15/09/2009 19:23 |
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| | | Post: 256 | Registrato il: 26/09/2007
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..spero che qualcuno possa aiutarmi, sto cercando delle info..normative e quant'altro possa essermi utile perl'apertura di una casa famiglia per minori. M'interessa la legislazione nazionale e quella della Regione Lazio..cose del tipo quale figure professionali su tot numero d'utenti...grazie mille |
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16/09/2009 07:56 |
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| | | Post: 77 | Registrato il: 16/09/2005
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La legge 8 novembre 2000, n. 328 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” (art. 9 e 11) ha posto le basi per il sistema di riordino dei servizi residenziali e semi residenziali per minori e per le strutture che accolgono madri con bambini in difficoltà.
Le indicazioni alle regioni per legiferare in materia sono state definite con il decreto ministeriale 21 maggio 2001, n. 308 “Regolamento concernente "Requisiti minimi strutturali e organizzativi per l'autorizzazione all'esercizio dei servizi e delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale, a norma dell'articolo 11 della legge 8 novembre 2000, n. 328".
Quadro legislativo della regione Lazio
In conseguenza di questi provvedimenti normativi la Regione Lazio ha legiferato con la legge regionale 12 Dicembre 2003, n. 41 “Norme in materia di autorizzazione all'apertura ed al funzionamento di strutture che prestano servizi socio-assistenziali” con la quale sono state dettate le linee guida per la successiva emanazione delle procedure e requisiti per l’autorizzazione ed il funzionamento delle strutture di che trattasi.
Le procedure autorizzative sono state normate con il Regolamento Regionale 18 gennaio 2005, n. 2 “Regolamento di attuazione dell'articolo 2 della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 41. Modalità e procedure per il rilascio dell'autorizzazione all'apertura ed al funzionamento delle strutture che prestano servizi socio-assistenziali”.
I requisiti per il funzionamento sono stati oggetto della deliberazione della Giunta Regionale 23 dicembre 2004, n. 1305. “Autorizzazione all’apertura ed al funzionamento delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale che prestano servizi socio-assistenziali. Requisiti strutturali e organizzativi integrativi rispetto ai requisiti previsti dall’articolo 11 della l.r. n. 41/2003”
La citata legge regionale 41/2003 ha posto il termine di 5 anni, per l’adeguamento alla normativa delle strutture esistenti a far data dalla pubblicazione della fissazione dei requisiti strutturali ed organizzativi, termine che interviene nel prossimo 10 febbraio 2010.
Con la deliberazione della Giunta Regionale 3 agosto 2006, n. 498 .”Autorizzazione all’apertura ed al funzionamento delle strutture a ciclo residenziale di accoglienza temporanea in semiautonomia per adolescenti prossimi alla maggiore età e per giovani, ospiti di strutture residenziali o presso famiglie affidatarie. Requisiti strutturali e organizzativi” ha definito i requisiti per una diversa tipologia di utenza che entra a far parte del sistema dei servizi residenziali e semiresidenziali rivolti a minori. Tali strutture, non preesistendo storicamente come servizi socio-assistenziali, sono anch’esse oggetto di procedura autorizzativa con le medesime modalità previste dal Regolamento Regionale 18 gennaio 2005, n. 2.
Se vuoi maggiori info ti ho lasciato una mail
mauri
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18/09/2009 15:22 |
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| | | Post: 256 | Registrato il: 26/09/2007
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Grazie sei stato davvero molto utile!!!!!Complimenti per la precisione e l'essenzialità.. |
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