Barcellona in vetrina contro Piacenza
Pancotto: «Eccitati per l'esordio davanti al nostro pubblico, ci aspettiamo grande curiosità»
In carrozza. Stasera alle 20,45 al
"PalAlberti" (arbitrano Di Francesco, Mazzoni e Conti) la
Sigma Barcellona incontra finalmente il suo pubblico per l'esordio casalingo nel ritorno del primo turno di Coppa Italia contro la Morpho Piacenza. All'andata i giallorossi – tra i quali rientrerà finalmente
Ryan Bucci – si sono imposti 73-69 in trasferta ipotecando il passaggio ai quarti di finale dove già aspettano Verona (che ha passato il turno di diritto dopo l'ammissione in Serie A della sua avversaria Venezia) e Reggio Emilia che ha battuto Brescia con il punteggio di 84-64 nell'anticipo di ieri sera.
Ma non è questo il punto: stasera inizia di fatto la campagna che nelle intenzioni della società presieduta da
Immacolato Bonina dovrà portare la squadra di
Pancotto e la città nella massima serie, magari approfittando delle due promozioni e della "sparizione" della rivale Venezia.
Ci sarà il pubblico delle grandi occasioni nell'impianto di via Napoli, che "inaugura" anche le tribunette realizzate dal Comune alle spalle dei due canestri in modo da portare la capienza nei pressi delle tremila unità. Clima di grande attesa in città, tanto che lo sente persino
Cesare Pancotto. Al quale però, per convincerlo a parlare, siamo costretti a promettere che ci limiteremo al basket giocato evitando quello violentato e assassinato nelle aule della giustizia sportiva e dei consigli federali.
«Finalmente, in questa settimana non s'è parlato di basket ma di tutt'altro... Siamo tutti molto eccitati per questo esordio davanti al nostro pubblico. Se mi aspetto tanta gente domani sera (stasera, ndr)? Mi aspetto sicuramente tanta curiosità, in estate c'è stata profusione di effetti speciali – osserva il coach di Porto San Giorgio – ma per vincere servono sacrifici e quelli che abbiamo già sostenuto in un precampionato tutto in trasferta, un po' per forza e un po' per scelta, al di là di essere sicuramente un valore aggiunto, non garantiscono nulla. Non ho mai sentito Siena dire: "siamo forti", forte lo diventi non quando dici di esserlo ma quando lo sei sempre. È un trapasso molto importante, capisco i proclami della società e l'entusiasmo dei tifosi ma io devo costruire i pilastri su cui fondare le ambizioni, preparare la squadra a una grande stagione sapendo che dovremo scavalcare tante piccole difficoltà».
– Difficoltà che si sono già viste nel match d'andata a Piacenza, peraltro portato a casa.
«È stata una partita difficile, nella quale dopo un brutto primo tempo abbiamo saputo riconvertirci con grande energia difensiva, come dimostrano i soli 23 punti subìti nella ripresa dopo i 46 presi all'intervallo. Abbiamo mostrato una caratterialità positiva, ma spero che la squadra abbia capito che per vincere dobbiamo imporci, avere continuità per 40'. In fondo abbiamo cinque giocatori confermati e altrettanti nuovi, così come nuovi sono quattro quinti del probabile quintetto base: e allora mi è piaciuta molto la personalità che i giocatori hanno mostrato, ma fuori casa dobbiamo essere subito pronti e non trovarci costretti a inseguire. In questo precampionato pieno di viaggi e trasferte abbiamo comunque sviluppato un po' di anticorpi e sopperito ad aspetti tecnici che sono mancati, come le troppe palle perse banalmente. Lì posso accettare l'errore, anzi nel secondo tempo ne abbiamo commessi di più, ma non l'atteggiamento di giocare a mezzo regime: dobbiamo essere sempre carichi e determinati».
– Stessa domanda che abbiamo posto a Sandro Santoro: è fondata l'impressione che si sia trattato della tipica partita che l'anno scorso si sarebbe persa?
«Eh, purtroppo è vero anche se non voglio alimentare questi confronti. Però quando siamo tornati in vantaggio abbiamo preso in mano la partita, e per questo facevo riferimento al carattere e al nerbo che la squadra ha mostrato. Ma io devo spingerla oltre, quindi questo tipo di confronto non aiuta».
– Stasera sarà un'appendice di precampionato, con schemi e giochi da provare, o già il primo atto ufficiale della stagione?
«Sarà il secondo impegno ufficiale. Come ho detto alla squadra a Piacenza, lì si è consumato il passaggio tra la beata gioventù e l'età adulta. Tra l'altro il passaggio del turno non è affatto scontato perché 4 punti di margine non significano nulla, dovremo giocare per vincere come se fosse già una partita di campionato».
E allora, si parte: palla a due – come detto – alle 20,45 e ingresso unico a 10 euro. La
Sigma Barcellona aspetta il suo primo bagno di folla, la città muore di curiosità per vedere all'opera la nuova, ambiziosa creatura di
Bonina. Sarà uno spettacolo come ne vedremo tanti in questa stagione, in attesa che il 10 giugno (o, perché no?, il 5 maggio...) si possa festeggiare l'approdo nella massima serie.
Fonte: La Gazzetta del Sud
Data: 25 Settembre 2011
Autore: Max Passalacqua___________________________________________
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