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Piastra scaldante . Difficoltà 3/10 . Tempo 1 ora

Ultimo Aggiornamento: 27/11/2016 17:41
23/06/2010 22:31
 
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Questa volta realizzeremo una piastra scaldante da utilizzare nella nostra incubatrice ( o sotto una miniteca , ma non solo , chi ci vieta di poterne fare la fonte di riscaldamento dal basso per la germinazione di sementi “ostiche” o per la radicazione di talee ? ) ; perderemo un'oretta del nostro preziosissimo tempo e commercialmente ciò non avrà alcun senso ( con 20 euro si acquista un tappetino riscaldante)… ma vuoi mettere la soddisfazione...


Il nostro punto di partenza sarà un comunissimo fornelletto per le piastrine antizanzare … tipo questo della Johnson wax








Smontandolo ( sono fatti per non essere smontati , quindi dovremo forzarne l'apertura con un bel giravitone piatto , così come con il coltello apriremmo le valve di un mollusco ) si scopre che al suo interno ha semplicemente una “pastiglia” racchiusa fra i due conduttori elettrici





questa pastiglia non è altro che una resistenza ( nel nostro caso da circa 4k ohm = 4000 ohm) e quando è attraversata da un flusso di corrente genera calore per effetto Joule . Nel mio caso per chissà quale disavventura la pastiglia è scheggiata e non è più di forma circolare , ma ciò non importa . ( è quella “cosa “ posta sul tasto c )






Ora realizziamo un dischetto di rame ( il mio è da sette cm di diametro ed ho scelto la forma circolare perchè ci vuole poco a tracciarla con il compasso! Diciamo che la nostra resistenza sarà in grado di portare alla temperatura di 35° C una piastrina di 10x10cm) ricavandolo per esempio da un pezzo di grondaia ; per ritagliarlo saranno sufficienti anche delle forbici un po' robuste ; una volta finito togliamo le bave con una limetta o con carta abrasiva e saldiamoci a stagno uno spezzone di cavo elettrico di una metrata di lunghezza e di qualsiasi diametro troviate ( diciamo dal doppino telefonico in sopra , oppure potete cannibalizzare un vecchio elettrodomestico asportandone il cavo di alimentazione completo di presa e saldare al dischetto uno dei due conduttori ; quello in foto è un costoso cavo siliconico per altissime temperature ... quello avevo... )







Un secondo spezzone di filo saldiamolo ad una strisciolina di rame





Quelli appena realizzati saranno i conduttori fra i quali porremo la nostra “pastiglia”.
Passiamo ora all'assemblaggio .
La cosa più importante è che i due conduttori non si tocchino fra di loro ( altrimenti corto circuito );
Rivestiamo la piastra di rame con uno strato di nastro isolante lasciando scoperto solo un cerchietto al centro per la nostra resistenza .




...rifiliamo le eccedenze...





Per tenere in posizione la resistenza possiamo utilizzare un pezzetto di biadesivo di quelli spessi oppure un feltrino adesivo , debitamente forato .





Ora mettiamo in posizione anche il secondo conduttore




e fissiamolo con il nastro isolante





Una volta rifilato il tutto





si può procedere all'isolamento della superficie liscia della piastra con il nastro isolante ; basta ricoprirne tutta la piastra e lasciarne anche una corona tutt'intorno da tagliuzzare poi come se fosse una corolla di petali ( fermatevi un po' prima di arrivare alla piastra) ...





i tagli serviranno a facilitare la ribaditura dell'orlo ed andranno piegati uno dopo l'altro , ordinatamente





una volta piegato l'ultimo petalo , il lavoro si presenterà così





e da sopra





..rustico ma efficace...

I possessori della macchinetta termosaldante per sacchetti da freezer potranno semplicemente imbustare la piastra evitando il lavoro delle ultime quattro foto ...

Alla prossima realizzazione... e buon riscaldamento a tutti !

Franco

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23/06/2010 23:06
 
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Franco mi stupisci ogni volta. questi piccoli antizanzare costano poco? perchè di materiale elettrico ne ho in abbondanza, mio papà faceva l'elettricista [SM=x1221921]
Luca.
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"Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior."
23/06/2010 23:50
 
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Neanide

sempicemente incredibile.

davvero un buon lavoro. e comunque farsi da soli tutto ciò di cui si ha bisogno ripaga anche delle eventuali fatiche.


