Associazione Italiana di Campanologia 

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schema elettrico

Ultimo Aggiornamento: 24/09/2009 12:11
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22/09/2009 00:02

Qualcuno mi sa dire cme si ottiene il sincronismo tra l'azione del motore e il periodo naturale di oscillazione della campana (chessò.. finecorsa, sensori di sforzo, etc...)
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22/09/2009 20:10

Concettualmente è facile, poi realmente metterlo in pratica non lo è affatto.

In teoria (e qui se qualche friulano mi legge mi corregga) le bocche delle campane devono avere tutte la stessa distanza dai rispettivi perni.

Se per esmpio la bocca della campana maggiore sarà a 100cm dal perno, anche la piccola dovrà avere la stessa misura tra bocca e perno.

Ecco perchè, nei concerti "sincronizzati" si vedono isolatori di diversissime misure, la grossa generalmente di dimensioni normali, aumentando a scalare sulla seconda e la piccola.

Questa tecnica di montaggio dovrebbe far avvicinare di molto il periodo di oscillazione relativo tra le 3 campane.

A livello elettrico, i motori sono tra loro sincronizzati in modo che l'impulso passi ad intrvalli regolari da quello della piccola al più grande, ora, forse mi confondo non ne sono proprio sicuro, ma dovrebbero essere collegati in serie (informazione da verificare!).

A livello teorico dovrebbe essere "tutto qui" poi tra teoria e pratica c'è un abisso, e nulla paga come l'esperienza...

Sempre che non vengano aperti corsi universitari di "slanciosincronizzatologia" a buon intenditor, poche parole.

Flavio
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23/09/2009 16:23

Fin dal 1581, Galileo Galilei studiò il moto dei pendoli, arrivando a dedurre che il periodo è una caratteristica propria, dipendente dalla distanza fra il baricentro (non sito in Puglia) e l'asse di oscillazione, indipendentemente dalla sua ampiezza.
Pertanto, calcolato il periodo, è sufficiente commutare il senso di rotazione del motore ogni semiperiodo: un semiperiodo in un verso ed uno in un altro e così via, eventualmente, dando tensione per un tempo maggiore quando l'ampiezza di movimento è maggiore e lasciando per il resto del tempo in folle.
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23/09/2009 20:01

c'è la stazione a Bari Centro? [SM=g8149]
Giotto PV
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24/09/2009 00:55

non mi sono espresso bene... io chiedevo come si raggiunge il sincronismo tra il periodo della campana e la gestione dell'alimentazione del motore: come si fa a fare in modo che il motore si spenga proprio nel punto di massima elevazione e si riaccenda quando il movimento di ritorno è compiuto?
cosa si usa? relais a tempo tarati sul periodo, sensori di sforzo, sensori ottici, o altri apparecchi?
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24/09/2009 11:36

Non so con precisione cosa si usi e come nello slancio friulano. So che in genere si usano le camme, visto che, è pensiero quasi generalizzato che la sana "elettromeccanica" sia più adatta su di un campanile piuttosto che l'elettronica. Non ho l'esperienza per confermarlo o meno.

Quello che dici tu, cioè come fornire elettricità al motore al momento giusto (quindi valido per tutti i sistemi di suono che comprendono l'oscillazione della campana) è fatto tramite delle camme e relativi micron collegate all'albero motore, camme che possono essere registrate secondo le varie esigente, cosicchè i micron possano dare i vari segnali di comando all'interno del quadro di potenza (con relativi relè e teleruttori).

Se mi passi la tua mail ti passo qualche foto in pvt (le foto comprendono ovviamente loghi delle ditte produttrici e per questo non ho intenzione di pubblicarle sul forum).

Flavio

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Post: 54
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Città: MILANO
Età: 45
24/09/2009 12:11

Per l'inversione di marcia, di usano relais che inverono due fasi ogni semiperiodo, mentre per la sicurezza sono installati teleruttori, uno per ogni senso di marcia.
Essendo il sistema sollecitato a frequenza propria, il sincronismo avviente a causa delle sue caratteristiche intrinseche.
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