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LA CITTA' SENZA DIO

Ultimo Aggiornamento: 02/09/2009 08:52
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02/09/2009 08:52

Pubblichiamo il testo della conversazione che Gianpaolo Barra, direttore de "il Timone", ha tenuto a Radio Maria il 30 dicembre 1999, durante la "Serata Sacerdotale", condotta da don Tino Rolfi. Conserviamo lo stile colloquiale e la suddivisione in paragrafi utilizzata per i suoi appunti dall'autore.

1. Dopo avere ricordato, nelle ultime conversazioni, le persecuzioni subite nei primi secoli di vita della Chiesa, poi quella dovuta alla Rivoluzione francese nel XVIII secolo, quelle messicana e spagnola del XX secolo, affronteremo le persecuzioni anticristiane scatenate dal Nazionalsocialismo e dal Comunismo nel XX secolo.
2. Quale giudizio possiamo dare, partendo dalla nostra fede, di queste realtà, il Comunismo e il Nazionalsocialismo, così violente e feroci?
3. Possiamo definirle realtà per certi versi diaboliche. Sistemi politici che, di fatto, si sono posti al servizio del "Principe di questo mondo", cioè del demonio. In tal modo si può comprendere la ragione dell'odio mostrato contro Gesù Cristo e la sua Chiesa.
4. Ora, una lettura della storia di questo tipo può sembrare inconsueta: in verità, noi cattolici non siamo più abituati a leggere la storia con i criteri di giudizio offerti dal Vangelo.
5. Non era così una volta. Sant'Agostino, per esempio, ha spiegato come la storia umana altro non sia che l'alternarsi e il sovrapporsi di quelle che lui chiamava "le due città".
6. La "città terrena", cioè quella società che si costruisce escludendo Dio e suoi Comandamenti.
7. La "città celeste", costruita tenendo in considerazione la legge di Dio.
8. Ora, che cosa accade nella storia? Secondo sant'Agostino, le due società non si presentano nettamente separate tra di loro, ma mescolate. A volte, in questa mescolanza prevale la società celeste, altre la società terrena.
9. Per sant'Agostino, quando si costruisce una società terrena facendo a meno di' Dio nella politica, nella legge, nell'economia, nella cultura, nel costume, si finisce sempre, indipendentemente dalle intenzioni dei costruttori, per comportarsi come vuole il "Principe di questo mondo".
10. Ora, il Vangelo ci rivela quali sono le caratteristiche del demonio: egli è menzognero e omicida fin dalle origini e scimmia di Dio, perché vuole sostituirsi a Dio.
11. Che il demonio sia omicida fin dal principio e menzognero lo ha insegnato Gesù Cristo parlando ai Giudei: "Voi che avete per padre il diavolo [...]. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui" (Gv 8,44).
12. Che il demonio tenti di scimmiottare Dio lo ha insegnato il Vangelo di san Matteo e quello di san Luca descrivendoci le tentazioni subite da Gesù nel deserto: "Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: Tutte queste cose io ti darò se prostrandoti mi adorerai” (Mt 4,8-9).
13. Si vede bene come il demonio cerca di scimmiottare Dio chiedendo di essere adorato.
14. Con questa chiave di lettura fornita da sant'Agostino, e fondata sul Vangelo, possiamo vedere come nel secolo XX, in due distinti ambiti, quello comunista e quello nazista, è stata tentata la costruzione di due società "terrene" che escludevano Dio.
15. E abbiamo visto come questi tentativi hanno portato i frutti che il Vangelo riconosce caratteristici del demonio: menzogna, omicidio e "scimmiottamento" di Dio.
16. Prima caratteristica: la menzogna. Tanto il Nazionalsocialismo quanto il Comunismo sono stati - e il Comunismo, purtroppo, lo è ancora (pensate, per esempio all'immensa Cina) - due giganteschi sistemi di menzogne.
17. Per oltre un decennio, nella· Germania Nazionalsocialista si insegnava che alcuni popoli, per esempio gli Ebrei, erano biologicamente inferiori, razze genetica mente inferiori. Si diceva che la superiorità o la inferiorità di una razza aveva fondamento scientifico e su questo dato falso e menzognero si è giustificato l'Olocausto.
