04/10/2010 11:25 |
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| | | Post: 267 | Registrato il: 18/06/2008
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Raccolto in due volumi, ambedue del 1991, IL GUINNESS dei Fiaschi Militari (autore Geoffrey Regan) riporta a mò di completamento alcuni "perle" e/o assurdità scaturite dalla mente di alcuni personaggi militari e politici, tra la fine ottocento ed inizio novecento.
Penso di fare cosa gradita riportandoli, precisando che i nomi dei responsabili delle "chicche" di cui sopra saranno messi in corsivo, per separarli dai commenti e le note storiche dell'autore dei due saggi.
Comincio?
Ok!
"Avere cervello! Non credo nel cervello. Voi non ne avete, Sir, lo so."
Il duca di Cambridge, congratulandosi con uno dei suoi generali.
L'anziano ed incompetente duca di Cambridge fu comandante in capo dell'esercito britannico dalla guerra di Crimea sino al 1895. Cercò con ogni mezzo di opporsi alla riforma militare e fu particolarmente ostile agli ufficiali che studiavano per avanzare di grado. Il risultato fu che, nel 1900, il 50 per cento di tutta la letteratura militare veniva scritta in Germania, il 25 per cento in Francia e solo l'uno per cento in Gran Bretagna.
[Modificato da Suchet 04/10/2010 11:26] ___________________________________________
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04/10/2010 12:30 |
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| | | Post: 267 | Registrato il: 18/06/2008
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"L'esperimento è stato decisivo. Il nostro metodo è stato collaudato. Posso assicurarvi che la vittoria è certa. Il nemico lo apprenderà a sue spese."
Generale Robert Nivelle, dicembre 1916.
I tedeschi vennero a conoscenza in anticipo dell'offensiva che Nivelle intendeva condurre sul Chemin des Dames e l'operazione si risolse in una disastrosa sconfitta, con 120.000 vittime francesi in cinque giorni. Nivelle fu congedato. nell'esercito francese si diffuse la sedizione. ___________________________________________
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06/10/2010 13:04 |
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| | | Post: 268 | Registrato il: 18/06/2008
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"E' certo che, dopo una grave sconfitta, [i boeri] hanno disciplina e organizzazione troppo scarse per potere ancora opporre un'efficace resistenza."
Note Militari sulle Repubbliche Boere,
a cura del War Office Itelligence Department, 1989
In verità ci si sarebbe aspettati che, dopo l'esperienza della prima guerra boera, l'Intelligence Department fornisse ai suoi comandanti diretti in Sudafrica dei consigli più idonei. ___________________________________________
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07/10/2010 21:21 |
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| | | Post: 271 | Registrato il: 18/06/2008
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"I boeri non sono come i sudanesi, che affrontavano un leale scontro a piedi. Loro scappano sempre via con i loro ponies."
Generale Herbert Kitchener,
Sudafrica, 1900
Secondo l'idea di fair play dei britannici, il nemico avrebbe dovuto tenersi in piedi allo scoperto e lasciarsi uccidere dai fucili e dalle mitragliatrici britanniche. Nascondersi dietro le rocce e alberi era considerato una scortese mancanza di spirito sportivo. ___________________________________________
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09/10/2010 16:11 |
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| | | Post: 273 | Registrato il: 18/06/2008
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"Non dovete preoccuparvi al pensiero dei boeri che combattono. Mi impegno a guidare il mio reggimento attraverso il Sudafrica, da un capo all'altro, armato di soli manici di scopa"
Colonnello Tucker del LXXX fanteria,
Sudafrica, 1880
La spacconeria di questo colonnello e il suo disprezzo per il nemico contribuì alle disfatte della prima guerra boera, in cui i boeri inflissero ai regolari britannici una lunga serie di sconfitte. ___________________________________________
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15/10/2010 22:03 |
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| | | Post: 277 | Registrato il: 18/06/2008
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"La vittoria la otterremo con il cuore dei nostri uomini di fanteria."
Colonnello Pedoya, agosto 1914
La terribile citazione - terribile perché si rivelò vera - illustra la fede dei francesi nelle offensive totali. Tale atteggiamento determinò un numero massiccio di perdite per l'esercito francese nell'agosto del 1914. ___________________________________________
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22/10/2010 11:02 |
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| | | Post: 280 | Registrato il: 18/06/2008
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"Vinceremo sempre grazie alla nostra audacia; e se non fosse l'unica ragione di vittoria, sarà sempre il fattore essenziale e indispensabile per poter sperare nella vittoria."
Maggiore Douglas Haig, 1896
Haig pensava che il solo coraggio potesse far vincere le battaglie. Il suo pensiero contrasta evidentemente con l'approccio più scientifico di Francia e Germania. ___________________________________________
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24/10/2010 09:04 |
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| | | Post: 281 | Registrato il: 18/06/2008
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"I miei piani sono perfetti. Che Dio abbia pietà del generale Lee, perché io non ne avrò affatto."
