesa mi ha trasmesso gli unici insegnamenti che conosco del canto, tutto il resto è venuto naturalmente”.
Elvis ebbe i suoi primi contatti con gruppi Gospel professionisti nelle cosidette serate (All – Night Gospel Singings), erano: (Riunioni di musica religiosa svolte in notturna).
In questi recital potè assistere alle esibizioni di grandi quartetti, una passione che alla fine degli anni '40 lo portò ad avvicinarsi ai Blackwood Brothers e allo Statesman Quartet, due superbi gruppi di Gospel bianco.
Il leader degli Statesman, Jake Hess, divenne una delle sue principali fonti di ispirazioni musicale, ed Elvis realizzò numerose versioni degli adattamenti di brani tradizionali dei Blackwood Brothers. Inoltre, il cantante fece amicizia con Cecil Blackwood, figlio di Roy Blackwood, tenore del quartetto, e quando Cecil e Jim Hamill crearono il gruppo vocale Songfellows, Elvis fu sul punto di unirsi a loro.
Presto però arrivò l'offerta di Sam Phillips e della Sun Records, e la vita di Presley cambiò definitivamente direzione.
Elvis divenne un divo del RNR, ma il suo interesse per il gospel non diminuì mai. Infatti la prova che egli amasse codesto genere, né è la prova nel 1956, nell'album “Million Dollar Quertet”, più molte delle registrazioni “Artigianali” negli (Home Recordings) e la versione estesa di (Peace In The Valley), che rappresentò il primo avvicinamento professionale di Elvis al Gospel. Il disco, composto da 4 canzoni, fu pubblicato il 22 marzo 1957, nel vivo del periodo d'oro del Re del rock. Lo stesso Presley insistette nell'inciderla, come gli Spiritual “Take My Hand, Precious LordI Believe, & It Is No Secret (What God Can Do)”.
L'inizio degli anni '60 fu fitto di impegni per Elvis che incise l'album Gospel dopo aver girato 3 film (G.I.Blues – Flaming Star – Wild In The Country.
Dopo quest'ultimo lavoro si trasferì da Hollywood a Memphis e capii appunto che il disco “His Hand In Mine” era quello che in quel dato momento voleva incidere, e in questo, influì anche il suo stato d'animo dopo la perdita della adorata madre qualche anno prima - e il dolore per il recente matrimonio del padre che sposò una donna Dee Stanley, il 3 luglio del 1960, che aveva al seguito già 3 figli.
His Hand In Mine, fu un album ricco di suoni che Elvis aveva ascoltato sin da bambino, ed era forse per lui un modo per ripercorrere gli anni in cui, nonostante le ristrettezze economiche, era felice insieme ai suoi genitori.
Seguirono dei preparativi appunto, affinchè si realizzasse l'album Gospel. Infatti, il 29 ottobre, l'editore musicale Freddy Bienstock incontrò Elvis a Nashville per definire il repertorio di canzoni che avrebbero registrato durante i giorni seguenti.
Lo scopo di Bienstock però... era quello di far incidere a Elvis un brano di matrice italiana (Torna A Sorrento) dal titolo “Surrender”, visto che Elvis aveva già in mente i brani che avrebbe poi inserito in (His Hand In Mine). Nonostante (Surrender) uscisse fuori da tematiche Gospel fu un brano che entusiasmò Elvis, che fu incisa nelle stesse sessioni che diedero vita all'album Gospel, anche se non venne inclusa nel medesimo, ma fu pubblicata come singolo.
Si capì subito che Elvis aveva le idee chiare riguardo la realizzazione dei brani scelti per creare (His Hand In Mine).
La sessione di registrazione del 30/10/1960 si svolse senza problemi tra le 18:30 del pomeriggio e le 1:00 del mattino seguente, in cui furono completati brani come (Milky White Way – His Hand In Mine – I Believe In The Man In The Sky – He Knows Just What I Need & Mansion Over The Hilltop).
La giornata del 31/10/1960 fu ancora più proficua: Tra l'1:30 alle 8:00 del mattino, praticamente in un soffio, furono incise altre 8 canzoni: In My Fathers's House – Joshua Fit The Battle – Swing Down Sweet Chariot – I'm Gonna Walk Dem Golden Stairs – If We Never Meet Again – Know Only To Him – Working On The Buiding & Crying In The Chapel. (Di quest'ultimo brano Elvis non rimase molto soddisfatto – per questo motivo il codesto brano non fu pubblicato se non anni dopo).
In His Hand In Mine, Elvis collaborò con i suoi vecchi amici del periodo (SUN) Scotty Moore, DJ Fontana, e sopratutto i Jordanaires, il quartetto vocale che in quest'album sono fondamentali per la riuscita dell'accompagnamento vocale. Si aggiunsero poi, il bassista Bob Moore, il chitarrista Hank Garland, e la cantante Millie Kirkham partecipando tra l'altro alle sessioni lampo.

I Musicisti

Per la realizzazione dell'album di cui sopra, Elvis ritornò a incidere con i vecchi amici del periodo Sun che conosceva da molto tempo.
Per quanto riguarda il coro che accompagnò magistralmente Elvis nel disco, la formazione che intervenne nell'album era composto da; Gordon Stoker (primo tenore), Neal Matthews (secondo tenore), Hoyt Hawkins (baritono) e Ray C. Walker, nelle funzioni di basso, al posto di Hugh Jarrett.
La partecipazione dei Jordanaires fu indispensabile per il disco, non a caso, erano considerati tra i migliori quartetti gospel, come dimostrano diversi album della loro discografia, tra cui Heavenly Spirit (1958), Gloryland (1959), Of Rivers And Plains (1959), e A Friend We Have In Jesus (1960).
I Jordanaires accompagnarono nella loro lunga carriera anche artisti del calibro di Ricky Nelson e/o Country Joe Mc Donald, ma mantennero sempre il loro orientamento spirituale che contraddistinse tutta la loro carriera, e per questo entrarono a far parte della (Music Hall Of Fame), e alla (Christian Music Hall Of Fame).
Nei cori di diversi brani contenuti nel disco, intervenne Charlie Hodge, che al ritorno del servizio militare si aggiunse al gruppo dei collaboratori di Elvis.
Un delicato appoggio alle voci dei Jordanaires e di Charlie Hodge – fu l'indimenticabile contributo di Millie Kirkham, la cantante soprano che lavorò per la prima volta con Elvis nel 1957 alla registrazione di “Christmas Album” e di diversi singoli.
Con ogni probabilità, Kirkham andava molto d'accordo con Presley, come dimostra la scelta di Elvis, che quando iniziò gli show a Las Vegas nel 1970 la volle a suo fianco.
Nonostante il loro lavoro si svolgesse dietro le quinte, è doveroso ricordare l'impegno dei musicisti di studio, che in genere è invece poco riconosciuto. Erano strumentisti esperti, che fecero da base a Elvis durante le registrazioni degli anni '60.
Coloro che collaborano a His Hand In Mine, furono gli stessi musicisti che intervennero nell'ultima sessione di Elvis prima del servizio militare.
Nel dividersi il lavoro in studio, oltre a Scotty Moore, c'era anche Hank Garland che, nato nello stato della Carolina del sud, era conosciuto come “Sugarfoot”.
Garland suonò con Elvis (sia in studio – sia Live) tra il 1957 al 1961, è partecipò all'incisione di canzoni importanti del repertorio di Presley, come A FOOL SUCH AS IIT'S NOW OR NEVERSURRENDERI FEEL SO BAD … solo per citare qualche titolo.
Uno tra i punti forti di quest'album, è senza dubbio la presenza del piano suonato da Floyd Cramer, altra vecchia conoscenza di Elvis. (Le sonorità di Cramer, conferiscono al disco uno stile legato alla migliore tradizione Gospel).
Alla batteria, Buddy Harman, fu colui che insieme a DJ Fontana si fece carico della percussione essenziale che diede nell'album. Il suo nome completo era Murray Mizeel Harman Jr. - era uno strumentista di fama e session man di Nashville, pioniere nell'uso della batteria dedita alla musica country, inoltre aveva accompagnato artisti del calibro di Patsy Cline, Marty Robbins, e gli Everly Brothers.
Harmann collaborò con Elvis nel periodo che va dalle sue ultime registrazioni prima del servizio militare fino all'incisione del secondo album Gospel del 1966 (How Great Thou Art).
Lo stile coinciso e leggero di Harmann, lo rendeva il musicista perfetto per appoggiare il ritmo prevalentemente marcato di DJ.
Al sassofono, Homer “Boots” Randolph – la sua presenza fu alquanto limitata all'interno di questo disco – e già aveva lavorato con Elvis nel suo primo Lp dopo il ritorno dall'esercito (Elvis Is Back).
Randolph intervenne in diverse colonne sonore e in alcuni singoli, e portò avanti anche una lunga carriera come musicista da studio, partecipando tra l'altro, al famoso brano di Roy Orbyson (Pretty Woman).

