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Innamoriamoci della Sacra Scrittura! Essa ha per Autore Dio che, con la potenza dello Spirito Santo solo, è resa comprensibile (cf. Dei Verbum 12) attraverso coloro che Dio ha chiamato nella Chiesa Cattolica, nella Comunione dei Santi. Predisponi tutto perché lo Spirito scenda (invoca il Veni, Creator Spiritus!) in te e con la sua forza, tolga il velo dai tuoi occhi e dal tuo cuore affinché tu possa, con umiltà, ascoltare e vedere il Signore (Salmo 119,18 e 2 Corinzi 3,12-16). È lo Spirito che dà vita, mentre la lettera da sola, e da soli interpretata, uccide! Questo forum è CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO e sottolineamo che questo spazio non pretende essere la Voce della Chiesa, ma che a Lei si affida, tutto il materiale ivi contenuto è da noi minuziosamente studiato perchè rientri integralmente nell'insegnamento della nostra Santa Madre Chiesa pertanto, se si dovessero riscontrare testi, libri o citazioni, non in sintonia con la Dottrina della Chiesa, fateci una segnalazione e provvederemo alle eventuali correzioni o chiarimenti!
 
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LIBRO DEI PROVERBI

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2009 12:44
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03/09/2009 12:44

25                                1Anche questi sono proverbi di Salomone, raccolti dagli uomini di Ezechia, re di Giuda.

        

2È gloria di Dio nascondere le cose,

è gloria dei re investigarle.

3I cieli per la loro altezza, la terra per la sua profondità

e il cuore dei re sono inesplorabili.

4Togli le scorie dall’argento

e l’orafo ne farà un bel vaso;

5togli il malvagio dalla presenza del re

e il suo trono si stabilirà sulla giustizia.

6Non darti arie davanti al re

e non metterti al posto dei grandi,

7perché è meglio sentirsi dire: «Sali quassù»,

piuttosto che essere umiliato davanti a uno più importante.

Ciò che i tuoi occhi hanno visto,

8non esibirlo troppo in fretta in un processo;

altrimenti che farai alla fine,

quando il tuo prossimo ti svergognerà?

9La tua causa discutila con il tuo vicino,

ma non rivelare il segreto altrui,

10perché chi ti ascolta non ti biasimi

e il tuo discredito sarebbe irreparabile.

11Come mele d’oro su vassoio d’argento cesellato,

è una parola detta a suo tempo.

12Come anello d’oro e collana preziosa

è un saggio che ammonisce un orecchio attento.

13Come il fresco di neve al tempo della mietitura

è un messaggero fedele per chi lo manda:

egli rinfranca l’animo del suo signore.

14Nuvole e vento, ma senza pioggia,

tale è l’uomo che si vanta di regali che non fa.

15Con la pazienza il giudice si lascia persuadere,

una lingua dolce spezza le ossa.

16Se hai trovato il miele, mangiane quanto ti basta,

per non esserne nauseato e poi vomitarlo.

17Metti di rado il piede in casa del tuo vicino,

perché, stanco di te, non ti prenda in odio.

18Mazza, spada e freccia acuta

è colui che depone il falso contro il suo prossimo.

19Quale dente cariato e quale piede slogato,

tale è l’appoggio del perfido nel giorno della sventura.

20Come chi toglie il mantello in un giorno di freddo

e come chi versa aceto su una piaga viva,

tale è colui che canta canzoni a un cuore afflitto.

21Se il tuo nemico ha fame, dagli pane da mangiare,

se ha sete, dagli acqua da bere,

22perché così ammasserai carboni ardenti sul suo capo

e il Signore ti ricompenserà.

23La tramontana porta la pioggia,

la lingua maldicente provoca lo sdegno sul volto.

24È meglio abitare su un angolo del tetto,

che avere casa in comune con una moglie litigiosa.

25Come acqua fresca per una gola riarsa

è una buona notizia da un paese lontano.

26Fontana torbida e sorgente inquinata,

tale è il giusto che vacilla di fronte al malvagio.

27Mangiare troppo miele non è bene,

né cercare onori eccessivi.

28Una città smantellata, senza mura,

tale è chi non sa dominare se stesso.

