Il problema dei 3 corpi: Attraverso continenti e decadi, cinque amici geniali fanno scoperte sconvolgenti mentre le leggi della scienza si sgretolano ed emerge una minaccia esistenziale. Vieni a parlarne su TopManga.


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Esperienza con Limicolaria flammea

Ultimo Aggiornamento: 27/05/2011 16:42
03/06/2010 03:23
 
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Ammazza draghi
A voi qualche scatto e commento di una specie ancora poco diffusa (nonostante altrove sia praticamente infestante), ma indubbiamente attraente. Essendo le foto anteriori all'acquisto di una fotocamera degna sono terribili, ma spero siano comunque d'interesse.

I primi esemplari sub-adulti WC acquistati dall'Inghilterra alcuni anni fa:

[IMG]http://i46.tinypic.com/ezjtwi.jpg[/IMG]

Sani, ma abbastanza "provati" dalla vita selvatica, incontrai parecchie difficoltà nel trovare la giusta stabulazione. Dovetti ricorrere a fornire livelli di umidità e temperatura relativamente altissimi. Alcune fonti infatti citavano di una particolare capacità da parte di Limicolaria a sopportare la caldissima siccità africana e di rimanere attiva a temperature molto alte (anche 38-40°C); nonostante sopra una certa soglia ricorressero - come è naturale che sia - a estivazione. Io notai invece un'attività, sì presente solo dai 28-30°C in su, ma con il 90/100% di umidità costanti, allo sforare di queste condizioni gli esemplari opercolavano con una velocità irritante, e ne persi 2 nei primi mesi. Credevo erroneamente (in questo caso) che una temperatura sui 26 gradi potesse essere sufficiente, e che l'inattività fosse dovuta ad altre cause. La diffusione di questo genere dovrebbe ascriversi, a documenti letti, nella zona sud ovest dell'Africa occidentale (Guinea, Guinea Bissau) estendendosi in gran parte della fascia che va dal Senegal alla punta del Sudan, dove dovrebbero vigere prevalentemente estati molto calde e secche, contro inverni miti e maggiormente umidi. Ma tutto sommato questa fascia comprende paesi abbastanza diversi fra loro, tra cui anche aree coperte da foreste estremamente umide della Guinea (più vicine all'equatore) e dove sono stati rinvenuti alcuni esemplari di Limicolaria aurora. E' possibile quindi che gli esemplari furono prelevati in una zona particolare del territorio, o/e in qualche modo risentirono della cattività.
Comunque, come si nota in foto, mantennero sempre il colorito spento e i segni sul guscio dell'arrivo, probabilmente per carenze di minerali e opercolamenti frequenti. La bellissima colorazione a strisce alternate tipica della specie quindi non aveva potuto rivelarsi pienamente.

Un 15-16 mesi dopo l'arrivo ecco la prima sorpresa:

[IMG]http://i49.tinypic.com/6du1jq.jpg[/IMG]

[IMG]http://i49.tinypic.com/11kbiag.jpg[/IMG]

43 uova, in totale, deposte dai due esemplari superstiti nella stessa notte. Decisamente poche per i più comuni Achatinidae, ma di dimensioni notevoli al confronto delle dimensioni medie di un adulto (4-5 cm). Le incubai ad una temperatura molto alta, di modo da simulare quella cui gli adulti vivevano egregiamente ormai da tempo, ma mantenendola sotto i 28°C. Dopo circa 25 giorni (un'incubazione piuttosto lunga se paragonata alle tempistiche di una covata di Achatina alle medesime condizioni) la schiusa:

[IMG]http://i46.tinypic.com/244nte9.jpg[/IMG]


Piccoli di 1 cm:

[IMG]http://i45.tinypic.com/wj6s13.jpg[/IMG]

Notare la mancanza delle strisce caratteristiche che compariranno più avanti. Estremamente piccoli, delicati e timidi alla nascita sono stati un piccolo cruccio, ma dopo una prima "selezione naturale neonatale" si sono dimostrati resistenti e voraci, sviluppando in qualche mese una bella conchiglia conica e liscia, di colore dorato.


