03/12/2009 10:52 |
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Un saluto a tutti
Vi voglio raccontare quello che può capitare ad una persona gentile e ben disponibile nella scuola dove insegno.
In questo mese la temperatura è diventata molto fredda,ebbene, il comune di Milano ha pensato bene di scorporare il riscaldamento dell'alloggio del custode, ha tagliato i tubi.
Questo rientra nella politica del risparmio adottata dal comune.
In pratica mettendo delle caldaie autonome presso gli alloggi dei custodi, il comune risparmierà un sacco di soldi(sic).
Questo scherzetto sta creando notevoli disagi, il custode sta utilizzando stufette elettriche ma non può utilizzarne più di due, altrimenti gli salta la corrente.
Il dirigente della scuola sembra molto solidale, con il comune, sentite un po, gli ha consigliato di lasciare l'alloggio, ha richiamato un componente della sua famiglia ad entrare ed uscire senza soffermarsi a parlare con gli insegnanti e i coll. scol. della scuola, li turberebbe nelle loro mansioni(sic. che tristezza), qualunque cosa accada nella scuola è colpa del custode (scattano gli allarmi, ci sono gatti che circolano, si allaga la cantina quando diluvia, non deve arrivare prima del suo orario, e via di questo passo....
Vi voglio domandare se tutte queste cose ed altre ancora, possono accadere senza alcuna reazione da parte di tutti noi, quello che non posso accettare è questo stato di eutanasia della ragione nella quale chi ha in mano il "potere", può decidere sulla vita e condizioni dei "subalterni"
Reagiamo compatti.
Ciao
Chissaà perchè |
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03/12/2009 17:46 |
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| | | Post: 455 | Registrato il: 21/06/2004
| Utente Senior | | OFFLINE | |
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Sono vere e proprie vessazioni inqualificabili, sia da parte del Comune che del Dirigente. Per il taglio del riscaldamento, andrebbe avviato un tentativo di conciliazione propedeutico ad una causa di lavoro (e non solo...) contro il Comune (anche nelle altre ascuole da parte dei custodi). Ma che fanno CGIL, CISL, UIL, etc.?
l'AltrascuolA Unicobas |
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