 

 

26         1Come neve d’estate e pioggia alla mietitura,

così l’onore non conviene allo stolto.

2Come passero che svolazza, come rondine che volteggia,

così una maledizione immotivata non ha effetto.

3La frusta per il cavallo, la cavezza per l’asino

e il bastone per la schiena degli stolti.

4Non rispondere allo stolto secondo la sua stoltezza,

per non divenire anche tu simile a lui.

5Rispondi allo stolto secondo la sua stoltezza,

perché egli non si creda saggio.

6Si taglia i piedi e beve amarezze

chi invia messaggi per mezzo di uno stolto.

7Come pendono le gambe da uno zoppo,

così una massima sulla bocca dello stolto.

8Come chi lega una pietra alla fionda,

così chi attribuisce onori a uno stolto.

9Come ramo spinoso in mano a un ubriaco,

così una massima sulla bocca dello stolto.

10È come un arciere che colpisce a caso

chi paga lo stolto o stipendia il primo che passa.

11Come il cane torna al suo vomito,

così lo stolto ripete le sue stoltezze.

12Hai visto un uomo che è saggio ai suoi occhi?

C’è più da sperare da uno stolto che da lui.

13Il pigro dice: «C’è una belva per la strada,

un leone si aggira per le piazze».

14La porta gira sui cardini,

così il pigro sul suo letto.

15Il pigro immerge la mano nel piatto,

ma dura fatica a riportarla alla bocca.

16Il pigro si crede più saggio

di sette persone che rispondono con senno.

17È simile a chi prende un cane per le orecchie

un passante che si intromette nella lite di un altro.

18Come un pazzo che scaglia

tizzoni e frecce di morte,

19così è colui che inganna il suo prossimo

e poi dice: «Ma sì, è stato uno scherzo!».

20Per mancanza di legna il fuoco si spegne;

se non c’è il calunniatore, il litigio si calma.

21Mantice per il carbone e legna per il fuoco,

tale è l’attaccabrighe per attizzare le liti.

22Le parole del calunniatore sono come ghiotti bocconi,

che scendono fin nell’intimo.

23Come patina d’argento su un coccio di creta

sono le labbra lusinghiere con un cuore maligno.

24Chi odia si maschera con le labbra,

ma nel suo intimo cova inganni;

25anche se usa espressioni melliflue, non credergli,

perché nel cuore egli ha sette obbrobri.

26Chi odia si nasconde con astuzia,

ma la sua malizia apparirà pubblicamente.

27Chi scava una fossa vi cadrà dentro

e chi rotola una pietra, gli ricadrà addosso.

28Una lingua bugiarda fa molti danni,

una bocca adulatrice produce rovina.

 

 

27                  1Non vantarti del domani,

perché non sai neppure che cosa genera l’oggi.

2Ti lodi un estraneo e non la tua bocca,

uno sconosciuto e non le tue labbra.

3La pietra è greve, la sabbia è pesante,

ma più d’entrambi la collera dello stolto.

4L’ira è crudele, il furore è impetuoso,

ma alla gelosia chi può resistere?

5Meglio un rimprovero aperto

che un amore nascosto.

6Leali sono le ferite di un amico,

ingannevoli i baci di un nemico.

7Lo stomaco sazio disprezza il miele,

per lo stomaco affamato anche l’amaro è dolce.

8Come un uccello che vola lontano dal nido,

così è l’uomo che va errando lontano da casa.

9Profumo e incenso allietano il cuore

e il consiglio dell’amico addolcisce l’animo.

10Non abbandonare il tuo amico né quello di tuo padre,

non entrare nella casa di tuo fratello nel giorno della tua disgrazia.

Meglio un amico vicino che un fratello lontano.

11Sii saggio, figlio mio, e allieterai il mio cuore;

così avrò di che rispondere a colui che mi insulta.

12L’accorto vede il pericolo e si nasconde,

gli inesperti vanno avanti e la pagano.

13Prendigli il vestito perché si è fatto garante per un estraneo,

e tienilo in pegno per uno sconosciuto.

14Chi benedice il prossimo di buon mattino ad alta voce,

sarà considerato come se lo maledicesse.

