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Innamoriamoci della Sacra Scrittura! Essa ha per Autore Dio che, con la potenza dello Spirito Santo solo, è resa comprensibile (cf. Dei Verbum 12) attraverso coloro che Dio ha chiamato nella Chiesa Cattolica, nella Comunione dei Santi. Predisponi tutto perché lo Spirito scenda (invoca il Veni, Creator Spiritus!) in te e con la sua forza, tolga il velo dai tuoi occhi e dal tuo cuore affinché tu possa, con umiltà, ascoltare e vedere il Signore (Salmo 119,18 e 2 Corinzi 3,12-16). È lo Spirito che dà vita, mentre la lettera da sola, e da soli interpretata, uccide! Questo forum è CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO e sottolineamo che questo spazio non pretende essere la Voce della Chiesa, ma che a Lei si affida, tutto il materiale ivi contenuto è da noi minuziosamente studiato perchè rientri integralmente nell'insegnamento della nostra Santa Madre Chiesa pertanto, se si dovessero riscontrare testi, libri o citazioni, non in sintonia con la Dottrina della Chiesa, fateci una segnalazione e provvederemo alle eventuali correzioni o chiarimenti!
 
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GENESI

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2009 21:14
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03/09/2009 21:14

48       1Dopo queste cose, fu riferito a Giuseppe: «Ecco, tuo padre è malato!». Allora egli prese con sé i due figli Manasse ed Èfraim. 2Fu riferita la cosa a Giacobbe: «Ecco, tuo figlio Giuseppe è venuto da te». Allora Israele raccolse le forze e si mise a sedere sul letto. 3Giacobbe disse a Giuseppe: «Dio l’Onnipotente mi apparve a Luz, nella terra di Canaan, e mi benedisse 4dicendomi: “Ecco, io ti rendo fecondo: ti moltiplicherò e ti farò diventare un insieme di popoli e darò questa terra alla tua discendenza dopo di te, in possesso perenne”. 5Ora i due figli che ti sono nati nella terra d’Egitto prima del mio arrivo presso di te in Egitto, li considero miei: Èfraim e Manasse saranno miei, come Ruben e Simeone. 6Invece i figli che tu avrai generato dopo di essi apparterranno a te: saranno chiamati con il nome dei loro fratelli nella loro eredità. 7Quanto a me, mentre giungevo da Paddan, tua madre Rachele mi morì nella terra di Canaan durante il viaggio, quando mancava un tratto di cammino per arrivare a Èfrata, e l’ho sepolta là lungo la strada di Èfrata, cioè Betlemme».

8Israele vide i figli di Giuseppe e disse: «Chi sono questi?». 9Giuseppe disse al padre: «Sono i figli che Dio mi ha dato qui». Riprese: «Portameli, perché io li benedica!». 10Gli occhi d’Israele erano offuscati dalla vecchiaia: non poteva più distinguere. Giuseppe li avvicinò a lui, che li baciò e li abbracciò. 11Israele disse a Giuseppe: «Io non pensavo più di vedere il tuo volto; ma ecco, Dio mi ha concesso di vedere anche la tua prole!». 12Allora Giuseppe li ritirò dalle sue ginocchia e si prostrò con la faccia a terra. 13Li prese tutti e due, Èfraim con la sua destra, alla sinistra d’Israele, e Manasse con la sua sinistra, alla destra d’Israele, e li avvicinò a lui. 14Ma Israele stese la mano destra e la pose sul capo di Èfraim, che pure era il più giovane, e la sua sinistra sul capo di Manasse, incrociando le braccia, benché Manasse fosse il primogenito. 15E così benedisse Giuseppe:

 

«Il Dio, alla cui presenza hanno camminato

i miei padri, Abramo e Isacco,

il Dio che è stato il mio pastore

da quando esisto fino ad oggi,

16l’angelo che mi ha liberato da ogni male,

benedica questi ragazzi!

Sia ricordato in essi il mio nome

e il nome dei miei padri, Abramo e Isacco,

e si moltiplichino in gran numero

in mezzo alla terra!».

 

17Giuseppe notò che il padre aveva posato la destra sul capo di Èfraim e ciò gli spiacque. Prese dunque la mano del padre per toglierla dal capo di Èfraim e porla sul capo di Manasse. 18Disse al padre: «Non così, padre mio: è questo il primogenito, posa la destra sul suo capo!». 19Ma il padre rifiutò e disse: «Lo so, figlio mio, lo so: anch’egli diventerà un popolo, anch’egli sarà grande, ma il suo fratello minore sarà più grande di lui, e la sua discendenza diventerà una moltitudine di nazioni». 20E li benedisse in quel giorno:

 

«Di te si servirà Israele per benedire, dicendo:

“Dio ti renda come Èfraim e come Manasse!”».