La storia dietro le canzoni

Con quest'album, Elvis dimostrò la sua versatilità come cantante e la sua padronanza di un genere musicale assai complesso – che tuttavia costituiva le sue radici culturali.
His Hand In Mine, si rivela essere un sentito omaggio alla musica Gospel, perfettamente rappresentato dai 12 brani dell'edizione originale contenute all'epoca nell'album.
Questa edizione in musica che ascolteremo è composta inoltre da tre Bonus aggiuntivi incisi in momenti diversi ma significativi per capire ancor di più il momento che viveva il Re.

HIS HAND IN MINE





Inciso nello Studio B della RCA a Nashville, Tennesse – il 30 Ottobre del 1960.
Una gemma di assoluto valore con il piano che per tutto il brano accompagna questa straordinaria interpretazione del Re. (Le Takes scelte per il Master fu la numero 5 e 4).
Il brano fu inciso nel 1953 da Moise Lister, dello Statesman Quartet, e inciso poco dopo dal gruppo al completo. In seguito codesto brano fu ripreso nell'aprile del 1969 e divenne il B-Side di How Great Thou Art .La performance dello Statesman Quartet, influì in maniera determinante nella versione che offrì Elvis.
L'influenza del Re si manifesta nel perfetto gioco di voci dei Jordanaires e di Millie Kirkham.
Il testo racconta le fede nel signore; “I Will Never Walk Alone, He Holds My Hand. He Will Guide Each Step I Take And If I Fall I Know He'll Understand”.

I'M GONNA WALK DEM GOLDEN STAIRS




Inciso nello Studio B della RCA a Nashville,Tennessee - il 31 Ottobre del 1960. La Take scelta per il Master fu la numero 1. Brano scritto nel 1949 da Cully Holt, uno dei membri fondatori dei Jordanaires, la canzone fu incisa nello stesso anno dal gruppo vocale.
La versione di Elvis, è un altro splendido esercizio corale, che fino alla fine del brano sfrutta una cadenza veloce – supportata dalla batteria – il cui ritmo, ricorda il passo del credente nell'avvicinarsi a DIO.
“I'm Gonna Walk, Walk Dem Golden Stairs, 'Cause I Know My Jesus Answers All Of My Prayers.
Well, When He Comes To Call Me To That Home On High, I'm Gonna Walk Dem Golden Stairs When I Die”.
(“Vorrei salire le scale dorate, perchè so che DIO risponde a tutte le mie preghiere. Così, quando lui mi chiamerà nel regno dei cieli, salirò le scale dorate quando morirò”).

IN MY FATHER'S HOUSE





Inciso il 30 ottobre 1960, nello Studio B della RCA a Nashville,Tennessee – la Take scelta per il Master, fu la numero 7.(Prima Emissione Su Singolo: Marzo 1966 (RCA 447-0652. Lato B: “Swing Down Sweet Chariot”). Brano composto nel 1953 dalla cantante Gospel Aileene Hanks, il testo narra il martirio di Gesù Cristo: “Jesus Died Upon The Cross To Bear My Sorrow, Freely Died That Souls Like You Might Have New Life.
But I Know That Soon There'll Come A Bright Tomorrow, When The World Will All Be Free From Sin And Strife”. (“Gesù morì volontariamente sulla croce per espiare i miei peccati, morì perchè le nostre anime avessero nuova vita. So che presto giungerà un nuovo giorno, in cui il mondo sarà liberato dal peccato e dalla violenza”).

MILKY WHITE WAY




Inciso nello Studio B della RCA a Nashville, Tennessee – il 30 Ottobre del 1960. La Take scelta per il Master, fu la 7. Brano tradizionale diventato un vero classico del Gospel. La canzone, ebbe enorme successo nella versione che i Trumpeteers fecero nel 1948, epoca in cui Joseph Armstrong era ancora membro del gruppo – prima del suo passaggio al Golden Gate Quartet.
L'adattamento di Elvis fece rivivere il pezzo di una 2^ gioventù … nel marzo del 1966, grazie alla pubblicazione del singolo insieme a Swing Down Sweet Chariot.
Il testo narra con allegria un incontro con il signore: “I'm Gonna Meet God The Father And God The Son … I'm Gonna Sit Down And Tell Him My Troubles About The World That I Just Came From.
That's When We Walk On The Milky White Way, Oh Lord, One Of These Days”. (“Sto per incontrare DIO padre e DIO figlio... mi siederò accanto a lui e gli racconterò i problemi del mondo da cui provengo.
Accadrà quando percorreremo la via lattea, oh DIO, un giorno di questi”).

KNOW ONLY TO HIM





Inciso nello Studio B della RCA a Nashville, Tennessee, il 31 ottobre 1960 la Take scelta per il Master fu la 5.Brano scritto da Stuart Hamblen, che lo incise verso il finire del 1952 – e quattro anni dopo George Beverly Shea, grande cantante Gospel, realizzò una nuova versione, anche se l'adattamento di Elvis si basava su quello creato in precedenza dallo Statesman Quartet. Questa traccia, fu inclusa nell'album e sul B-Side del singolo Joshua Fit The Battle, che fu pubblicato nel marzo del 1966. Il testo narra; (“Known Only To Him Are The Great Hidden Secrets I'll Fear Not The Darkness When My Flame Shall Dim I Know Not What The Future Holds But I Know Who Holds The Future It's A Secret Known Only To Him”). (“Solo Lui conosce i grandi segreti nascosti, Non avrò paura dell’oscurità quando la mia fiamma si offuscherà, Non so che cosa ha in serbo il futuro, Ma so chi ha in serbo il futuro, È un segreto che solo Lui conosce”).

I BELIEVE IN THE MAN IN THE SKY





Brano inciso nello Studio B della RCA a Nashville, Tennessee, datato 30 Ottobre 1960 – la Take per il Master fu la 4 .Bill Kenny leader degli Ink Spots un altro dei gruppi preferiti dal giovanissimo Presley, nel 1953 adattò una propia versione della canzone composta da Richard Howard. Tuttavia quando Elvis decise di fare la sua versione non si basò su quest'ultima, bensì... prese spunto dall'arrangiamento dello Statesman Quartet, datati 1955. Questa performance ispirò i Jordanaires, i quali mostrarono tutta la loro abilità vocale all'inizio del brano, che fu pubblicato nel 1965 come B-Side del singolo Crying In The Chapel.
Nel brano possiamo ascoltare il sassofonista Boots Randolph. Il testo narra; (“I Believe In The Man In The Sky I Believe With His Help I’ll Get By My Footsteps May Falter My Eyes May Grow Dim But He's My Gibraltar I'm Trusting In Him. Though A Sparrow Is All I May Be On Me He Will Still Keep An Eye Yes I’m Singing His Praise Till The End Of My Days I Believe In The Man In The Sky”). (“Io credo nell’uomo che è in cielo, Io credo che con il suo aiuto ce la farò, I miei passi potrebbero essere incerti, I miei occhi potrebbero offuscarsi, Ma Lui è la mia Gibilterra Io confido in Lui. Anche se fossi solo un passero, Mi sorveglierà sempre Sì celebrerò le sue lodi, Fino alla fine dei miei giorni, Io credo nell’uomo che è in cielo”).

JOSHUA FIT THE BATTLE





Inciso nello Studio B della RCA a Nashville, Tennessee, il 31 Ottobre del 1960 e la Take che fu scelta per il Master fu la 4. Un classico della musica tradizionale americana che è stato interpretato da una miriade di cantanti tra cui; Mahalia Jackson (con una maggiore parte strumentale, ma senza cori) poi, il Golden Gate Quartet (senza alcun dubbio la fonte ispiratrice del Re anche per questo brano).
Il testo narra del capitolo dell'antico testamento che racconta come furono distrutte le mura che difendevano Gerico. (Notevole ancora e di assoluto pregio … l'apporto dei favolosi Jordanaires).

HE KNOWS JUST WHAT I NEED





Brano inciso il 30 ottobre del 1960 nello Studio B della RCA, a Nashville, Tennessee. Necessitò di più prove per poter ricavare il master che ascoltiamo – la traccia finale e la 10 (l'ultima) che compare appunto in His Hand In Mine.
Originariamente scritta da Mosie Lister nel 1955, e gli Statesman furono i primi a inciderla anche se con un titolo diverso (Jesus Knows What I Need). Anche in questa occasione, fu la versione degli Statesman a essere scelta come modello dai Jordanaires.
Il testo narra; (“My Jesus knows just what I need Oh yes! He knows just what I need He satisfies and every need supplies Yes, He knows just what I need”). (“Il mio Gesù sa esattamente quello di cui ho bisogno Oh sì! Lui sa esattamente quello di cui ho bisogno Lui soddisfa e provvede ad ogni necessità sì, Lui sa esattamente quello di cui ho bisogno”).