24/06/2010 00:40
 
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Non ci sono parole... e per l'ennesima volta complimentissimi!
Qualche domanda (data la mia totale ignoranza nel campo dell'elettricità):
- Quanto è spesso quel dischetto di rame?
- Cosa c'è alla fine di quei due spezzoni di fili elettrici? Una spina?
- Come si fa per fare andare la piastra riscaldante?
- Con che metodo saldi i fili elettrici?

Per rispondere alla maggior parte delle mie innumerevoli domande, basta che posti una foto di tutto il complesso.
Grazie per le eventuali risposte!

[Modificato da michele-66 24/06/2010 00:48]
Sciao!

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Mens sana in corpore sano.
24/06/2010 00:44
 
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molto interessante e sarà anche semplice ma io se lo faccio rischio di abbrustolirmi distratta come sono!
24/06/2010 01:58
 
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Domanda: ma il calore alla lunga non rovina l'adesivo dell'isolante?
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Dubito, ergo sum

Admin di:
24/06/2010 08:48
 
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Risposte varie

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"...ma il calore alla lunga non rovina l'adesivo dell'isolante?"

nessun problema , la piastra non supera la temperatura di 35°C circa ( se nell'ambiente c'è una temperatura inferiore!) e gli adesivi dei nastri di buona marca lavorano in tutta tranquillità fino ad una temperatura circa doppia ; se si prende il famoso nastro telato riparatutto ( quello con il quale anche in F1 e nei rally pecettano le carrozzerie ) si va tranquilli fino a temperature ancora superiori.
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"Quanto è spesso quel dischetto di rame?"

circa 4/10 di mm ( 0,4mm ) ma andrebbe bene uno spessore qualsiasi tra tre e nove decimi : oltre questo spessore l'aumento di temperatura sarebbe insignificante ; potresti utilizzare anche altri buon conduttori di calore come ottone od alluminio ma quest'ultimo è ostico da saldare a stagno...
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"Cosa c'è alla fine di quei due spezzoni di fili elettrici? Una spina?"

certamente
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"Come si fa per fare andare la piastra riscaldante?"

inserisci la spina in una presa ... e te ne dimentichi ( nel senso che puoi lasciarla inserita a vita )
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"Con che metodo saldi i fili elettrici?"

con un qualsiasi saldatore a stagno
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"..questi piccoli antizanzare costano poco?"

credo un paio d'euro
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Ci sono parecchi componenti elettronici che potrebbero essere proficuamente utilizzati ( in pratica tutti quei componenti che abbisognano di dissipatori ad alette )
...ma ho voluto divertirmi un po'...

Ciao , Franco

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24/06/2010 09:40
 
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L'idea è esilarante, però io preferisco utilizzare la ventola del mio computer che va in costante ebollizione.
fa un rumore così forte che potrei chiamare la centrale geotermica di Larderello per produrre energia dal calore.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

La mia opera sarà compiuta se riuscirò a convincere l'umana famiglia che ogni uomo o donna, per quanto fisicamente debole, è il difensore della propria libertà... (Gandhi)
... e dei propri insetti! (Tritti96)
24/06/2010 11:38
 
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Franco, non posso che farti i miei complimenti [SM=g28002] per questo e per tutti gli interventi fatti fino ad ora... stai dando un contributo di notevole rilevanza al forum... [SM=g27993] [SM=g27993]
___________________________________________________________________________________

Errare humanum est, perseverare autem diabolicum...

intanto il calabrone offeso si ritira nella più profonda rilfessione... FOTO
24/06/2010 12:15
 
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Franco sei mitico! Con gli oggetti più semplici riesci a creare cose utilissime! Grazie mille per il contributo che dai al forum.
Marco
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Un uomo che osa sprecare un'ora di vita non ha ancora scoperto il valore della vita. (Charles Darwin)
24/06/2010 21:44
 
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Grandioso! semplice e utilissimo! Franco sei davvero un grande! e grazie di condividere queste tue idee con noi!
25/06/2010 00:19
 
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Scusa Franco se sono un pò duro di testa ma ho un'altra domanda: quindi quei due fili elettrici li hai ricavati da un unico filo grosso, giusto? In questo modo:

[IMG]http://i50.tinypic.com/ml6ykw.jpg[/IMG]

[Modificato da michele-66 25/06/2010 00:26]
Sciao!

