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Eventi e news al di fuori del Comprensorio!

Ultimo Aggiornamento: 22/09/2016 00:26
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ATTUALITÀ | domenica 28 ottobre 2012



Roburent: il sindaco Vallepiano propone un Sentiero della Memoria, per non dimenticare la storia della nostra provincia


Il rudere del seccatoio dato alle fiamme dopo l'eccidio

Una pista forestale, tracciata in un bosco per strapparlo dal’isolamento secolare, ha dato la spunta per un degno ricordo a giovanissimi martiri del periodo Resistenziale.


Una pista forestale, tracciata in un bosco per strapparlo dal’isolamento secolare, ha dato la spunta per un degno ricordo a giovanissimi martiri del periodo Resistenziale. Il 17 marzo 1944 le truppe nazifasciste, certo sollecitate da vergognosa delazione, si spinsero a Miassola, una località assolutamente inaccessibile, tra il capoluogo di Roburent e la frazione di San Giacomo. Qui trucidarono 5 Partigiani e tre altri, riusciti a sfuggire, furono poi fucilati a Pamparato.

Per richiamare questo tremendo momento e consentire una meditazione sulle aberrazioni della dittatura scardinata dalla Lotta di Liberazione, il Sindaco, Bruno Vallepiano, intende realizzare un “Sentiero della memoria”, segnalando la strada ed aggiungendo un opportuno ricordo artistico, rimarcando anche in tal modo l’adesione ai principi che hanno assicurato al Comune la medaglia al merito civile. Nella Resistenza questo paesello montano ha sofferto ed ha dimostrato il coraggio della sua popolazione: civili uccisi, abitazioni devastate ed incendiate, generosa accoglienza di Ebrei perseguitati e nascosti fino alla Liberazione.

La onlus “col. Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo”, con il presidente Adelmo Odello e il segretario Romolo Garavagno, ha approfondito la storia di questo evento e individuato alcuni importanti particolari. Otto ragazzi, spossati dalla terribile Battaglia di Valcasotto,(che aveva visto le Formazioni “Autonome” del magg. Enrico Martini Mauri, limitate nel numero ma specialmente mal armate e scarsamente addestrate, affrontare i soverchianti reparti nazifascisti, con ogni sorta di mezzi, comprese le autoblinda ed addirittura una “cicogna”), si rifugiarono in un seccatoio, assolutamente isolato, anzi irraggiungibile. L’edificio agricolo apparteneva ai genitori di uno di loro. Credevano fosse assolutamente sicuro. Erano guidati da un carabiniere di 19 anni, Gregorio Pietraperzia, nativo di Maccagno in provincia di Varese. Sensibilissimo agli ideali dei “Ribelli per amore” ,era salito in valle dalla Stazione dei Carabinieri Reali di Genova. Incaricato dal Comandante Mauri, operò per realizzare in Roburent una forma di rinascita della amministrazione civica, secondo i principi democratici. Svolgeva funzioni di coordinatore, redigendo i Lasciapassare personali per gli abitanti, curando i problemi annonari, impegnandosi per quel che gli era possibile della fornitura di mezzi di sussistenza alle famiglie più povere. Alloggiava all’Albergo Roatis e, nella notte tra il 12 ed il 13 marzo, saputo dell’attacco nazista da valle, bonificò i locali da ogni arma, munizione e documento,prima di risalire in alta valle ed unirsi ai reparti combattenti. Evitò così l’incendio del palazzo. Non fu così per l’altro Albergo del paese, “Italia”, ove i Partigiani, che lo occupavano per un posto di blocco, ritirandosi lasciarono materiale bellico. Di qui l’occasione data ai nazifascisti per darlo alle fiamme.

Nelle prime ore del 17 un nutrito reparto nazista salì dal Capoluogo a questo luogo impervio e sotto le raffiche delle armi automatiche caddero lo stesso Pietraperzia, il sedicenne Desiderio Galleano, Partigiano coraggiosissimo nonostante la giovanissima età (aveva partecipato all’assalto all’Albergo Miramonti di Garessio, era stato nel reparto Partigiano che in gennaio aveva presidiato Mondovì per accordo tra il Comando Partigiano e le autorità tedesche alla “Galliano” di Piazza), Giuseppe Salvatico (figlio del podestà di Roburent), Armando Briatore,della classe 1924, Costantino Vallepiano ,del 1922. Tre Patrioti( Carlo Sasso, Egidio Roaldo, Andrea Sasso) che erano riusciti a sganciarsi, attraverso una forra vicina, si presentarono poi al comando germanico a Pamparato, con falsa promessa di aver salva la vita, onde evitare rappresaglie minacciate alle famiglie ed al paese, furono fucilati, il 21 dello stesso mese, presso il Municipio di quel Comune.

I dirigenti della onlus, che si richiama al monregalese martire alle Fosse Ardeatine in Roma, sottolineano vari aspetti del accaduto : “ Innanzi tutto bisogna riconoscere apertamente, anche a tanti decenni di distanza, l’eroico tentativo di Pietraperzia, salito tra i Partigiani dal capoluogo ligure, ove nuclei antifascisti sensibilizzavano i giovani attenti alle idealità democratiche, verso le formazioni patriottiche Autonome, anziché verso i reparti Garibaldini , più tradizionali nella Liguria, per distinguersi dalle loro idealità marxiste. Il Carabiniere fu ucciso senza pietà dai militi germanici, in una postazione ben distante dal seccatoio, mentre tentava di fermare il nemico e salvare i suoi colleghi. Questo è segno chiarissimo della sua intenzionalità a favore degli amici. Che sia passato sotto silenzio, dimostra solamente la superficialità delle persone che allora, all’indomani della Liberazione, avrebbero dovuto segnalare il fatto. Inoltre la ferocia dei nazisti è particolarmente evidenziata dalla uccisione del figlio di colui che, a Roburent, rappresentava la fedeltà fascista verso gli hitleriani. “

Presso la località della tragedia si dovrebbe realizzare pure un ricordo appropriato. In passato la Comunità Montana Valli Monregalesi realizzò, nel 1994, le lapidi che furono dal Comune di Roburent inserite in un memoriale dignitoso. Avvenne nel 1998, a lato della Cappella di San Lis, in La Montà, benedetto dall’allora nunzio Apostolico in Italia ed attuale Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, figlio del col. Giuseppe. L’artista Francesco Russo Burot, pittore e scultore, ha assicurato la disponibilità per impegnarsi nell’opera, da realizzarsi in pietra. Sta già analizzando la portata dell’evento, per padssare poi a definire disegni preparatori, da sottoporre a critici d’arte, prima di passare alla realizzazione.
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26/10/2012 10:16
 
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... e chissà quante altre stazioni sciistiche si trovano nelle stesse condizioni di Frabosa

Il problema è doubleface, anzi, multiface.

Da un lato la burocrazia e le tasse che disincentivano l'iniziativa privata; dall'altro il cliente che è estremamente esigente e sempre con il coltello tra i denti per non dire "con la denuncia facile"

Per soddisfare il cliente e per ridurre il rischio denuncie bisogna spendere vagonate di soldi per adeguamenti vari sulla sicurezza e bisogna spenderne altrettanti per dare tutti i servizi che il cliente chiede (comunque ne vorrà sempre di più)

Rimpiango un po' la semplicità degli anni '70 quando papà e mamma portavano me, mio fratello e mia sorella a sciare a Frabosa partendo da Milano su una A112 stracarica.
In quegli anni anche il Camping Yoghi e Bubu, che era agli esordi, aveva il suo skilift privato ... cosa impensabile oggi [SM=g10890]

www.campingyoghiebubu.it - www.timandoinvacanza.com - www.timandoincrociera.it
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25/10/2012 22:08
 
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Monregalese 25-10-2012
Da PROVINCIA GRANDA


Frabosa Soprana, impianti a rischio?



Per la Frabosa Ski 2000 SpA bilancio in perdita di 298.428 euro

FRABOSA SOPRANA - L’occasione è stata, su richiesta dell’opposizione consiliare di Frabosa Soprana, “l’analisi sulla situazione di società, enti ed aziende partecipate o controllate dal Comune”. Nel corso del Consiglio comunale di sabato, il sindaco Jole Caramello ha lanciato l’allarme: entro settembre 2013 occorre trovare una soluzione economica per la Frabosa Ski 2000. Della società per azioni, il Comune detiene l’85,17% delle quote societarie, ed è proprio la situazione della società che gestisce gli impianti di risalita a destare grande preoccupazione per il futuro di Frabosa Soprana. Secondo il decreto legge 78 dell’anno 2010, i Comuni al di sotto dei trentamila abitanti hanno l’obbligo di cedere le quote delle società partecipate aventi una perdita negli esercizi di bilancio degli ultimi tre anni. A causa delle tardive nevicate della scorsa stagione, la Frabosa Ski 2000 SpA ha registrato la chiusura in passivo del bilancio, con una perdita pari a 298.428 euro. Ciò significa che se entro settembre 2013 non sarà trovato un modo per ovviare a questa legge, l’Amministrazione comunale dovrà avviare l’iter per dismettere le quote societarie. A quel punto, si aprirebbero due possibili scenari: il primo, più catastrofico, coinciderebbe con la chiusura definitiva degli impianti di risalita, causando un danno enorme a Frabosa Soprana; il secondo, invece, coinciderebbe con la cessione delle quote a un soggetto privato, anche se questa soluzione, ammesso che sia realizzabile («difficile trovare un’acquirente» spiega il sindaco, Jole Caramello), non sarebbe affatto priva di rischi, come afferma il consigliere di minoranza, Gianluca Noccetti: «Qualora il Comune cedesse le quote societarie a un privato, nessuno ci potrebbe garantire che quest’ultimo dopo pochi mesi non decida di chiudere. Il Consiglio deve fare il possibile per trovare una soluzione efficace nei prossimi mesi e fare in modo che Frabosa Ski 2000 SpA rimanga una società pubblica». Dello stesso parere il sindaco, che però invita tutti alla calma: «Non bisogna fasciarsi la testa prima del tempo, il Comune intende appoggiare pienamente la Frabosa Ski 2000 SpA. L’intenzione è di valutare meglio la situazione nei prossimi mesi e scongiurare qualsiasi scenario negativo per Frabosa Soprana»Alessandro Nidi
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VALLI MONREGALESI 24-10-2012