SWING DOWN SWEET CHARIOT





Inciso il 31 ottobre del 1960 nello Studio B della RCA, a Nashville, Tennessee, la Take che diede origine al Master fu la 4. Questi, è un classico Spiritual nella più pura tradizione americana, la cui versione è stata interpretata da svariati artisti tra cui Paul Robeson (accompagnato solo dal piano). Ci sono anche versioni di B.B. King e Bing Crosby.
Nonostante ciò, Elvis prese come riferimento la versione dei Blackwood Brothers e del Golden Gate Quartet.
Il testo narra la fede incrollabile del popolo di Israele nei confronti di Lavè.
Nel marzo del 1966 il brano fu pubblicato sul B-Side di Milky White Way, e nel 1968 Elvis incise una nuova versione nel film (Guai con le ragazze) che preferisco.
...Alcuni passi narrano; (“Well I Got A Father In The Promised Land, Ain’t Gonna Stop Till I Shake His Hand, Rock Me Lord, Rock Me Lord, Calm And Easy I’ve Got A Home On The Other Side”). (“Ho un padre nella Terra Promessa, E non mi fermerò fino a quando non gli avrò stretto la mano Cullami Signore, cullami Signore Calmo e sereno Io ho una casa dall’altra parte...”).

MANSION OVER THE HILLTOP





Inciso nello Studio B della RCA, a Nashville, Tennessee – il 30 ottobre 1960. La Take scelta per il Master la 3. Brano composto nel 1949 da Ira Stanphill, la canzone divenne popolare nel 1953 grazie a Red Foley cantante country. Elvis fu sempre attratto dalle versioni dei suoi preferiti ossia; gli Statesman e i Blackwood Brothers da cui trasse l'ispirazione dell'adattamento che fece in seguito dopo aver ascoltato le loro performances. Il testo narra la conquista del paradiso celeste “I've Got A Mansion Just Over The Hilltop, In That Bright Land Where We'll Never Grow Old, And Some Day Yonder We Will Never More Wander, But Walk On Streets Are Purest Gold”. (“Ho una casa sulla cima di una collina, in una terra splendente in cui non si invecchia mai, in cui non vagheremo mai più, ma cammineremo su strade dorate”).

IF WE NEVER MEET AGAIN





Sembrerà incredibile … ma fu sufficiente incidere una sola volta codesto brano che era già buono per essere il Master! Di matrice puramente Country scritta nel 1945 da Albert E. Brumley – venne inciso il 31 ottobre 1960, nello Studio B della RCA, a Nashville, Tennessee. Il testo narra la vita dopo la morte – lasciando che il peso strumentale del brano ricadesse sul piano e sulla chitarra acustica così da sottolineare il suo accento Country. Anche le versioni offerte dai Blackwood Brothers e dalla Chuck Wagon Gang erano esplicitamente Country. (“If We Never Meet Again This Side Of Heaven. As We Struggle Thru This World And Its Strife
There’s Another Meeting Place Somewhere In Heaven By The Side Of The River Of Life”). (“ Se non ci incontrassimo mai più in questa parte del Paradiso. Poiché ci facciamo strada a fatica attraverso questo mondo e ai suoi conflitti. C’è un altro posto dove incontrarsi da qualche parte in Paradiso in riva al fiume della vita”).

WORKING ON THE BUILDING





Incisa nello Studio B della RCA a Nashville, Tennesse, il 31 Ottobre del 1960 – la Take ricavata per il Master fu la 5. Brano composto da W.O. Hoyle e Lilian M. Bowles, la canzone fu incisa da diversi artisti; dai Blackwood Brothers alla Carter Family (in una versione più Folk), da B.B. King (in un'interpretazione decisamente Soul) e dagli Jordanaires. Nella versione di Elvis, il battito delle mani conferisce un grande ritmo e dinamismo al brano stesso – che in origine chiudeva Lp originale, e contribuisce a trasportare l'ascoltatore nell'atmosfera delle celebrazioni collettive in cui si è soliti suonare musica Gospel.
Alcuni passi del testo narrano; (“Well, I’m A-Workin’ On The Building, It’s A True Foundation. I’m A-Holdin’ Up The Bloodstained Banner For My Lord. Well, I Never Get Tired, Tired, Tired Of Workin’ On The Building, I’m Goin’ Up To Heaven, Oh, Oh, Yeah, To Get My Reward, My Reward”).
(“Sto lavorando alla casa, Che ha solide fodamenta, Tengo alto la bandiera insanguinata, Per il mio Signore, Non mi stancherò mai Di lavorare alla casa del Signore Perchè andrò in paradiso, oh, oh, sì Per avere la mia ricompensa”).

BONUS SONGS:

IT IS NO SECRET (What God Can Do)





Brano che Elvis incise il 19 Gennaio del 1957 negli studi :Radio Recorders, Hollywood, California - per la versione estesa di Peace In The Valley. La Take scelta per il Master fu la 13.
Si narra che il brano fosse stato scritto nel 1950 da Stuart Hamblen, dopo una conversazione con l'attore John Wayne. Il compositore che aveva ripudiato l'alcool ed era appena stato licenziato da un'emittente radiofonica perchè si era rifiutato di pubblicizzare una marca di birra, voleva comporre una canzone che parlasse della possibilità di superare le tentazioni terrene grazie all'aiuto di DIO: “What He's Done For Others, He'll Do For You. Whit Arms Wide Open, He'll Pardon You. It Is No Secret What God Can Do”. (“Quello che lui ha fatto per altri, lo farà per te.
Con le braccia aperte, lui ti perdonerà. Non è un segreto ciò che DIO può compiere”).

YOU'LL NEVER WALK ALONE





Questo brano proviene dalle sessioni di registrazioni effettuate nello Studio B della RCA, a Nashville, Tennessee, datato 11 settembre 1967. (Le Takes scelte per il master furono la 8 e la 1).
Avrebbero dovuto farci un monumento per queste registrazioni anche perchè essendo la patria della Country Music, Elvis comodamente ignorò per certi versi le sonorità tipiche di questa musica, e si servi degli studi per ricrearci all'interno (LE SUE) sonorità... e questo, rese ancor più grande le varie incisioni.
Si tratta di un pezzo originale di Rodgers e Hammerstein per il musical Carousel, inciso da molti artisti, tra cui Judy Garland – il Golden Gate Quartet e Roy Hamilton (autore a cui si deve la versione di Elvis).
La band britannica Gerry & The Pacemakers, negli anni '60, ottennero il primo posto delle classifiche nel Regno Unito con il loro arrangiamento, che sorprendentemente fu adottato comme inno dei tifosi della squadra di calcio del Liverpool e tuttora viene ancora cantato ad ogni incontro.
Elvis amava molto questa canzone, e infatti ne diede anche una rara versione dal vivo datata 19 Luglio 1975 a Uniondale (N.Y.) nello spettacolo serale delle 20:30 p.m. (La voce di Elvis era in grande forma, ci sono delle note che tocca, che mette l'ascoltatore in una situazione di divina pace e sicurezza – credo che in vita, non si è mai ascoltato un cantante così portentoso dal vivo. Consiglio a chi non avesse ancora questa registrazione, di reperirla... e confermerà quanto detto).
Il testo narra; (“Walk on through the wind Walk on through the rain Tho’ your dreams be tossed and blown
Walk on, walk on With hope in your heart And you’ll never walk alone You’ll never walk alone!”).
(“Vai avanti nel vento Vai avanti nella pioggia Anche se i tuoi sogni sono stati gettati all’aria e distrutti
Vai avanti, vai avanti Con la speranza nel cuore E non camminerai mai da solo Non camminerai mai da solo!”.

WHO AM I?





Una delle canzoni che maggiormente preferisco di questo periodo, che Elvis incise ai famosi American Sound Studio a Memphis, Tennessee, il 22 febbraio 1969, la Take scelta per il Master fu la 1^ prova anche se poi l'ingegnere del suono, sovraincise i cosidetti “Abbellimenti” come testimoniano l'accompagnamento dell'organo, la sessione di corda e i cori femminili, il 25 Marzo dello stesso anno sempre agli American.
Brano che fu scritto dall'autore e cantante Rusty Goodman. il testo narra; (“Who Am I That The King Would Bleed And Die For ? Who Am I That He Would Pray “Not My Will, Thy Lord!” The Answer I May Never Know Why He Ever Loved Me So That To An Old Rugged Cross He’d Go For Who Am I ?. When I’m Reminded Of His Words “I’ll Leave You Never If You’ll Be True I’ll Give To You Life Forever” Oh, I Wonder What I Could Have Done To Deserve God’s Only Son To Fight My Battles Until They’re Won For Who Am I ?”).
(“Chi sono io per il quale il Re ha versato il proprio sangue ed è morto? Chi sono io per farlo pregare “Non la mia volontà, ma la tua Signore !” Non saprò mai la risposta Perchè Lui mi ama tantissimo Da salire su quella rozza e vecchia croce, Chi sono io?. Quando mi ritornano in mente le sue parole “Non ti lascerò mai, Se avrai fede, ti donerò la vita eterna” Oh, mi chiedo che cosa io abbia fatto Per meritare che l’unico Figlio di Dio Affronti le mie battaglie fino a vincerle, Chi sono io ?”)
Questa canzone fu inclusa tra gli altri dischi – nell'album postumo HE WALKS BESIDE ME, pubblicato nell'aprile del 1978, che come il titolo suggerisce comprendeva anche Spiritual incisi da Elvis.