18. Per molti decenni, nei paesi Comunisti, ha regnato la menzogna.
Per ottenere la promozione uno studente doveva coscientemente mentire: per esempio, doveva studiare poi ripetere che la vita nei Paesi comunisti era florida, ricca, migliore di quella dei Paesi capitalisti.
Doveva studiare e ripetere, sapendo di mentire, che la povertà esisteva solo nei Paesi occidentali e non nei paesi socialisti.
19. E i professori erano costretti a insegnare tali menzogne. Sapevano di mentire, ma non potevano opporsi.
20. Seconda caratteristica: il diavolo scimmiotta Dio. Abbiamo visto, tanto nel Nazismo quanto nel Comunismo, questo aspetto demoniaco giungere a livelli inauditi.
21. In un Paese comunista, la Corea del Nord, si insegnava ai bambini, fin dalla tenerissima età, a considerare Kim Il Sung, il dittatore comunista morto qualche anno fa, Dio: si pregava Kim Il Sung, gli si attribuivano poteri taumaturgici, lo si credeva capace di fare miracoli e di comandare al sole e alla natura.
22. In Unione Sovietica, il culto della personalità attribuito a Giuseppe Stalin raggiunse vette incredibili. Lo chiamavano "padre di tutti i popoli", "padre dei lavoratori e dei proletari del mondo intero", "guida luminosa e infallibile dell'umanità". Quando morì Stalin; nel 1953, anche personaggi politici italiani, che molti ancora oggi stimano, hanno usato espressioni simili per commemorare l'illustre scomparso.
23. E come non ricordare le scene di delirio quasi "mistico" suscitate dal Fuhrer, considerato una specie di nuovo messia? Quanti lo hanno considerato come nuovo "salvatore” del popolo tedesco e poi dell'umanità?
24. Terza caratteristica: il demonio omicida fin dal principio. E qui c'è soltanto, purtroppo, l'imbarazzo della scelta. Mai come nel secolo XX si è registrato un numero così elevato di vittime, provocate da sistemi politici che hanno voluto fare a meno di Dio.
25. Stando a certe statistiche, al Nazionalsocialismo hitleriano, in soli dodici anni di regime, si possono attribuire alcune decine di milioni di morti.
26. Al Comunismo si possono attribuire un numero di vittime superiore di quasi dieci volte a quello provocato dal Nazionalsocialismo. Stando a studi attendibili, possiamo contare fino a 220.000.000 di morti a causa delle persecuzioni comuniste nel mondo intero.
27. A ragione papa Pio XI definiva il Comunismo nella enciclica Divini Redemptoris (ma la stessa cosa potremmo dire del Nazionalsocialismo) un sistema "intrinsecamente perverso", cioè malvagio nel suo intimo, satanico.
28. Dobbiamo precisare, come scrive Eugenio Corti in un saggio intitolato: "Le responsabilità della cultura occidentale nelle grandi stragi del nostro secolo”, edito da Mimep-Docete, e che io consiglio a tutti gli amici radioascoltatori di leggere, che all'interno di una società integralmente demoniaca non potrebbe sopravvivere neppure un uomo.
29. Forse l'esperimento più tragico di un sistema veramente demoniaco lo abbiamo registrato nel triennio 1975-1978 in Cambogia.
Questo Paese del sud-est asiatico fu governato per tre anni dai Khmer Rossi, comunisti guidati dal sanguinario Pol Pot. E in tre anni, quasi il 30% della popolazione venne sterminato, vale a dire oltre due milioni di uomini su un totale di 7 milioni di abitanti.
30. Eravamo di fronte al progetto di eliminare un popolo intero, salvo i bambini con i quali i Khmer Rossi pensavano di costruire l'uomo nuovo, senza Dio e contro Dio.
31. Questi sistemi che volevano costruirsi contro Dio, non potevano lasciare spazio alla Chiesa cattolica.
32. In Cambogia la Chiesa cattolica, che era molto piccola, e che contava solo un Vescovo e cinque sacerdoti locali, fu interamente distrutta. Ucciso il vescovo e i sacerdoti, chiuse chiese e cappelle, proibito ogni culto religioso.