Castello di Montaldo: sì al Centro documentale

Approvazione definitiva per il futuro Centro di documentazione archeologica di Montaldo: nascerà nei locali dell’ex Opera pia “Gasdio”, all’ombra della collina con i resti del Castello. La Giunta ha dato il suo “ok” al primo lotto di lavori, per un importo da 70 mila euro.
Quei locali, nati come ricovero per anziani e oggi semi-abbandonato, diventeranno il volto del percorso didattico che ruota attorno al sito archeologico montaldese. Un altro passo per il rilancio che il Comune sta portando avanti da qualche anno. Il sito archeologico di Montaldo conserva testimonianze di un insediamento umano che parte dalla preistoria, in particolare dal Neolitico e dall’Età del ferro, e che si estende fino al Medioevo, con i resti di un Castello del XIV secolo. L’area che circonda ciò che resta delle mura è contornata da una passerella di legno che aggira tutto il sito. Proprio di recente è stato presentato un volume storico e inaugurato un nuovo itinerario illustrativo.
L’Opera pia nacque oltre un secolo fa, fra la Parrocchia di Montaldo e quella di Prea. Nel 2009 i locali passarono nelle mani del Comune con una convenzione della durata di 20 anni. Questo progetto la trasformerà in un “Centro di documentazione” con annesso “Laboratorio didattico di archeologia sperimentale”: in pratica, l’inizio e la fine del percorso dei visitatori. «Il Comune intende offrire ai visitatori dell’area archeologica – si legge della delibera – la possibilità, accedendo al Centro di documentazione, di approfondire, mediante la proiezione di audiovisivi e la consultazione di libri e pubblicazioni, argomenti legati alla visita del sito interessato (gli insediamenti, ma anche i modi di vivere dell’epoca, le tecniche costruttive degli edifici e degli utensili, ecc.) e fare esperienze pratiche di laboratorio: scrittura medioevale, riproduzione di manufatti in ceramica, eccetera».
Il progetto completo si aggira sui 125 mila euro: oggi il Comune ne ha già a disposizione 70 mila, ed è per questo che ha deciso di dividere l’intervento in due lotti funzionali. Il primo di questi, appena approvato in fase definitiva-esecutiva, prevede una spesa di 70 mila euro, stanziati grazie al contributo della Fondazione CRC (due importi distinti, rispettivamente di 20 mila e 25 mila euro) e della Fondazione CRT (25 mila euro). I lavori riguarderanno gli interni dell’edificio e l’impiantistica termica ed elettrica. Il progetto è stato redatto dagli architetti Marco Manfredi ed Elena Casu di Mondovì.
M.T.

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22/10/2012 21:11
 
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CEBANO E VALTANARO 16-10-2012



Garessio 2000: ecco il nuovo bando per la gestione



«Stiamo lavorando per far sì che gli impianti possano essere riaperti a partire da questo inverno e affinché la struttura possa essere rilanciata non solo nella stagione invernale ma pure d’estate». Così l’Amministrazione comunale di Garessio commentando la procedura negoziata indetta nei giorni scorsi per affidare per 30 anni la gestione della stazione sciistica “Garessio 2000” e relativi servizi annessi (cfr bando su www.comune.garessio.cn.it).
La gara, avviata su invito, prevede che i diretti interessati presentino al Comune di Garessio, entro il 5 novembre, tre buste chiuse. Una contenente la documentazione relativa all’ammissione alla gara, la seconda riservata alla presentazione di un progetto di riqualificazione e rilancio turistico della stazione sciistica, con potenziamento delle dotazioni, funzioni e attrezzature esistenti e facoltà di realizzare nuovi impianti o acquisire nuove attrezzature e la terza contenente l’offerta economica. Il canone di gestione a base d’asta, soggetto ad offerta in aumento, ammonta a 7 mila euro annui, esclusa Iva, per un totale di 210.000 euro sui 30 anni. La Commissione preposta dichiarerà aggiudicatario provvisorio il concorrente che avrà ottenuto il maggior punteggio totale complessivo. Successivamente il Comune provvederà a sottoporre all’approvazione del Consiglio comunale le eventuali proposte di natura patrimoniale contenute nel progetto primo classificato, il testo della convenzione e relativo capitolato. In caso di mancata approvazione si passerà ad esaminare il secondo progetto classificato e così via. Ottenuta l’approvazione del Consiglio si provvederà a comunicare l’aggiudicazione definitiva. Alla procedura non partecipa la Gidue srl, società a cui il Comune a giugno ha revocato il contratto di gestione e manutenzione stipulato nel dicembre 2010: «Non siamo interessati a partecipare – fanno sapere dalla società – perché riteniamo che la gestione sia già stata assegnata a noi. Tanto è vero che abbiamo impugnato il provvedimento di revoca del Comune e ci rimettiamo alla decisione del giudice».
A.B.

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17/10/2012 22:30
 
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VALLI MONREGALESI -16-10-2012



«Il golf? Cattedrale nel deserto»



Non lancia accuse, il vicepresidente della Provincia Giuseppe Rossetto. Ma sul Golf di Montaldo ha comunque un’opinione piuttosto netta: «Una cattedrale nel deserto: un’iniziativa nata con le migliori intenzioni, ma che avrebbe bisogno ora di un vero progetto gestionale».
Ha visitato il sito del Pul, su cui sorge il campo da golf “Alpi del mare” tuttora chiuso (il Comune sta portando avanti in queste settimane l’affidamento al nuovo gestore, l’imprenditore francese Hervè Robin della “Concept Golf”), sotto invito di Michele Valsecchi, consigliere comunale di minoranza di Pamparato, residente a Montaldo, che da anni interviene sul tema. Un sopralluogo quasi in forma “privata” (il sindaco non era a conoscenza della visita) per vedere coi propri occhi quel sito di cui tanto si parla, da tempo, sui giornali e negli uffici della Regione Piemonte: «Appare evidente che siamo davanti alla più classica delle “cattedrali nel deserto” – ci dice Rossetto, che in Provincia ha anche la delega al Patrimonio –. Non voglio entrare nel merito delle problematiche, né incolpare qualcuno. Ma è evidente che... qualcosa non ha funzionato. Forse chi doveva vigilare non lo ha fatto in modo adeguato: mi auguro che in futuro le cose non vadano più come sono andate in passato».
Le sventure del campo da golf montaldese vanno indietro negli anni, e si perdono nei labirinti delle vertenze giudiziarie esplose negli anni passati tra il Comune e l’ex gestore: querele, richieste di danni, accordi saltati. Sull’argomento, Rossetto evita di girare il coltello nella piaga: «Non faccio colpe all’Amministrazione comunale, che forse ha anche ereditato un problema precedente. Mi chiedo però se un impianto come questo non poteva nascere con altri presupposti, e in un altro luogo. Una collocazione diversa, più accessibile, sarebbe stata una scelta migliore. E poi forse si sarebbe dovuto progettare tutto in un’ottica di territorio, e non di un singolo Comune. Non si può ragionare con il principio del… “Abbiamo dei fondi e dobbiamo spenderli”: alla progettazione materiale si deve affiancare un progetto di gestione serio. Questo fino a oggi è mancato». Ci sono solo aspetti negativi? «No, anzi: di positivo c’è la voglia di provare a rilanciarlo – conclude Rossetto –, e io mi auguro fortemente che il percorso che il Comune sta iniziando sia finalmente in grado di superare le difficoltà. Per questo non voglio incolpare l’Amministrazione di oggi, che si trova nell’infelice scelta tra dover decidere se chiudere definitivamente il percorso, perdendo quindi i fondi, o portare avanti il discorso fra le mille difficoltà. Da parte mia, farò di tutto per stimolare una vigilanza da parte degli organi di controllo».
M.T.
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15/10/2012 21:23
 
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MONTALDO MONDOVI’/ 15.10.2012



La Bam omaggia gli zainetti agli studenti delle scuole Elementari

DIARI SCOLASTICI OFFERTI ALL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARRU’. Inizio dell’anno scolastico 2012-2013 anche per la Banca Alpi Marittime di Carrù, che ha scelto due località nel cui territorio sono collocate proprie filiali, per incontrare gli studenti di due scuole. Prima gli scolari della pluriclasse delle Scuole Elementari di Montaldo Mondovì, facenti parte dell’Istituto comprensivo di San Michele Mondovì, poi gli studenti della Scuola Media dell’Istituto comprensivo di Carrù. A Montaldo ai nove bambini (uno di prima, tre di terza e di quinta e due di quarta) ed all’insegnante Ilaria Cornero, (ma con lei seguono la pluriclasse anche gli insegnanti Maria Beatrice D’Oriente e Mattia Davì) il direttore Carlo Ramondetti ha consegnato ad ognuno una borsa contenente alcuni gadget Bam quali zaino, cappellino, biro, blocchetto per gli appunti, portachiavi ed una confezione di colori. Al momento di festa - con dolci per tutti - ha partecipato anche il sindaco di Montaldo, Angelo Dho. A Carrù il dirigente scolastico Edoardo Ambrassa ha convocato una rappresentanza di studenti della Scuola Media, cui è stato simbolicamente consegnata una copia del Diario scolastico, (di cui sono stati dotati tutti gli allievi dell’Istituto Comprensivo a inizio delle lezioni lo scorso 12 settembre) realizzato dalla Bam appositamente per la Scuola carrucese. Un diario particolare con immagini di Carrù e del Castello, con parecchi disegni eseguiti dagli studenti partecipanti al Concorso del Lions Club Carrù-Dogliani, “Un poster per la Pace” dello scorso anno. “A Montaldo - ha spiegato Gianni Cappa, presidente della Banca Alpi Marittime - il nostro Istituto di Credito ha accolto l’invito del sindaco per un intervento a favore dei giovani del paese, con finanziamenti mirati per l’acquisto della casa o per la sua ristrutturazione. E in questa ottica si è voluto pensare anche i bambini che frequentano la pluriclasse, con un piccolo dono, a significare la presenza della Banca, per ogni possibile iniziativa”.