La critica sul disco


La capacità di Elvis di interpretare brani religiosi sorprese i critici e parte del pubblico, anche se chi lo conosceva bene sapeva che il Gospel era uno dei suoi generi preferiti. La versatilità della sua voce si esaltò a tal punto in His Hand In Mine che l'album divenne uno dei dischi di musica religiosa più venduti è un'ulteriore prova dell'unicità di Elvis come cantante.
Quando nel 1957 fu pubblicata la versione estesa di “Peace In The Valley”, alcuni critici accusarono Elvis di opportunismo come se fosse ricorso al Gospel come ripiego per addolcire il suo lato propiamente più ribelle – e rifarsi un'immagine da ragazzo pulito. Molti opinionisti invece sbagliarono a non tener conto delle sue potenzialità, perchè egli crebbe ascoltando i canti di chiesa e tutte le volte che sapeva di qualche gruppo che arrivava in qualche assemblea religiosa macinava Km pur di essere presente, e in molti casi coinvolgeva anche i suoi amici e la ragazza di turno.
Finalmente poi arrivò l'occasione di mettere su disco tutto l'amore che aveva per questo genere difficilissimo e solo un grande come lui poteva cimentarvisi.
Elvis amava sia i gruppi vocali di colore che quelli bianchi amava in particolar modo il (SOUTHERN GOSPEL).
Quindi, dicevo … che chi lo accusò, lo fece per scarsa documentazione o con l'intento “Credo”... di fargli del male – e mi chiedo, per quale ragione?.
Inoltre, una critica simile presupponeva un'errata considerazione delle sue incredibili capacità, nell'interpretare con una disinvoltura (UNICA) svariati generi con il suo stile formidabile, e sopratutto il difficilissimo Gospel che per lui sin da quando era un fanciullo era “pane quotidiano”.
Quando verso la fine di Ottobre del 1960 Elvis si buttò a capofitto nella produzione di questo disco, gli furono sufficienti due sole giornate lavorative, una velocità questa, che conferisce all'album una freschezza interpretativa enorme. Il suo interesse a parte i Gospel Songs, furono gli Spirituals e adattò anche degli standard con notevoli arrangiamenti quali; JOSHUA FIT THE BATTLE - MILKY WHITE WAY - SWING DOWN SWEET CHARIOT.
Ovvio, dietro tutto ciò poteva anche esserci la mano di Parker che voleva creare una nuova immagine al suo assistito e fare in modo di allontanarlo da quell'immagine Rock che lo contraddistingueva, ma... non vi è alcun dubbio nel dire che se si realizzò il progetto di questo disco lo si deve innanzitutto al volere di Elvis stesso che amava da sempre incidere tale musica.
C'è da dire inoltre, che il disco non aveva nessuna strategia commerciale, ma metteva in risalto solo il lato spirituale di un'artista che pochi anni prima aveva rivoluzionato la musica dei nostri tempi.
La nuova proposta di Elvis catturò da subito l'interesse del pubblico americano, che portò l'album nella classifica della rivista Billboard per non meno di 20 settimane di cui a Gennaio del 1961 occupò la posizione numero 13.
In Gran Bretagna il successo dell'album fu ancora più grande, arrivando al 3° posto delle classifiche di vendita nel giugno di quello stesso anno.
Da quando fu pubblicato nel dicembre 1960, questo disco è diventato un classico della musica Gospel e da allora, ha ottenuto vendite costanti – risultato che, ha portato la RIAA (Recording Industry Association Of America), a certificarlo disco di platino il 27 marzo del 1992.

Cari Fan, a conclusione dell'articolo inserisco questa bella foto di Elvis in una pausa del film (Flaming Star).

...Alla prossima [SM=g6794]












[Modificato da (King David) 26/03/2012 19:56]
26/03/2012 19:54
Davide complimenti! ottimo lavoro! l'unico problema è che questa rubrica è come il casatiello più la leggi (mangi) più ne hai voglia... quindi cerca di non far passare troppo tempo prima del prossimo album... anzi faccio anche una richiesta, la session del 76 nella giungle room.. per me la migliore session di Elvis 70's se escludiamo nashville 70.. sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo... tu dirai questa rubrica tratta gli album.. bhè allora potresti prendere in esame la jungle room session della ftd...
spero ti farà piacere rivedere questa simpatica foto che ti scattai qualche anno fa.. e che ho ritrovato..



Le foto grandi, come da regolamento, sono cancellate. Larghezza massima: 800 pixels, altrimenti "strabordano" dallo schermo.
Reinseriscila, per cortesia, più piccola, grazie.
[Modificato da marco31768 27/03/2012 00:23]
26/03/2012 21:06
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.....UN CAPOLAVORO!!! Complimenti Davide...un lavoro eccezzionale per uno dei miei dischi favoriti

26/03/2012 21:08
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Mi sono sovrapposto a Luigi...io,invece,ti chiederei di continuare con i Gospel che adoro....
però anche la session a Graceland non è male [SM=g6794] ...ciao

26/03/2012 21:14
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Splendido questo articolo su His Hand In Mine correlato di tutte le canzoni, come pure la recensione su Elvis is Back! Bellissimo lavoro grazie Davide!!
27/03/2012 00:54
Post: 4.350
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Utente Master
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ottimo lavoro DDB!

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The king will never die....Elvis forever!!
27/03/2012 02:24
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Cari Fan come avevo scritto in Bacheca vi ringrazio di cuore per i vostri apprezzamenti - questo per me è linfa vitale per poter proseguire questo viaggio attraverso le note e la musica del nostro amato Elvis, e altri inserimenti che verranno ... spero al più presto di rilasciare un nuovo articolo e se tutto va bene prima dell'estate! [SM=g6794]

Grazie di cuore a Ivan (grande Fan e conoscitore del Re), al biricchino (Luigi), alla cortese e dolce Teresa, e a Davide Raga che ho iniziato a conoscere meglio da un pò ... GRAZIE 1000 a tutti! [SM=g6794] [SM=g6794]
27/03/2012 16:07
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Carissimo Davide sono arrivata lunga [SM=g6794] ma un articolo su un argomento così importante meritava tutta la mia attenzione, attenzione che solo oggi ho potuto dargli.
Direi che hai fatto centro anche questa volta, prima di tutto per la qualità del tuo lavoro e poi perchè anche questa volta hai centrato in pieno i miei gusti......LO ADORO!

COMPLIMENTI!!!!

27/03/2012 18:44
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Re:
vali/g52, 27/03/2012 18.44:

Carissimo Davide sono arrivata lunga [SM=g6794] ma un articolo su un argomento così importante meritava tutta la mia attenzione, attenzione che solo oggi ho potuto dargli.
Direi che hai fatto centro anche questa volta, prima di tutto per la qualità del tuo lavoro e poi perchè anche questa volta hai centrato in pieno i miei gusti......LO ADORO!

COMPLIMENTI!!!!

Cara Valeria, sono onorato dei tuoi complimenti, grazie infinite, e che la luce di Elvis risplenda su di noi.


27/03/2012 23:21
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A proposito dell'album (From Elvis In Memphis - 1969)

"Non avevamo una vera e propia cabina per i cantanti agli American Sound, ma...avevamo un pannello acustico nel quale si apriva una sorta di finestrella e dietro al quale il cantante andava a piazzarsi per cantare. Là, dietro a quel pannello, vidi Elvis comportarsi come se si fosse trovato su un palco, contorcendosi e tutto il resto, perchè era quello il modo in cui si muoveva mentre cantava. Cantò tutti i brani nella stessa maniera, con gli occhi chiusi e sudando continuamente - insomma, ci dette dentro veramente".

Mike Leech



Nel '69 il Re ritornò nella città che gli diede i Natali - Memphis, per incidere in tempi da record 30 brani magistrali che fondevano tanti generi tra loro come il Soul, Il Country e Il Blues.
Da queste sessioni furono estratti il singolo In The Ghetto e l'album From Elvis In Memphis, un disco eccezionale, tra i migliori della sua carriera, (Se non il migliore in assoluto a mio parere)
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From Elvis In Memphis è stato così analizzato, elogiato e mitizzato da rendere ulteriori note critiche alquanto superflue. In un certo senso, rappresenta, dal punto di vista musicale, l'esatta antitesi di Elvis Is Back! Il grande album del ritorno dopo il servizio militare con il quale Elvis aveva iniziato il decennio: Pur essendo un ottimo prodotto, in quel disco sembrava un pò freddo, come ricorda il direttore d'orchestra che lavorava con Elvis, Joe Guercio: From Elvis In Memphis, fu molto curato in fase di produzione, Chips Moman produttore del disco, confezionò questo prodotto orientandosi sul genere Country-Soul con una puntatina al Blues - e c'è da dire che per l'occasione il disco non venne registrato come Elvis era solito fare "Ossia...dal vivo in studio", ma venne inciso su singole piste separate, che poi furono masterizzate e riunite in un secondo momento. Senza l'esperienza tecnica questo album oggi non sarebbe quello che è in realtà: Fred Fredrick amico di Elvis disse; Chips, ascoltava il materiale registrato da una cassa della dimensione di quelle per auto che aveva piazzato sulla scrivania perchè si chiedeva "Come si sarebbe sentita nella radio della macchina".
Il suo metodo di lavoro in studio era; "Inserire una voce toccante in mezzo ad arrangiamenti precisi che dovevano avere lo slancio prolungato della vita vissuta o del sermone".
In From Elvis In Memphis il Re ha una "voce toccante" - forse, raggiunge il suo massimo, e nessuno dei suoi album possiede una tale perfezione anche dal punto di vista tecnico.
Gli arrangiamenti poi..., sono ricchi di note gravi di violoncello, che furono confezionati su misura per riverberare l'immensa passionalità della sua voce.
Chips Moman, ignorando il consiglio di Marty Lacher, spinge Elvis a far uscire quell'emozione che si può ascoltare in quasi tutti i brani, e Elvis la fa addirittura stillare letteralmente, portando il brano di Eddy Arnold (I'll Hold You In My Heart) a questo estremo.