33. Anche nella nostra Europa, la Chiesa ha conosciuto dure persecuzioni. Fino a poco più di dieci anni fa, in Albania, il Paese con il regime marxista più duro di tutta Europa, e forse del mondo insieme a quelli nord coreano e Cambogia no, era proibito per legge di credere in Dio.
34. Una legge dello Stato dichiarava l'Albania un Paese ateo e quindi pregare, portare in tasca un rosario, appendere un quadro religioso in casa, insegnare l'Ave Maria ai bambini, farsi anche di nascosto il segno della croce era considerato un delitto e poteva costare fino a dieci anni di lavori forzati.
35. Padre Stefano Kurti, imprigionato, battezzò di nascosto, in carcere, un bambino, ma fu scoperto, portato in una chiesa sconsacrata, processato davanti al popolo e, per tale “delitto”, fucilato.
36. In Ucraina, fino a poco più di dieci anni fa, era proibito essere cattolici. La Chiesa greco-cattolica, per la sua fedeltà al Papa, venne messa fuorilegge nel 1945. Vennero arrestati gli undici vescovi, migliaia di sacerdoti e suore, centinaia di migliaia di credenti.
37. In più di 40 anni di vita c1andestina, morirono 10 degli undici vescovi, 1400 sacerdoti, 800 suore e un numero incalcolabile di cattolici.
38. Quanto Padre Anatol Gorgula venne scoperto mentre si recava di nascosto a celebrare la Messa, fu incatenato ad una pianta, cosparso di benzina e bruciato vivo. Solo perché era sacerdote.
39. Quando la giovane Maria Sved, consacrata a Dio clandestinamente, dunque una religiosa clandestina, fu scoperta, venne uccisa a bastonate.
40. Esempi come quelli appena raccontati si potrebbero moltiplicare. E tanti se ne potrebbero raccontare anche per quanto riguarda il Nazionalsocialismo.
41. Nel giugno di quest'anno (1999), Papa Giovanni Paolo II, durante il suo viaggio apostolico in Polonia, beatificava 108 martiri polacchi del Nazismo: tra di loro 3 vescovi, 52 sacerdoti diocesani, 3 seminaristi, 26 sacerdoti religiosi, 7 fratelli professi, 8 religiose professe 3 e 9 laici, tutti morti tra il 1939 e il 1945 a causa della fede cattolica che professavano.
42. Nel famigerato campo di Dachau, morirono ben 868 sacerdoti e religiosi. E c’è qualcuno che accusa la Chiesa cattolica di essere stata complice del Nazismo.
43. Tra questi laici polacchi, ricordiamo cinque giovani, di età compresa fra i 20 e 23 anni: Edoardo, Francesco, Jarogniew, Czeslaw e ancora Edoardo. Frequentavano l'oratorio salesiano di Poznan quando nel 1940 i tedeschi, che avevano invaso la Polonia l'anno prima accordandosi con Stalin, li arrestarono -e rinchiusero in carcere.
44. Questi giovani si incoraggiavano a vicenda, trovavano forza nella recita quotidiana del rosario e si davano da fare per alleviare le pene degli altri detenuti.
45. Proprio questa loro gioia, che nasceva dalla fede, era insopportabile per i carcerieri che li decapitarono il 24 agosto 1942, a Dresda.
46. Torniamo, in conclusione di questa conversazione, ad alcune considerazioni che ci aiutano a rinsaldare la fede cattolica e a leggere correttamente i fatti della storia.
47. La prima considerazione. Nazismo e Comunismo sono stati due tentativi di costruire una società senza Dio. Questi tentativi si sono risolti nel trionfo della menZogna e dell'omicidio.
48. Dunque, Gesù Cristo non sbagliava quando ci avvertiva di questi pericoli. Se Gli avessimo dato retta, non ci sarebbero state queste tragedie nel mondo.
49. La seconda considerazione. La Chiesa, prima e più di ogni altra istituzione umana, ha avvertito gli uomini dei pericoli che correvano seguendo questi sistemi. Se avessimo ascoltato la Chiesa, non ci sarebbero state queste tragedie.