“Diverso e ugualmente legato alle finalità che contraddistinguono la Banca Alpi Marittime - ha aggiunto Carlo Ramondetti, direttore generale della Bam - l’intervento operato a Carrù, dove d’intesa col dirigente Edoardo Ambrassa, lo scorso anno si decise di realizzare un diario scolastico personalizzato, da regalare a tutti gli studenti, col nome della Scuola e con una serie di immagini e di vicende della storia di Carrù e del Castello nonché con parecchi disegni eseguiti dai ragazzi. Un diario utile per gli studenti, gli insegnati e per le famiglie che possiede altresì una funzione didattica sulla storia della moneta, del risparmio e della nascita delle banche”.
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ERSY19, 12/10/2012 20.34]





Prato ha una clientela di livello sciistico medio-basso per la facilità delle sue piste.
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da cuneocronaca.it del 11/10/2012
L’ASSESSORE CIRIO RISPONDE ALLE DICHIARAZIONI FATTE DALL’AD DELLA CABINOVIA PURICELLI


“Accuse fuori luogo e inaccettabili”: così l’assessore al Turismo della Regione Piemonte, Alberto Cirio, risponde alle dichiarazioni fatte agli organi di stampa dall’amministratore delegato della Cabinovie Lurisia, Andrea Puricelli, il quale minaccerebbe di non aprire gli impianti per mancanza di un sostegno pubblico. “Le accuse di Puricelli – continua Cirio - arrivano in un anno in cui la Regione Piemonte ha quadruplicato il contributo dato per la gestione degli impianti di Lurisia, passando da circa 20mila euro per la stagione invernale 2010 a 80mila per quella 2011. Questo è stato possibile grazie alla modifica della Legge 2 sul sistema neve, che ho personalmente voluto per riequilibrare il sostegno che la Regione deve poter garantire a tutto il territorio e che, invece, fino a poco tempo fa, era completamente sbilanciato a vantaggio degli impianti sciistici più grandi. È evidente che la Regione ha fatto quest’anno più di quanto non sia mai stato fatto prima. Ricordo, inoltre, che anche sotto il profilo degli investimenti infrastrutturali la Regione ha fatto la sua parte, tant’è che per la stagione 2009-2010 è stato assegnato a Lurisia un contributo di 238mila euro per “Valle Asili–Pian del Lupo”. Era evidentemente difficile prevedere un nuovo contributo da 400mila euro per la sciovia Bucaneve, come richiesto dalla società, visto che le stazioni in Piemonte sono più di 50. La Regione ha fatto molto per sostenere Lurisia e credo che per le accuse sia stato scelto il bersaglio sbagliato”.
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Prato ha una clientela di livello sciistico medio-basso per la facilità delle sue piste.
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LA NICCHIA DEI SAPORI, 11/10/2012 09.55

DOMENICA 14 ottobre appuntamento anche a Viola per la castagnata curata dal comune e dall'associazione culturale Viola vive.




Prato ha una clientela di livello sciistico medio-basso per la facilità delle sue piste.
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09-10-2012 VALLI MONREGALESI

Approfondimenti



"Cabinovie Lurisia in crisi"



L’ultima carta da giocare era il progetto immobiliare, i quattrocento mini-chalet in cima al Pigna. Un tentativo di rilanciare il turismo invernale a Lurisia, in piena crisi del settore. Ma non ha avuto seguito. E così, dopo una stagione invernale come quella passata in cui la neve quasi non s’è fatta vedere, non resta che gettare la spugna: «Non c’è nulla da fare: se qualcuno non interviene ad aiutarci, quest’inverno le cabinovie non apriranno».
La stazione sciistica di Lurisia esiste da quasi cinquant’anni. «Ma questa volta non possiamo che rassegnarci – è il commento sfiduciato di Andrea Puricelli, amministratore delegato della “Cabinovie Lurisia srl” –. Se la situazione economica attuale perdura, e senza l’intervento di enti pubblici o privati, la stazione non potrà riaprire gli impianti di risalita». Umori ben lontani da quelli di appena tre anni fa, quando si rilanciarono alla grande le cabinovie, sostituendo i storici cesti blu e rossi con quelle nuove “ovo-cabine” bianche, moderne e riscaldate. Altri toni, quelli di oggi.
Dalla società puntano il dito contro gli Enti pubblici, da cui dicono di aver sentito mancare il sostegno fondamentale per tirare avanti: «La scelta attuale è determinata dal comportamento negativo dell’Amministrazione comunale, che nel dicembre 2011 ha ricevuto ufficialmente l’ipotesi del nostro progetto di sviluppo territoriale sul Pigna, che avrebbe permesso alla società di rimanere aperta. Finanziandosi con un’offerta al pubblico di quote che avrebbe coinvolto nella gestione aziendale molti futuri acquirenti e realizzando quindi una partecipazione societaria allargata a chi avrebbe investito nell’acquisto a prezzo di costo di uno dei diversi chalet di futura edificazione». Quello che la società chiedeva al Comune era di cedere i terreni. Non se n’è fatto nulla: «L’Amministrazione, a distanza di quasi un anno dalla proposta, ha totalmente ignorato questa importante richiesta di aiuto».
Ma il sindaco, Riccardo Somà, non ci sta a veder addossare l’intera responsabilità alla sua Giunta: «Oggi il Comune non ha soldi da investire, e la legge gli impedisce di entrare a far parte di nuove società. L’Amministrazione in passato ha fatto moltissimo per questa stazione: l’impegno per il rilancio della cabinovia, quando si trattò di ridefinire il tracciato per non danneggiare le falde sotto i terreni della “Acque Lurisia”, lo dimostra ampiamente. Ma investire in un progetto edilizio di quel genere, oggi, non era possibile per noi: non basta la buona volontà»: la costruzione di quattrocento mini-appartamenti è un progetto di non poco peso: in quella zona non c’è nemmeno una strada, e la società all’epoca immaginò chalet raggiungibili a piedi o con le motoslitte. «Bisognava anche tenere conto della sicurezza – continua Somà –. Ma a parte questo, il Comune aveva in mano solo una proposta: neppure uno studio di fattibilità. Era troppo poco per impegnarsi economicamente».
Puricelli chiede conto anche alla Regione, che a inizio anno aveva garantito la sua vicinanza alle stazioni sciistiche minori in piena crisi da “siccità nevosa” – come l’aveva chiamata l’assessore Alberto Cirio. «Ma nel settembre di quest’anno la Regione Piemonte ha scartato la nostra richiesta di finanziamento per la sciovia “Bucaneve” – spiega Puricelli –. Hanno detto che non siamo entrati in graduatoria e hanno destinato le risorse disponibili ad altre stazioni invernali, liquidando la richiesta con la motivazione che “in relazione alle risorse disponibili, l’iniziativa in oggetto non risulta al momento finanziabile”. Nella nostra stazione sciistica lavorano circa 40 persone, senza contare l’indotto». Il sindaco promette comunque che non resterà con le mani in mano: «Definiremo un incontro con la “Cabinovie srl” al più presto – dice –, a cui presenzierà anche l’assessore provinciale al Turismo Pietro Blengini».

[Modificato da ERSY19 10/10/2012 21:20]
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da LA STAMPA del 10/10/2012


“Non apriremo gli impianti di Monte Pigna”

La società accusa di immobilismo il Comune di Roccaforte Mondovì. E mancano i fondi





«Costretti a non aprire». Così Andrea Puricelli, amministratore delegato della Cabinovie Lurisia, la società che da 40 anni gestisce gli impianti insieme alle famiglie Bertolino e Prette, passa dalle ipotesi alla certezza: gli impianti sciistici di Lurisia quest’anno non aprono. Chiusi i 5 skilift, una cabinovia e una seggiovia.

Il perché sta in un «j’accuse» che non risparmia nessuno. Comune di Roccaforte e Regione su tutti. Il primo, che «l’anno scorso a dicembre aveva ricevuto ufficialmente l’ipotesi di un progetto di sviluppo territoriale sul Monte Pigna, che avrebbe permesso alla società di rimanere aperta finanziandosi con un’offerta al pubblico di quote, che avrebbe coinvolto nella gestione aziendale molti futuri acquirenti». Risposte? «Zero», incalzano gli amministratori delle Cabinovie.

Poi viene la Regione che «il 19 settembre 2012 ha scartato la richiesta di finanziamento per la sciovia “Bucaneve”, destinando le risorse disponibili ad altre stazioni invernali». E «liquidando la richiesta con la motivazione che “in relazione alle risorse disponibili, l’iniziativa in oggetto non risulta al momento finanziabile». E allora che fare? «Non apriamo - risponde Puricelli- . Siamo stanchi di rifondare di tasca nostra, senza che dal pubblico arrivi mai un sostegno».

Anche se un margine di ripensamento c’è. Ipotizzando una società mista, pubblicoprivata. Oppure aprendo ad una società di gestione a più soci, come appunto prevedeva il progetto dei 400 mini alloggi sul Pigna.

Quest’anno rischia, quindi, di saltare una realtà storica del turismo delle valli monregalesi. Le Cabinovie di Lurisia sono attive da ben quarantanove anni e rappresentano uno dei primi impianti realizzati sul territorio.

Il sindaco di Roccaforte, Riccardo Somà, replica così: «Ci stiamo mobilitando per creare un tavolo di lavoro tra Provincia e Regione con l’obiettivo di trovare una soluzione al problema. Per quanto riguarda il progetto del Monte Pigna, in primavera ci eravamo confrontati con l’assessore regionale Alberto Cirio e con uno dei soci delle Cabinovie Lurisia, Aurelio Bertolino. In quell’occasione era stata sottolineata la necessità di uno studio di fattibilità. Infatti sull’area dove si vorrebbero costruire gli alloggi persistono diverse problematiche. La realizzazione degli immobili insisterebbe sul confine della zona mineraria di captazione delle acque di Lurisia. Senza contare che con la crisi economica che persiste, chi utilizzerà questi alloggi turistici?». E ancora: «È necessario fare prima un’opportuna indagine di mercato. Per non parlare delle disposizioni in materia di sicurezza». Infine un ultimo affondo di Somà: «Mi dispiace sentire queste cose dall’amministrazione delle Cabinovie Lurisia, dopo tutto quello che è stato speso dal Comune e dalla Regione per gli impianti di risalita: rispettivamente abbiamo contribuito per 800 mila e 2 milioni di euro».




