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Biography I Parte

Ultimo Aggiornamento: 05/11/2009 16:09
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Mariah Carey è la terza e più giovane figlia di Patricia Hickey, una cantante d'opera e maestra di canto, americana di origini irlandesi, e di Alfred Roy Carey, ingegnere spaziale, afro-americano originario del Venezuela. Il suo nome deriva dalla canzone "(And They Call the Wind) Mariah", dal musical Paint Your Wagon. La Carey ha una sorella di nome Alison e un fratello di nome Morgan, che hanno entrambi circa dieci anni più di lei.
La famiglia Carey, in quanto famiglia multirazziale, si trova ad affrontare insulti razzisti, ostilità e anche violenza (croci bruciate in giardino,cani avvelenati, la loro macchina viene fatta esplodere e un colpo di arma da fuoco viene sparato in cucina durante l'ora di pranzo).
Di conseguenza, la famiglia si trasferisce nei dintorni dell'area di New York per cercare un vicinato più tranquillo. La tensione in famiglia porta al divorzio tra Alfred e Patricia quando Mariah ha appena tre anni; Mariah e Morgan rimangono con la madre, mentre Alison si trasferisce con il padre. Mariah ha pochi contatti con suo padre, eccezion fatta per sporadiche visite nei weekend, ma anche questi diminuiscono con il passare del tempo; Patricia cresce Mariah, spesso dividendosi tra due o tre lavori e continuando a muoversi in diverse città a Long Island, cercando comunque di assicurare un ambiente familiare quanto più amorevole possibile.
Mariah Carey comincia a cantare all'età di tre anni; sua madre capisce subito il suo eccezionale potenziale.
La sua prima esibizione in pubblico avviene all'età di sei anni e comincia a scrivere canzoni durante il liceo. Si diploma presso la Harborfields High School di Greenlawn (New York) nonostante le numerose assenze (che le fecero guadagnare l'appellativo "mirage") dovute ai suoi tentativi di sfondare nel mondo della musica. Ottiene infine un parte come corista per la cantante dance-pop Brenda K. Starr. Quindi, nel 1988, Mariah Carey incontra il produttore esecutivo della Columbia Records, Tommy Mottola durante un party e riesce a fargli avere una audiocassetta demo. Tommy Mottola ascolta la cassetta tornando dalla festa e rimane molto impressionato da quello che sente. In quel periodo Mariah era in trattativa con la Warner Bros ma, nonostante ciò, Mottola, dopo averla rintracciata, le fa firmare un contratto. Questa storia alla Cenerentola diverrà poi parte della pubblicità che circonderà l'entrata di Mariah Carey nel mondo della musica.


La carriera di Mariah Carey inizia con l'uscita dell'album di debutto che porta il suo nome nel 1990, ad appena 20 anni. Diviene un successo commerciale nel giro di pochissimo tempo e dall'album vengono estratti 4 singoli da numero 1: "Vision Of Love", "Love Takes Time", "Someday" e "I Don't Wanna Cry".
A partire dal suo primo album, Mariah Carey è co-autrice di quasi ogni canzone da lei registrata, lavorando con parolieri come Ben Marguiles, Walter Afanasieff e molti altri. "Vision of Love" sarà il modello per le sue migliori canzoni con l'uso dello swing; melodia e arrangiamento studiati per la sua voce, così che i suoi virtuosismi vocali sembrano parte della canzone stessa e non solo una aggiunta; testi che trattano i temi dell'amore, dei sogni e della lotta per emergere da soli.
Il secondo album, Emotions, esce nell'autunno del 1991 e anche in questo caso il suo primo single (Emotions) diviene subito una hit della classifica americana. Questa canzone rende famosa Mariah Carey per essere la sola cantante ad essere riuscita a far entrare tutti i suoi primi 5 singoli nella Hot 100 americana. Da Emotions vengono estratti altri singoli: Can't Let Go, che interrompe la serie di numeri uno, e Make It Happen, che si piazza "solamente" al quinto posto.
Cominciando da Emotions, Mariah Carey produce la quasi totalità delle canzoni nei suoi album, in collaborazione con i suoi co-autori e altri partners. (Lottò anche per co-produrre il suo primo album, ma le venne concesso di produrre solo una canzone).