I'll Hold You In My Heart, assieme al grande Hit di Della Reese / Eddy Arnold After Loving You, Elvis li aveva in mente già da anni (così come aveva in mente... "Stranger In My Own Home Town" e, dato che sono due dei brani più belli di questo album, forse Elvis avrebbe dovuto fidarsi di più del suo istinto musicale nel selezionare il materiale finale su cui lavorare - "e a mio modesto parere, se avesse inserito qualche Blues puro avrebbe toccato la cima più alta del suo Ego musicale".
Anche togliendo "Suspicious Minds", incisa in queste sessioni, quest'album è decisamente migliore di Elvis Is Back! - anche perchè non ci sono brani di riempimento.
Power Of My Love permette a Elvis di indulgere a qualche ammiccamento, mentre il classico country moderno "Gentle On My Mind", è reso in una stupenda versione, con Elvis che vi infonde un sentimento che va ben oltre la semplicità del pezzo orecchiabile.
Anche in "True Love Travels On A Gravel Road", Elvis riesce a metterci l'anima, tanto da indurre il cantante di colore (R&B) Percy Sledge a inciderne una sua versione.

G.M.

Considerazione personale:

Non ho mai ascoltato nessun interprete che si rispetti..., cantare uno standard di Country Music con questo sentimento e anima al contempo. In After Loving You, "Rifà d'accapo tutto", c'è dentro tutto l'amore e il sentimento di un cantante di colore - che ama il Gospel, Il Blues, e che ha nel profondo della sua anima un calore e un SOUL unico!. (Anche se non rinnega le radici Country dal quale esso proviene). Inoltre - si può ascoltare durante l'accompagnamento lo schioccare delle dita e sopratutto l'inciso del basso che, onnipresente...conferiscono al brano più Blues di quanto si potesse richiedere, "SUBLIME". (Questo è uno tra i pezzi che preferisco da queste session).

La registrazione:

Dopo il successo ottenuto l'anno precedente con lo speciale televisivo della NBC, Elvis decise di registrare un album che conteneva dei brani inediti, che non appartenevano a nessuna Band, evento che non accadeva dal 1966. Così, agli inizi del 1969, il Re andò negli studi American Sound di Memphis, dove incise una serie di canzoni formidabili quanto quelle che lo avevano visto protagonista all'inizio della sua carriera.
Nel primo periodo di Gennaio del 1969, Elvis si riunì con il suo amico e produttore Felton Jarvis, allo scopo di pianificare il contenuto e il calendario delle sue nuove registrazioni.
All'inizio i due decisero di utilizzare, per le incisioni, lo Studio B della RCA a Nashville.
Durante l'incontro erano presenti anche George Klein e Marty Lacker, membri della cosidetta "MEMPHIS MAFIA" - la cerchia di collaboratori di Elvis - e furono propio le loro opinioni a mettere in atto un cambio di strategia.
Klein & Lacker proposero di registrare le nuove traccie negli American Sound di Memphis. Entrambi conoscevano benissimo questi studi, dato che vi avevano lavorato in diverse occasioni; I due, contribuirono a migliorare le abilità di produttore del propietario - Chips Moman, e la reputazione dei musicisti e compositori che lavoravano per lui.
Klein & Lacker pubblicizzarono inoltre la grandezza dei dischi incisi in quegli studi; Grazie a loro, gli American Sound divennero uno dei principali epicentri della musica Soul, la più ascoltata del momento. Infine, i due collaboratori menzionarono la comodità di evitare spostamenti, poichè gli studi si trovavano propio a Memphis, la città in cui viveva Elvis.
Jarvis accettò la proposta (Potè contare solo sul suo buono amico Al Pachucki come tecnico del suono) e, dopo aver valutato i vantaggi legati agli American Sound, Elvis decise di cambiare aria e registrare le sue nuove traccie in quegli studi. Elvis così, interruppe la routine che lo vide più volte nello Studio B a Nashville o ai Radio Recorders a Hollywood, in cui aveva inciso molto materiale tra il 1956 e il 1968.
Infatti, le registrazioni a Memphis si limitavano ai suoi primi successi con la Sun Records, che rimandavano ad anni già molto lontani come il 1954 e il 1955, e a una sessione informale nota come: "Million Dollar Quartet" insieme a Perkins, Cash, e Lewis, datata 4 dicembre 1956. (Alla fine però Elvis tornò a casa).

Un grande produttore - Una grande formazione:

Marty Lacker prenotò gli American Studio per la durata di dieci giorni. Chips Moman accettò di buon grado il periodo prenotato anche se ciò significava dover rimandare le sessioni programmate con Neil Diamond. Particolare curioso; In questo periodo, Elvis incise due brani scritti da Diamond, quali: And The Grass Won't Pay No Mind (incisa nelle sessioni di febbraio) e Sweet Caroline (che Elvis interpretò dal vivo successivamente alle incisioni agli American). Moman non fece sfuggirsi l'occasione di impegnare gli American Studio, e nelle sue tasche finirono 25.000$ per ogni giornata di registrazione - ma sopratutto perchè avrebbe potuto sfruttare la straordinaria opportunità di lavorare appunto con un artista del livello di Elvis.
Moman si impegnò affinchè questo progetto avesse successo, e lo stesso, sapeva che nessun'altra collaborazione gli avrebbe dato più prestigio. In una sola settimana, Moman convocò i suoi musicisti; Una formazione di tutto rispetto, che era composta dal chitarrista Reggie Young, il batterista Gene Chrisman, i tastieristi Bobby Wood e Bobby Emmons, al basso Tommy Cogbill. (Questo quintetto era conosciuto come 827 Thomas Street Band - l'indirizzo degli American Sound), era considerato una delle migliori formazioni nordamericane.
La reputazione di questa Band, era avallata dai formidabili lavori che, diretti da Moman, i cinque avevano realizzato per star della musica Soul come Wilson Pickett & Dion Warwick; Inoltre la band collaborò anche con un gruppo bianco di (Soul Music) che stava riscuotendo successo, i Box Tops di Alex Chilton. Inoltre le sessioni in cui lavorò Elvis vantarono la partecipazione di altri musicisti di alto livello, come Mike Leech (Basso), Ed Hollis (Armonica) e John Hughey (Slide Guitar).

Le sedute di registrazioni di Gennaio:

