raramente ci si trova al cospetto di simili campane, che, se avessero il dono della parola chissà quante ne avrebbero da raccontare.
E' stato un piacere per il sottoscritto essere presente nella giornata del 13 agosto, molti i volti amici e in contemporanea personalità diciamo "famose" nell'ambiente campanario veronese e campanologico italiano.
Un onore personale quello di poter analizzare i suoni di queste campane, così "terribilmente affascinanti".
Già, terribilmente affascinanti, perchè sicuramente non risultano gradevoli e di facile ascolto durante un plenum vista la disposizione tonale.. certo che, criticare la disposizione tonale di un plenum antico vorrebbe dire possedere un spregiudicata ignoranza..
Come al solito bisogna necessariamente contestualizzare per comprendere e dare quindi il giusto valore alle cose.
All'epoca, generalmente le campane non erano fatte per suonare assieme, ma ogni singola campana aveva un ruolo specifico più come segnale acustico e mezzo di comunicazione, che come strumento musicale (molti sono i nomi pittoreschi di campane medievali e rinascimentali suonate solo in particolari occasioni).
Per tanto, è naturale che plenum storici spesso contengano campane che tra loro non sono in accordo. Quindi, come abbiamo detto, i plenum erano rari sulle campane non si sentiva ancora l'esigenza di avere anche uno strumento musicale.
In relazione al periodo storico, si cominciava appena in europa a trovare fonditori che, da pionieri, iniziavano fare studi specifici sulle campane sotto il punto di vista musicale, ed a modificare la sagoma per raggiungere i primi fondamenti di quella che chiamiamo adesso "campana moderna".
parlando di verona, basta fare due conti e pensare quanto tempo dopo sono arrivate le prime campane intonate.
ma allora, cosa dovrebbe essere così tanto affascinante in un plenum antico?
naturalmente suoni che vengono dal passato, ma il tempo trascorso non è il solo e unico deterrente per definire il fascino di un concerto.. tutto si concentra sui singoli timbri dati da spessori molto consistenti, e dalle strutture tonali talvolta incredibili.. durante un plenum l'alchimia di suoni potenti,ruvidi e grezzi può essere terribile, oppure catturare immediatamente l'attenzione.
Certo è che si tratta di uno "spettacolo sonoro" per palati fini, non è certo detto che piaccia, o meglio, che possa essere apprezzato!
La struttura delle campane di s.Zeno è naturalmente irregolare, caratteristica impressionante sono le parziali di prima calanti in modo quasi incredibile sulle 2 campane maggiori.
E interessante inoltre, analisi tonale alla mano, notare come negli anni i fonditori abbiano sempre migliorato il loro operato, si notano migliorie a livello di struttura tonale man mano che si cammina nel tempo. s.Zeno dunque è certamente un monumento all'arte fusoria, dal 1423 al 1755.. ora mancherebbero solo delle rappresentanti di sagoma moderna così da completare l'evoluzione delle sagome.
Ringrazio tutti per il gradevole pomeriggio veronese.. tacco.. se vuoi puoi metterle le foto dei "lavori in corso". Ma non avevamo fatto una foto di gruppo?????
Flavio