Nel 1992 si esibisce nel suo primo concerto al programma MTV Unplugged. Il suo lavoro su Emotions rivela a tutti che le sue abilità vocali non sono solamente dovute allo studio di registrazione. Canta una cover dei Jackson 5, I'll Be There, con Trey Lorenz, che sarà poi un singolo e che le fara raggiungere quota 6 nei numeri 1. Il programma è abbastanza popolare da permetterle l'uscita di un album live, MTV Unplugged.


La Carey e Tommy Mottola iniziano una relazione e nel 1993 si sposano a Manhattan con un sontuoso matrimonio.
Il successivo album della Carey, Music Box, viene pubblicato nel 1993 ed è in gran parte composto da ballate. I singoli di platino Dreamlover e Hero diventano due dei classici del repertorio della Carey. In particolare, Hero avrà una risonanza ancora maggiore fra il pubblico dopo che la Carey la canterà nel concerto di beneficenza America: A Tribute to Heroes tenutosi in seguito agli attacchi dell'11 Settembre 2001.
Il singolo successivo "Without You", cover di Harry Nilsson, diventa il suo primo hit internazionale e il suo unico singolo a raggiungere la prima posizione nel Regno Unito. La ballata con influenze gospel "Anytime You Need A Friend" è l'ultimo singolo tratto dall'album nonché il primo singolo della Carey a non raggiungere la top 5 americana (raggiungerà solo la 12esima posizione).
L'hit Music Box e il duetto con Luther Vandross Endless Love (di Diana Ross) ne fanno una degli artisti più in onda sulle radio nel 1993 e 1994.
Nel periodo natalizio del 1994 la Carey pubblica l'album Merry Christmas, che oltre a cover di alcuni classici della canzone natalizia contiene il brano di successo All I Want For Christmas Is You, che raggiunge le Top 10 di molti paesi.
Nel 1995 Mariah Carey pubblica Daydream, che assieme a Music Box diverrà uno degli album più di successo della sua carriera. Il singolo Fantasy viene messo massicciamente in onda dalle radio delle zone urbane grazie ad un remix che da il via ad un nuovo trend per i singoli della Carey. Mariah si rende infatti conto del grande potenziale per i pezzi crossover se si utilizzano remix di differenti generi per ogni singolo. Fantasy è il secondo singolo (primo di un'artista femminile) a debuttare al primo posto della Hot 100 americana. È seguito da One Sweet Day, duetto con i Boyz II Men, che resta per il tempo record di sedici settimane al primo posto negli Stati Uniti, battendo il precedente record di quattordici settimane e divenendo il suo secondo singolo consecutivo a debuttare al #1 e a diventare doppio platino.
Anche il successivo "Always Be My Baby" raggiunge il #1, ricevendo un'intensa programmazione da numerose stazioni radio. La versione remix viene programmata massicciamente su stazioni radio urban, rap e R&B. "Forever", "Underneath The Stars" & "Open Arms", gli altri singoli dall'album, non raggiungono la vetta della classifica ma sono comunque grandi successi negli Stati Uniti e nel mondo. Tra l'1 Ottobre 1995 l'1 Ottobre 1996 Mariah Carey rimane stabilmente alla vetta della Billboard Hot 100 per metà anno (26 settimane su 52) con i singoli tratti da Daydream. L'album inoltre le procura il record di copie vendute in una settimana della sua carriera, con 750.000 copie vendute, un record per un'artista donna fino a quel momento.
Sebbene la musica della Carey sia estremamente popolare, ha anche i suoi detrattori. Alcuni pensano che le sue composizioni siano troppo omogeneamente commerciali; altri ritengono che i suoi testi siano troppo pieni di immagini ripetitive e semplicistiche (una critica che tenderà a intensificarsi con i suoi successivi album); altri ancora pensano che la sua voce stia cominciando a dare segni di stanchezza (anche questa un'osservazione che si farà sempre più frequente nel successivo decennio).

La Carey e Mottola si separano nel 1997 e il divorzio diviene definitivo l'anno successivo.
Nel 1997 l'album Butterfly è il suo secondo album consecutivo a debuttare come #1 e la vede continuare a muoversi verso il R&B/hip-hop. Il motivo dominante di Butterfly riguarda le sensazioni della Carey a proposito di fuggire dall'ambiente controllato, quasi un bozzolo, del suo matrimonio. Il primo singolo Honey diviene il suo terzo a debuttare al primo posto negli Stati Uniti. Il videoclip mostra la Mariah Carey più sensuale vista fino ad allora. L'autobiografica "Butterfly" raccoglie larghi consensi e "My All" diventa il suo tredicesimo #1, nuovo record per un'interprete femminile. Dell'album vengono pubblicati altri due singoli, "The Roof" e "Breakdown", che non riescono però ad avere un grande impatto.