Generale Joseph Hooker, prima della batteglia di Chancellorville, maggio 1863
Il fallimentare piano di Hooker finì in pezzi. Anche Lee e Jakson avevano messo a punto dei piani e gli inflissero una schiacciante sconfitta. ___________________________________________
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26/10/2010 23:45 |
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| | | Post: 282 | Registrato il: 18/06/2008
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"Penso che difese come quelle che proponete di innalzare abbiano effetto negativo sul morale dei militari e dei civili"
Tenente generale Arthur Percival, Singapore, dicembre 1941
Singapore era una città concepita come una fortezza e dotata di cannoni rivolti verso il mare. Nessuno pensava che potessero provenire attacchi dalla penisola della malesia. Quando gli fu fatto notare che era priva di difese in direzione di terra, il comandante si rifiutò di provvedere dicendo la frase sopra riportata.
Di conseguenza i giapponesi non incontrarono alcuna linea di difesa efficace e prodseguiro senza interruzione in Malesia e Singapore. ___________________________________________
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30/10/2010 18:38 |
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| | | Post: 284 | Registrato il: 18/06/2008
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"I turchi sono nemici che non si sono mai dimostrati buoni combattenti come i bianchi."
Ufficiale di stato maggiore prima dell'approdo a Gallipoli, 1915
Il pregiudizio portò i soldati alleati a sottovalutare le qualità belliche dei nemici. A Gallipoli, sotto un ottimo comando tedesco o guidati da Mustafà Kemal, i turchi combatterono valorosamente guadagnandosi il rispetto delle forze britanniche e australiane-neozelandesi. [Modificato da Suchet 30/10/2010 18:38] ___________________________________________
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02/11/2010 13:27 |
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| | | Post: 285 | Registrato il: 18/06/2008
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"Occorre accettare come principio che il fucile, per quanto efficace, non può sostituire l'effetto prodotto dalla velocità del cavallo, dal magnetismo della carica e dal terrore del freddo acciaio."
Manuale di addestramento per la cavalleria britannica, 1907
Nonostante l'amara esperienza della seconda guerra boera (1899-1902) e gli eventi di poco precedenti del conflitto russo-giapponese (1904-1905), da cui era emersa in tutta la sua evidenza l'efficacia dei moderni fucili, i teorici militari britannici continuavano ad accordare il ruolo principale di ogni conflitto bellico all'arma della cavalleria. [Modificato da Suchet 02/11/2010 13:27] ___________________________________________
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11/11/2010 13:12 |
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| | | Post: 288 | Registrato il: 18/06/2008
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"Non dobbiamo mai dimenticare che abbiamo a che fare con uomini in carne e ossa."
Maggiore generale Douglas Haig, 1903
Sulla Somme, nel 1916, e a Passchendaele, nel 1917, Haig aveva evidentemente scordato le sue stesse parole.
[Modificato da Suchet 11/11/2010 13:12] ___________________________________________
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17/11/2010 14:08 |
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| | | Post: 290 | Registrato il: 18/06/2008
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"Preferiamo il ragazzo che ha ricevuto un'educazione classica piuttosto che quello che si è dedicato allo studio dell'elettricità e della fisica e di quel tipo di materie ...L'abilità al comando e le doti di leadership non si apprendono in laboratorio ... Per noi il punto fondamentale è il carattere: ci interessa più di ogni materia di studio."
Tenente colonnello Murray, vicecomandante a Woolwich, 1902
L'establishment militare britannico temeva i "soldati intelligenti" e gli "specialisti" perchè avrebbero potuto sfidare la supremazia degli ufficiali-gentlemen che da secoli comandavano l'esercito britannico. L'educazione classica era il distintivo del ragazzo uscito dalle celebri private schools inglesi. Le materie scientifiche e tecniche erano piuttosto lasciate alle classi medie e inferiori, dalle quali uscivano ottimi sottufficiali ai quali si imputava tuttavia mancanza di carattere e dei requisiti indispensabili per il comando. [Modificato da Suchet 17/11/2010 14:08] ___________________________________________
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22/11/2010 18:53 |
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| | | Post: 294 | Registrato il: 18/06/2008
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"Riuscirete ad arrivare lassù con un bastone da passeggio: non vi serviranno i fucili. Quando arriverete a Thiepval troverete i tedeschi tutti morti. Non sopravviverà neanche un topo."
Generale di brigata rivolto ai Newcastle Commercials, il 1° luglio 1916 sulla Somme
I tedeschi non erano morti. Erano rimasti all'interno dei profondi bunker di cemento durante l'intero bombardamento inglese e ne erano usciti quando il fuoco era cessato per manovrare le mitragliatrici e colpire la fanteria britannica che avanzava. Alcuni ufficiali britannici avanzavano col bastone da passeggio, altri con l'ombrello, qualcuno addirittura tirando calci a una palla. Furono tutti uccisi. Nel rapporto non si parla dell'uccisione di topi, anche se probabilmente ne morirono pochi. ___________________________________________
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