Elvis si presentò (molto raffreddato) agli American Sound di Memphis il 13 Gennaio, è ciò faceva temere che questo primo incontro di incisioni non sarebbe stato di buon auspicio. Nonostante ciò, uscirono fuori da questa prima seduta brani come; Long Black Limousine, This Is The Story, Wearin' That Loved On Look. Queste canzoni risultarono talmente vibranti che nessuno potè dubitare che sarebbero potute entrare di diritto nella storia. Lo stato di Elvis peggiorava, e il giorno seguente registrò comunque altre perle di assoluto valore come; Gentle On My Mind e I'm Movin' On, tra gli altri - ma...i giorni 15 e 16 non potè presentarsi in studio per l'aumentare dell'influenza.
Chips Moman approfittò del vuoto lasciato da Elvis per poter proseguire il lavoro alla parte strumentale di brani come; Don't Cry Daddy e Mama Liked The Roses. Moman, curava particolarmente il suo lavoro in studio e propio perchè si trovava nei (suoi studi), questo lo spingeva ad avere più responsabilità nelle registrazioni, il che provocò, una serie di scontri con il produttore "Ufficiale" di Elvis, che era "Felton Jarvis".
Superato leggermente il suo stato influenzale, Elvis, ritornò in studio il 21 Gennaio e realizzò una (superba e massacrante sessione) allo scopo di registrare la famosa (In The Ghetto).
Questo brano richiese molte prove prima che si riuscisse a realizzarne il Master, ma Elvis aveva ragione nel dire che questa canzone sarebbe ben presto divenuto uno dei suoi maggiori successi della sua carriera.
Il giorno seguente si lavorò con più rilassatezza, anche se fu comunque produttivo - ed Elvis completò numerosi brani, come; From A Jack To A King, e corresse le performances incise giorni prima.
Il 23 Gennaio, fu l'ultimo giorno di registrazioni inizialmente prenotato agli American Sound.
Quella sessione vide protagonista una canzone assolutamente fantastica (Suspicious Minds), anche se durante la stessa notte furono incise pure (Without Love - I'll Hold You In My Heart (con Elvis al piano), e I'll Be There.
Dopo l'intenso lavoro, Elvis in compagnia di sua moglie Priscilla poterono godere di una vacanza (seppur breve) sulle montagne innevate ad Aspen (Colorado).
Elvis ritornò agli American Sound Studio il 17 febbraio per iniziare una nuova serie di sessioni. In 6 giorni e al ritmo della ritrovata condizione, il Re incise 13 canzoni complete, tra cui; True Love Travel On A Gravel Road - Power Of My Love - After Loving You - Only The Strong Survive - It Keeps Right On-A-Hurtin - e Any Day Now. Questi brani entrarono di diritto nel suo nuovo album (From Elvis In Memphis). Durante le sessioni del 19 Febbraio, Elvis registrò uno dei suoi grandi successi (e la mia preferita), Kentucky Rain, che ben presto divenne un singolo.
Una volta ultimate le traccie vocali, ci furono gli arrangiamenti di Mike Leech (che in occasione delle sedute aveva anche suonato il basso). C'era anche Glen Spreen, e quindi si iniziò il delicato processo di postproduzione degli oltre 30 brani incisi in quelle lunghe ed intense nottate di inverno del 1969.
Mike Leech e Glen Spreen, aggiunsero i cosidetti "Overdub" e/o cosidette -nuove tracce vocali-. (Questi mixaggi consistevano nelle aggiunte di aria e corda, e in più in caratteristici cori).
L'obiettivo di un simile lavoro enfatizzava ognuna delle canzoni incise, e valorizzava ancor più la voce di Elvis. (Personalmente, rimango dell'idea che... il cantato di Elvis andava lasciato più libero da tutti gli abbellimenti in fase di editing finale per raggiungere il master da pubblicare).
Le registrazioni negli American Sound diedero risultati eccellenti, ma non si svolsero senza conflitti. Chips Moman si scontrò più volte con l'entourage di Elvis, come Freddy Bienstock (che era l'agente della casa discografica Hill & Range, che gestiva i diritti d'autore delle canzoni che Elvis registrava), e il produttore Felton Jarvis. Tutto questo inasprì i rapporti inerenti eventuali lavorazioni future, e anche se da queste sedute uscirono fuori 2 dischi d'oro e 3 singoli milionari, Elvis non fece mai più ritorno in questi studi, ne lavorando al fianco di Moman.

I musicisti:

Coinvolta in tantissime registrazioni e dotata di un talento indiscutibile, nel 1969 la 827 THOMAS STREET BAND, dietro la direzione di Chips Moman e la supervisione di Felton Jarvis, fu la formazione che supportò Elvis nel suo ritorno agli studi di registrazione - e lo fece alla perfezione, forgiando la struttura musicale di uno dei migliori dischi di quel 1969. (Fu una colonna portante nella discografia del Re del RNR Elvis Presley)!!

La 827 Thomas Street Band:

Questa Band era composta da diversi musicisti. Ci facevano parte i seguenti nomi: REGGIE YOUNG, chitarrista influenzato propiamente dal Blues, iniziò la sua carriera come membro degli Eddie Bond & The Stompers per poi accompagnare Star del calibro di Johnny Cash, Carl Perkins e Roy Orbison. Inoltre, suonò anche nei Bill Black's Combo, la band capitanata dal primo contrabassista di Elvis nel periodo SUN (Bill Black). Negli anni '60, Reggie Young lavorò come musicista di sessione negli studi American Sound, Royal e Fame, e in quelli delle etichette Atlantic e Goldwax.

BOBBY WOOD; Pianista, e un grande ammiratore di Jerry Lee Lewis, arrivò a Memphis nel 1960, dove fece amicizia con il tecnico del suono Stanley Kesler - che lavorava negli studi della SUN. Nel 1964 pubblicò il singolo If I'm A Fool, ma poi si concentrò nel suo lavoro di Session-Man in studio. Curiosità; Elvis incise (If I'm A Fool) nelle sedute di Febbraio, anche se in un primo tempo il brano comparve solo nell'album (Let's Be Friends).
GENE CHRISMAN; Batterista, era un talento molto versatile con il suo strumento, queste doti gli servirono non solo per aver accompagnato artisti quali Jerry Lee Lewis, Neil Diamond o Aretha Franklin, ma anche per entrare a far parte nel 1967, nella squadra degli American Sound di Memphis da Session-Man.
TOMMY COGBILL; Bassista, aveva invece una tecnica indiscutibile, come si può notare nell'album "From Elvis In Memphis", che lo portò a partecipare alla realizzazione di alcuni dei migliori dischi di artisti del calibro di Willie Nelson o Dusty Springfield.
BOBBY EMMONS; Tastierista, che come Reggie Young, faceva parte dei Bill Black's Combo, per diventare poi Session-Man agli American Sound. La superba opera di Emmons e gli altri musicisti della Band, valse loro l'ingresso nel 2006 nella "MUSICIANS HALL OF FAME".

I musicisti di supporto:

Ci furono le valide collaborazioni di altri musicisti che arricchirono maggiormente una delle più belle tappe nella discografia di Elvis -FROM ELVIS IN MEMPHIS-.
C'era Mike Leech, un noto bassista che non solo prese parte alla registrazione del disco, ma anche ad arrangiarlo con la collaborazione data da Gleen Spreen che si occupò della Sessione di corda.
Questi arrangiamenti, consistevano nell'aggiungere parti di aria e corda - come una profusione di cori - alle canzoni registrate - avvicinandole così al "MEMPHIS SOUND", caratteristico degli American Sound. Ronnie Milsap, (cantante di talento), ebbe una piccola ma significativa parte all'interno dell'album - che Elvis conobbe il 31 dicembre 1968 nel TJ, un locale di Memphis in cui Milsap si esibiva regolarmente con gli Short Kids.
La sua voce piacque molto a Elvis, che lo invitò alle sessioni agli American Sound - in quella occasione suonò il piano nel brano (GENTLE ON MY MIND) e fu principale accompagnatore vocale nei brani (DON'T CRY DADDY e KENTUCKY RAIN) a completamento di ciò, presero parte al disco anche l'armonicista ED HOLLIS nel brano (POWER OF MY LOVE) e (GENTLE ON MY MIND).
Mentre, JOHN HUGHEY, che introdusse la sua inconfondibile chitarra slide nel brano (I'M MOVIN' ON). Anche l'amico fidato Charlie Hodge diede il suo contributo alla parte dei cori nel disco.

LE SESSIONI DI ARIA E CORDA

Per la sessione di aria CHIPS MOMAN chiamò i suoi vecchi amici dei MEMPHIS HORNS, una formazione con cui aveva lavorato durante la sua tappa nell'etichetta (STAX).
Per incidere l'album (FROM ELVIS IN MEMPHIS) parteciparono Wayne Jackson, Ed Logan e Bob Taylor.
I Memphis Horns, a cui apparterranno anche Lewis Collins, James Mitchell, Andrew Love e Jake Hake, godevano di grande prestigio confermato dalla collaborazione con Booker T., gli MGs e le grandi Star della Stax, che erano tra i migliori cantanti di Soul del momento, come ISAAC HAYES e OTIS REDDING.

I CORI

Per i vocalist ci furono diverse collaborazioni e tutti di rilievo. Ad esempio, c'era MARY GREENE che lavorò anche con Willie Nelson e Waylon Jennings; Donna Thatcher, corista di Cher e Percy Sledge; DOLORES EDGIN, che lavorò per DOLLY PARTON e JERRY LEE LEWIS; SUSAN PILKINGTON, che nel 1967 aveva collaborato con Greene ed Edgin alla registrazione dell'album (COLD HARD FACTS OF LIFE) di Porter Wagoner; e Sonja Montgomery, corista di Eric Andersen che, come gran parte di queste vocalist, partecipò anche ai successivi dischi di Elvis. Si aggiunsero poi altre vecchie conoscenze del Re del Rock; Mildred Kirkham, soprano che lavorava in modo continuativo al fianco di Elvis già ai tempi di "Elvis Christmas Album" del 1957; Joe Babcock, che prese parte alle sessioni di Elvis del 1963 a Nashville ed era l'autore di (I Washed My Hands In Muddy Water, che Elvis avrebbe registrato nel 1970; e infine, Hurschel Wiginton che oltre a partecipare alla registrazione di Elvis (1956) e ai Film di Elvis degli anni '70 collaborò con una serie di altri artisti, quali - Nancy Sinatra e Tom Jones.

LE CANZONI

Per From Elvis In Memphis furono selezionate, tra un'infinità di brani già registrati per diversi artisti e altri creati appositamente per Elvis, 12 canzoni che esaltavano al massimo le sue capacità vocali. Per il produttore Chips Moman si trattava di successi assicurati, e non si sbagliava, poichè ognuna di queste canzoni riuscì facilmente ad arrivare in cima alle classifiche.