 

Così pose Èfraim prima di Manasse.

21Quindi Israele disse a Giuseppe: «Ecco, io sto per morire, ma Dio sarà con voi e vi farà tornare alla terra dei vostri padri. 22Quanto a me, io do a te, in più che ai tuoi fratelli, un dorso di monte, che io ho conquistato dalle mani degli Amorrei, con la spada e l’arco».

 

 

49       1Quindi Giacobbe chiamò i figli e disse: «Radunatevi, perché io vi annunci quello che vi accadrà nei tempi futuri.

 

2Radunatevi e ascoltate, figli di Giacobbe,

ascoltate Israele, vostro padre!

3Ruben, tu sei il mio primogenito,

il mio vigore e la primizia della mia virilità,

esuberante in fierezza ed esuberante in forza!

4Bollente come l’acqua, tu non avrai preminenza,

perché sei salito sul talamo di tuo padre,

hai profanato così il mio giaciglio.

5Simeone e Levi sono fratelli,

strumenti di violenza sono i loro coltelli.

6Nel loro conciliabolo non entri l’anima mia,

al loro convegno non si unisca il mio cuore,

perché nella loro ira hanno ucciso gli uomini

e nella loro passione hanno mutilato i tori.

7Maledetta la loro ira, perché violenta,

e la loro collera, perché crudele!

Io li dividerò in Giacobbe

e li disperderò in Israele.

8Giuda, ti loderanno i tuoi fratelli;

la tua mano sarà sulla cervice dei tuoi nemici;

davanti a te si prostreranno i figli di tuo padre.

9Un giovane leone è Giuda:

dalla preda, figlio mio, sei tornato;

si è sdraiato, si è accovacciato come un leone

e come una leonessa; chi lo farà alzare?

10Non sarà tolto lo scettro da Giuda

né il bastone del comando tra i suoi piedi,

finché verrà colui al quale esso appartiene

e a cui è dovuta l’obbedienza dei popoli.

11Egli lega alla vite il suo asinello

e a una vite scelta il figlio della sua asina,

lava nel vino la sua veste

e nel sangue dell’uva il suo manto;

12scuri ha gli occhi più del vino

e bianchi i denti più del latte.

13Zàbulon giace lungo il lido del mare

e presso l’approdo delle navi,

con il fianco rivolto a Sidone.

14Ìssacar è un asino robusto,

accovacciato tra un doppio recinto.

15Ha visto che il luogo di riposo era bello,

che la terra era amena;

ha piegato il dorso a portare la soma

ed è stato ridotto ai lavori forzati.

16Dan giudica il suo popolo

come una delle tribù d’Israele.

17Sia Dan un serpente sulla strada,

una vipera cornuta sul sentiero,

che morde i garretti del cavallo,

così che il suo cavaliere cada all’indietro.

18Io spero nella tua salvezza, Signore!

19Gad, predoni lo assaliranno,

ma anche lui li assalirà alle calcagna.

20Aser, il suo pane è pingue:

egli fornisce delizie da re.

21Nèftali è una cerva slanciata;

egli propone parole d’incanto.

22Germoglio di ceppo fecondo è Giuseppe;

germoglio di ceppo fecondo presso una fonte,

i cui rami si stendono sul muro.

23Lo hanno esasperato e colpito,

lo hanno perseguitato i tiratori di frecce.

24Ma fu spezzato il loro arco,

furono snervate le loro braccia

per le mani del Potente di Giacobbe,

per il nome del Pastore, Pietra d’Israele.

25Per il Dio di tuo padre: egli ti aiuti,

e per il Dio l’Onnipotente: egli ti benedica!

Con benedizioni del cielo dall’alto,

benedizioni dell’abisso nel profondo,

benedizioni delle mammelle e del grembo.

26Le benedizioni di tuo padre sono superiori

alle benedizioni dei monti antichi,

alle attrattive dei colli perenni.

Vengano sul capo di Giuseppe

e sulla testa del principe tra i suoi fratelli!

27Beniamino è un lupo che sbrana:

al mattino divora la preda

e alla sera spartisce il bottino».

 

28Tutti questi formano le dodici tribù d’Israele. Questo è ciò che disse loro il padre nell’atto di benedirli; egli benedisse ciascuno con una benedizione particolare.