50. Nel 1846, due anni prima della pubblicazione del "Manifesto del Partito Comunista", Papa Pio IX, nell' enciclica "Qui pluribus" condannava "quella dottrina funesta e più che mai contraria al diritto naturale, che chiamano comunismo, una volta ammessa la quale si abbatterebbero completamente i diritti, i patrimoni, le proprietà e persino la società umana".
51. La Chiesa aveva previsto, con decenni di anticipo, che la vittoria di questa ideologia avrebbe portato - come è accaduto - all'abbattimento, alla devastazione, alla distruzione delle società umane.
52. Papa Pio XI, nell'Enciclica "Quadragesimo anno" (1931), condannava senza appello il comunismo perché "insegna e persegue due punti (...) con tutti i mezzi, anche i più violenti: la più accanita lotta di classe e l'abolizione assoluta della proprietà privata. E nel perseguire i due intenti non vi è cosa che esso non ardisca, niente che rispetti; e dove si è impadronito del potere si dimostra tanto crudele e selvaggio, che sembra cosa incredibile e mostruosa. Da che sono prova le stragi spaventose e le rovine che esso ha accumulato sopra vastissimi paesi dell'Europa orientale e dell'Asia. Quanto poi sia nemico dichiarato della santa Chiesa e di Dio stesso è cosa purtroppo dimostrata dall'esperienza e a tutti notissima".
53. Pio XI parlava di "stragi spaventose e rovine". Oggi riconosciamo quanto avesse ragione. In un'altra Enciclica, la Divini Redemptoris (1937) condannava il "comunismo bolscevico e ateo, che mira a capovolgere l'ordinamento sociale e a scalzare gli stessi fondamenti della civiltà cristiana".
54. E non meno severa fu la condanna della Chiesa nei confronti del Nazionalsocialsimo ateo e pagano.
Papa Pio XII, nel famoso Radiomessaggio natalizio del 1942, denunciò il genocidio in atto nei confronti di innumerevoli vittime, che senza colpa, ma solo (e qui cito testualmente) "per ragioni di nazionalità e di stirpe [qui sta alludendo in modo chiarissimo agli Ebrei] sono destinate alla morte o a un progressivo deterioramento"
55. E Papa Pio XI, su ispirazione del cardinale Eugenio Pacelli, futuro Papa Pio XII, condannò già nel 1937, con l'enciclica Mit brennender sorge (Con ardente preoccupazione), il razzismo nazionalsocialista. Passi di quella enciclica furono letti in tutte le chiese cattoliche del Terzo Reich, ma i nazisti ne proibirono la diffusione.
56. La terza considerazione. Riprendo le parole pronunciate dal papa Giovanni Paolo II proprio all'inizio del suo pontificato: "aprite le porte a Cristo, anzi spalancare le porte a Cristo". Il papa giustificava questo invito dicendo che: "Cristo sa cosa c'è dentro l'uomo" e "Solo lui ha parole di vita".
57. Soffermiamo la nostra attenzione su queste parole: solo Cristo ha parole di vita. Dunque, nessun altro.
Ora, noi abbiamo visto come la costruzione di una società senza Dio porti necessariamente a servire il demonio e quindi al trionfo della morte. La storia ha confermato questa verità.
58. Tuttavia, anche ai nostri giorni, nel nostro mondo occidentale, ricco e superficiale, Dio sembra essere escluso dalla società, dalla legge, dalla politica, dai costumi, dalla cultura. E, inesorabilmente, a conferma della verità del vangelo, si devono contare innumerevoli vittime e tragici segni di morte.
59. Pensiamo all'aborto, al miliardo e oltre di vite umane soppresse nel grembo materno, ancor prima di avere visto la luce e pensiamo che questo sterminio, questo" sacrificio a satana", che scimmiottando Dio vuole le sue vittime innocenti, è legalizzato, finanziato e promosso da Paesi che hanno il coraggio di chiamarsi civili, come la nostra Italia.
60. Che cosa ci rimane da fare? In chiusura di anno, rilancio l'invito: pregare per il trionfo della "città o società celeste" e lavorare per l'evangelizzazione della nostra Italia e del mondo intero, guadagnando anime a Dio e alla Chiesa.
61. Grazie e a risentirei, a Dio piacendo, la prossima volta.



IL TIMONE - Settembre/Ottobre 2002 (pag.64-65-66)

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