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Stella Egitto

Ultimo Aggiornamento: 06/03/2012 16:01
26/11/2009 01:10
 
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Attrice Stella Egitto

Luogo di Nascita Messina (Messina), Italy



Altezza: 1,70
Peso: 52
Lingue: Inglese
Occhi: Marroni
Capelli: Castani

Formazione:

Accademia Nazionale d'Arte Drammatica " Silvio d'Amico" Giffoni Masterclass - Sezione GIFFONI FILM FESTIVAL 2009 (recitazione: Sergio Castellitto, Luigi Lo Cascio e Filippo Timi; regia: Davide Ferrario; scrittura: Diego De Silva; sceneggiatura: Vincenzo Cerami; critica: Valerio Caprara; fumetto: Milo Manara.) SEMINARIO intensivo su “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare condotto da Luca Ronconi. (2008). SEMINARIO intensivo su “Re Lear” di Shakespeare condotto da Peter Clough. (2007). SEMINARIO intensivo su “Stabat Mater” di A. Tarantino condotto da Roberto Romei (2008) SEMINARIO intensivo “Dire e Agire i testi di Elfriede Jelinek” condotto da Gabriella Crispino -PRIMA DEL
TEATRO - Scuola Europea per l’arte del Teatro. Corso di doppiaggio presso gli studi del C.T.A. di Roma, diretto da Mario Maldesi. (2007). LABORATORIO TEATRALE UNIVERSITARIO - TEATRO LIBERO DI MESSINA: 2003-2004 Tecniche teatrali di base (recitazione, dizione, mimo, espressione corporea, improvvisazione); 2004-2005 Perfezionamento Tecniche teatrali. LABORATORIO DI TEATRO CLASSICO “A SCENA APERTA” P.O.F. (Piano Offerta Formativa) Liceo Scientifico Archimede di Messina. (dal 2003 al 2005).



Curriculum completo

TEATRO

(2009) ATTRAVERSO ALICE da “Alice in Wonderland” di L. Carroll (ALICE) Regia LUCA AVAGLIANO

(2009) LE ULTIME SETTE PAROLE DI CARAVAGGIO (SANTA) Regia RUGGERO CAPPUCCIO (Teatro Segreto - Napoli Teatro Festival Italia)

(2008-2009) LA LEZIONE di E. Ionesco (L’ALLIEVA) Regia LUCA AVAGLIANO (A.N.A.D. “Silvio D’Amico”)

(2008) THE KITCHEN di A. Wesker (MOLLY) Regia MASSIMO CHIESA (TKC Company)

(2008) ICHUNDICH di E. L. Schüler (BAAL) Regia CESARE LIEVI (A.N.A.D. “Silvio D’Amico”)

(2008) AFTER JULIET di S. McDonald (ROSALINA) Regia MASSIMILIANO FARAU (A.N.A.D. “Silvio D’Amico”)

(2007) LA TRILOGIA DI IRCANA di C. Goldoni (LISCA) Regia LORENZO SALVETI (A.N.A.D. “Silvio D’Amico” - Campus Biennale di Venezia)

(2007) AMINTA di T. Tasso (VENERE) Regia MARIO FERRERO (A.N.A.D. “Silvio D’Amico”)

(2005) I GIGANTI DELLA MONTAGNA di L. Pirandello (ILSE) Regia GIANFRANCO QUERO.
(2005) TESMOFORIAZUSE di Aristofane, ROSY GANGEMI E PIPPO LUCIANO. Teatro Vittorio Emanuele (Messina).

(2004) UN AMORE SPRECATO di G. Fazio Regia GABRIELE FAZIO. Accademia Filarmonica Laudamo di Messina.

(2004) PROMETEO liberamente tratto da Eschilo Regia TINO CASPANIELLO. X° Festival Teatro Classico dei Giovani, Palazzolo Acreide (SR), ISTITUTO NAZIONALE DRAMMA ANTICO SIRACUSA.

(2004) DIOS NUSOS Regia ROSY GANGEMI E PIPPO LUCIANO.