Nel 1998 la Carey pubblica l'album #1s, raccolta dei suoi singoli arrivati in cima alle chart americane fino ad allora. L'album include anche quattro nuove canzoni, tra le quali "When You Believe", il duetto con Whitney Houston per la colonna sonora del film d'animazione The Prince of Egypt, di grande successo internazionale, e la cover "I Still Believe" (Brenda K. Starr, 1980), che vende invece soprattutto in America.
Nello stesso anno Mariah Carey appare nella prima edizione del programma televisivo VH1 Divas, assieme ad Aretha Franklin, Céline Dion, Gloria Estefan e Shania Twain. La sua bellezza statuaria, la voce maestosa, la presenza scenica, la carriera piena di colpi di scena e il presunto comportamento da prima donna hanno ormai portato molti a considerarla una diva. L'atteggianto percepito come egocentrico durante lo show non fa che cementare questa reputazione.
Nel 1999 esce l'album Rainbow che, come già Butterfly, ai brani pop ne affianca altri più orientati all'hip-hop. Il singolo "Heartbreaker" viene criticato per il suo tentativo di rifarsi a troppi generi differenti; diventa disco di platino e il quattordicesimo #1 nella Hot 100 della carriera della Carey. Le statistiche di diffusione sono tuttavia meno incoraggianti e, malgrado il relativamente alto picco di popolarità, sono solo la somma di modeste messe in onda in differenti formati. Il successo del pezzo sarà incrementato grazie ad un popolare videoclip dal costo di oltre 2,5 milioni di dollari.
Il secondo singolo da Rainbow, "Thank God I Found You", diventa il quindicesimo #1 nella Hot 100 della Carey. Il brano è un duetto con Joe Thomas cui partecipano anche i 98 Degrees come seconde voci e coro. Come già accaduto a Heartbreaker, la messa in onda non è esaltante, tuttavia le robuste vendite durante la prima settimana di uscita gli assicurano un posto nelle chart. Il duetto "Against All Odds (Take A Look At Me Now)" con i Westlife raggiunge la vetta delle chart inglesi.
Dal suo debutto di 10 anni prima la Carey ha avuto 26 brani consecutivi nella Top 20. Crybaby e Can't Take That Away (Mariah's Theme) vengono pubblicati come doppio singolo, ma nessuna delle due canzoni decolla davvero. Anche la successiva distribuzione di Crybaby come singolo non porta la canzone oltre la 28a posizione, facendone il singolo di Mariah Carey meno di successo fino a quel momento. La Carey imputa l'insuccesso alla mancanza di sostegno da parte della Sony che accusa di non permettere lo sviluppo di altri potenziali singoli dell'album, in particolare il duetto con Usher, How Much.
Alla fine del millennio, malgrado alcuni segnali preoccupanti, la carriera di Mariah appare all'apice, avendo appena festeggiato il quindicesimo #1. Riceve svariati riconoscimenti per la sua ormai decennale carriera, tra i quali il Billboard's Artist of the Decade Award e il World Music Award quale artista femminile più di successo del millenio.


Il decennio appena conclusosi è stato denso di successi per la Carey; ciò nonostante, le cose all'improvviso entrano per lei in una spirale negativa. La sua unica vittoria è l'aver finalmente rescisso il contratto con la Sony, e in seguito firmato un importante contratto con la Virgin Records della EMI. Entrambe le parti appaiono entusiaste del patto siglato, e la Carey riceve un sostanzioso bonus per la firma. Solo pochi mesi dopo, nell'agosto 2001 viene da più fonti riferito che la Carey ha avuto un esaurimento fisico e mentale. Aveva lasciato messaggi vocali ai fan in cui lamentava di essere sopraffatta dal lavoro; i tanti anni in cui ha contemporaneamente cantato, scritto, prodotto, e ora anche recitato sembrano aver infine presentato il conto. La Carey fa un'ormai famosa apparizione al programma di MTV TRL, in cui è scarsamente vestita e si comporta in modo strano. Dopo ciò, viene ricoverata in una clinica per la salute mentale e annuncia che prenderà una pausa dalle esibizioni dal vivo.