Passiamo all'ascolto della compilazione originale dall'album

WEARIN' THAT LOVED ON LOOK

Nonostante la tristezza con cui Elvis apre la canzone, che fu scritta da Dallas Frazier e A.L.Owens, il brano rivela la sua anima Blues e Gospel già a partire dalla 2^ strofa, adottando un ritmo veloce, sottolineato dall'organo, dalla chitarra e da un piccolo assolo di piano, secondo i canoni tradizionali del Soul. Il testo racconta la sfiducia che invade un uomo nei confronti della sua donna: "You Said You'd Be Good While I'm Gone. But The Look In Your Eye Done Told Me You Told A Lie. I know there’s been some carryin’ on " ("Dicevi che ti saresti comportata bene quando non c'ero. Ma i tuoi occhi mi dicono che stai mentendo. Io so che qualche cosa è successo").





ONLY THE STRONG SURVIVE

Prima che uscisse sul mercato, la canzone aveva già venduto 1 milione di copie, ed era arrivata al 1° posto delle classifiche di R&B nella versione di Jerry Butler, suo autore insieme a Kenny Gamble e Leon Huff. Questo brano, vanta elaborati arrangiamenti di corda, era uno dei preferiti di Elvis, forse... perchè gli ricordava la stretta relazione che aveva con sua madre.
Il testo ruota intorno ai consigli che una madre da al figlio, vedendolo soffrire per amore: "My Mamma Had Some Great Advice, So I Thought I'd Put It Into Word Of This Song... Only The Strong Survive". ("Mia mamma mi diede un buon consiglio, e pensai di riportarlo in questa canzone... solo chi è forte sopravvive").





I'LL HOLD YOU IN MY HEART (TILL I CAN HOLD YOU IN MY ARMS)

Brano composto da Eddy Arnold, Hal Horton e Tommy Dilbeck, canzone di grande successo che riuscì a vendere oltre 1 milione di copie quando il primo dei 3 autori lo pubblicò nel 1947.
Dopo le successive versioni di Eddie Fisher nel 1951 e Freddie Heart nel 1967, Elvis registrò questo mezzo tempo Country con accenni Blues - in cui si nota "la voce" dell'organo - in una sessione durante la quale lui stesso suonò il piano; Sorprendentemente, la canzone comincia con gli applausi che ci riportano nel locale dell'esibizione.
Elvis cantò con estrema convinzione questa storia di un ragazzo triste, separato dalla sua amata: "The Stars Up In The Sky Know The Reason Why I Feel So Blue When I'm Away From You. I'll Hold You In My Heart Till I Can Hold You In My Arms". (Le stelle del cielo sanno perchè sono così triste quando sono lontano da te. Ti porterò nel mio cuore fino a che non potrò tenerti tra le mie braccia").
(Certo è, che...Elvis si sentiva a suo agio nell'interpretare i brani resi famosi dal celebre cantante di Country Music Eddie Arnold - infatti nè registrò diversi durante la sua carriera).





LONG BLACK LIMOUSINE

Nel 1962 Bobby George e Vern Stovall scrissero questa canzone, in cui si racconta di una ragazza che vorrebbe sfondare nella grande città e tornare al suo paese con una macchina di lusso per essere invidiata da tutti. Il brano fu registrato da Gordon Ferry, Glenn Campbell e, con maggior successo, da Jody Millar, il cui adattamento raggiunse la 73esima posizione nelle classifiche Country nel 1969.
Ma, senza alcun dubbio, la migliore versione fu quella di Elvis (che annientava tutte le altre), non solo per i suoi elaborati arrangiamenti di aria e corda, ma anche per la sua impeccabile interpretazione vocale, che raggiunse l'apice di drammaticità quando, a metà canzone, ci viene rivelato che la Limousine nera del titolo non è altro che il carro funebre che conduce a casa la protagonista: "The Papers Told How You Lost Your Life... The Party And The Fatal Crash That Night... The Race Along The Highway, The Curve You Didn't See". (" I giornali raccontano che hai perso la vita... La festa e il fatale incidente di quella sera... La corsa in autostrada, La curva che non hai visto").

Considerazioni da G.M.

... Ancora pieno dell'energia del suo ritorno, nel 1969 Elvis fece ritorno nella sua Memphis e cantò una canzone dal titolo (Long Black Limousine), narra la storia di una ragazza della sua città punita per i suoi peccati e per le sue maniere vanitose da cittadina, deplorata e maledetta dal povero ragazzo di campagna che aveva aspettato tutti questi anni per un finale migliore dell'incidente di macchina che subì la sua ragazza.
Mentre la canzone comincia, la tensione è quasi insopportabile ed Elvis non molla mai la presa. (è assolutamente convincente), e naturalmente... egli è il ragazzo di campagna catturato dalla sua città; Egli è quella ragazza, che viaggia nella sua lunga e nera Limousine sino al cimitero, sicuramente come egli è Re Elvis, mentre se ne va dallo studio nella sua Limousine nera. (Quando sbatte nelle contraddizioni della sua carriera con musica come questa, Elvis è al suo massimo).





IT KEEPS RIGHT ON A - HURTIN'

Nel 1962 Johnny Tillotson compose e registrò questa Country Song incentrata sulla solitudine e sulla disperazione di un uomo abbandonato dalla sua donna. Elvis canta i suoi semplici versi con estrema sensibilità: "They Say A Man Ain't Supposed To Cry, But When I See You Passing By, My Heart Breaks Down And Cries A Million Tears. The Pillow Where You Lay Head, Now Holds My Empty Dreams Instead". ("Dicono che un uomo non deve piangere, ma quando ti incontro - il mio cuore si spezza e piango mille lacrime. Il cuscino dove tu poggiavi la testa, adesso racchiude invece i miei sogni vuoti").
Anche questo prodotto da cui scaturisce questa bella ed incisiva Country song fu enormemente elaborata da una sessione di corda, ma piacque talmente tanto a Elvis, che lo ispirò ad usare gli stessi arrangiamenti per un'altra bella canzone da interpretare (If I'm A Fool).





I'M MOVIN' ON

Il famoso cantante Country Hank Snow scrisse questo brano nel 1945, anche se non lo registrò fino al 1950 - poichè Steve Sholes, direttore dell'etichetta RCA (che produsse i primi successi di Elvis), non credeva che potesse essere una canzone di successo. Si sbagliò, poichè (I'm Moving On) uscita dalla penna di Snow divenne ben presto Number One e rimase in cima alle Country-Chart per 44 settimane.
Elvis adattò magnificamente al suo stile codesto brano e ne beneficiò poichè conosceva alla perfezione Hank Snow, con cui aveva lavorato in diverse occasioni nei primi anni della sua carriera con la SUN. Inoltre, gli arrangiamenti, in cui si nota il contributo della chitarra slide, fanno di un brano Country, un brano molto più Rock - che vanta un finale esplosivo ed il suono del basso inciso e grandioso!.





POWER OF MY LOVE

Brano scritto da Bill Giant, Bernie Baum e Florence Kaye, (si avvicina al Blues)... e rimane ancorato all'intro che fuoriesce dall'armonica inizialmente, anche se poi pur essendo incisiva durante l'ascolto a parte il piglio di Elvis nell'eseguirla..., il Blues (parlo come dell'essenza del termine)... si perde durante la strada. Comunque, il canto è provocatorio e sottotono inteso a sottolineare sensualità esplicita in versi come "My Love Will Haunt You, Yes Haunt You Night And Day". ("Il mio umore ti perseguiterà, sì; ti perseguiterà notte e giorno") ... e i versi che fanno da ritornello ... "Every Minute, Every Hour You'll Be Shaken By Strenght And Mighty Power Of My Love". ("Ogni minuto, ogni ora sarai colpita dalla forza e dall'immenso potere dell'amore"). Le coriste e gli arrangiamenti d'aria sottolineano ancora di più la sensualità del brano.





GENTLE ON MY MIND

Brano composto nel 1967 da John Hartford, che conquistò una discreta 60esima posizione nelle classifiche Country. L'autore si ispirò probabilmente... al film (Il dottor Zivago del 1965) per scrivere i versi poetici del brano (forse uno dei più lunghi - insieme alla sua versione di Tomorrow Is A Long Time di Bob Dylan - cantati da Elvis).
La canzone dopo essere stata rifiutata da Johnny Cash, fu incisa da Glen Campbell nel 1968 per la quale ricevette diversi premi Grammy. L'adattamento di Elvis si distingue per l'emozione della sua voce e per il buon lavoro di Mike Leech e Glen Spreen, che completarono l'opera con arrangiamenti di aria e corda.





AFTER LOVING YOU

L' intro di questa bella ed intensa Blues-song ci richiama almeno inizialmente agli inizi degli anni '50,
e in fase di editing finale sarebbe stato opportuno concluderla con (stacco finale!), così da rendere le sfumature ancora più Blues - poichè Elvis è grandioso, e non lascia nemmeno per un' istante il suo grande cantato. Il piano poi è presente per tutta la durata del pezzo (eccezionale)!.
Questa canzone fu composta da Eddie Miller e Johnny Lantz perchè fosse registrata da Joe Henderson nel 1962. Elvis riprese questo brano 7 anni dopo in una versione come citato sopra..., che risiede in un' esecuzione strumentale tanto essenziale quanto di effetto, poichè evita che la pulizia del testo influenzi il risultato finale: "I'm Not Good To Anyone After Loving You. Your Precious Love Cannot Be Erased By Just Another Woman With A Pretty Face". ("Non sono l'uomo giusto per nessuna dopo averti amato.
Il tuo prezioso amore non può essere cancellato solo da una donna con un bel viso").
Questo brano, è il miglior esempio di quanto Elvis si facesse coinvolgere durante le registrazioni a Memphis, poichè si possono sentire addirittura il battito delle sue mani e lo schiocco delle sue dita mentre canta il brano con lo stesso fervore e impegno delle esibizioni "LIVE".