CINEMA

(2009) SULLA STRADA DI CASA (BABYSITTER) Regia di EMILIANO CORAPI (Produzione MARVIN FILM)


TELEVISIONE

(2009) DISTRETTO DI POLIZIA 9 (MICHELA CIMMINO protagonista di puntata) Regia di ALBERTO FERRARI e MATTEO MANDELLI (TAODUE)

(2007) DECAMERON di e con DANIELE LUTTAZZI Regia FRANZA DE ROSA (LA7)


PUBBLICITÁ

(2009) MEDIASET PREMIUM Regia MATTEO PELLEGRINI (Produzione MOVIEMAGIC)


PREMI

2005 Seconda Edizione RASSEGNA NAZIONALE “TEATRO SCUOLA VITTORIO GASSMAN”, Teatro Comunale Vittorio Gassman di Castro dei Volsci (FR). Messa in scena del dramma “Prometeo”. Spettacolo Vincitore del Premio “Città di Monte San Giovanni Campano” per il miglior lavoro mitologico; diploma di merito per la MIGLIORE INTERPRETAZIONE INDIVIDUALE. (Presidente della giuria Aldo Giuffrè).



ALTRO:
• Studio di Pianoforte e Solfeggio ( 8 anni ) :
numerosi concerti per pianoforte dal 1998 al 2003 (Teatro Cristo Re Messina,
Chiesa di Lourdes Messina) e concerti per voci dal 2002 al 2004 (Centro turistico
giovanile Comune di Messina; Hotel Royal di Messina; Gran Prix del giornale
scolastico – ASIS, Palazzetto dello Sport di Messina; Associazione Lega Navale
Messina).
CHIUDI
Agenzia: Officine artistiche
Contatti: 06/97605778 - officinearti@tiscali.it -- Jacopo de Luca


Tratto da youcasting.it [SM=g1907711]
[Modificato da ti61no 26/11/2009 01:14]
26/11/2009 01:13
 
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THE KITCHEN in scena al Teatro Nuovo di Milano
Testo di: Arnold Wesker;

Regia: Massimo Chiesa;

Cast: Camillo Milli, Simone Francia, Marco Zanutto, Daniele Aureli, Luca Avagliano, Gabriele Bajo, Elisabetta Becattini, Maria Teresa Berardelli, Fatima Corinna Bernardi, Luca Bondioli, Amedeo Capitanelli, Elena Cascelli, Daria D’Aloia, Stella Egitto, Ilaria Falini, Elisa Gabrielli, Clelia Cicero, Barbara Giordano, Francesco Mecarelli, Nicola Nicchi, Daniele Parisi, Giorgio Regali, Elena Savio, Giulia Santilli, Maria Chiara Tofone, Giordano Torreggiani, Diego Venditti, Carlo Zanotti, Ippolita Baldini, Amedeo Carlo Capitanelli, Luca Catello Sannino, Giovanni Prosperi;

The Kitchen, commedia di Arnold Wesker, riscuote successo in tutto il mondo da 50 anni. Un testo straordinario e una vera e propria sfida teatrale: 32 attori in scena.Nelle sue note Wesker scrive che se per Shakespeare il mondo è un palcoscenico, per lui il mondo è una cucina. E così è.
L’azione di The Kitchen si svolge in una cucina di un grande ristorante londinese, nel 1950. Sulla scena interagiscono 14 cuochi, 12 cameriere, 1 cameriere, 3 lavapiatti, il proprietario del ristorante e un vagabondo che si intrufola alla ricerca di un pò; di cibo.
Lo spettacolo inizia con il risveglio della cucina alle 7 del mattino e termina poco prima del servizio di sala per la cena. Quasi una giornata passata all’interno di una cucina che sforna ogni giorno 4.000 portate, dove la qualità del cibo conta poco, dove si incontrano uomini e donne di diverse provenienze, dove nasce l’amore e l’odio, dove l’avidità di denaro la fa da padrona, dove ci sono avance sessuali non richieste, dove le piccole ruberie sono all’ordine del giorno, dove nascono e muoiono in un attimo risse e litigate furibonde, dove il più forte prevale sul più debole, dove inevitabilmente il razzismo serpeggia, dove assistiamo alla lotta per elevarsi da una classe sociale ad un'altra, dove la speranza per un futuro migliore viene schiacciata dalla certezza di un futuro peggiore, dove si parla della pena di morte, dove la qualità delle cose non ha più importanza, dove non c’è il tempo per instaurare un’amicizia, dove l’assenteismo è cosa quotidiana, dove le scenate di gelosia e le litigate futili rallentano il lavoro, dove la sicurezza sul lavoro non si sa cosa sia, dove impera la slealtà, dove essere sbruffoni serve a imporsi sugli altri, dove è impossibile sognare, dove il ricordo recente della seconda guerra mondiale non serve ad evitare altri conflitti, dove bere alcol è l’unica via di uscita per una vita grigia, dove l’aiutare gli altri non è cosa comune.
Insomma, di questo e di molto altro tratta The Kitchen, e se anche i temi possono far pensare ad un dramma questo testo è sicuramente una commedia. Si può anche ridere o sorridere delle nostre disgrazie e in questo Wesker è un vero maestro.

