Nel tuo sguardo azzurro
che si perde in acqua
e in vuoto d’immediato
posano pietre i pensieri
e cade in terra l’alito di vita.
Cammini senza orme
in un anfratto di nebbie
con ombre a popolarlo
di un passato chiuso nelle tasche
incollato a mani bianche
che cercano riposo.
Nel tuo sorriso stanco
spuntano quadri di vissuto
che vibrano tra i denti
in cerca di riprendersi un presente
ch’ora sa di notti in tremito.
Scortecci l’aria con le dita
quasi che ne manchi al sangue
e spezzi l’ore rigandole d’un pianto
che del dolore non ricorda il senso.
Nel tuo vivere nascosto
che alla normalità non è svelato
piombano rari solitari lampi
e il riso guizza a fendere le rughe
a piegare il compagno niente.
Nulla distrae la tua ossessione
e nel folle cerchio d’esistenza
il mondo non ha mai brutture
passano alle narici solo profumi
all’udito restano i cinguettii.
La mente è come un paracadute, funziona soltanto se si apre.
A. Einstein