Prato ha una clientela di livello sciistico medio-basso per la facilità delle sue piste.
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FRABOSA SOTTANA/ Sagra della castagna: dal 12 al 14 ottobre



LA DOMENICA GIORNATA DEI CAMPIONI



L’Associazione Turistica Mondolé in collaborazione con il Comune di Frabosa Sottana presenta la XXIV edizione della Sagra della Castagna – Premio XXI Castagna d’oro dal 12 al 14 ottobre. Si inaugura venerdì 12 ottobre alle 21 presso il Palasagra con la Cena di Gala “Alla Corte della Castagna”. In un’elegante sala allestita con scenografie da mille e una notte, il noto chef Stefano Paganini (Alla Corte degli Alfieri), affiancato dai veterani Andrea Bertolino e Roberto Ponzo, delizierà i palati più esigenti con un menù raffinato e ricercato. Sabato 13 ottobre alle 21 i riflettori saranno puntati sull’intramontabile comico Paolo Villaggio che il suo show “La corazzata Potemkin è una cagata pazzesca” offre al pubblico del Palasagra un esilarante spettacolo, nel corso della serata gli illustri ospiti della domenica vengono presentati sul palco. La Sagra della Castagna raggiunge il suo clou domenica 14 ottobre nella “Giornata dei Campioni”. Dal mattino si percepisce grande fermento per le vie di Frabosa Sottana con il via libera al padiglione fieristico. Alle 14,30 tutti al Palasagra per assistere alla consegna del Premio “XXI Castagna d’oro” a: Arianna Errigo – scherma, oro a Londra 2012 nel fioretto a squadre e argento nel fioretto individuale; Daniele Molmenti – Canoa, medaglia d’oro a Londra 2012 nel K1 slalom; Josefa Idem – Canoa, atleta femminile con più Giochi olimpici disputati in assoluto (8) con la partecipazione ai Giochi di Londra 2012; Cecilia Camellini – nuoto, Paralimpiadi di Londra 2012 vince due medaglie d'oro stabilendo due nuovi primati mondiali nei 100 metri; Antonio Cabrini – calcio, premio alla carrriera in occasione del 30^ anniversario dello storico Mondiale 1982; Volley VBC Mondovì – squadra maschile di Volley, promozione in serie B1. Per tutto il pomeriggio saranno all’opera i Castagnari di Frabosa Sottana per distribuire fragranti e profumate caldarroste. Per informazioni e contatti rivolgersi all’Infopoint Mondolé di Frabosa Sottana (via IV Novembre n. 12) al numero 0174.244481 int. 1 o all’indirizzo mail infopoint@mondole.it.
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07/10/2012 17:36
 
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Tempo Libero



Castelli Aperti: il 14 ottobre un itinerario alla scoperta della zona del Monregalese attraverso il suo patrimonio storico, culturale e architettonico


A MONDOVI’ SARA’ POSSIBILE VISITARE LA TORRE CIVICA DEL BELVEDERE, I MUSEI DELLA CERAMICA E DELLA STAMPA, LA MOSTRA “LA FABBRICA DEI SOGNI”

Continua per tutto il mese di ottobre la rassegna Castelli Aperti, che per domenica 14 ottobre propone la scoperta della zona del monregalese attraverso il suo patrimonio storico, culturale e architettonico. Cuore dell’itinerario è Mondovì.

Una città ricca di storia e di fascino dove è possibile visitare la torre civica del Belvedere (ore 15 – 18,30. Visite guidate su prenotazione. Costo biglietto: intero 3 euro).

Sempre in città sono aperte due new entry della rassegna 2012: il Museo della Ceramica e il Museo della Stampa. Il Museo della Ceramica (aperto dalle 10 alle 18; ingresso 5 euro) ha sede in Palazzo Fauzone di Germagnano, uno dei più notevoli della Piazza Maggiore. La storia della ceramica monregalese è abbastanza recente: prese avvio nel 1805, per iniziativa del medico giacobino Francesco Perotti, con la produzione di terraglia tenera, ma il vero protagonista di questa fase fu Benedetto Musso che organizzò i flussi della legna e dell’argilla dalle valli del territorio monregalese. La seconda metà dell’Ottocento fu la vera età dell’oro della ceramica monregalese, quella in cui si fissarono per sempre i caratteri della produzione “Vecchia Mondovì”.

Domenica 14 il museo, oltre alla consueta esposizione, ospiterà la mostra di arte contemporanea “Giorgio Laveri La fabbrica dei sogni”, in omaggio al poliedrico artista savonese. La mostra, visitabile fino al 25 novembre 2012 illustra un significativo percorso nell’articolata e multiforme opera di Giorgio Laveri, attraverso alcune opere che dimostrano la sua posizione di rilievo nell’ambito della ricerca ceramica italiana e internazionale; in particolare l’artista presenta la sua ultima realizzazione: un’installazione di ciliegie giganti dal titolo “Una tira l’altra”.

Completa il progetto una video-intervista e alcuni ritratti fotografici dell’artista realizzati dagli architetti Alessandra Giacardi e Massimo Ferrando, con la collaborazione di Christian Masuero.

Il Museo della Stampa (dalle 15 alle 18; ingresso 6 euro) ospita la più completa raccolta pubblica di macchine ed attrezzature per la stampa esistente oggi in Italia. La parte più consistente delle macchine esposte proviene dalla collezione dell’ing. E. Saroglia (1908-1989), cui si sono aggiunte quelle della Editrice Tipografia Moderna ed alcune altre.

Non lontano da Mondovì, Chiusa Pesio offre agli amanti dell’arte la possibilità di scoprire il Complesso Museale e Centro Studi G. Avena (ore 9,30-12,30 ; 15-18; ingresso gratuito) con la collezione della Regia Fabbrica de’ vetri e cristalli.

A Rocca de’ Baldi, è invece visitabile il castello con il Museo Etnografico della Provincia di Cuneo (ore 14,30-18,30; ingresso 3 euro).

Tutte le aperture domenica 14 ottobre in provincia di Cuneo:

Castello di Barolo, Castello e Parco del Roccolo di Busca, Castello Reale di Govone, Castello di Grinzane Cavour, Castelli Tapparelli d'Azeglio di Lagnasco, Castello della Manta di Saluzzo, Castello di Magliano Alfieri, Castello dei Solaro a Monasterolo di Salvigliano, Castello di Monticello, Castello e Parco di Racconigi, Castello di Roddi, Castello di Serralunga, Forte Albertino di Vinadio, Giardino Botanico di Villa Bricherasio, Museo Civico di Palazzo Traversa a Bra, Filatoio di Caraglio, Complesso Museale G. Avena a Chiusa Pesio, Museo Mallé a Dronero, Museo della Ceramica e Museo della Stampa a Mondovì, Museo Storico Etnografico Augusto Doro nel Castello di Rocca De' Baldi, Museo Civico di Casa Cavassa, Borgata Museo Balma Boves a Sanfront, Museo Civico “A.Olmo” e Gipsoteca “G. Calandra” a Savigliano, Cappella del Palazzo Marchionale a Revello, Palazzo Taffini d’Acceglio a Savigliano, Torre Civica del Belvedere a Mondovì, Torre Civica a Saluzzo, Torre Civica di Savigliano, Palazzo Salmatoris a Cherasco.

Per conoscere le strutture in dettaglio, per informazioni sugli orari, turni di visita e costi dei biglietti o consultare il sito: www.castelliaperti.it, scrivere a info@castelliaperti.it, telefonare al numero verde 800329329 della Regione Piemonte dalle 9 alle 18.
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07/10/2012 10:24
 
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EVENTI | domenica 07 ottobre 2012



Domenica all'insegna di Tartufo e Castagne con tante manifestazioni in Granda

Dalla Festa del Parco del Po a Saluzzo ad Alba con il Palio degli Asini, l'Ottobrata di Barge, Non solo Ceramica a Mondovì, la Sagra della Castagna e del Fungo a Rossana in una giornata di bel tempo


ROBURENT CASTAGNATA DELLA PRO-LOCO SERRA-CARDINI
Castagnata con più fuochi per preparare le caldarroste offerte gratuitamente, insieme a bruschette, salsiccia e vino Dolcetto. I ristoranti propongono due menù tipici. Faranno da “contorno” tanta musica e allegria. Orari: 14-18 Info: tel. 0174.227560

MONTALDO MONDOVI' FESTA DELLA MADONNA DEL ROSARIO
La festa propone castagnate e cene a base di prodotti tipici locali.Orari: sab. sera, dom. tutto il giorno, lun. sera Info: tel. 0174.349109

MONDOVI' NON SOLO CERAMICA
La manifestazione organizzata dall’Associazione Mercà Coni, in collaborazione con il Comune di Mondovì, torna anche questo anno a movimentare la vita cittadina, con la collaborazione e l’aiuto delle associazioni di categoria del commercio, agricoltura, artigianato e l’associazione dei consumatori.Alla manifestazione dedicata alla Ceramica di Mondovì e alla valorizzazione delle peculiarità monregalesi sono ammessi banchi che espongono antiquariato, cose antiche ed usate, una selezione fra le migliori esposizioni dei mercati cuneesi, alimentari e non alimentari, i produttori agricoli locali, gli hobbisti e gli artisti che riterranno di allietare con la loro presenza il centro cittadino. Ai negozianti di Mondovì che riterranno di esporre le loro merci in piazza Ellero sarà riservato un trattamento privilegiato, come ai frequentatori dei mercati cittadini. Durante la manifestazione il Prof. Ezio Tino sarà a disposizione dei visitatori per visionare le ceramiche che gli saranno sottoposte, indicando loro una valutazione approssimativa, la loro provenienza e l’epoca in cui sono state prodotte. Il Comune di Mondovì ha promosso la manifestazione anche grazie all’impegno dell’associazione organizzatrice di promuovere e propagandare i Musei ed i Monumenti del Sistema Urbano “Mondovì Città d’Arte e Cultura”. Nella giornata di Domenica 7 ottobre, infatti, i Musei e i monumenti di Mondovì Piazza sono aperti con il seguente orario: Museo della Ceramica 10.00-18.00, Museo della Stampa, Chiesa de La Missione, Torre Civica del Belvedere e Sale del Vescovado 15.00-18.00