29Poi diede loro quest’ordine: «Io sto per essere riunito ai miei antenati: seppellitemi presso i miei padri nella caverna che è nel campo di Efron l’Ittita, 30nella caverna che si trova nel campo di Macpela di fronte a Mamre, nella terra di Canaan, quella che Abramo acquistò con il campo di Efron l’Ittita come proprietà sepolcrale. 31Là seppellirono Abramo e Sara sua moglie, là seppellirono Isacco e Rebecca sua moglie e là seppellii Lia. 32La proprietà del campo e della caverna che si trova in esso è stata acquistata dagli Ittiti».

33Quando Giacobbe ebbe finito di dare quest’ordine ai figli, ritrasse i piedi nel letto e spirò, e fu riunito ai suoi antenati.

 

 

50       1Allora Giuseppe si gettò sul volto di suo padre, pianse su di lui e lo baciò. 2Quindi Giuseppe ordinò ai medici al suo servizio di imbalsamare suo padre. I medici imbalsamarono Israele 3e vi impiegarono quaranta giorni, perché tanti ne occorrono per l’imbalsamazione. Gli Egiziani lo piansero settanta giorni.

4Passati i giorni del lutto, Giuseppe parlò alla casa del faraone: «Se ho trovato grazia ai vostri occhi, vogliate riferire agli orecchi del faraone queste parole. 5Mio padre mi ha fatto fare un giuramento, dicendomi: “Ecco, io sto per morire: tu devi seppellirmi nel sepolcro che mi sono scavato nella terra di Canaan”. Ora, possa io andare a seppellire mio padre e poi tornare». 6Il faraone rispose: «Va’ e seppellisci tuo padre, come egli ti ha fatto giurare».

7Giuseppe andò a seppellire suo padre e con lui andarono tutti i ministri del faraone, gli anziani della sua casa, tutti gli anziani della terra d’Egitto, 8tutta la casa di Giuseppe, i suoi fratelli e la casa di suo padre. Lasciarono nella regione di Gosen soltanto i loro bambini, le loro greggi e i loro armenti. 9Andarono con lui anche i carri da guerra e la cavalleria, così da formare una carovana imponente. 10Quando arrivarono all’aia di Atad, che è al di là del Giordano, fecero un lamento molto grande e solenne, e Giuseppe celebrò per suo padre un lutto di sette giorni. 11I Cananei che abitavano la terra videro il lutto all’aia di Atad e dissero: «È un lutto grave questo per gli Egiziani». Per questo la si chiamò Abel‑Misràim; essa si trova al di là del Giordano.

12I figli di Giacobbe fecero per lui così come aveva loro comandato. 13I suoi figli lo portarono nella terra di Canaan e lo seppellirono nella caverna del campo di Macpela, quel campo che Abramo aveva acquistato, come proprietà sepolcrale, da Efron l’Ittita, e che si trova di fronte a Mamre. 14Dopo aver sepolto suo padre, Giuseppe tornò in Egitto insieme con i suoi fratelli e con quanti erano andati con lui a seppellire suo padre.

15Ma i fratelli di Giuseppe cominciarono ad aver paura, dato che il loro padre era morto, e dissero: «Chissà se Giuseppe non ci tratterà da nemici e non ci renderà tutto il male che noi gli abbiamo fatto?». 16Allora mandarono a dire a Giuseppe: «Tuo padre prima di morire ha dato quest’ordine: 17“Direte a Giuseppe: Perdona il delitto dei tuoi fratelli e il loro peccato, perché ti hanno fatto del male!”. Perdona dunque il delitto dei servi del Dio di tuo padre!». Giuseppe pianse quando gli si parlò così. 18E i suoi fratelli andarono e si gettarono a terra davanti a lui e dissero: «Eccoci tuoi schiavi!». 19Ma Giuseppe disse loro: «Non temete. Tengo io forse il posto di Dio? 20Se voi avevate tramato del male contro di me, Dio ha pensato di farlo servire a un bene, per compiere quello che oggi si avvera: far vivere un popolo numeroso. 21Dunque non temete, io provvederò al sostentamento per voi e per i vostri bambini». Così li consolò parlando al loro cuore.

22Giuseppe con la famiglia di suo padre abitò in Egitto; egli visse centodieci anni. 23Così Giuseppe vide i figli di Èfraim fino alla terza generazione e anche i figli di Machir, figlio di Manasse, nacquero sulle ginocchia di Giuseppe. 24Poi Giuseppe disse ai fratelli: «Io sto per morire, ma Dio verrà certo a visitarvi e vi farà uscire da questa terra, verso la terra che egli ha promesso con giuramento ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe». 25Giuseppe fece giurare ai figli d’Israele così: «Dio verrà certo a visitarvi e allora voi porterete via di qui le mie ossa».

26Giuseppe morì all’età di centodieci anni; lo imbalsamarono e fu posto in un sarcofago in Egitto.

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