BARCELLONA-OSTUNI

[C]Sacrati: "Posso pagare in venticinque anni"
Con la pubblicazione sul sito societario di una lettera inviata il 10 febbraio al Comune di Bologna, Gilberto Sacrati dice la sua sulla questione Paladozza spiegando come si è arrivati a questo debito e rilanciando la sua idea per rientrare della cifra. «Un onere economico di tale rilevante entità – 6.400.218,15 euro – in capo a Fortitudo Pallacanestro S.r.l. aggrava non poco la già difficile gestione; erogare in una unica soluzione l’importo richiesto vorrebbe dire agire a discapito della normale gestione e della attività sportiva». Quindi? «La società sta profondendo ogni sforzo nel tentativo di sanare tutte le posizioni e quindi (…) è disponibile alla corresponsione d el l ’importo in venticinque anni, con pagamento della prima rata a decorrere dal mese di aprile 2010 chiedendosi altresì, e in contestualità, una revisione della convenzione che tenga conto delle esigenze delle parti». Quello che Gilberto Sacrati fa notare è che non tutti i lavori messi in preventivo siano stati eseguiti, cosa che non ha però calato la cifra da pagare: «In questa situazione, è evidente che Fortitudo Pallacanestro S.r.l., chiamata, in via solidale, con le altre partecipanti all’ATI, a restituire al Comune di Bologna, in virtù della nota PG. 312207 del 22 dicembre 2009, l’importo di cui sopra dovrà necessariamente avviare ogni azione nelle opportune sedi giudiziarie anche al fine di verificare se i lavori di ampliamento (e ristrutturazione) dell’impianto “Paladozza” (si ricorda requisito fondamentale dell’of ferta) siano stati realmente eseguiti e con quali costi, non foss’altro perché il famoso ampliamento del “Pa l a d o z z a ” con il “terzo anello” non è stato realizzato, mentre i costi di ristrutturazione, in nove mesi, sono lievitati da circa 7 ad 11 miliardi di lire». Sacrati spiega come la sua presenza in Fortitudo inizi nel 2007, e che comunqueha «fatto fronte al debito con l’Istituto per il Credito Sportivo per i contratti di mutuo stipulati dalla società negli anni precedenti», ma segnala che «la struttura della convenzione per la gestione del Paladozza lasciava e lascia pochi margini di manovra anche sul fronte ricavi»; perciò «nel 2008 la Fortitudo ha presentato un progetto di riqualificazione del Paladozza in direzione di una sua autosufficienza economica e finanziaria, nel rispetto della sua vocazione sportiva e dei vincoli architettonici, ma a tutt’ogg i non è stato preso in esame». E viene anche evidenziato che «occorre provvedere all’e s ecuzione urgente di lavori di adeguamento e messa a norma del “Pa l a d o z z a ”, al fine di renderlo operativo ed efficiente, anche in funzione delle parti collegate agli impianti, che forniscono altre strutture comunali e istituzionali - scuole, medicina dello sport, ecc. - rivedendo, contestualmente, la convenzione in essere». Tutti motivi che spingono la Fortitudo, che comunque ribadisce la sua ipotesi di ratealizzazione venticinquennale per rientrare dal debito, a chiedere una revisione della convenzione. Enrico Faggiano


Rassegna stampa del 16-02-2010
Fonte: Il Domani




Sacrati è un mito!!!!