Il suo debutto come attrice, nel semi-autobiografico film Glitter, è programmato per quel mese; il film esce infine nelle sale il 21 Settembre, ma viene stroncata dalla maggior parte della critica ed è un fiasco al box office. Quando la Virgin Records pubblica il suo decimo album, Glitter, la Carey non è in grado di fare molta promozione a causa dei suoi problemi di salute e l'album, uscito oltre tutto in un giorno tragico per la storia americana, l'11 settembre 2001, raggiunge il n.7 (il peggior debutto della Carey). Il singolo principale "Loverboy" raggiunge il n.2 nella Hot 100 grazie alla massiccia campagna della Virgin per venderlo a soli 99 centesimi negli Stati Uniti, ma la programmazione radiofonica è pressoché inesistente.
Poco dopo la disastrosa uscita di Glitter, la Sony pubblica una seconda compilation autorizzata, il doppio CD Greatest Hits, proprio prima di Natale. Sebbene l'album inizialmente non abbia un grande impatto nelle classifiche, riesce comunque alla fine a totalizzare delle vendite solide e significative come la raccolta definitiva di singoli della Carey. Nel gennaio 2002, la EMI decide di separarsi dalla Carey e paga 28 milioni di dollari per la rescissione del contratto, causandole una ulteriore cattiva pubblicità. Nonostante ciò, ci sono parecchie etichette discografiche che competono per la sua firma nei mesi seguenti, ed ella alla fine si accorda con la Island Records' Def Jam nel 2002.
Nel frattempo, la relazione che dura ormai da tre anni fra la Carey e il cantante Luis Miguel giunge al termine. In precedenza, la Carey aveva brevemente frequentato la stella del baseball Derek Jeter. La Carey ha dichiarato in interviste che, a dispetto della sua immagine sensuale, è molto reticente ad entrare in relazioni intime. In parte, ciò può essere in reazione a sua sorella, Alison, che è indubbiamente la "pecora nera" della famiglia Carey. Alison è stata tossicodipendente per anni, le è stato diagnosticato l'HIV e ha promesso di scrivere un libro scandalistico su come lei abbia lavorato come prostituta per aiutare Mariah nei primi anni della sua carriera. La famiglia della Carey ha negato tutto ciò, ed in effetti è stata Mariah a prendersi cura dei figli di Alison quando ella perse la custodia di essi. Come se non bastassero per Mariah in quel periodo le delusioni e i dispiaceri nella vita privata, suo padre Alfred Roy Carey muore di cancro nel 2002.
La Carey ottiene un ruolo di rilievo nel film independente Wisegirls (2002); questa volta, riceve critiche di gran lunga migliori. Mariah quindi pubblica un nuovo disco e il suo primo concept album, Charmbracelet, nel dicembre 2002 come clausola del nuovo contratto con la Island Records; esso debutta al n.3. Manifesta interesse nello scrivere musica che abbia contenuti più profondi e significativi per lei e per i suoi fan. L'album include i singoli "Through The Rain", "Boy (I Need You)" in collaborazione con il rapper Cam'ron e una cover dell'hit degli anni '80 "Bringin' On The Heartbreak" dei Def Leppard.
Il fedele seguito di fan della Carey continua a comprare i suoi singoli nell'ordine delle migliaia di copie, ma nessuno di questi decolla realmente nelle radio, le cui playlist sono diventate meno aperte alle "dive" del pop più mature come la Carey, la Houston e la Dion .Dopo un decennio in cui le hit della Carey si succedevano una dopo l'altra, molti osservatori giungono alla conclusione che la Carey abbia perso il suo "tocco magico" con la radio.
In seguito, il duetto con Busta Rhymes, "I Know What You Want" (2003), si comporta decisamente meglio, raggiungendo il n.3 nella classifica pop di Billboard; è contenuto nel suo tredicesimo album, The Remixes, un doppio CD. Quello stesso anno, la Carey viene premiata con il "Diamond Award" nello show World Music Awards in onore dei suoi oltre 150 milioni di dischi venduti in tutto il mondo. Nel corso del 2003, la Carey si esibisce nel "Charmbracelet World Tour". Le recensioni sono generalmente positive, sebbene la stampa spesso si concentri piuttosto sul nutrito entourage della Carey, le tante valigie, i capricci negli hotel e nei camerini, e altri atteggiamenti da diva.