CUNEO FESTA DEI NONNI
Cuneo, tra le prime città in Italia, 7 anni fa ha organizzato la 1^ Festa dei nonni, istituita dalla legge nazionale 159 del 31 luglio 2005.La data scelta per “celebrare l'importanza del ruolo svolto dai nonni all'interno delle famiglie e della società in generale” (come recita il testo di legge) è quella del 2 ottobre, giorno in cui la Chiesa cattolica celebra gli angeli custodi. Il Comune di Cuneo, in collaborazione con Aiart (Associazione spettatori), con il contributo del Centro Servizi per il Volontariato e la partecipazione di Cif (Centro italiano femminile) Avo (Associazione volontari ospedalieri) e Unitre (Università della Terza Età) di Cuneo, quest’anno ha deciso di dedicare ai nonni quella che gli organizzatori definiscono “una festa speciale” per domenica 7 ottobre ore 16 al Teatro Civico Toselli di Cuneo. Dopo i saluti del Sindaco, Federico Borgna, dell’Assessora ai Servizi Socio-Educativi, Franca Giordano, e della presidente dell’Aiart, Eliana Saracco Rossaro., saranno protagonisti i nonni con la premiazione di tre di loro per meriti speciali, come avviene a livello nazionale. Nel pomeriggio la Scuola elementare di Bombonina - Cuneo porterà sul palco lo spettacolo teatrale “Non scordiamo le nostre origini” e i bambini di Villanova Mondovì, le voci bianche “Un coro per Giulia”, interpreteranno alcuni brani tratti dalle colonne sonore dei cartoni animati di Walt Disney; il tutto con la collaborazione organizzativa da parte di quattro studenti volontari dell’Istituto tecnico commerciale “Bonelli” di Cuneo L’ingresso è gratuito, fino ad esaurimento posti. A tutti i bambini sarà regalato un piccolo ricordo della festa.

SALUZZO FESTA DEL PARCO DEL PO

Festa del Parco del Po Cuneese e del Territorio del Monviso. Tutto domenica 7 ottobre nei giardini della Rosa Bianca a Saluzzo, con il patrocinio della Città di Saluzzo.Per l’intera giornata, a partire dalle 10, sarà possibile conoscere, giocare, provare e imparare negli stand allestiti per ospitare numerose proposte, animate da numerosi ospiti e dagli operatori del Parco. Si va dall’arrampicata su palestra di roccia, a cura delle Guide Alpine - Alpiteca, al circuito per biciclette che richiama il progetto Cycloterritoire realizzato nell’ambito del PIT Monviso. Circuito a cura di Anemos Torino che in più occasioni già ha lavorato con il Parco. In un ristretto circuito sarà possibile provare un mucchio di cose che si possono fare con la bici, in sicurezza e con la guida di istruttori esperti.Ancora, sarà possibile provare l’ebbrezza di una breve passeggiata a dorso di asinello, con gli Asinari del Monviso, o l’emozione di un terremoto simulato, assieme a Geodoc e con gli esperimenti di Pietro Pozza. Terremoto finto, ovviamente, e incruento, ma tale da spiegare il fenomeno ed esorcizzare almeno in parte la paura che provoca. Sarà possibile conoscere e saperne di più sugli alberi, con Alfabetulla di Isasca, e giocare e divertirsi con i suoni proposti dalla Fabbrica dei Suoni di Venasca. Tutte le attività sono gratuite, rivolte principalmente ai bambini ma anche agli adulti che hanno il coraggio di confrontarsi con i bambini. Presso gli stand, informazioni sulle attività del Parco, in particolare quelle relative alle proposte didattiche, da svolgersi sul territorio o presso uno dei centri visita, e quelle del PIT Monviso.

PIOZZO FESTA DELLA ZUCCA
Giornata dedicata alla zucca nel comune delle langhe e della birra Baladin.Tutte le zucche sono coltivate a Piozzo ma i semi provengono da ogni angolo del mondo, verranno esposte su carri agricoli e si potranno acquistare nelle centinaia di stand allestiti anche con prodotti derivati della zucca, sia alimentari che non. Come ogni anno non potranno mancare le delizie alla zucca, bomboloni, muffin, cioccolatini Gobino (Torino) canditi con la zucca, risotto e minestrone, tutto a base del pregiato ortaggio piozzese. I piatti, dolci e salati, potranno poi essere cucinati, a casa, da ogni visitatore grazie alle ricette illustrate nel nuovo ricettario dedicato alla zucca “Piozzo e le sue zucche” che verrà presentato ufficialmente nella giornata di sabato 6. Ancora due classici appuntamenti saranno quello con i maestri chef intagliatori di vegetali Maurizio Casu e Livio Revello che scolpiranno zucche di ogni forma e colore creando splendide composizioni e quello con l’Artigiano del Suono Danilo Raimondo, costruttore di strumenti e oggetti sonori con le zucche secche. Come nelle passate edizioni ci saranno inoltre alcuni concorsi come quello di fotografia, “Metti la foto in zucca”, e quello sui “Dolci alla zucca” che premierà il miglior dolce preparato. Tutte le info su www.fieradellazucca.it

DEMONTE FIERA DI SAN LUCA
Fiera della transumanza che prevede la discesa degli animali dagli alpeggi ed il loro passaggio nel centro del paese. Si svolge inoltre una mostra mercato dei prodotti locali, un’esposizione di capi ovini e bovini e di piccoli animali (conigli, colombi, oche, ecc.). Il sabato sera alle ore 21 concerto di musica occitana e degustazioni di prodotti locali nei ristoranti di Demonte, la domenica pomeriggio gara di abilità con cavalli da montagna. Orari: sab. dalle 15, dom. 9-18

PRAZZO INFERIORE 17^ SAGRA DELLA PATATA
Il programma della manifestazione prevede il sabato la cena con menù tipico e la domenica mattina l’apertura della mostra-mercato della patata e di altri prodotti tipici con numerose bancarelle che animano le strade del paese. Seguono la benedizione delle patate, la dimostrazione pratica di cucina e nel pomeriggio musica, balli occitani e merenda montanara a base di prodotti locali. Orari: sab. 19-22, dom. 9-19

ROSSANA SAGRA DELLA CASTAGNA E DEL FUNGO
Fiera dei prodotti tipici locali con possibilità di acquisto. Animazioni musicali. Orari: tutto il giorno

ALBA PALIO DEGLI ASINI
Il palio degli Asini dà il via agli eventi della Fiera Internazionale del Tartufo di Alba. Il mercato del prezioso tubero sarà aperto tutto il giorno. Per il Palio si consiglia di essere in città dalle 14.

VALDIERI SAGRA DEL GARUN
Mercato tradizionale ed esposizione e vendita di prodotti agricoli, in particolare la castagna. Castagnata con musiche e balli occitani. Orari: 14-19

VALGRANA 21^ SAGRA DELLA PERA MADERNASSA – 1^ FESTA DEL SIDRO

Il programma prevede l’inaugurazione, alle ore 10, dell’esposizione di Pere Madernassa e dei prodotti locali, le danze occitane alle 15.30 e la cena a base di polenta, spezzatino e salsiccia alle 20.30. Orari: tutto il giorno

BOVES -
Apertura musei dalle ore 15 alle ore 17: Museo della Resistenza (via Marconi) a cura dell’Associazione Equinozio d’autunno. Museo della Castagna (Parco Marquet – località Madonna dei Boschi). Ingresso libero. Il Museo del Fungo e di Scienze Naturali (Piazza Borelli) rimarrà chiuso causa trasferimento in nuovi locali sino a data ancora da definirsi.

BARGE OTTOBRATA

Sagra della bagna caoda, VII raduno di auto d'epoca, mercato di scambio pezzi d'auto e moto d'epoca, rassegna alimentare Km 0, musica, fiera d'autunno, ed enogastronomia L'evento più atteso dell'autunno bargese: torna l'Ottobrata. Organizzata dalla Pro Loco e dall’Aica con il patrocinio del comune di Barge, la manifestazione, full-immertion tutto il giorno sarà disponibile il “Mercatino dello scambio e del baratto” lungo Viale Mazzini, come anche l'esposizione / esibizione (denominata“I Vej mestè”) di attrezzi e mestieri d’un tempo per le vie del centro storico. Dalle 9:30, “Raduno degli spazzacamini” in collaborazione con ANFUS Piemonte, “Andar per cantine e fattorie”, la visita guidata nelle cantine vinicole e fattorie agricole bargesi su prenotazione presso l’ufficio turistico (0175/34.91.28), e apertura Punto Gastronomico. Alle 14:30, pomeriggio occitano con il gruppo de “J'amis dël peilo” presso il Pala8brata in Piazza Garibaldi, raduno canino a cura del Canile “Rifugio di Cavour”, “Pompieropoli”, giochi per bimbi organizzati dei Vigili del Fuoco stazione di Barge e una ghiotta distribuzione di frittelle di mele e mundaj. Sempre nel pomeriggio è previsto lo spettacolo della Banda Musicale "S. Cecilia", del Gruppo Majorettes di Villafranca Piemonte, del Gruppo “Sbandieratori Cherasco 1234” e della Banda Musicale e Gruppo Majorettes della Città di Barge. Taglio della “torta sempre più grande”, alle 17:30 a cura dell’Istituto Alberghiero di Barge presso p.zza S. Giovanni. La serata è danzante con “I Roeri” nel Pala8brata. Nel corso della serata elezione di “Miss Ottobrata 2012” con omaggio floreale offerto dal negozio “Marilena Fiori” di Barge. Durante l’arco della giornata ci saranno voli di mini-mongolfiere e volo libero di mongolfiere per le vie del paese, a cura degli Amici di Annonay.