Dal 26 Settembre al 4 Ottobre 2009 - Teatro Nuovo, piazza San Babila - Milano

26/11/2009 02:39
 
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Distretto di Polizia 9 - Ep.23 - Tentazione del male















26/11/2009 02:53
 
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The Kitchen: la follia di Massimo Chiesa
Il regista presenta uno spettacolo con 32 attori in scena. E una compagnia di giovani da promuovere. Venerdì 10 al Politema Genovese

Ha tutta l’aria di essere una follia quella presentata martedì 7 ottobre a Genova dal produttore e regista Massimo Chiesa. Non sono io a dirlo, ma lo stesso Chiesa: «faccio uno spettacolo di prosa con 32 attori giovani in scena, quando la media è di 3, e il massimo a cui si arriva è di solito 15. Una vera pazzia».
Ma la follia non finisce qui: l'obiettivo di Chiesa è tenere insieme gli attori con cui sta lavorando - usciti dall’Accademia Silvio D'Amico e dalla scuola di recitazione umbra Mumos organizzata da Gastone Moschin - e formare una compagnia stabile. Il tutto in un momento di grande crisi, non solo per il teatro.
La risposta al perché mettersi in un’operazione così difficile viene dalle parole dello stesso Chiesa: «per non morire, per non deprimermi», ma soprattutto, «per far crescere questi giovani in un periodo in cui non so proprio chi potrebbe aiutarli. I fondi continuano a diminuire, i cartelloni dei teatri puntano prima ai comici che al resto, sono richiesti solo i grandi nomi. Fare teatro, insomma, diventa sempre più difficile. Ma così non si costruisce il futuro».

Si parte dalla cucina. The Kitchen - testo storico di Arnold Wesker, commedia ambientata nella cucina di un ristorante londinese nel 1950 - che vede all'opera tanti ragazzi e alcuni veterani del palco, come Bruno Armando, Orlando Cinque, Fulvio Pepe, Marco Zanutto. Le prime, e per ora uniche, repliche avranno luogo al Politeama Genovese. «Genova, insieme a Milano, è un'oasi felice del teatro italiano in questo momento. Sono le uniche due città dove, in qualche modo, si respira un’aria internazionale», continua Chiesa a ruota libera.

Per partecipare a questo progetto (i ragazzi hanno provato per 40 giorni gratuitamente) c’è persino chi ha rifiutato un posto in TV. È Stella Egitto, che aveva passato i provini dell’ultimo programma di Pupo. «Esempi di questo genere sono sempre più rari - dice il regista – rinunciare ad uno stipendio per inseguire il sogno di fare teatro. E pensare che in genere questi attori professionisti in TV vengono scavalcati da non attori. Il vero scandalo sta qui, ed è il motivo per cui la nostra televisione, a mio parere, è una delle peggiori del mondo».