Sub-adulto:

[IMG]http://i45.tinypic.com/v46t6c.jpg[/IMG]


Dopo diversi mesi passati molto più serenamente di quanto non fosse stato per gli esemplari importati, dimostrarono ugualmente un carattere particolarmente schivo e di "umore" salturario [SM=x1221911], ma apprezzando temperature nella media (24-26 gradi) e un modesto tasso di umidità. Svilupparono colori stupendi, dal rosso al marrone-nero; qui un adulto:

[IMG]http://i45.tinypic.com/ke9g06.jpg[/IMG]

[IMG]http://i47.tinypic.com/23lnz1c.jpg[/IMG]


Particolare del guscio:

[IMG]http://i45.tinypic.com/2ma58w.jpg[/IMG]


Purtroppo dopo alcuni mesi dalla maturazione dei piccoli rimastimi, e la deposizione di una discreta covata dimostratasi poi sterile, questi morirono per cause ignote. Difficile, credo, imputarne precisamente a qualcuno/qualcosa la colpa, purtroppo non ho sempre la possibilità di avere un buon controllo sugli avvenimenti domestici infausti[SM=x1221911], ma considerata la delicatezza e la lunaticità dei soggetti, e la sola generazione WC che divideva la covata dalla cattività (secondo me influente), è possibile che ciò abbia reso particolarmente ostica questa specie da gestire (nonostante sia comunque sconsigliata ai principianti).
In conclusione posso dire che è stato affascinante osservare un ciclo vitale di questo tipo, potendo conoscere alcuni aspetti a me ignoti riguardo questa famiglia di gasteropodi (non del tutto definita e chiara in realtà), considerata la mia esperienza posso dire che sono... chiocciole che "se la menano" abbastanza[SM=x1221921], ma di una bellezza e una sensibilità innegabili. Chissà, forse un giorno riproverò con dei CB e via da capo...
Sperando di non avervi annoiato troppo, un saluto
[Modificato da Whereis 03/06/2010 11:27]
___

[IMG]http://i43.tinypic.com/25z3v43.jpg[/IMG]
03/06/2010 15:59
 
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Ottimo reportage! Ho una domanda, però: come spieghi la quantità di tempo non indifferente intercorsa tra l'acquisto dei primi esemplari e le loro deposizioni? Da quel che ho letto sembrerebbe che ci abbiano messo di più gli esemplari catturati ad iniziare a riprodursi paragonati a quelli di prima generazione: una conseguenza del WC?
03/06/2010 16:34
 
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Ammazza draghi
Credo che il primo periodo di "stabilizzazione", intercorso tra variazioni di temperatura e umidità alla ricerca di quelli corretti, cui corrisposero frequenti opercolamenti e fasi di stallo (ergo alimentazione/sviluppo incostanti) ecc. abbiano semplicemente posticipato la riproduzione, a quando infatti le condizioni erano ormai stabili da qualche tempo.
___

[IMG]http://i43.tinypic.com/25z3v43.jpg[/IMG]
03/06/2010 21:53
 
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Davvero un bellissimo gasteropode! Peccato per l'allevamento non andato a buon fine.
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06/08/2010 17:56
 
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Io ho avuto due esemplari di Limicolaria flammea di 2 - 3 cm. Dopo qualche mese che li tenevo hanno cominciato a deporre uova. Centinaia di uova...50 alla volta...cosí tante uova che superavano di gran lunga le dimensioni dell'animale che le aveva deposte. E non é sopravvissuto nessuno. Ho provato a cambiare substrato, umiditá, temperatura. Niente. È proprio triste. Le uova si schiudevano, uscivano i piccolini e sopravvivevano al massimo per 1 - 2 gg. [SM=g27992]
11/08/2010 11:52
 
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è molto bella, penso che in futuro ne prenderò qualche esemplare!
11/08/2010 12:20
 
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preparati a qualche delusione, sono proprio un po' difficili da gestire
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davvero? e cos'hanno di tanto diverso dalle altre? :(
12/08/2010 12:04
 
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Re:
marilyna666, 12/08/2010 11.53:

davvero? e cos'hanno di tanto diverso dalle altre? :(




Linda ti puó rispondere in modo piú dettagliato ma diciamo che richiedono molte cure. Bisogna trovare la giusta temperatura e la giusta umiditá e poi cercare di mantenerla bene...poi una ragazza inglese mi aveva detto che sono noiose anche per mangiare...
12/08/2010 18:47
 
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ah cavoli... allora aspetterò di essere più esperta [SM=x1221918]
14/03/2011 14:54
 