15Lo stillicidio incessante in tempo di pioggia

e una moglie litigiosa si rassomigliano:

16chi vuole trattenerla, trattiene il vento

e raccoglie l’olio con la mano destra.

17Il ferro si aguzza con il ferro

e l’uomo aguzza l’ingegno del suo compagno.

18Chi custodisce un fico ne mangia i frutti,

chi ha cura del suo padrone ne riceverà onori.

19Come nell’acqua un volto riflette un volto,

così il cuore dell’uomo si riflette nell’altro.

20Come il regno dei morti e l’abisso non si saziano mai,

così non si saziano mai gli occhi dell’uomo.

21Come il crogiuolo è per l’argento e il forno è per l’oro,

così l’uomo rispetto alla bocca di chi lo loda.

22Anche se tu pestassi lo stolto nel mortaio

tra i grani con il pestello,

non si allontanerebbe da lui la sua stoltezza.

23Preòccupati dello stato del tuo gregge,

abbi cura delle tue mandrie,

24perché le ricchezze non sono eterne

e una corona non dura per sempre.

25Tolto il fieno, ricresce l’erba nuova

e si raccolgono i foraggi sui monti;

26gli agnelli ti danno le vesti

e i capretti il prezzo per comprare un campo,

27le capre ti danno latte abbondante per nutrire te,

per nutrire la tua famiglia e mantenere le tue domestiche.

 

 

28         1Il malvagio fugge anche se nessuno lo insegue,

mentre il giusto è sicuro come un giovane leone.

2Quando un paese è in subbuglio sono molti i suoi capi,

ma con un uomo intelligente e saggio l’ordine si mantiene.

3Un povero che opprime i miseri

è come pioggia torrenziale che non porta pane.

4Quelli che trasgrediscono la legge lodano il malvagio,

quelli che la osservano gli si mettono contro.

5I malvagi non comprendono la giustizia,

ma quelli che cercano il Signore comprendono tutto.

6Meglio un povero dalla condotta integra

che uno dai costumi perversi, anche se ricco.

7Osserva la legge il figlio intelligente,

chi frequenta gli ingordi disonora suo padre.

8Chi accresce il patrimonio con l’usura e l’interesse,

lo accumula per chi ha pietà dei miseri.

9Chi allontana l’orecchio per non ascoltare la legge,

persino la sua preghiera è spregevole.

10Chi fa deviare i giusti per la via del male,

nel suo tranello lui stesso cadrà,

mentre gli integri erediteranno il bene.

11Il ricco si crede saggio,

ma il povero intelligente lo valuta per quello che è.

12Grande è l’onore quando esultano i giusti,

ma se prevalgono gli empi ognuno si dilegua.

13Chi nasconde le proprie colpe non avrà successo,

chi le confessa e le abbandona troverà misericordia.

14Beato l’uomo che sempre teme,

ma chi indurisce il cuore cadrà nel male.

15Leone ruggente e orso affamato,

tale è un cattivo governatore su un popolo povero.

16Un principe privo di senno moltiplica le angherie,

ma chi odia il lucro prolungherà i suoi giorni.

17Un uomo che è perseguito per omicidio

fuggirà fino alla tomba: non lo si trattenga!

18Chi procede con rettitudine sarà salvato,

chi va per vie tortuose cadrà all’improvviso.

19Chi coltiva la sua terra si sazia di pane,

chi insegue chimere si sazia di miseria.

20L’uomo leale sarà colmo di benedizioni,

chi ha fretta di arricchirsi non sarà esente da colpa.

21Non è bene essere parziali,

ma per un tozzo di pane si può prevaricare.

22L’avaro è impaziente di arricchire,

ma non pensa che gli piomberà addosso la miseria.

23Chi corregge un altro troverà alla fine più favore

di chi ha una lingua adulatrice.

24Chi deruba il padre o la madre e dice: «Non è peccato»,

è simile a un assassino.

25L’avido suscita litigi,

ma chi confida nel Signore sarà arricchito.

26Chi confida nel suo senno è uno stolto,

chi cammina nella saggezza sarà salvato.

27Per chi dona al povero non c’è indigenza,

ma chi chiude gli occhi avrà grandi maledizioni.

28Se prevalgono i malvagi, tutti si nascondono;

se essi periscono, dominano i giusti.

 

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