Puntare alla professionalità, invece, è un altro punto fisso di Chiesa. «Vent'anni fa c'erano molti registi da cui i giovani potevano imparare, gente come Aldo Trionfo, ma oggi sono scomparsi. Per questo vorrei produrre spettacoli in cui attori famosi, e bravi - penso a Sergio Castellitto, Sergio Rubini, Ricky Tognazzi tra gli altri - lavorino insieme a questi giovani. Solo creando questi incontri, questi legami, possono crescere».

Di pazzia in pazzia, una delle prossime produzioni di Chiesa è lo spettacolo Mea Culpa, scritto e diretto da Eleonora D’Urso. Lo spettacolo è stato presentato ad Asti Teatro. È la storia di cinque ragazze che subiscono le pressioni, in alcuni casi violenze, di un prete. Tra le altre produzioni di Massimo Chiesa del prossimo anno: prosegue Il dubbio con Stefano Accorsi e Lucilla Morlacchi, così come Sottopaga, per la regia di Dario Fo, con Marina Massironi e Antonio Catania. E Scherzi di Cechov, con Zuzzurro e Gaspare, che sarà al Teatro Stabile di Genova dal 27 dicembre 2008 all’1 gennaio 2009.
10/02/2010 12:48
 
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Il dramma di essere siciliani di Rosalba Cannavò

Ironico sarcasmo e malcelata ipocrisia sono gli ingredienti di “Sicilian tragedy”, spettacolo tratto dal romanzo del giovane autore catanese Ottavio Cappellani andato in scena all’Ambasciatori per la regia di Guglielmo Ferro

L’ipocrisia del si fa ma non si dice. Il delirio della nuova borghesia’ arripudduta’. Il sarcasmo verbale che fa scrivere in bella vista del pubblico “la mafia palermitana è più calma”. E poi una mondanità onnivora che si nutre di incontri di facciata, propositi di alleanze, matrimoni combinati, la presenza per cercare la persona giusta , ossia fare le necessarie comparse che ‘giuunu’, per dirla alla Camilleri. Insomma se non ci sei, in queste triviali serate, non sei nessuno per alcuni. Nella fattispecie, questi alcuni sono ‘i vip’ della città etnea o, per dirla alla sicula “la schiumazza della società”, nella fattispecie politici, imprenditori, attori.
Questi ultimi, ben capaci di offrirsi al miglior offerente pur di avere la possibilità di proporre uno spettacolo, a San Giovanni La Punta o a Pedara non importa, purchè si esibiscano e appaiano sulle pagine del giornale della città.
Insomma, nella metafora dell’attore c’ è tutto il fare di chi conta in Sicilia. Quell’apparire senza l’essere che sembra la regola di vita delle classi medio alte siciliane, quella cosiddetta borghesia ‘illuminata’ dal potere, o quegli intellettuali imborghesiti dal potere: potere che senza dubbio è quello politico.
”Sicilian tragedy”, libro di Ottavio Cappellani, giovane e premiato autore catanese, è diventato uno spettacolo onirico-grottesco, sul palcoscenico del teatro Ambasciatori , nel cartellone ‘Teatro contemporaneo’ per la stagione dello Stabile. La regia, moderna ed accurata, di Guglielmo Ferro, riesce ad ‘utilizzare’ al limite del caricaturale il cast di attori, quasi tutti catanesi, con straordinaria maestria.