TRUE LOVE TRAVELS ON A GRAVEL ROAD

Brano scritto da Dallas Fraizer e A.L. Owens, descrive l'amore come un rifugio dalle sfortune della vita: "Down Through The Years We've Had Hard Times And Tears, But The Only Helped Our Love Grow And Well Stay Together No Matter How Strong The Wind Blows". ("Nel corso di questi ultimi anni abbiamo avuto momenti difficili e di tristezza, che hanno fatto crescere il nostro amore, tenendoci uniti, senza che il vento lo scalfisse".
Nel 1968 Duane Dee incise il brano per l'etichetta Capitol, ottenendo un discreto successo commerciale. E' un peccato che l'adattamento di Elvis non sia stato lanciato come singolo, poichè la magia della sua voce - esaltata da meravigliosi accordi di corda (unitamente a quelli del piano che a chi vi scrive ... fanno cadere letteralmente giù le lacrime...), lo avrebbe reso un'altro successo del Re!.





ANY DAY NOW

Brano composto da Bob Hilliard e Burt Bacharach per Chuck Jason, che raggiunse la posizione numero 2 nelle classifiche (R&B). Questa canzone possiede una superba orchestra e un deciso orientamento Pop e parla di un amore destinato a finire. "Any Day Now, When The Clock Strikes Go, You'll Call It Off, Then My Tears Will Flow, Then The Blue Shadow Will Fall All Over Town, Any Day Now Love Will Let Me Down". ("Un giorno, quando arriverà il momento, mi lascerai facendomi piangere, allora l'oscurità cadrà sulla città, un giorno l'amore mi abbandonerà").





IN THE GHETTO

Secondo quanto rivela l'autore di una tra le migliori biografie scritte su Elvis (Peter Guralnick), il cantante nutriva qualche dubbio sulla registrazione di questa traccia. La canzone è, infatti, una dura denuncia contro le ingiustizie sociali: Racconta di un ragazzo nato nella miseria che, se non aiutato in tempo, sarà destinato alla perdizione e a delinquere. Elvis considerava questa canzone un brano di enorme qualità, ma fino a quel momento - con l'eccezione di (If I Can Dream) - non aveva mai incluso pezzi che trattavano tematiche sociali e/o politiche. Alla fine, Elvis decise di inciderla comunque, e dopo una lunga sessione di 9 ore, lo spirito e la sensibilità con cui interpretò (In The Ghetto), fecero di questa canzone uno dei maggiori successi della sua carriera.
Questa canzone fu scritta da Mac Davis, autore molto apprezzato sopratutto da Elvis (aveva già registrato, tra le altre, la sua A Little Less Conversation).
Questo brano, fu ripreso da diversi artisti, ma Elvis ne fece un classico assoluto, in cui la sobrietà strumentale esalta una iniziale complessità vocale. Il testo non lascia indifferenti, poichè racconta il triste destino di un ragazzo trovato morto a colpi di pistola dopo aver rubato un' auto; Tutto perchè era nato in un ghetto: "A Poor Little Baby Child Is Born In The Ghetto. And His Mama Cries Cause If There's One Thing That She Don't Need It's Another Hungry Mouth To Feed In The Ghetto. People, Don't You Understand. The Child Needs A Helping Hand Or He'll Grow To Be An Angry Man Some Day".
("Nel ghetto è nato un bambino povero - e sua madre piange, perchè se c'è qualcosa di cui non ha bisogno è un' altra bocca da sfamare nel ghetto. Non capite - il bambino ha bisogno di aiuto o, crescendo, diventerà un giovane pieno di rabbia").







LA CRITICA DELL'ALBUM

Dopo lo special televisivo trasmesso alla fine del 1968, preludio degli storici concerti eseguiti a Las Vegas l'estate successiva, la pubblicazione di "From Elvis In Memphis" nel 1969, pose le basi per un nuovo trionfo del Re. Le vendite milionarie e gli elogi della critica, che lo considerarono uno dei suoi migliori lavori, confermarono l'inizio di una nuova stagione per Elvis.
Il coinvolgimento di Elvis in questo disco è così evidente che la rivista musicale Rolling Stones non esitò a qualificare l'album come "Uno degli album più grandi del Soul bianco".
Le critiche seguenti furono ancora più positive tanto che ancora oggi è considerato uno dei migliori dischi pubblicati negli anni '60. Nonostante sia ricco di arrangiamenti Soul, questo disco è anche un intelligente compendio di Gospel, Blues, Country e Pop - generi messi al servizio della splendida maturità vocale che Elvis aveva raggiunto verso la fine del 1969.

Nonostante la qualità dei suoi componimenti, la RCA rinunciò alla possibilità di estrarre alcuni singoli dall' album, scelta decisamente strana se si considera l'enorme richiamo commerciale avuto da (In The Ghetto). L'eccezionale consenso della canzone, uscita sul mercato in aprile, preparò il terreno per la distribuzione dell'album, che fu pubblicato nel giugno del 1969, che la RIAA (Recording Industry Association Of America) certificò come disco d'oro nel Gennaio 1970.
Il salto da una classifica all'altra dei successi di From Elvis In Memphis fu evidente, tant'è che vi rimasero per 24 settimane durante le quali l'album raggiunse il gradino numero 13 - posizione che migliorò nelle classifiche Country, dove ottenne il secondo posto.
D'altra parte, la trepidazione con cui i Fan europei attendevano la possibile visita del Re del Rock - si vociferava che Elvis potesse esibirsi in Europa - agevolò l'ascesa dell'album ai primi posti delle classifiche britanniche, una prodezza, in un anno in cui i Beatles, i Rolling Stones e gli Who si contendevano l'egemonia del mercato anglosassone.

Le sessioni degli American Sound non diedero vita solo all'album From Elvis In Memphis.
Per completare il materiale registrato allora (che oggi ritroviamo pubblicato in diverse edizioni da collezione), bisogna ricordare che parte dei brani restanti comparvero nell'album ( Back In Memphis), e in diversi singoli, tra cui Suspicious Minds e Kentucky Rain, e che alcune canzoni vennero distribuite in altri dischi, come ad es; Let's Be Friend.
Con un simile materiale fatto di canzoni eccezionali, Elvis era già pronto per un nuovo passo: I mitici concerti di Las Vegas (che lo aspettavano)..., e la tigre ruggì di nuovo - deliziando ogni genere di pubblico.



Alla prossima ... [SM=g8146]
















03/05/2012 19:09
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gran bel lavoro!

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The king will never die....Elvis forever!!
03/05/2012 19:27
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[SM=g8431] [SM=g8431] [SM=g8431]
03/05/2012 19:45
il miglior lavoro di Davide per la miglior session di Elvis! [SM=g8431]
03/05/2012 20:56
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Davide...F.A.V.O.L.O.S.O.!!!!....Mentre leggevo ho riascoltato molto volentieri tutto l'album che rimane uno dei più belli dell'incredibile carriera del Re.Hai spiegato con molta chiarezza cos'è veramente successo a Memphis nel 1969 in quello studio di registrazione...i tuoi commenti aiutano all'ascolto di ogni singola traccia e possiamo trovare informazioni praticamente di tutti i partecipanti alla seduta...riusciamo anche a comprendere i sentimenti con cui Elvis si avvicinava alla canzone....veramente magnifico,la più bella e completa recensione che ho letto su "Memphis 69"... [SM=g8149] [SM=g8149] [SM=g8149] [SM=g8431]

03/05/2012 21:51
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Formidabile !!! [SM=g8147] [SM=g8149] [SM=g8147]
Un grandioso lavoro oltre che interessantissimo ! [SM=g8431]
Thanks a lot, Davide ! [SM=g8146]
04/05/2012 00:08
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Davide questa volta hai superato te stesso. Sei stato veramente completo e preciso in questa tua recensione e poi confesso che hai colpito il mio punto debole, perchè questa per me è in assoluto la miglior recording session di Elvis. E' fantastico ascoltarne il risultato finale ma è ancor più fantastico ascoltarne il "dietro le quinte" ci sono dei momenti in cui Elvis si sganascia letteralmente dalle risate soprattutto quando, proprio a causa di quella terribile influenza, prende delle stecche terribili perchè la sua gola è ancora "ricoperta di rane" [SM=g7576] come disse schiarendosi la voce durante uno dei suoi primi show del suo ritorno a Las Vegas "I HAVE A FROG IN MY THROAT"

Ancora tantissimo complimenti!!!!

07/05/2012 19:29
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