SAVIGLIANO FREESKATE
Iniziativa dedicata allo skateboard street a cura di DreamLand, in collaborazione con ride whit us (sarà richiesta quota associativa di € 5 per l’accesso alle strutture). ore 10.00 – freeskate ore 14.00– jamsession valida per la qualifica al contest ore 15.00 – inline street demo by 7star crew ore 16.00 freeskate – inizio finali contest, seguirà premiazione e 10.00/18.00

SANTA VITTORIA D'ALBA

L’Associazione “Gruppo Fido Cerca Casa Lida Cultura onlus” ha organizzato per domenica 7 ottobre prossimo un “Dog Pride”, una vera e propria festa dell’orgoglio canino, che si svolgerà al Rifugio Gretel di Santa Vittoria d’Alba.
Ecco il programma della giornata.Alle 11, apertura del canile ai visitatori che i volontari aiuteranno a conoscere i cani ospitati e consiglieranno nella scelta in caso qualcuno desiderasse adottare uno di loro. Alle 15, sfilata del “Dog Pride”, aperta a tutti i cani adottati presso qualsiasi canile. Per tutti i partecipanti una simpatica sorpresa. Il numero massimo di iscritti alla sfilata è fissato in 30. Le iscrizioni si raccolgono al numero 328-8259375 oppure tramite e-mail a info@rifugiogretel.it. L’iscrizione è assolutamente gratuita.

VOTTIGNASCO SAPORI E COLORI D'AUTUNNO

Il Comune di Vottignasco e l’Associazione Turistica Pro Loco di Vottignasco organizzano la I edizione di “Sapori e Colori d’Autunno”. Scopo della Manifestazione è la promozione del territorio di Vottignasco e la valorizzazione dei suoi prodotti. La parte principale di “Sapori e Colori d’Autunno” sarà comunque la passeggiata gastronomica di domenica 7. A partire dalle 11.45 i gruppi di partecipanti saranno guidati nelle varie tappe alla scoperta degli angoli caratteristici di Vottignasco ed ai piatti del menù realizzati in collaborazione con le Associazioni di Volontariato e con il Bar ristorante Fantasy e il Circolo ACLI Vottignasco Si andrà così a scoprire le mura dell’Antico Castello, la Chiesa Parrocchiale della Sacra Famiglia, la Cappella di San Rocco tra un piatto di affettati misti e uno di pasta al ragù di salsiccia, tra una selezione di formaggi locali e un bicchiere di buon vino. Durante la camminata non mancheranno gli intrattenimenti per allietare al meglio la passeggiata nei territori di Vottignasco ed al termine il coinvolgente spettacolo del Mago Zapotek regalerà emozioni a grandi e piccini

ROCCA DE' BALDI FESTA DEI BERGE'

La domenica si aprirà con il mercatino sulla piazza del Castello e sotto i portici del borgo: prodotti tipici, artigianato, antiquariato, brocantage e… di tutto un po’. Alle 11.30 consegna della Cioca d’or al Bergé 2012 e 3° edizione del premio "Raccontare le tradizioni" in ricordo dell’amico Raoul Molinari. Alle 12.30 raffinato pranzo a base di piatti tradizionali nel Castello con un menù che promette il trionfo del gusto e della buona cucina casereccia (prenotazione al n. 0174/587605 oppure 338/4082761).Per chi lo preferisse, invece, ecco nelle viuzze del borgo le tavole più rustiche e pittoresche della Taverna della Rocca: trippe, polenta al sugo ed ai formaggi, minestrone del viandante in distribuzione fino a sera. E non è finita qui: dalle ore 14.30 “Cibovagando”: alla scoperta dei gusti di un tempo con punti di degustazione nei vicoli storici del borgo, con – fra l'altro – le immancabili frittelle di mele, i mundaj, il vin brulé. Alle 19.30 “Tra rarità e anarchia”: nel salone d’onore del Castello degustazione di formaggi e specialità locali con vini d’eccezione da sorseggiare. Quest'anno si potranno apprezzare carni del territorio, prelibatezze e novità dolciarie della locale panetteria e alcuni prodotti caseari dell'azienda agricola premiata. Per l’intera giornata saranno aperti al pubblico il Castello con il suo Museo Storico Etnografico, il Parco, la Torre Civica, il Museo di Storia Militare e Locale, mentre nella Confraternita e nel suo porticato faranno bella mostra di sé le opere di Piero Masante, Egidio Longo ed altri pittori monregalesi.
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Bye bye, Comunità montana

Si salutano con una voce rassegnata, i sindaci, mentre lasciano l’assemblea. Una delle ultime riunioni, prima che si chiuda baracca e burattini. Tempo tre mesi, e le Comunità montane non esisteranno più. Sciolte in via definitiva dal “ddl Maccanti” appena diventato Legge regionale: il testo di riforma degli Enti locali, che obbliga i Comuni a gestire in forma associata le “funzioni fondamentali”. E che cancella, con un colpo di spugna, le Comunità montane: «Sono fallite – è lo spietato giudizio dell’assessore Maccanti –, i loro confini sono stati decisi a tavolino creando aggregazioni troppo ampie e disomogenee. Da oggi si cambia».
A Ceva, sede della Comunità montana locale che raccoglie tutti i Comuni del Monregalese, del Cebano e dell’Alta Val Tanaro, la notizia viene presa come uno di quegli annunci di cui ormai si sa tutto, e non si fa altro che aspettare l’arrivo. Toni da corsia d’Ospedale: «La Regione ha decretato la nostra chiusura, ormai lo saprete tutti – dice il presidente Boasso, davanti a un’assemblea di sindaci che ascolta senza più reagire –. Ora dobbiamo iniziare a capire che cosa succederà nei prossimi mesi: la Comunità montana viene sciolta, i Comuni dovranno decidere in che modo accorpare le proprie funzioni». È il disegno che il governatore Cota e la sua Giunta avevano da mesi.
Cosa prevede la legge: gli accorpamenti
A partire dall’inizio del 2013, i Comuni sotto i 5 mila abitanti in pianura e sotto i 3 mila abitanti in montagna dovranno gestire in forma associata almeno tre fra le proprie “funzioni fondamentali” (gestione finanziaria e contabile, servizi pubblici, catasto; pianificazione urbanistica ed edilizia, Protezione civile e Polizia municipale, raccolta e smaltimento rifiuti, scuole, stato civile). Potranno farlo attraverso convenzioni fra un Comune e l’altro, oppure formando delle “Unioni di Comuni”, che raggiungano i limiti demografici stabiliti dalla legge. Non esiste scappatoia: ma la legge prevede “deroghe motivate” a seconda dei casi. Unioni e convenzioni non sono strumenti alternativi: due Comuni potranno stipulare una convenzione per un unico servizio di Polizia municipale, e poi fare parte di Unioni separate per istituire uffici unici che si occupino di bilanci e piani regolatori. Questo, almeno, in teoria: nella pratica, è un “gioco” tutto da capire.
Le Comunità montane chiuse: ma per cosa?
Quel che si sa, è che le Comunità montane verranno sciolte. Quel che invece non si sa, e che la legge chiarisce assai poco, è... cosa accadrà da adesso in poi: al patrimonio, ai dipendenti, ai servizi. «Le conseguenze di questa operazione sono ancora poco chiare – ha spiegato Boasso ai sindaci –. L’assemblea dei sindaci della Comunità montana deve decidere quali sono gli ambiti territoriali in cui formare le Unioni, e poi i sindaci devono accettare se farne parte o meno». La Regione trasferirà le funzioni e il personale, insieme alle risorse finanziarie per sostenerli, alle nuove aggregazioni e incentiverà gli Enti locali che assumeranno il personale, che invece non è legato a queste funzioni, con contributi economici, provvedendo anche alla loro riqualificazione.
Basterà? Il futuro dei nostri Comuni
Se dalle ceneri di questa Comunità nascesse una “Unione montana” identica nel territorio, cambierebbe poco: patrimonio e dipendenti “passerebbero di mano” senza intoppi. Ma questa è un’ipotesi molto poco probabile: la Comunità montana cebano-monregalese, in un anno e mezzo di esistenza, ha dimostrato più di una volta di essere un Ente poco omogeneo. Comuni troppo distanti, idee troppo diverse, divergenze troppo grosse da colmare.
Conclude Boasso: «Di tutto questo discuteremo con il presidente nazionale dell’Uncem, Enrico Borghi. Per fare un po’ di luce sul nostro futuro». La riunione si terrà mercoledì sera, nella sede della Comunità, alle 21.
M.T.

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ATTUALITÀ | giovedì 27 settembre 2012



La stagione della neve è alle porte. Gli operatori cuneesi: "Basta con la disparità di trattamento nei contributi"


E' quanto emerso durante una riunione con i vertici regionali: "Chiediamo sia garantita la par condicio. Deve cessare la situazione di stazioni che fanno una vera e propria campagna promozionale"

La stagione invernale è alle porte e, come giusto, gli operatori sportivi del settore sperano che quella del 2012 non ricalchi la scena dell'anno passato. Dopo due annate di neve abbondante, infatti, la scorsa stagione il manto bianco si è fatto attendere a lungo, mandando in crisi le stazioni sciistiche, che arrivarono ad organizzare più tavoli di crisi per chiedere l'intervento della Regione per far fronte a situazioni economiche pesantissime. Che fecero emergere malumori. Più di un operatore si sentì trattato come di "serie B" rispetto ad altri concorrenti.