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Ammazza draghi
Riaggiorno un po' la discussione in occasione degli sviluppi in materia Limicolaria.
Dopo alcuni mesi di stabulazione costante di un gruppetto di 5 esemplari rimastomi (non più WC come i primi individui quindi) le cose sembrano essersi assestate... Mantengo la temperatura intorno ai 23-25°C e un'umidità nella norma, badando solo a non farla mai abbassare eccessivamente perchè queste chiocciole sembrano avere ancora una certa sensibilità a questo fattore che porta gli esemplari in latenza per diverso tempo e preferisco evitarlo.
La forte tendenza a sostare in posizioni elevate su superfici verticali è rimasta esattamente la stessa e vengono utilizzate solo le superfici nelle immediate vicinanze al cavetto riscaldante. Le chiocciole scendono sul terreno principalmente per reidratarsi, nutrirsi e deporre.
Alle dimensioni di 3 e 4 cm di guscio il gruppetto è diventato riproduttivo lasciando sul fondo del contenitore d'allevamento diverse decine di uova la cui schiusa è cominciata dopo 29-30 giorni di incubazione ai parametri degli adulti (i tempi si sono allungati rispetto la volta percedente, infatti anche la temperatura è stata decisamente abbassata).

[IMG]http://i56.tinypic.com/257jdjb.jpg[/IMG]
[IMG]http://i52.tinypic.com/2aabzaf.jpg[/IMG]

Uno dei primi piccoli emersi:

[IMG]http://i56.tinypic.com/el3yvt.jpg[/IMG]

Considerati gli sviluppi direi che dopo qualche generazione in cattività gli esemplari si adattino molto bene al nuovo ambiente - già in seconda generazione si sono visti miglioramenti - nonostante rimanga sempre una specie un po' più esigente di altri Achatinidae.
Un confronto fra F1 e F2:

[IMG]http://i55.tinypic.com/2afhapf.jpg[/IMG]
___
[IMG]http://i48.tinypic.com/118hvzp.jpg[/IMG]
14/03/2011 18:53
 
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"Steve la vipera"
decisamente una miglioria significativa,stupende!!
ora a che quota siamo di esemplari?



GLI ANIMALI SONO LA MAGGIORANZA SENZA VOTO E SENZA VOCE,CHE PUO' SOPRAVVIVERE SOLTANTO GRAZIE AL NOSTRO AIUTO.
GERALD DURREL
NELLA SUA ARROGANZA L'UOMO ATTRIBUISCE LA SUA ORIGINE A UN PIANO DIVINO.
IO CREDO PIU' VEROSIMILE CHE SIAMO STATI CREATI DAGLI ANIMALI.
CHARLES DARWIN
LA TEORIA E' QUANDO SI SA TUTTO MA NON FUNZIONA NIENTE.LA PRATICA E' QUANDO FUNZIONA TUTTO MA NON SI SA IL PERCHE'.IN OGNI CASO SI FINISCE SEMPRE A CONIUGARE LA TEORIA CON LA PRATICA:NON FUNZIONA NIENTE E NON SI SA IL PERCHE'.
ALBERT EINSTEIN
14/03/2011 21:34
 
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E chi lo sa... [SM=x1221921] Le uova saranno un centinaio, ma la mortalità infantile è abbastanza alta e i piccoli impiegano un sacco a crescere... diciamo che per ora ne è emersa una decina, speriamo [SM=g27988] .
___
[IMG]http://i48.tinypic.com/118hvzp.jpg[/IMG]
14/03/2011 22:24
 
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complimenti per le nascite e per la costanza del reportage!
E quante uova! [SM=g27993]

Fabio
____________________________________________________________________________________________________
"Quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato,
l'ultimo pesce pescato,
vi accorgerete che non si può mangiare il denaro..."
Capo Toro Seduto dei Sioux Lakota
27/05/2011 16:42
 
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Aggiorno il topic con una curiosità - da me particolarmente gradita - su questa specie. Nelle ultime due covate delle mie Limicolaria flammea CB (normal) è nato un 3-4% di piccoli con guscio bianco; inutile dire che siano splendidi, oltre che decisamente inaspettati. Qualche foto comparativa:

[IMG]http://i55.tinypic.com/25juwk0.jpg[/IMG]


[IMG]http://i53.tinypic.com/2a8rf5c.jpg[/IMG]

Le differenze con i fratelli sono palesi fin da questa modesta misura (10-12mm).
___
[IMG]http://i48.tinypic.com/118hvzp.jpg[/IMG]
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