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Mens sana in corpore sano.
25/06/2010 08:25
 
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Re:
michele-66, 25/06/2010 0.19:

Scusa Franco se sono un pò duro di testa ma ho un'altra domanda: quindi quei due fili elettrici li hai ricavati da un unico filo grosso, giusto? In questo modo:

[IMG]http://i50.tinypic.com/ml6ykw.jpg[/IMG]




Io non ho ricavato i due fili sdoppiando un cavo nato doppio , come quello che tieni in mano nella foto e che va benissimo , ma sbobinandone l'occorrente da una matassa monocavo per uso professionale con la quale realizzavo la parte elettrica di impianti ad alta temperatura ( il monocavo in questione regge a temperature costanti di circa 200°C ed a picchi di temperatura di circa 300°C ) . Il tuo cavo va benissimo e non lo devi ridurre a due monocavi ma lasciarlo così com'è . Fatti aiutare nella realizzazione da un adulto perchè con le correnti non si scherza... Ciao , Franco

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25/06/2010 14:23
 
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Giusto per motivi di sicurezza: sarebbe opportuno mostrare anche la parte in entrata, cioè l'altro capo dei cavi.
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Esistono centonovantatrè specie di scimmie con coda e senza coda; di queste, centonovantadue sono coperte di pelo. L'eccezione è costituita da uno scimmione nudo che si è auto-chiamato Homo sapiens. (D. Morris)

25/06/2010 20:02
 
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Bell'idea.
Prestate comunque molta attenzione, non toccatelo mai quando è acceso. In ogni caso è un'oggetto che lavora ad alta tensione e il tipo di isolamento rimane sempre una soluzione molto artigianale.
25/06/2010 22:00
 
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Re:

entodeviant, 25/06/2010 20.02:

.... In ogni caso è un'oggetto che lavora ad alta tensione e il tipo di isolamento rimane sempre una soluzione molto artigianale.




... 230 volts esattamente come il phon , il pc , il rasoio elettrico (di qualche anno fa') etc.

Il fatto poi che sia stato utilizzato del nastro ( non a caso detto isolante ) non implica che sia poco sicuro : l'efficienza dell'isolamento dipende da quanto accuratamente si è ricoperto ogni mm2 di superficie dell'oggetto .

Seguendo il consiglio di Livius aggiungo alcune cose.

" Ai capi liberi dei due conduttori dovremo collegare una spina e per far questo avremo bisogno della spina e di un giravite




spelliamo i terminali dei conduttori per mezzo cm circa , inseriamoli nei fori predisposti della spina ( in caso di utilizzo di spina a tre conduttori , come quella della foto , LASCIAMO VUOTO IL CENTRALE ) e stringiamo le viti di serraggio





ora rimontiamo la spina : si presenterà così "




Franco

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25/06/2010 22:41
 
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ciao
essendo presenti anche utenti molto giovani sul forum mi pare giusto precisare che un oggetto del genere può essere molto pericoloso.
Anche se il nastro adesivo resiste senza rammollirsi troppo alla temperatura d'esercizio della resistenza, potrebbe comunque scollarsi o deteriorarsi.
Prestate molta attenzione agli spigoli vivi presenti sugli organi conduttori che potrebbero forare il nastro e alle condizioni in cui lavora, anche l'eccessiva umidità potrebbe procurare danni ad un oggetto così realizzato.
28/06/2010 13:28
 
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28/06/2010 23:11
 
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franco ho una domanda!!! se uso un classico filo di rame come quelli per far passare la corrente, al posto del disco di rame, posso ottenere un cavetto riscaldante??? se si di che dimensioni?
29/06/2010 08:53
 
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Re:
lollazzi90, 28/06/2010 23.11:

franco ho una domanda!!! se uso un classico filo di rame come quelli per far passare la corrente, al posto del disco di rame, posso ottenere un cavetto riscaldante??? se si di che dimensioni?




NON TENTARE NEMMENO !!!!
La resistenza scalda proprio in virtù del fatto di opporre "resistenza" al passaggio della corrente ; un filo di rame per uso elettrico deve per sua natura opporre invece la minima resistenza al passaggio di corrente ... ne consegue che se tu tentassi una cosa del genere avverrebbe un corto circuito ( scatto del contatore come minimo ma , oltre a quello , finanche una "piccola esplosione" dovuta al filo che si surriscalda e brucia istantaneamente , se di diametro "sottile". Poi per la precisione l'elemento scaldante non è la piastra di rame , che funge solo da dissipatore , ma la "pastiglia" . Ho dovuto per forza di cose approssimare sia la risposta che i concetti in funzione di una maggiore comprensione , spero , da parte dei profani .

Franco

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