Gli stessi operatori si sono ritrovati l'altro giorno per discutere di finanziamenti ed aiuti, proprio in vista della nuova avventura sulla neve. "In primo luogo è doveroso che si riconosca alla Regione ed in particolare all’assessore Cirio di aver affrontato con determinazione ed equità la grave situazione di emergenza che è stata determinata, la scorsa stagione invernale dalla mancanza di precipitazioni nevose, aggravate da temperature innaturali che rendevano impossibile anche l’innevamento artificiale - sostengono gli intervenuti alla riunione - Nonostante la difficile situazione economica sono state reperite risorse per far fronte alla pesnatissima situazione finanziaria degli operatori del settore".

Chiedendo però che la gestione del settore adesso sia reimpostata sulla base di criteri di equità, cancellando così rendite di posizione e condizioni di privilegio che sono un fattore di grave distorsione del mercato. "Secondo noi è ingiusto, per esempio, che stazioni come quella di Sestriere prendano il contributo per l'innevamento e partecipino anche ai bandi", sostiene il sindaco di Limone Piemonte, Francesco Revelli. Che aggiunge, di concerto con gli altri operatori:"Non vale a questo proposito addurre la circostanza per cui si tratta di realtà in cui gli impianti sono stati realizzati dalla Regione e la stessa dunque ‘deve’ garantirne il funzionamento. Anche in altre stazioni vi sono infatti infrastrutture realizzate con finanziamenti pubblici. Se questa è la premessa, chiediamo formalmente che la Regione acquisisca gli impianti di tutte le grandi stazioni e quindi assicuri a tutti pari condizioni con le risorse disponibili".

Contro questa disparità gli operatori del cuneese si sono rivolti anche all'Unione Europea, che però ha risposto picche: "Ci hanno detto che non si configurano come aiuti dello Stato", precisa Revelli.

Occorre, dunque, trovare una soluzione condivisa da tutti: "Prima ancora della considerazione della entità di risorse disponibili, chiediamo che sia garantita la par condicio e cessi la situazione di stazioni che anche grazie alle erogazioni regionali possono fare una vera e propria campagna promozionale anche nei giorni di punta a condizioni economiche che i ‘figliastri’ non possono assolutamente permettersi - chiudono gli operatori cuneesi - Su queste basi si trovi una equa e ragionevole impostazione dei rapporti".
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Non basta esserci...
Bisogna farsi vedere!!!!

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DOMENICA IN FESTA | giovedì 20 settembre 2012



Castelli Aperti: prosegue la rassegna che propone l’apertura delle più belle dimore storiche del Basso Piemonte


Demonte, giardino di palazzo Borelli


Per domenica 23 settembre, la rassegna consiglia ai visitatori un itinerario alla scoperta del cuneese


Continuano gli appuntamenti di Castelli Aperti, la rassegna promossa dalle province di Alessandria, Asti e Cuneo che permette di conoscere il sorprendente patrimonio artistico e culturale del Basso Piemonte.

Domenica 23 settembre, per quanto riguarda la provincia di Cuneo, i promotori consigliano in particolare un intinerario che si dipana fra le valli alpine del cuneese, con ben cinque strutture visitabili nell'arco di pochi chilometri:

- Il Filatoio di Caraglio (aperto dalle 10 alle 19, 6 euro). Costruito fra il 1676 e il 1678, una delle fabbriche di seta più antiche d'Europa. Chiuso alla vigilia della seconda guerra mondiale, è stato recentemente restaurato, ricostruendo al suo interno gli ambienti produttivi e quelli abitativi. Una parte del complesso ospita il Museo del Setificio Piemontese, una seconda parte è invece adibita ad area espositiva Ed è proprio in quest’ultima area che fino al 28 ottobre si potrà visitare la mostra "Raccontare il legno. Eccellenze dell'artigianato in provincia di Cuneo". La mostra nasce dalla duplice esigenza di proporre, da un lato una visione completa e puntuale dell’utilizzo delle differenti tipologie dei materiali lignei caratteristici della provincia di Cuneo e, nel contempo, di creare un percorso suggestivo che susciti nel visitatore la passione e le esperienze sensoriali di un materiale e di una tradizione artigiana dalle profonde radici. Si è scelto quindi di strutturare il percorso espositivo in una serie di sezioni che narrano e approfondiscono i diversi aspetti del tema.
- Il Castello del Roccolo di Busca (aperto dalle 14.30 alle 19, 5 euro). Così chiamato per i “roccoli”, reti utilizzate nella caccia agli uccelli di taglia piccola, riedificato nel 1831 dal marchese Roberto Tapparelli d'Azeglio secondo il gusto neogotico dell'epoca. Il suo esterno è un insieme armonico di archi moreschi, merli ghibellini, rosoni e decorazioni floreali, mentre tutto intorno si distende un meraviglioso parco di 500.000 mq concepito secondo i canoni del giardino romantico.
- Il Museo Mallé di Dronero (aperto dalle 14.30 alle 19, 3 euro). Un museo nato nel 1995 per volontà testamentaria dello storico dell'arte Luigi Mallé, le cui collezioni sono ora esposte nei locali di questa “casa museo”. Il primo piano ospita opere appartenenti alla collezione permanente, che spaziano dal '500 al '900, mentre il secondo piano è dedicato alla figura di Mallé, con fotografie di famiglia, arredi, oggetti e quadri.
- Palazzo Borelli e lo Spazio “Lalla Romano” a Demonte (aperto dalle 14.30 alle 19.00, ingresso gratuito). Un edificio simbolo della storia culturale di Demonte, costruito nei primi anni del XVII secolo, pregiata costruzione in stile barocco con soffitti in legno decorato e pregiati dipinti murali, con sulla parte esterna una delle più antiche meridiane della Valle Stura. Oggi, Palazzo Borelli ospita lo Spazio “Lalla Romano”, che ripercorre attraverso i dipinti e la scrittura dell'artista il suo legame con i luoghi in cui è nata e vissuta.
- Il Forte Albertino di Vinadio (aperto dalle 14.30 alle 19, visita guidata al forte 5 euro). Una imponente costruzione fatta erigere nel 1834 da Carlo Alberto di Savoia per sbarrare il passaggio alle truppe francesi dal Colle della Maddalena. Il percorso di visita è lungo circa 10 km ed è suddiviso in tre fronti: Superiore, d'Attacco e Inferiore. Oggi ritrutturato, il Forte ospita anche le mostre permanenti "Montagna in Movimento" e "Messaggeri Alati".

Altre aperture domenica 23 settembre in provincia di Cuneo: Castello di Barolo, Castello e Parco del Roccolo di Busca, Castello di Castellar, Castello dei Principi d’Acaja a Fossano, Castello Reale di Govone, Castello di Grinzane Cavour, Castelli Tapparelli d'Azeglio di Lagnasco, Castello della Manta di Saluzzo, Castello di Magliano Alfieri, Castello di Monticello, Castello e Parco di Racconigi, Castello di Roddi, Castello Marchesi del Carretto a Saliceto, Castiglia a Saluzzo, Castello di Serralunga, Forte Albertino di Vinadio, Giardino Botanico di Villa Bricherasio, Museo Civico di Palazzo Traversa a Bra, Filatoio di Caraglio, Complesso Museale G. Avena a Chiusa Pesio, Spazio Lalla Romano a Palazzo Borelli di Demonte, Museo Mallé a Dronero, Museo della Ceramica e Museo della Stampa a Mondovì, Museo Storico Etnografico Augusto Doro nel Castello di Rocca De' Baldi, Museo Civico di Casa Cavassa e Casa Pellico a Saluzzo, Borgata Museo Balma Boves a Sanfront, Museo Civico “A.Olmo” e Gipsoteca “G. Calandra” a Savigliano, Cappella del Palazzo Marchionale a Revello, Palazzo Taffini d’Acceglio a Savigliano, Torre Civica del Belvedere a Mondovì, Torre Civica a Saluzzo, Torre Civica di Savigliano, Palazzo Salmatoris a Cherasco

Per conoscere le strutture in dettaglio, per informazioni sugli orari, turni di visita e costi dei biglietti o consultare il sito: www.castelliaperti.it, scrivere a info@castelliaperti.it, telefonare al numero verde 800329329 della Regione Piemonte dalle 9 alle 18.
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19/09/2012 21:13
 
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Sport - Martedì 18 settembre 2012



Domenica 23 settembre torna “Sport in Piazza”

Mondovì - Una festa dello sport: dopo il grande successo dello scorso anno, ritorna domenica 23 settembre (dalle 10 alle 17) in piazza Monteregale a Mondovì “Sport in piazza”.
“Una giornata per promuovere lo sport all’insegna del divertimento e dello stare assieme – ha detto l’assessore Luciano D’Agostino –. Un’occasione per conoscere da vicino le varie discipline sportive praticate a Mondovì e, con l’aiuto di atleti ed istruttori, cimentarsi in quelle che più interessano. Un grazie alle associazioni sportive che hanno dato la disponibilità per realizzare l’iniziativa”.
L'iniziativa – organizzata dal Comune in collaborazione con la Provincia di Cuneo e il Comitato Provinciale di Cuneo del Coni - si propone di far conoscere le varie discipline sportive, mediante l'allestimento di spazi attrezzati, dove i visitatori avranno la possibilità di conoscere le realtà sportive presenti sul territorio.
Il programma prevede dalle ore 10 alle ore 12 e dalle 14 alle 17 lo svolgimento delle varie "prove" sportive, dalle ore 12 alle ore 14 il “Pasta Party” per gli atleti e gli istruttori; al termine della manifestazione, la premiazione con l'estrazione dei premi.