La Carey passa la maggior parte del 2004 al lavoro sul suo secondo concept album, The Emancipation of Mimi. In autunno, collabora alla hit di Jadakiss "U Make Me Wanna", che raggiunge la Top 10 nella classifica R&B di Billboard. In novembre, la nuova canzone "Say Something", in cui collaborano i rapper Snoop Dogg e Pharrell, viene diffuso in anticipo su Internet ma incontra una tiepida accoglienza. Anche un'altra produzione Neptunes, "To The Floor" (dapprima intitolata "Tonight"), in collaborazione con il rapper Nelly, viene diffusa via Internet prima della pubblicazione ufficiale. La notte dell'ultimo dell'anno, Mariah presenta in anteprima il nuovo disco prodotto da Jermaine Dupri all'inaugurazione del Pure Club a Las Vegas. La canzone "It's Like That" riceve una risposta positiva ed entro poche settimane arriva nella Top 20, raggiungendo il n.16. I media salutano la canzone come un ritorno trionfale per la Carey. Billboard scrive, "Dopo anni di singoli sottotono, Mariah Carey ritorna finalmente con un gran pezzo..." e lo inserisce nella lista dei migliori della settimana. Anche la vecchia "All I Want for Christmas Is You" dà alla Carey una presenza significativa nelle radio verso la fine dell'anno tra le molte stazioni con programmazioni esclusive di musiche natalizie. Ciò è dovuto probabilmente al fatto che la canzone è stata inclusa nella colonna sonora del film inglese Love Actually, un successo al box office, uscito alla fine del 2003.
A tutto aprile 2005, Mariah Carey ha guadagnato una fortuna stimata sui 427 milioni di dollari dalle sue vendite di dischi, tour mondiali, e diritti.
The Emancipation of Mimi viene salutato come "Il ritorno di the Voice"-spingendo molti a proclamarlo il suo album del riscatto dopo la relativamente deludente reazione della critica e del mercato a Glitter e Charmbracelet. Viene pubblicato il 12 aprile 2005; si incentra sul tema della scoperta di sé e del rimodellamento della propria immagine. Riceve critiche generalmente positive, e alcuni recensori lo definiscono il miglior album della Carey dopo anni. Mimi debutta al n.1, con 403.775 copie vendute nella prima settimana (il miglior risultato della carriera della Carey) e prosegue fino a raggiungere il doppio disco di platino. Il secondo singolo tratto dall'album, "We Belong Together", presenta un'interessante fusione di atmosfera languida e stile di canto hip hop, che porta a un tradizionale climax "alla Carey"; ha avuto un grande successo ed è diventato il sedicesimo singolo di Mariah a raggiungere il n.1 della Billboard Hot 100, il primo dopo "Thank God I Found You" del 2000.
Ma non finisce qui la scalata del 2005: il diciassettesimo numero uno della Carey arriva con Don't forget about us canzone che insieme ad altre tre nuove tracce viene inserita nella Platinum edition dell'album. Con 17 singoli alla numero 1 della Hot 100 di Billboard la cantante eguaglia nel record Elvis Presley e diventa l'unica cantante donna vivente ad avere più numeri uno della storia. Il 9 Febbraio del 2006 la consacrazione del ritorno della Carey viene raggiunta con tre Grammys, Best Contemporary R&B Album (The Emancipation of Mimi), Best R&B Song (We belong Together), Best Female R&B Vocal Performance (We belong Together); stranamente i Grammys le vengono assegnati al pre-show e non in diretta mondiale. Questo ha fatto pensare a molti che non ci fosse ancora abbastanza rispetto per l'artista nell'industria discografica. Un colpo di spugna Mariah però lo dà alla stessa cerimonia con la performance live, un medley di We Belong Together e Fly like a bird, il pubblico per tutta la performance esulta e alla fine una standing ovation riappaga Mariah dai "dissapori". Così oggi la Carey può vantare complessivamente ben 5 grammofoni eguagliando così artiste del calibro di Diana Ross e Whitney Houston. Il 2 luglio 2005 ha partecipato al Live 8. Con queste conquiste la Carey si rilancia nel mondo del cinema e si attende per novembre l'inizio delle riprese del suo prossimo film dal titolo Tennessee.

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