Come la procace e sboccata moglie, nella impeccabile interpretazione della superba Guia Jelo, di tale Turi Pirrotta - ambizioso politico o imprenditore non si intende chiaramente, interpretato da un efficace Sebastiano Tringali. Quest’ultimo roso dall’ambizione e dall’avidità, disposto pure a maritare la figlia con il furbo e malandrino mister Alfio Turrisi, (Filippo Brazzaventre) capace di mandargli un pizzino per chiedere la mano della figlia. Quest’ultima, certa Betty( Stella Egitto), viziata e mondana com’è manca di totale senso di realtà, è la tipica vanesia figlia di papà o, per dirla con le parole di Cappellani “l’ideale archetipo della buttanaggine”.
Il quadro scenico si completa con personaggi di estro artistico come il regista di teatro sperimentale, tale Cagnotto,un divertente e originale Agostino Zumbo, capace di trasformare Skakespeare in una commedia siciliana, pur di vedere rappresentata la sua opera. Un incompetente Assessore alla Cultura, prosaico e materialista, efficacemente interpretato da Mimmo Mignemi, vuole che il Bardo sia tradotto in dialetto e messo in scena da attori che poco sanno di metodo Stanislaskj ma più di metodo Swaroskj. Insomma la vicenda non è ingarbugliata, è semplicemente vuota. Non c’è cultura, ma solo il surrogato. Solo la volontà politica regge i fili di questo teatrino, dove lo spettacolo si porta al popolo solo per avere consenso . Non ci sono protagonisti in questa messinscena, solo comparse, personaggi che nella banalità e scurrilità del dire trascorrono le vacanze, i matrimoni, le feste, e tutto ciò che li circonda li accomuna. Molta ipocrisia e tanta vita vuota, piena di menzogne.
06/11/2010 13:24
 
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[SM=g1717269] Stella Egitto, una fisicità da neorealismo e un eclettismo che la fa passare con disinvoltura dal cinema alla tv, sarà sul piccolo schermo in Mia madre di Ricky Tognazzi e in Squadra antimafia 3. [SM=g1658271] [SM=x1322612]
15/11/2010 09:49
 
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Echoes: parla la protagonista femminile, Stella Egitto
16/11/2010 14:10
 
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Da un red carpet all'altro le star seducono con l'effetto nude look. Abito trasparente con ampio spacco per Kirsten Stewart alla premiere del 'Twilight Breaking Dawn Part One' a Los Angeles, California, camicetta senza reggiseno per la giovane Stella Egitto alla presentazione della fiction Mediaset "Baciati dall'amore" e ancora trasparenze per Karine Vanasse e per la splendida modella Doutzen Kroes all'ottavo Annual CFDA/Vogue Fashion Fund Awards, dove la sexy Olivia Wilde ha invece optato per una scollatura "minimal". Seno coperto solo da due quadratini di stoffa. Slip in vista infine anche sotto il vestito di Selma Blair agli "Style Awards" e effetto trasparenza per Mandy Moore ospite dello stesso evento. Sotto? Niente.

06/03/2012 15:37
 
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Ti stimo fratello
Stella Egitto nel 2012 ha inoltre lavorato con Paolo Uzzi, Giovanni Vernia per la realizzazione del film Ti stimo fratello dove ha interpretato la parte di Alice. Il film sarà distribuito da Warner Bros Italia nelle sale italiane a partire dal prossimo venerdì 9 marzo.






[Modificato da ti61no 06/03/2012 16:07]
06/03/2012 15:56
 
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Piccoli equivoci
di Claudio Bigagli
con Francesco Montanari, Diane Fleri, Mauro Meconi, Daniele Di Martino, Stella Egitto, Francesco Martino
Disegno Luci: Sergio Rossi - Scenografia e Costumi: Umberto Di Nino

Scritta da Claudio Bigagli, affermato attore e regista toscano di cui ricordiamo con piacere l'interpretazione in Mediterraneo, Piccoli equivoci è una commedia intelligente che più di tanti altri spettacoli lascia il cruccio di non essere riusciti a cogliere tutte le sottili sfaccettature. Ci sono spettacoli in cui le trame sono lineari ed i significati possono essere facilmente colti al volo, Piccoli equivoci invece è un pò come quelle battute che arrivano dopo, con un effetto sicuramente maggiore.

La storia ci racconta uno spaccato di vita di cinque giovani attori ed un tecnico di scena che si trovano ad affrontare problematiche tipiche degli artisti e più in generale dei trentenni: poche certezze rispetto alle perplessità sul proprio avvenire, l'incertezza nel futuro che si ripercuote sulla vita di coppia, la ricerca dell'amicizia e del conforto degli affetti nei momenti più turbolenti della nostra vita.


... Stella Egitto e Francesco Martino, con lo spettacolo “Piccoli equivoci” continua....(clicca) [SM=g1907711]






06/03/2012 16:01
 
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