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16/09/2012 17:33
 
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Monregalese | sabato 15 settembre 2012

Dopo il castello di Casotto, la collaborazione con “Garessio calcio”: prosegue il rilancio del territorio garessino di Marachella Gruppo



La società torinese entro fine settembre aprirà l’ufficio turistico e inaugurerà l’Academy per l’ospitalità e ristorazione promossa con l’Università Cattaneo, che coinvolge anche Garessio

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Nota Personale - Questi sembra facciano sul serio e anche l'amministrazione non scherza. Prima o poi arriveranno anche su Garessio 2000?. Forse il ns. comune dovrebbe prendere spunto....è inevitabile che ci vogliono anche e forse, sopratutto investimenti privati per far decollare qualcosa -
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“Oggi si concretizza un altro tassello del vasto progetto che “Marachella Gruppo” ha in serbo per Garessio. Dopo l’aggiudicazione, nell’estate, del castello di Casotto, ora la collaborazione con il “Garessio calcio” e, ancora nel mese di settembre, l’apertura dell’ufficio turistico e l’avvio di un programma di formazione manageriale su ospitalità e ristorazione con l’Università Cattaneo. Intanto si lavora anche sugli alberghi”. Così il sindaco di Garessio Renato Chinea venerdì pomeriggio nel salone comunale all’ufficializzazione della collaborazione tra la società torinese e il “Garessio calcio”. “Una collaborazione con lo sport – ha precisato Franco Sammaciccia di “Marachella Gruppo” – che conta la sponsorizzazione, ma che sarà anche altro. E quando tutti i contratti che stiamo perfezionando saranno conclusi, Garessio potrà guardare avanti”.

Al tavolo dei relatori anche l’assessore provinciale ai Trasporti Roberto Russo, insieme al consigliere Piero Revetria, il presidente del “Garessio calcio” Gino Ferraris che nella collaborazione di “Marachella Gruppo” intravede “il possibile sviluppo delle potenzialità del settore giovanile”, il responsabile di “Marachella Sport” Luca Asteggiano pronto a sostenere “Dino Odasso e tutto il team del Garessio calcio, ma a operare anche con le altre realtà sportive del territorio. Con gli impianti a disposizione, che sono tanti e di qualità, si può puntare anche a un turismo sportivo estivo e a riorganizzare, con l’appoggio di alberghi, ritiri estivi … magari di nuovo con il Torino”.

Ed ex calciatore del Torino è Franco Ermini, ora allenatore di squadre giovanili, a cui è stata affidata la supervisione tecnica del progetto. “Sono a disposizione della società – ha affermato – per offrire il mio vissuto e contribuire alla crescita dei ragazzi”. Nel corso dell’evento sono state presentate le nuove divise del “Garessio Calcio”, dalle giovanili alla prima squadra. I colori giallo-nero, conservati nello stemma comunale impresso sulle magliette, lasciano il posto al bianco e granata.

Il “Garessio calcio”, come ha ricordato Gino Ferraris, conta circa 200 iscritti, dai piccoli amici, alle tre squadre di pulcini, agli esordienti, giovanissimi, juniores, una squadra amatoriale e la prima squadra che gioca in seconda categoria.
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07/09/2012 07:48
 
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EVENTI | giovedì 06 settembre 2012



A Mondovì tornano i “Feu dla Madona” con tante novità



La sera di venerdì 7 settembre si svolgerà il tradizionale spettacolo pirotecnico “Feu dla Madona”. Il cielo della città si illuminerà di luci e colori per un affascinante spettacolo che terrà residenti e visitatori col naso all’insù a partire dalle 22.30. Lo spettacolo pirotecnico sarà realizzato dalla ditta A.P.E. di Romualdo Parente, presente in tutta Italia con spettacoli di elevata qualità e innovazione. “I Feu dla Madona sono da sempre la festa della Città. Lo spettacolo pirotecnico è per tutti i Monregalesi una tradizione sentita ed immancabile: un appuntamento che i più piccoli vivono con lo stesso entusiasmo dei più grandi. Una serata da non mancare che quest’anno abbiamo voluto ulteriormente valorizzare, creando un momento conviviale e popolare. Una festa per tutti da vivere assieme e resa possibile grazie ai tanti volontari che curano l’organizzazione della serata”.

“Anche quest’anno – aggiunge l’assessore Guido Tealdi che ha coordinato l’organizzazione dell’evento - Monregalesi e visitatori potranno attendere lo spettacolo pirotecnico scegliendo tra diverse proposte di intrattenimento, che abbiamo voluto promuovere con alcune novità per una serata di sicuro interesse”. La grande novità di quest’anno sarà in Piazza Monteregale con “Cena in piazza… aspettando i fuochi”. Dalle 20 il Circolo Acli “Gruppo Amici dell’Annunziata” proporrà polenta realizzata su fuoco a legna con tradizionale farina di mais ottofile macinata a pietra dal Molino Bongioanni, sugo di carne e salsiccia del Salumificio Monregalese e della Macelleria Coalvi di Ettore Bruno e sugo di formaggi con offerta libera (minimo € 2).

In Piazza XIX Aprile per gli amanti del ballo, l’Orchestra Nanni Bruno animerà la serata danzante con il ballo a palchetto. In Piazza Maggiore, invece, si terrà il concerto della Banda Musicale Cittadina e una distribuzione del tradizionale “pan e persi”, a cura dell’Associazione “La Funicolare”. Durante la serata anche i musei e monumenti del Sistema Urbano Integrato saranno aperti al pubblico dalle 20 alle 23 (Torre Civica chiusura ore 22).

In caso di maltempo lo spettacolo pirotecnico sarà rinviato alla sera successiva di sabato 8 settembre con il medesimo orario.
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12/07/2012 07:58
 
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ERSY19, 11/07/2012 21.13]




Mondovì: il veloce temporale ha scoperchiato un tetto in corso Europa



Nessun ferito, ma danni ingenti. Simile episodio avvenuto a Torre Mondovì

È gravissimo il bilancio dei danni materiali prodotti dal temporale di oggi pomeriggio nella zona del monregalese. L’incidente più grave sembrerebbe essere quello che ha colpito i condomini 28 e 30 di Corso Europa. I palazzi in questione sono stati scoperchiati dal vento e dalla pioggia che verso le 16 di mercoledì pomeriggio ha colpito la zona. Parte del tetto e il rivestimento esterno sono atterrati al di là della strada sulle case che si trovano sul lato opposto di Corso Europa e sulle auto che si trovavano parcheggiate nella loro prossimità.

Un’altra parte della copertura è rimasta per un po’ di tempo attaccata all’edificio poi è caduta al suolo solo dopo l’arrivo delle forze dell’ordine e la circoscrizione della zona interessata. È impossibile fare una previsione precisa dei danni provocati dalla calamità che comunque appaiono piuttosto ingenti. "Un rumore fortissimo, un frastuono": è questo il commento di alcuni testimoni – residenti e commercianti della zona – che hanno assistito al disastro. Non si registrano feriti.

Sempre nel pomeriggio di mercoledì, intorno alle 17, stesso evento a Torre Mondovi. Ci segnala una lettrice, che una casa del paese ha subito alcuni danni: una parte del tetto è stata scoperchiata e la potenza dell'aria ha alzato un pietra sino a farla arrivare su un balcone.

Alcune immagini da Torre Mondovi





Prato ha una clientela di livello sciistico medio-basso per la facilità delle sue piste.
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11/07/2012 10:13
 
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Comunicato stampa

Novità importanti quest’anno per la 44° mostra dell’artigianato a Mondovì Piazza.
Innanzitutto la durata. Non più dieci giorni, ma sei, dall’11 al 16 agosto.
La mostra poi sarà ospitata soprattutto nei palazzi che si affacciano sulla piazza Maggiore, all’Accademia Montis Regalis, nel cortile della Biblioteca Civica e in Belvedere. Tutte sedi in cui gli espositori saranno suddivisi in vere e proprie “isole” dedicate ognuno a uno dei cinque sensi e segnalate all’esterno da simboli appositi, tratti da particolari del tradizionale piatto, disegnato quest’anno da Cinzia Ghigliano.
Alla Vista sarà dedicato Palazzo di Città, che ospiterà bijoux , tessuti, creazioni di moda e illustrazioni. L’Olfatto avrà sede in palazzo Montezemolo, a cura di maestri profumieri e creatori di essenze. Il Tatto troverà ospitalità nell’Accademia Montis Regalis, al Museo della Stampa, nel cortile della Biblioteca Civica, e in Belvedere con i lavori di ceramisti, artigiani del legno e del ferro e della carta. L’Udito sarà solleticato da concerti, presentazione di libri laboratori teatrali, performance di vario tipo, attività per bambini e ragazzi, laboratori vari che si avvicenderanno sulla Piazza Maggiore tutti i giorni, pomeriggio e sera, e realizzati in collaborazione con i Musei della Ceramica, della Stampa e di diverse associazioni culturali che operano sul territorio Il Gusto infine potrà essere soddisfatto in uno dei tanti bar, gelaterie, ristoranti, pizzerie, gastronomie e negozi di alimentari che operano nel quartiere.
I motivi di tali cambiamenti sicuramente di notevole portata?
Fondamentalmente la necessità di cambiare una formula, che ha fatto fare un notevole salto di qualità alla mostra negli ultimi vent’anni, ma che cominciava a mostrare in pieno i suoi limiti. Il nuovo format permetterà di selezionare meglio gli espositori e di sceglierli sempre più tra le eccellenze dell’artigianato regionale e non. Inoltre, grazie alle eventi programmati, saranno interessate anche fasce di pubblico non direttamente attratte dai prodotti artigianali esposti, grazie anche al notevole lavoro già in atto da parte degli Amici di Piazza per garantire il massimo di comunicazione e copertura pubblicitaria attraverso giornali, radio, TV locali, il sito dell’associazione, Facebook e Twitter.
Un grande sforzo degli Amici di Piazza quindi, nonostante i contributi degli enti che hanno sempre contribuito generosamente alla realizzazione della Mostra abbiano subito quest’anno subito notevoli tagli. Per riuscire quindi ad organizzare al meglio un happening di alto livello, che l’anno scorso è costato quasi settantamila euro, gli Amici di Piazza si augurano il sostegno del maggior numero possibile di sponsor che possono contattare l’associazione tramite mail all’indirizzo amicidipiazza@alice.it o al numero 0174 339310
Gli Amici di Piazza assicurano comunque che non si tratterà di una esposizione in tono minore, ma di una Mostra dell’Artigianato, con profonde novità, tutta da vedere.
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04/07/2012 10:55
 
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bello davvero, sono queste le iniziative che ci vogliono in questo paese!!!! [SM=x1488148] [SM=x291722]




Kawasaki my love.
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